E' così che nero su bianco ripercorro quell'inferno.
ore 22.00 ...annesso sinistro nella norma (29x17x20mm), annesso dx di dimensioni aumentate (78x50x65mm) per la presenza di una formazione disomogenea scarsamente vascolarizzata...(..) corpo interno mobile dolente, Douglas fortemente dolente...(...)presenza di perdite ematiche rosso scuro...
ore 22.10 la pz firma il consenso informato all'intervento chirurgico
ore 22.15 si avvisa il CE di Anestesia dell'indicazione ad eseguire intervento chirurgico e si contatta la sala Operatoria Urgenze.
minuti interminabili, scorrono lenti nella mia mente.
Eccole le immagini del dolore.
Anche se la qualità è scarsa è facile capire cosa succedeva.
Quella enorme macchia bianca parla da sè. Prende tutto lo schermo.
Descrizione dell'intervento:(...) "open laparoscopy" con accesso trans-ombelicale....si visualizza cavità addominale e pelvica occupate da abbondanti coaguli ematici. ...(..) Aspirazione di circa 1500 cc di sangue misto a coaguli che dalla pelvi risale fino alle docce parieto-coliche.... (...) si visualizzano l'utero e l'ovaio di sinistra e la salpinge di destra che appaiono nella norma; (...) la salpinge di sinistra si presenta ectasica e congesta, con formazione di circa 3-4 cm di diametro nella porzione mediale, sanguinante. Salpingotomia della porzione antimesenterica della tuba con fuoriuscita di materiale di aspetto ovulare frammisto a coaguli ematici. (...) si decide per salpingectomia totale sinistra.
Mi fermo qui.
Al materiale di aspetto ovulare, sei tu.
Alla fotografia di te che vieni via da me.
Alla descrizione del nostro distacco.
Testimonianza della tua breve esistenza.
Non ti invento.
A volte ho come paura che tutto quello che mi accade sia di mia invenzione, che tu non ti fai corpo e cellule dentro di me, che i tuoi arrivi qui siano solo il risultato del mio desiderio.
Invece ci sei, ce lo dicono queste parole.
Allora il dolore non mi sta facendo impazzire.
Tu.
Io e te.
Nero su bianco.
Lacrime e singhiozzi a leggerti, perchè la paura sembra passata e invece è dietro l'angolo, rimane lì silente, e poi si riaffaccia e ti prende.
Si trasforma in sogni articolati, in corde intorno al collo, in urla soffocate.
E poi sorrisi finti, a cercare di tranquillizzare. Che è tutto a posto. Tu sei viva e l'importante è questo.
Che le soluzioni poi si trovano.
Si fa tutto.
Che noi non la rimuoviamo la paura. La affrontiamo.
Poi ti ritrovi tra le mani i numeri, le immagini, gli orari e le firme di consenso, di quella che è stata la tua paura più grande.
La paura, per cui, con gli occhi imploranti, chiedi a dottori ed anestesisti, a sconosciuti, aiuto.
Aiuto.
Aiuto.
La affronti come non ho visto fare spesso...bacio...
RispondiEliminaDevo farlo per forza Ele. Per i miei futuri figli e per quelli che sono passati.
Eliminabacio
Non ci sono molte parole. Non me ne vengono in mente. Mi siedo vicino a te e ti stringo la mano.
RispondiEliminagrazie Speranza che passi di qui. Ti abbraccio io.
EliminaQuello schermo l'ho visto due volte in vita mia e lo associo ad una gioia immensa... Stamattina scendo nel baratro con te, capisco un pezzettino di piu' dove sei stata e dove sei ora. Sei incredibile, lo sai?
RispondiEliminanon smetterò mai di ringraziarti perchè sei sempre con me, non mi lasci mai. Perchè, nonostante la tua condizione, sei qui a non risparmiarti niente. Non vivi con egoismo la tua felicità, la dividi e poi ti prendi anche questo dolore. Io lo sento.Con le tue sempre presenti parole, dolci, mai assenti, che non mi fanno mai sentire sola. Ti sento come se mi tenessi il dito di una mano, così, come si fa con i bambini, per far loro sentire che non li lasciamo mai, di stare sicuri...
EliminaQuando i bambini stringono il dito...chi si sente piu' sicuro, noi o loro? ;-)
EliminaAffrontare il nostro dolore ci fa bene.
RispondiEliminaRileggere referti non ci fa bene.
Il linguaggio medico è terribile, asettico, incomprensivo, respinge invece di accogliere la sofferenza. Ho pianto spesso di fronte a dottori a volte imbarazzati, più spesso insofferenti.
Ho sentito infermiere bussare e ricordare al dottore che "il caffè si sta freddando" ed il dottore rispondere "si, vengo subito" ed alzare il sedere dalla sedia per agevolare il commiato.
Solo una volta un'infermiera pianse con me, siamo diventate amiche, lei è scoppiata ed ha chiesto il trasferimento al nido perchè non ce la faceva più a stare in quel girone infernale.
Ho conservato tutte le mie ecografie come un album di famiglia, quello che ogni mamma orgogliosa riempie con le foto dei suoi piccoli in tutte le pose possibili e immaginabili.
A volte un solo scatto, al massimo due o tre, sfocato e in bianco e nero.
Una tridimensionale e un visino su cui cercavamo di indovinare somiglianze.
Con fatica e tanti passi indietro sto percorrendo un sentiero tortuoso ed impervio.
Ogni figlio ha un nome e una scintilla di felicità.
Io mi sforzo quotidianamente di ricordare solo quella, la gioia che ho provato, perchè voglio una foto a colori, anzi ne voglio tante, in tutte le pose.
Un abbraccio
Adelia
tu sei incredibile.
EliminaRiesci sempre ad esprimere quello che ho vissuto, quello che ho dentro.
Hai ragione. Colleziono anche io quelle foto in bianco e nero, ogni tanto le riguardo coccolandole.
E' terribile.
Aspetto di riempire quella cornice vuota.
Un giorno.
...
EliminaAnna,grazie di aver condiviso.
RispondiEliminaHo preso un pezzettino della tua paura e del tuo dolore e lo tengo dentro. Vorrei restituirtelo "bonificato", come consapevolezza, ma non so come si fa. E forse non serve. Perchè la tua fragilità che diventa forza traspare così chiaramente..
Giada
la consapevolezza è la mia strada.
Eliminati ringrazio per averla citata.
lo è da quando ho cominciato a crescere, prima di voler diventare madre.
la consapevolezza è la bandiera della mia vita...
ti ringrazio tanto per essere qui.
Il dolore è semplicemente un'ombra, Anna, che ci accompagna sempre. A volte è rischiarata, altre volte si incupisce. Un abbraccio e grazie per l'sms!
RispondiEliminaio aspetto che le nostre due ombre si riuniscano Clara.
Eliminanon so quali siano le parole giuste per aiutarti.. quindi mi siedo qui accanto a te e aspettiamo insieme giorni più sereni. un bacio
RispondiEliminanon ci sono parole in realtà perchè solo io posso davvero trovare la strada per aiutarmi...a me basta che voi ci siate.
Eliminagrazie
Le cartelle cliniche servono per guardarsi "da fuori".
RispondiEliminaPer guardare dentro a quel labirinto di carta e sangue e trovare una via d'uscita.
Oppure si può anche sostare tempo indeterminato tra i corridoi dell'anima.. la soluzione non è detto che si trovi sempre "uscendo dal dolore".
Molto bello il commento di Adelia
no, anzi, secondo me tutto questo mi serve per guardarlo il dolore senza fare finta che esista.
Eliminagrazie alessia per essere qui.
Tesoro, stellina, dio se fa male, anche da qui credimi.
RispondiEliminaNon c'è paragone, lo so, ma io mi sono gelata davanti al foglio che mi hanno consegnato pochi giorni fa, quello di prenotazione per l'intervento. E vedere quelle parole, quello che mi faranno, mi ha sconvolta. E' leggere nero su bianco che ci paralizza.
Ma poi si va avanti, che il dolore e la paura noi li affrontiamo, sempre. Anche così, con un post. Ti sono tanto vicina.
solo dopo ho pensato a te.
Eliminami dispiace averti raccontato cosa succederà.
io e te siamo legate in questo momento da un filo, sai quanto posso capire quello che stai provando, ma come ti ho già detto altrove, prendi questo tempo per preparare il tuo corpo.
A me il tempo non lo hanno dato. Ora sono in guerra con il mio corpo e sto cercando di riconciliarmi con questo ennesimo strappo. Tu non arrabbiarti con il tuo corpo per quello che accadrà...prendi questo tempo per questo.
non so che dire... non ci sono parole da dire... volevo solo dirti che non sei sola... mai...
RispondiEliminaso di essere circondata da voi.
EliminaMi avete chiesto di gridarlo il mio dolore.
E io lo sto facendo.
grazie, perchè ognuna di voi raccoglie il mio dolore e lo fa suo per alleggerirmi...
affrontare la paura. e' tanto difficile ma si deve fare, per andare avanti. E tu lo fai con coraggio e sensibilità.
RispondiEliminati abbraccio
è il tuo stesso coraggio, nonostante il tuo momento di sconforto...ti abbraccio forte frida
Eliminanon ho parole né la capacità di alleviare il tuo dolore. Posso solo dirti che ci sono, sempre. Marisa
RispondiEliminaCara, scrivo un po' meno ma ti leggo sempre. Quando proviamo a riprendere la vita normale c'è sempre qualcosa che ci incrina l'accenno di sorriso conquistato a fatica. Camminare in avanti per noi è soffocante come questo caldo di inizio estate; ma, anche se è faticoso, io voglio sempre sperare che questa salita finirà e che inizierà la discesa, che queste pietre non ci travolgeranno più, che tra un po' passeggeremo a cuor più leggero. un bacio
RispondiEliminaFrancesca
Lo facciamo insieme, è una promessa.
EliminaIo non ho dimenticato la tua visione di noi due nel parco...
Maia aveva paura del buio, le ho spiegato che la luce c'è anche quando viene la notte, solo è da un' altra parte, ma ritorna, ritorna sempre. Ti abbraccio Anna, i tuoi figli sono stati e saranno fortunati, un frutto non cade mai troppo lontano dal proprio albero. Sei forte e tenerissima. Vi abbraccio tutte.
RispondiEliminaMaria Grazia.
Io ringrazio te Maria Grazia perchè tu sai guardare dentro e riesci a farlo come solo una mamma sa fare.
EliminaMi hai insegnato tanto, non sai quanto.
Oh Anna. Arrivo tardi, ma ti abbraccio forte.
RispondiEliminanon c'è mai un tempo...grazie di essere qui.
EliminaAnnina, purtroppo la vita a volte ci mette davanti a difficoltà e dolori che sentiamo di non meritare, ma di dover affrontare in qualche modo. Non sappiamo nemmeno se e dove troveremo la forza di farlo.
RispondiEliminaMa dalle mie esperienze, da quest'ultima soprattutto, la più dura, ho capito che per i figli la forza la si trova, una forza e un coraggio da leoni.
Per i figli ci si rialza sempre, non dubitarne mai.
Ti abbraccio forte
Tania
lo so, tornerò quella di prima, sarò forte come sempre, ricomincerò.
EliminaIntanto però il mio ventre è vuoto ed io devo fare i conti anche con questo stavolta, non posso guardare solo avanti come ho fatto finora.
grazie per il tuo passaggio qui tania.
lo so, tornerò quella di prima, sarò forte come sempre, ricomincerò.
EliminaIntanto però il mio ventre è vuoto ed io devo fare i conti anche con questo stavolta, non posso guardare solo avanti come ho fatto finora.
grazie per il tuo passaggio qui tania.
Ti abbraccio... una carezza al tuo Hope. Piera
RispondiEliminagrazie Piera, bello leggerti...
EliminaCi sono anch'io...........prendo anch'io un pezzetto del tuo dolore.................maledetta lontananza !! Una carezza al tuo Hope ed un bacio grande a te !!
RispondiEliminaNanna
Entro in silenzio e in punta di piedi in questo cerchio di affetto nei tuoi confronti. Mi siedo davanti al tuo dolore e prego, non so chi, non so cosa, ma prego che la serenità attutisca il dolore. Se posso, mi unisco al cerchio di affetto. Come un grande girotondo, unite mani nelle mani, stringo le tue nelle mie.
RispondiEliminaRaffaella
sei la benvenuta Raffaella.
Eliminagrazie di essere qui.
la vita ha scelto per te una strada tortuosa e dolorosa e la stai affrontando. altre avrebbero chiuso quella cartella nell'ultimo dei cassetti. tu in questo buco nero ti ci tuffi perchè sei comuqnue più forte di tutto questo. ti abbraccio forte forte.
RispondiEliminanon mi sento così forte.
Eliminami accorgo di essere fragile.
come stasera, che ho pianto fino allo sfinimento perchè mi sono accorta di battute ironiche di altri dopo aver chiamato il mio cane con un "vieni da mamma tua"...
io lo so che mi sto "accontentando", che tutto questo non è normale, che sei avessi dei figli non dovrei farmi chiamare mamma da un cagnolino.
e mi sento sbagliata.
tutto è sbagliato stasera.
Annina non sei e non lo sarai mai sbagliata sopratutto davanti ad altri così bassi.
RispondiEliminaSei una donna fragile,come tante altre,ma con una grandissima forza e coraggio che pochi possiedono.Ritroverai la tua strada piano piano,intanto lascio un pezzetto di cuoricino per te!!!
Enzina
finalmente qui.
Eliminati voglio bene.