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sabato 28 giugno 2014

Il futuro non è più quello di una volta.




Mi sono ritrovata in un forum per eterologa.
Ho letto la mia presentazione e non mi sono riconosciuta.
Mi sono letta come se le cose accadute fossero accadute ad un'altra persona, e questo, non mi è piaciuto.
E' una presentazione che riassume molto di me, e che sul blog non ho mai fatto, perchè il blog è per i miei figli e per me.
"L'appoggio" qui, per chi passa, affinchè abbia l'accortezza di non propormi torte di pannolini e offerte per asilo nido, e per me, per tenere nero su bianco ciò che mi ha portato ad essere oggi quella che sono:
una donna in attesa e in continua ricerca di se stessa.

Lun Dic 10, 2012 3:57 pm
"vi racconto il nostro percorso.la nostra ricerca inizia a settembre 2009.la prima volta che vedo un test positivo è marzo 2010 ma subito dopo arriva il ciclo.non mi preoccupo, sono inesperta, sono felice di aver cmq prodotto qualcosa.E infatti, a maggio, con una settimana di anticipo dall'arrivo del ciclo, faccio un clear blue che mi indica "incinta 1-2 settimane"Il 2 giugno iniziano le perdite, forti, che non si interrompono.Lo perdo.A febbraio 2011 inizio un monitoraggio dell'ovulazione, unica iniziativa della mia ginecologa che non ritiene di dover fare nessuno approfondimento.Rimango ovviamente incinta. Ma poco dopo arriva il ciclo. Faccio le beta e sono positive.sono scioccata. Chiamo la ginecologa e lei mi dice che sia il test sulle urine che le beta sul sangue sono sbagliate. Io le chiedo esami e approfondimenti sulla poliabortività e lei mi risponde che faremo un esame alle tube. Mi incazzo. Cosa centra un esame alle tube se io rimango incinta?Vado in crisi. Cominciano le crisi di panico e di ansia.Cerco aiuto.Trovo il mio angelo. Un dottore esperto in abortività che mi ha accompagnato fino ad oggi tenendomi per mano.Iniziano le ricerche che però non rilevano nulla di importante, a parte le solite mutazioni in eterozigote dell'MTHFR e del PAI, sia mie che di mio marito. Dagli esami strumentali invece si scopre immediatamente un papilloma virus al collo dell'utero, che non centra con le gravidanze ma che quella cretina precedente non aveva visto per la mia salute, e da un'isteroscopia all'utero, dei polimi endometriali. Con una terapia forte ormonale i polipi scompaiono. E' luglio. Inizio una terapia a base di integratori e prefolic, a settembre sono di nuovo incinta. Le beta sono altissime in anticipo di dieci giorni dal ciclo. Non capisco cosa è successo. Crescono. Ma non raddoppiano. Iniziamo una terapia a base di cardioaspirina, cortisone, preogesterone in ovuli e punture oltre al resto. Arriviamo a vedere una piccola cameretta gestazionale. Ma le beta si fermano: partite da 1200 arrivano a 13.000 e poi basta. Nuovo aborto. Sempre alla sesta settimana. Espulsione spontanea. Impiego 53 giorni per far tornare il ciclo. Era il 15 dicembre dello scorso anno, ero a Colonia, in Germania, dentro il Duomo. Me lo ricordo come ora. E' l'inizio di un nuovo periodo, lo sento. A gennaio inizio il monitoraggio dell'ovulazione, ogni mese capiamo che è l'ovaio sinistro a produrre, ma è bislacco, secondo il dottore il vero ovaio è quello di destra, quello "buono" che dovrebbe produrre ovuletti buoni da fecondare.A marzo facciamo un post coital test e il risultato è ottimo. Tanti spermatozoi, pimpanti e baldanzosi, si decide che una IUI in questo caso è inutile. Ovulo a destra, due giorni prima del post coital test.Manco a dirlo, a fine mese sono incinta. Ovulazione destra come previsto.Stavolta la terapia dura da mesi, non inizia con la gravidanza, ricominciamo punture e ovuli di progesterone e aggiungiamo eparina.Le beta triplicano. Crescono benissimo. Il mio dottore dice che è la volta giusta ne è sicuro.Una mattina mi sveglio, e mentre facevo il pane, sento un dolore lancinante alla pancia. Un dolore che mi piega in due.Sotto consiglio medico prendo un buscopan e mi metto a letto. Dopo due ore il dolore è tutto a destra. Aumenta sempre di più. Non voglio andare in pronto soccorso, il mio dottore mi accoglie in studio e non vedo nulla in utero. A destra sospetta un versamento, mi manda subito in PS e chiede un monitoraggio delle beta per sospetta GEU. Naturalmente le infermiere minimizzano, io aspetto un'ora e mezzo prima di essere visitata e ad un certo punto vado in choc. Svengo e non mi rialzo più.Di lì vengo portata di corsa in sala operatoria. Il dolore è così forte che non respiro più. Extrauterina a sinistra, anche se il dolore era a destra, anche se l'ovulazione era a destra. La tuba sinistra ha fatto un giro strano e si è pappato l'ovuletto fecondato nella tuba destra. Succede. Raramente. Sfortuna. Io rischio di morire, sia perchè la tuba scoppia in pronto soccorso, sia perchè perdo tanto sangue per via della terapia di eparina e cardioaspirina. Perdo anche la tuba ovviamente. E' maggio. Il 14 maggio 2012.Da subito mi viene messa davanti la realtà che da donna molto fertile ora le possibilità di concepire naturalmente sono bassissime, soprattutto perchè il mio ovaio destro, quello con la tuba lavora poco.A luglio prendiamo la decisione per iniziare la pma a settembre.Passo un'estate di preparazione, tra esami da portare e una dieta che mi fa perdere 14 kg, perchè mi dicono che così ho più possibilità.La pma inizia il 23 settembre con la soppressione, protocollo lungo. Il 18 ottobre con un pick up dolorosissimo ottengo 10 ovuli tutti dall'ovaio destro, il sinistro va in sciopero e questo convalida la teoria che è un ovaio che non va bene. 8 dei 10 sono fecondabili con ICSI. Tre di loro non vanno avanti, cinque si tenta di portarli a blastocisti, per ottenere ovociti di buona qualità. Si ottengono 4 blastocisti di qualità A, i biologi sono soddisfatti, i dottori pure, noi pure. Mi dicono che a 38 anni è una risposta buonissima.Il 23 ottobre è il giorno più bello della mia vita. Due di loro vengono trasferite nel mio utero. Le altre due sono crioconservate.Li amo da subito e so che ci sono.Oramai ho imparato a riconoscere i segnali del mio corpo e dei miei figli. So che ci sono. Il 31 ottobre le beta sono 213. Sono alte per un 8°PT.Pensano abbiamo attaccato entrambi.Lo stesso pomeriggio, la gioia si trasforma in angoscia. Perdite di sangue.dopo due giorni le beta sono cresciute ma non raddoppiate e così per tutta la settimana ogni due giorni.Si ipotizza che uno dei due che inizialmente si era attaccato non ce l'ha fatta e che ora le beta non vanno come dovrebbero perchè falsate da questo evento. Alla terapia aggiungiamo la solita eparina ma raddoppiate di dosaggio. Raddoppiamo anche il cortisone e l'eutirox e iniziamo un integratore per l'omocisteina. A sei settimane la prima eco, ci fa vedere una cameretta gestazionale giusta per le misure, tonda, bella e piena di speranze. Ma c'è un distacco. Io ho perdite marroni continue. Aumentiamo il progesterone e oltre alle punture quotidiane e agli ovuli aggungo il lentogest ogni due gg. Sono a letto. Mi alzo solo per andare in bagno. sono stremata ma penso che il mio piccolo ce la può fare. A 7+0 vediamo un piccolo embrioncino, ma davvero piccolo, di 3 mm.Il battito non lo vediamo. Ci rimandano alla fine della settimana per un'altra eco dove il battito si deve vedere. Io capisco che è finita. Da quel momento smetto di sperare, non lo sento più. Capisco che se ne è andato. E a 7+5 l'eco non vede più nemmeno l'embrione, la cameretta non si è ingrandita, io ho il sesto aborto.Venerdi, a 8+4 il mio primo raschiamento.Quello che si tenta è di ottenere una risposta dal citogenetico, che ci verrà consegnato il 7 gennaio 2013.Nel frattempo il mio dottore si confronta con Martinez di Malaga, che è un suo amico, e che so che qui nel forum molte di voi conoscono, e l'ipotesi che si delinea è che io e mio marito produciamo ovuli malati. Io studiando capisco che quel "malati" vuol dire cellule aneuploidie, alle quali non c'è soluzione, a quanto mi dicono.Capisco da sola che esiste una tecnica chiamata ARRAY CGH proprio per coppie con cariotipo normale e aborti ripetuti.Allo stato attuale non mi è chiaro ancora se è una tecnica che possiamo fare sul nostro sangue, se possiamo farla sulle due blastocisti congelate o non so che altro. Nell'ipotesi di poterla fare sulle blasto, ammesso di non metterle a rischio, dobbiamo accettare di scongelarle, fare la biopsia e poi trasferirle prima dei risultati. Ovvero devo mettere in conto un altro aborto.Ma io so che non posso lasciarle lì, anche se sono malate.Ora è tutto nero. Davanti a noi si delinea l'ipotesi che ogni volta che io e mio marito ci uniamo, nell'atto di amore più profondo, l'unica cosa che rimane, da una vita che potremmo concepire, potrebbe scaturire una morte. E a noi questo ora sembra una condanna infinita, una punizione che non meritiamo, una malattia che non sappiamo come curare.Siamo disperati, perchè sta morendo l'unica cosa che fino ad oggi ci dava la forza per andare avanti: la speranza."

La presentazione si ferma a quel dicembre.
Il 29 aprile 2013 ci prepariamo per accogliere i due crioconservati di classe A e B.
Quella mattina sono calma. Ho imparato a respirare grazie allo yoga. Sono sul lettino con le rotelle con indosso solo la camicia verde di carta da sala operatoria. Mio marito mi guarda affascinato mentre recito i miei mantra.
Entra il giovane biologo, che ci aveva già seguito a ottobre, e ci dice che la blastocisti di grado A non è sopravvissuta allo scongelamento e che trasferiranno solo quella di grado B, la quale comunque, dopo ore dal risveglio, si è espansa e ha buonissimi segnali di crescita. Non c'è motvo per cui non debba farcela.
Io capisco immediatamente che è finita così.
Il mio transfer non è bello come il precedente, mi emoziono comunque ma non piango.
Tengo con me la piccola blasto per dieci giorni e poi decido di fare le beta. Sono positive ma molto basse. Accolgo la notizia senza emozione. Mando a tutti questo sms: " il settimo angelo è arrivato, mi preparo a combattere" ma sento che non va bene.
Infatti dopo due giorni le beta si dimezzano.
Spiegazione: la gravidanza non è partita, il residuo del gonasi ha fatto sì che si leggessero beta positive ma non erano relative alla gravidanza.
L'endocrinologo sposa questa teoria, il ginecologo nicchia, io sorvolo. Nemmeno ho il tempo di piangere e pensare perchè il 6 giugno, improvvisamente, la madre di mio marito muore, in maniera drammatica e dolorosa, e tocca a noi due soccorrerla.
Il dolore mi si stampa nel cuore in maniera indelebile.
Improvvisamente mi cadono addosso tutti gli anni passati a combattere e rialzarmi immediatamente dopo la partenza di uno dei miei figli.
Cado in ginocchio, sotto il peso della responsabilità di una nuova famiglia confusa e dispersa, responsabilità che non mi viene richiesta ma che io per carattere adotto, e sotto il peso della caduta della speranza. La Speranza che avevo tenuto accesa in tutti questi anni.
Sto male. Fisicamente. Una gastrite violenta mi piega. E arrivo a dicembre. un dicembre sereno, calmo, in cui lascio andare tutti i miei figli e tutte le persone che non sono più con me e quelle responsabilità che nessuno mi aveva chiesto. Rinasco. 
Sono passati sei mesi del nuovo anno. Un nuovo periodo. Una nuova vita in cui vorrei raccontare del mio baby raimbow che non è arrivato e che cerco ogni mese, avendo preso la decisione di continuare la ricerca "naturalmente".
Ho poche armi ormai a disposizione.
Una diagnosi preimpianto o un'eterologa.
Per la prima la decisione viene presa seguendo il cuore. Non sottoporrò i miei embrioni, i miei figli, ad esami che li porteranno ad essere "scartati" in caso di errori cromosomici. Non sono loro che hanno chiesto di essere concepiti e il solo avere come risultato la diagnosi non mi porta ad avere la soluzione. Per la seconda, è la mia ultima spiaggia, che economicamente non posso affrontare ora, e per la quale mi dò il tempo per capire. La mia paura è quella di mio figlio da grande, che è la paura di tutti i genitori, e delle sue domande, per le quali oggi, non ho ancora risposte.

Ho superato il compleanno dei 40, che tanto temevo e ho fatto indigestione di storie a lieto fine over40. Ho concluso un altro ciclo di yoga, ancora più profondo e consapevole. Ho riconosciuto i miei sbagli e ho preso atto di una situazione che, da un punto di vista razionale non ha molto da raccontare.
Ho dedicato l'inverno ad un lavoro che mi ha riempito di soddisfazione, ho scritto molto, in maniera approfondita e meditata, su me stessa e sulle donne che affrontano un aborto. Ho conosciuto persone importantissime, che non si sono legate al virtuale, ma che per la prima volta sono reali, con le quali non mangerò la pizza il sabato sera ma dalle quali imparerò ogni giorno.
Ho dato spazio alla preghiera, pur non credendo in fondo che sarò esaudita. Il nodo da sciogliere attuale, è questa fede che non comprendo perchè debba essere viva, solo perchè si esaudisce un desiderio. Questa non è Fede.
Ma non rinuncio. Ci sto lavorando.
Ma non ho voglia di non prendere atto di quello che è stato.
Ho bisogno di recuperare un dialogo che nel tempo si è perso tra medicine, esami, ipotesi e ragion di vita.
Ho perso l'istinto.
Questa è la verità.
Ed è sempre stata l'unica cosa vera in tutta questa storia.
Sono divisa in due, tra il sentirmi ferma e senza armi e il "lasciare che accada quello che deve accadere", e questa situazione ora, è difficile da digerire. Non si trasferisce su un blog, non si racconta per strada quando mi chiedono "come va?" con gli occhi di commiserazione.
Ecco perchè mi fermo qui.
Persa.
Continuo a scrivere fiumi di parole che non verranno lette attraverso un video, ma solo attraverso il cuore di un figlio che arriverà.
Non ho spazio per altro.
E non so cosa accadrà.

lunedì 28 aprile 2014

Speranza

"Stato d’animo di attesa fiduciosa nel compimento imminente o futuro di un evento,
nel raggiungimento di uno scopo"











mercoledì 17 ottobre 2012

Di attesa e di libera tutti!



Ho fatto la puntura di GONASI libera tutti, anzi libera follicoli.
A quest'ora i miei 8 cavalieri stanno mettendo l'armatura e tra poco si apriranno per rilasciare gli ovociti (che naturalmente mi immagino biondi con gli occhi azzurri e i denti scintillanti e il mantello azzurro!  non so perchè mi sta prendendo il trip della sceneggiata medievale in costume!  il bello sarà quando mi immaginerò gli altrettanti spermatozoi di Fabio, saranno rossi o bruni? n.d.r).
Nel mentre, ovvero, nell'attesa della puntura finale, proprio nell'attesa appunto, che è il tema di stasera, mi arriva questa lettera di F.
F. ha ricevuto da pochissimi giorni l'esito negativo delle beta, dopo una fivet, che poi è stata una icsi dell'ultimo momento. F. è una donna che si è raccontata già in Bolle e dunque, la sua è la storia di una mamma speciale.
Abbiamo sognato tutta l'estate di arrivare a questo autunno insieme, con questo difficile cammino da percorrere mano nella mano. Lo abbiamo fatto. E nonostante si possa dire che lei si sia fermata, io sento che non è così, perchè di fatto lei, la mia mano non l'ha mai lasciata.
Continua a scrivermi che prende esempio dalle mie parole.
Io continuo a dire che senza esempi come il suo, io non sarei riuscita ad arrivare sin qua.
Ciò che F. scrive dell'attesa è una riflessione profonda, di cui fare tesoro, da coccolare e da adattare a tutte le situazioni.
A me fa bene tutto questo.
Mi fa fare pace con il mondo. Come stasera, che dopo l'ultimissima puntura, lui mi guarda e mi dice "non sono nemiche queste punture Anna. Ricordatelo. Sono amiche. Senza non potremmo. Senza non avremmo questa possibilità, anche se fanno male."   e allora io sorrido e mi tranquillizzo e passo la serata fino alla mezzanotte a chiaccherare con la mia mamma sul divano, e Hope sulle ginocchia, dimenticando gli otto cavalieri che si agitano nella mia pancia.
E allora va bene, allora si che questa attesa prende la connotazione della fluttuazione, senza paura, senza spazio, senza paura.
Il personale concetto di attesa di F. , ora è anche il mio, e questo è un grande dono, che oggi, più che mai, mi rende più ricca.
Non mi sono dimenticata di te, sai? Ci sono sempre, ti leggo sempre, ripenso spesso a ciò che mi hai scritto e a ciò che scrivi. Ciò che scrivi mi dà forza, coraggio, mi fa sperare, mi fa rivivere tante emozioni che ho appena vissuto. In questi giorni purtroppo il mio umore è a terra: io sono fatta così, lì per lì reagisco bene ai colpi duri, ma dopo un po' cedo e comincio ad avere paura e ad avere poca fiducia nel futuro. Ma ora non pensiamoci, ora questo momento è tutto tuo, e io desidero con tutte le mie forze che vada bene, perchè te lo meriti, te lo meriti tanto.Giovedì credo che avrò la testa lì a Roma tutto il tempo.Se posso permettermi di darti un consiglio, che credo poi sia il consiglio che ti danno tutti, ti auguro di poter essere serena, come io purtroppo forse non sono stata.Avevo visto la serenità di quei giorni di attesa post transfer come sinonimo di inattività: stavo ferma, a casa, non sempre a letto ma comunque riguardata e attenta a ogni minimo dettaglio, ma dentro non ero serena, non ero nemmeno inattiva. Ero un vulcano di ansie, speranze, timori, paranoie, di tutto.Non so nemmeno io spiegarti cosa intendo quando parlo di serenità: forse è un concetto vicino al nirvana, che però credo sia utopia per chi come noi ne sta passando tante.Forse la serenità che io mi auguro di avere nel mio prossimo tentativo, e che auguro a te di avere a te, è più vicina all'atarassia epicurea. 
In greco "atarassia" significa letteralmente "assenza di turbamento", ossia assenza di emozioni sconvolgenti, siano esse positive o negative. Spesso viene confusa con l'apatia, che è un concetto più negativo, ma il buon vecchio Epicuro aveva un'idea diversa, un'idea che credo possa tradursi, per noi, come "attesa", "sospensione"; ma una di quelle sospensioni prive della paura di cadere giù, direi più che altro come se stessimo fluttuando in assenza di tempo, spazio e gravità, in attesa di posarci dolcemente in un posto sicuro. 
Se ci pensi, anche il tuo piccolo (anzi, io spero i tuoi piccoli!) trascorreranno un lungo tempo fluttuando dentro di te. Per quanto noi ora stiamo vivendo questa sorta di "catena di montaggio" della fertilità, loro, alla faccia di tutto e di tutti, fluttueranno secondo tempi e traiettorie imprevedibili ma sarà proprio questo a portarli a destinazione.Ecco, io spero che tu (e, tra un po' di tempo, spero anch'io) sapremo trascorrere questo tempo fluttuando come loro.Perdonami se sono stata prolissa e magari un po' confusa, sono una pasticciona ma alla fine tutto ciò che voglio dire è che ti stringo forte e faccio il tifo per te!Faccio il tifo per gli 8 cavalieri e per la loro splendida regina, che saprà guidarli a destinazione!un bacioF.

martedì 9 ottobre 2012

3° passo: io e la pma


Questo non è un vademecum per la procreazione assistita.
Il mio percorso è molto diverso da quello di altre donne.
Il risultato sin qua è il medesimo comunque.

lunedì 20 agosto 2012

Torneremo

e così casa ci aspetta.
tra due giorni torneremo alla routine, calda e afosa di questo fine agosto.
E pensare che ho atteso tanto questo tempo, ho contato le ore, eppure ora inizia quel filo di ansia che mi chiude la gola, mi fa fare quei respiri lunghi, a pieni polmoni, che quando hai finito ti gira la testa e sembra che hai aspirato una sigaretta dopo anni di astinenza.
Invece è la paura e l'eccitazione che ti fa tremare le gambe e girare e mancare.
e torneremo, tra le nostre mura, meno arrabbiati, meno nervosi, più fiduciosi.
senza la nostalgia delle vacanze, perchè questa casa è a pochi km e sfrutteremo forse ancora qualche we di fine estate, ma un pò disorientati, con la pelle dorata e molti chili in meno, con il corpo restituito ad una rinascita e con più forza fisica nelle braccia.

mercoledì 2 maggio 2012

un anno fa

un anno fa la mia nonnina novantanovenne se ne andava.
Era una mattina calda, caldissima: Roma era bianca di polline e l'aria era ferma.
Noi eravamo accanto a lei e carezzavamo le sue mani.
Il ricordo della mia nonna sul letto di morte è un ricordo dolce.
Un ricordo bello.
Ho impresso nella memoria il colore della sua pelle rosa, il suo viso disteso, i suoi capelli lunghi.
E il suo sorriso, dopo la morte.
Io un anno fa stavo male.
L'ultima volta che ho parlato con lei da viva, in quello stesso ospedale che l'ha ospitata da morta, non respiravo.
Lei mi dettava le ricette della pasta fatta in casa, io non respiravo.
Avevo bisogno di uscire dalla sua stanza e non respiravo.
Il caldo era asfissiante, il dolore fresco, l'ansia enorme.
Lei parlava, vispa e allegra, io non riuscivo a far uscire nemmeno una parola.

Sono accadute molte cose in questo anno.
Brutte, non belle.
Ancora più brutte.
Eppure io oggi sto bene.
Respiro, e canto.
Prendo Hope in braccio e gli canto a squarciagola canzoni anni '70.
Poi accarezzo la mia pancia e parlo con te, pregandoti di arrivare a giocare con noi.
Mi sento stanca, senza forze fisiche, ma in questa fase ci sta.
Ancora un pò e poi ricominceremo. Questo prossimo mese con più calma, credo con nessun intervento medico. Ho bisogno di pausa. Mi godo l'effetto dell'agopuntura. Ho finito il primo ciclo, faremo il secondo e poi mi metterò seduta ad aspettare.
Raccontandoti di quanto era bella mia nonna, di quante cose mi ha insegnato, di quanto fortunato saresti a stare qui, in questa famiglia, in questo mondo, con noi.

lunedì 9 aprile 2012

Oggi




Oggi la mia amica G. mi ha detto che i capelli iniziano a cadere, che domani sceglierà la parrucca e raserà tutto.
Le ho pregato di non farsi bionda che non avrei potuto reggere.
Ha sorriso.
Lei mi ha chiesto se andava bene rossa.
Le ho detto si, che comunque avrebbe dovuto scegliere ciò che andava bene con i suoi occhi.
E lei si è tranquillizzata.
Ha tanta paura.

lunedì 5 marzo 2012

in attesa

23° PM 7° PO
stavolta, al contrario di come era iniziata, sono di un precisione sconcertante.
Lunedì prossimo saremo al 30° PM 14° PO!
ah bè.
ma nemmeno se me l'ero comprato un ciclo così perfetto lo trovavo.
Può essere concepito un figlio in una precisione così sconcertante?
mmmmmmm...
non il mio.
quindi non ci credo affatto.
per carità, finchè non vengo smentita, ma è tutto troppo controllato, perfettino, preciso...
il mio bambino arriverà di nuovo con le sue tempeste e il suo clamore, ti pare?
mi piacerebbe anche il contrario ci mancherebbe: che basterebbero mamma e papà con la loro imprecisione e pressappochismo genetico a farla da padrone, che tutto sommato un figlietto preciso non ci dispiacerebbe.
Stamattina ci siamo tolti un pò di sangue, tanto per cambiare, per dosare il progesterone, vedremo da stasera se sarà necessario prenderlo in più per aiutarti a formare la tua cameretta.
In questo momento a me sembra che le ore non passino mai.
E' iniziata la settimana più difficile, quella più critica, quella con tutti i dolori e i fantasintomi, quella che odio più di tutto il mese, eppure, se mi fermassi a pensare a quello che dovrebbe essere il tuo lavoro se tu avessi deciso di venirci a trovare, dovrei solo che vergognarmi per la mia impazienza.
in settimana avremo i risultati del cariotipo.
per questo ho paura.
sto morendo di paura.
me lo sogno la notte.



ore 17.45
Alura,
progesterone al 7° PO 23° PM pari a 10,50

Fase Follicolare n.d. - 1,40
Fase Luteinica 3,34 - 25,56
Fase medio luteinica 4,44 - 28,03
Menopausa n.d. - 0,73


"ok, va bene Anna"
"mmm...va bene? ma non ti pare un pò moscetto?"
"diciamo che non è strabiliante ma i valori tra 10 e 15 sono valori buoni"
"ho capito, ma sono al limite"
"vogliamo ripetere il dosaggio domani e vediamo se cresce?"
e io, serafica:
"facciamo che inizio a prendere gli ovuli e non ci pensiamo più?"
lui ride
"ok, mi hai convinto, ormai sei proprio una mia collega!"
io rido
"non è che ti devo convincere ma visto che siamo al limite, tanto ce l'abbiamo una data per le beta, se saranno pari a zero li smetto e via...male non mi fanno no?"
"sono daccordo. ma perchè parli con me allora?"
"perchè mi manca il titolo di studio. vabbuò ci sentiamo lunedì per il risultato delle bhcg, che se saranno pari a z...."
"ci sentiamo lunedi e punto".

ok, punto.
e punto sia.

mercoledì 8 febbraio 2012

andamenti

E' da tempo che penso a questo andamento, e precisamente a quello sinusoidale, riferito alla mia vita, o meglio al mio ciclo che ormai la fa da padrone su tutta la mia esistenza.

domenica 5 febbraio 2012

nevischietto

                   dal mio giardino                                                              la mia automobile
               le preghiere tibetane sul mio ulivo

                                           Ema, la gatta meravigliata

...anch'io sono una meravigliata e toccata dalla neve, ma non perchè sono romana (un pò più a nord, un pò più su), ma perchè il mio bambino si chiama Nevischietto: anni fa, durante una nevicata durata solo un giorno,  ci eravamo convinti che il nostro bimbo sarebbe arrivato vista l'eccezionalità dell'evento.
Sono passati anni appunto, ma quel nome è rimasto nelle nostre conversazioni, per noi quella è la cameretta di Nevischietto, lui è il papà di Nevischietto, il nostro ultimo angelo si chiamava Nevischietto e in giardino il salice piantato è di Nevischietto.
Ecco, per questo, giovedì sera, quando sono iniziati a cadere i primi fiocchi, per noi sono arrivate le lacrime di commozione.
E venerdì mattina è stata una gioia, uno spettacolo inaspettato.



giovedì 26 gennaio 2012

Le mie carte da gioco



ahhhhhhhhhhhhhh!!!! t'acchiappo sai????????che ti credi??????
oggi sono arrivate le mie droghe e ancora rido per tutti i test di gravidanza che mi sono stati spediti! Ma quante volte ho intenzione di rimanere incinta? una. e senza dubbi, sarebbe la risposta.
Ma siccome i miei trascorsi hanno rivelato delle disavventure degne di nota, e siccome pure il sito fertility friend ha gettato la spugna con me, e che non si può dire che quelli lì non sono seri eh, sono americani, con loro non si  scherza, eppure, ho vinto io, e loro hanno ritirato pure i complimenti che mi hanno fatto dopo che ho segnato un test positivo con beta negative...e bè, insomma, siccome mi sarei pure scocciata di finanziare farmacie e laboratori analisi tutti i santi mesi, ritorniamo ai vecchi tempi e grazie a papà ebay, mi riaffido ai buon cari stick per ovulazione barra test di gravidanza high sensitivity, che con me, modestamente hanno sempre funzionato alla grande molto prima dell'arrivo del ciclo.
E quindi, sono positiva, ho recuperato le energie, mi ri-sento carica, sono in ritardo con l'ovulazione, lo sento, ma fa' niente, basta che le mie ovaie stiano lavorando.
Domani II° monitoraggio e vediamo come va, ma detto tra noi, potrei anche azzardare un 11 mm o giù di lì. Che faccio ? Propongo un giveaway toto indovina in che giorno mi scoppia il follicolo?
ahhahahah!
ok, sto fuori. Ho un mal di testa che mi si porta via, però ho messo lo smalto rosso e ho fatto una corsa pazza dal parrucchiere per lisciare i miei ricci.
Che io sia perfetta, donna e in forma, finchè posso, fin quando quelle bastardissime delle commesse di profumeria non mi omaggiano di campioncini gratuiti di creme antirughe, allora ecco, "no" replico con nonchalance "non faccio uso di tal cosmesi cara, e non mi chiami signora", e vado via a testa alta. Poi mi crolla la faccia dalla rabbia, vabbè.
Comunque, tu lassù, mi senti?
T'acchiappo hai capito?
E ti fermi.
Qui, con noi.
ORA FACCIAMO SUL SERIO.

giovedì 19 gennaio 2012

insostenibile assenza

C'è un momento in cui si sente il vuoto.
Quando per te nessuno può capire, nessuno può immaginare, nessuno sa come ci si sente.
Quando ti dicono che devi vivere, che non è possibile che tutto giri intorno a questa attesa, che bisogna ricominciare, che non è possibile che tutto si concentra su questo.
Quando ti dicono che non sei più obiettiva, non hai più in mano il senso delle cose, ingigantisci i piccoli accadimenti e covi dentro.

venerdì 6 gennaio 2012

attesa di Epifania

...stanotte ti racconterò una storia amore mio.
Stanotte è la notte in cui io, Anna bambina, rimanevo sveglia per ore, agitata ed eccitata, nell'attesa della befana. La mia agitazione era per l'attesa, l'attesa di una nuova epifania. Anche oggi è così, e la mia epifania sei tu.
Sono due giorni che sto lavorando per celebrare questa attesa.
Questa è la prima Epifania senza la tua bisnonna.
Ogni anno, lei, preparava un dolce, fatto di amore, profumi, ingredienti di una volta, che di generazione in generazione si sono tramandati, senza parole scritte, senza fermare il tempo.
Quest'anno ho chiesto aiuto per poter ricevere la ricetta della nonna, per poter celebrare la sua lunga vita, per poter tramandare a te, questo dolce di tradizione. Ho faticato, perchè non sono capace ad impastare e stendere la pasta come le donne di una volta, ma mentre lo facevo, pensavo a te, a quando mi guarderai fare questo gesto antico di amore, e ho pensato a te nonna, e a questo natale vuoto senza di te e a domani, che non sarà più la stessa Befana di una volta, quando noi nipoti venivamo da te per giocare con te, prendere i tuoi regali, ridere con te.
Il tempo passa.
Difficile farci i conti.
Io rimango sempre in attesa, di te figlio, parlandoti di tempi passati e sussurrandoti parole.
Ti sento.
Sei qui con me.
Epifania come rivelazione.


I TORCIGLIONI MARCHIGIANI
...di dosi non parlerò, perchè la ricetta non è dosabile. Ho provato a chiedere a mia madre e alle mie zie, ma non c'è stato niente da fare. Le dosi non si conoscono. Si fa ad occhio, come faceva mia nonna. E ora che ho finalmente cucinato i torciglioni, ho capito che cosa volevano dire.


In una grande ciotola ho messo i seguenti ingredienti:
-fichi secchi spezzettati
-pinoli
-nocciole e noci tritate
-mandorle a pezzettini
-cacao amaro
-cioccolato fondente grattugiato
-zucchero
-marmellata di mele cotogne
-marmellata di albicocca
-cannella in polvere (molta)
- una volta si aggiungeva la carlina , dalla pianta del cardo, che si prendeva in alta montagna, e l'acqua melata, ma per ovvie ragioni, io non ho potuto aggiungerli.


a parte, ho spezzettato in un mortaio, la cannella in stecca, fino a farla diventare una polvere.

 
In una pentola piena d'acqua ho fatto bollire 1 Kg di mele annurche tagliate a spicchi, che poi ho versato nella grande ciotola con gli altri ingredienti. L'acqua dove le mele hanno bollito viene messa da parte .

Le mele sono state schiacchiate e mescolate insieme a tutto il resto. Il composto per riempire i torciglioni è pronto!

 Ed ecco la preparazione della pasta: su una spianatoia ho messo 1 kg di farina

Ho aggiunto 3 uova e sbattute al centro della fontana di farina

Alle uova fanno seguito 120 gr di zucchero e un bicchiere di olio, e una bustina di lievito

Ecco, è il momento di aggiungere l'acqua dove la sera prima hanno bollito le mele annurche


Bisogna lavorare velocemente la farina con l'acqua, aggiungere farina per non far debordare l'acqua, fino a quando la farina non l'assorbe tutta 

lavora con forza la pasta, usa le mani, la forza delle braccia, pensa a nonna che lo faceva tutti i giorni per il pane, e spingi, usa il dolore, il ricordo, l'amore, e lavora la pasta...lavora.

La pasta è pronta. Ora bisogna ricavare delle piccole palle e poi stenderle sottili sottili









ora, metto un pò di ripieno nel centro
arrotolo la pasta e poi taglio con la rotellina per poi chiudere il primo torciglione, prima di chiudere bagno con l'acqua delle mele il lembo di pasta perchè chiudere bene e non far fuoriuscire il ripieno durante la cottura


 I torciglioni sono pronti per la cottura, con queste "dosi visive" ho preparato 18 dolci, ma chissà, la prossima volta potrebbero essere di più!

 

in forno stanno per mezzora a 180°, finchè non si colorano ed escono così! 

....ecco amore mio, i torciglioni sono pronti, confezionati, possono essere regalati domani.
Io chiudo gli occhi e sento il loro profumo: sa di ricordi, di paesi mai visti, di rivelazione, 
di vita oltre la morte, di carezze calde, di te nella mia pancia.

Buona Epifania, in attesa di te.

domenica 27 novembre 2011

stick ribelli

36° PA
niente ciclo
attesa

E' domenica mattina, c'è il sole, e tutti dormono.
Anche la gatta Ema dorme, sono andata in bagno prima e lei di rimando, accocolata nella sua cestina, ha messo una zampetta sulla faccia come per dire "non disturbatemi e spengete la luce quando uscite". Roba da non credere. Fab dorme manco a dirlo, eppure dovremmo uscire di casa tra mezzora.
Ed io?
Io sono appollaiata sulla poltrona, con la coperta patchwork lavorata dalla mamma di Fab e sono in piedi da un'ora e mezzo, nonostante ieri sera gli ospiti siano andati via alle due.
Sono preoccupata per questo ciclo che non arriva. Non sono abituata a queste lunghe attese. I miei cicli sono brevi, di 28 gg ormai, una volta arrivavo a 30, ma ora come ora non è così. Lo so che il ciclo post aborto può essere sballato, so che il mio bhcg era talmente alto che ci vuole necessariamente del tempo per abbassarlo.

35° PM

Bellini questi test di ovulazione vero?
Belli ciccioni ciccioni e positivi.
Mi ricordano quando c'eri tu.
Non dovrebbero essere così a questo punto. La mia parte razionale mi dice che invece è normale siano così, considerando quanto alte erano le beta nel sangue, la mia parte irrazionale invece....lasciamo stare.


Tu non centri niente con tutto questo amore mio, ti sento che te ne stai appollaiato sopra di me, con i gomiti appoggiati a terra e le manine sul mento. Guardi silenzioso chiedendomi quando sarò pronta. Io sono già pronta per accoglierti amore mio, ma dobbiamo fare i conti con il mio corpo ribelle e con la sorte avversa che ci tiene divisi, ancora, e ancora, e ancora.
Ho sperato di poter vivere un dicembre di speranza, ma mancano tre giorni ormai, ed io non ho preparato in tempo la mia culla per farti stare in me. E' un'attesa sospesa questa, senza progetti. Solo ferma al presente, all'istante unico che non si ripete, ingoiando ogni respiro, ogni emozione che ti tiene ancora lontano da me.

martedì 26 luglio 2011

strana estate



strana estate questa,
preludio di un evento
in attesa di una gioia.
Guardo il cielo,
il naso freddo,
stelle brillanti come fosse primavera
la prima estate senza te, nonna
e l'ultima senza di te, figlio
alla fine arriverò
e insieme conteremo i granelli di sabbia
rimanendo incantati ad osservare
questo tempo.

sono qui, ora.
sorrido
e ti aspetto.