Visualizzazione post con etichetta sogni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sogni. Mostra tutti i post

venerdì 27 gennaio 2012

E siamo a questo punto


Or dunque,
siamo al 10° PM nella landa desolata del paese di vattelappesca a nord di Roma.
Il mio corpo si sta svegliando e segnala dolori tipici di donna in ovulazione e muco fertile.
Nulla di nuovo sul fronte.
Ah bè, mi conosco come le mie tasche ormai e sono tanto tanto contenta per questo, perchè ho fatto pace con il mio fisico e lo riconosco nei suoi comportamenti tipici.

L'ecografia ci rimanda una misurazione pari a 14 mm di un bel follicolo (sempre uno mai due per carità ci mancherebbe altro) a sinistra...sempre a sinistra, che pure in quello ho il pensiero coerente con il corpo, altrimenti non me ne sarei fatta una ragione tanto facilmente.
Detto ciò, prossimo appuntamento a lunedì con prescrizione categorica di mettere a riposo gli spermatozoi per il grande incontro che avverrà presumibilmente la prossima settimana.
Tradotto in termini comprensibili ai più, le parole testuali del gine-tascabile sono state:
"niente sesso"

"..."
"...niente sesso...?"

"niente sesso Anna!"


...augh.
ma guarda te 'st'mpunito.
ma ti pare che deve decidere lui?
pare di si.
Santa Pazienza aiutaci tu a sopportare cotanta ingiustizia, io che mi ero preparata un we di fuoco.
e vabbè, prepariamoci al grande evento e che sia quello buono.

...spero.

martedì 8 novembre 2011

voglia di creare

dunque.
ci sono.
se non scrivo ogni due ore vuol dire che il dolore, sgomitando, si è fatto spazio in un angolino del mio cuore assestandosi in fondo in fondo in modo da non risalire ad ogni pensiero.
E' fisiologico.
Sto reagendo bene rispetto alle altre volte, sono molto orgogliosa di me stessa. Non ho nessuna crisi. Certo, la notte continuo a sognarmi il mio ginecologo e l'esame di maturità che devo ripetere ed io non sono preparata. Indovina indovinello che cosa significano questi sogni?
Comunque, ho ripreso a lavorare, ma di lavoro in questo momento ce n'è proprio poco e questo è un problema, non solo economico, ormai ci siamo settati sulla modalità spese zero-divertimenti zero-acquisti minimi, ma anche per me, perchè sento la mia creatività a livello zero e sento che nulla riesce a stimolarmi e distrarmi davvero, e invece ne avrei tanto bisogno ora. Vorrei buttarmi a capofitto su un progetto che impegni la mia testa, ma in giro c'è il deserto e tutto mi sembra terribilmente piatto.
Allora cerco di inventarmi qualcosa, ma poi mi rendo conto di non avere ancora tutte le forze dalla mia parte, e un pò mi scoraggio.
Due aborti fa, e precisamente durante l'estate del 2010, ho avuto il bisogno fisico e non solo, di "fare" qualcosa, e allora, ho creato dal nulla, una cameretta per il futuro pargolo, nel soggiorno di casa. Il mio appartamento non è grande, c'era bisogno di una seconda camera e ho pensato che il mio angioletto aveva bisogno di un posto per dormire, e allora, ci siamo tirati su le maniche e abbiamo lavorato, fisicamente e sulla carta. Mi sono stancata tanto ma il risultato è stato davvero soddisfacente.
Anche stavolta ho bisogno di "fare", sento che ho bisogno di sfogarmi in qualche modo a livello fisico e sento che ho bisogno di progettare per il futuro.
Sto pensando di tirar su una parete per chiudere la cucina dal resto di casa : una volta era un unico open space, poi è nata la cameretta, ora mi piacerebbe altro, insomma, come se, mano mano che la nostra famiglia si concretizza io ho bisogno di costruire stanze, stanze del cuore e dell'anima, che fanno crescere il nostro desiderio e il nostro bisogno di protezione.

Ma vedi la modalità suddetta, vedi che ancora non sto benissimo a livello fisico, tutto questo rimane sulla carta per ora. Allora questo we ho lavorato di nuovo alla cameretta, che nel frattempo ha ospitato una libreria e una scrivania per lavorare un pò da casa. Tutto arrangiato perchè tanto da lì a poco nei nostri sogni di coppia illusa e ingenua, sarei stata incinta di nuovo e allora avrei potuto progettare il nido per il cucciolo.
E va bene, allora stavolta ho lavorato per rendere accogliente quello che ormai è uno studio e non un nido, e che tale diventi senza tanti giri di parole.
 Così ho messo un punto.
Mi sono stancata ma ho buttato via tante cose inutili che rimandavo da anni (modalità butta nel cestino la vecchia esistenza immobile e impolverata), rendendo accogliente un angolo di casa, con qualche mobile in più, quadri e tappeto colorato e fiori e lampade soffuse e ho creato qualcosa, di piccolo, ma l'ho creato.
Ne avevo tanto bisogno. Ne ho tanto bisogno.
tanto.
Infatti, poi, alla fine del lavoro, mi sono ritrovata seduta sul nuovo tappeto arancione a guardare soddisfatta e ho pensato che a questo punto sarei stata di due mesi di gravidanza, tondi tondi, e forse, avrei potuto disegnare finalmente la culla che ho in mente da anni e avrei potuto progettare il nido per sognare ancora.
ancora.