...poi ti dicono che la moglie di tuo cugino ha avuto un aborto.
Lo contatto e mi dice che era di nove settimane, che nemmeno si era accorta di aspettare e che nemmeno aveva fatto un test.
Allora torni indietro con il pensiero, alla tua prima volta.
E il dolore prende il sopravvento.
Ripercorri con la mente tutti i ricordi, tutte le frasi fatte delle zie, "capita...", "succede spesso", "vorrà dire che il prossimo arriverà presto", "sarà per la prossima volta", e ti chiedi se queste parole saranno rivolte ai loro figli, ora.
Con la stessa sufficienza.
Ora che il dolore abita a casa loro.
Ed io soffro.
Soffro perchè mi si rinnova la ferita, il dolore.
E vorrei non parlare sempre delle stesse cose.
Vorrei andare oltre.
Vorrei evitare che alle altre capiti. E allora mi butto a capofitto, consiglio, dò spiegazioni, cerco di fare informazione.
Non capita per caso.
Non è vero che capita spesso nel primo trimestre e basta.
Non funziona così.
C'è sempre una ragione, e lo dice una poliabortiva sinecausa.
Bisogna indagare, non avere paura, prendere il toro per le corna.
Penso a questa vita....nove settimane sono assai. Poteva essere evitato? chissà.
Oggi abbiamo gli strumenti per capirlo.
Non ci si può affidare al destino.
No.
Vi prego non fatelo.
Indagate. Anche se siete infertili. Indagate perchè non potete sapere se si nasconde questo dolore dietro a queste assenze.
Amatevi, amate i vostri figli anche quando sono stati concepiti da pochi giorni.
Anche quando sono solo un desiderio del cuore.
Ripetiti quest'ultima meravigliosa frase come un mantra:"Amatevi, amate i vostri figli anche quando sono stati concepiti da pochi giorni."....è giustissimo....ed è un sacrosanto diritto del tuo bimbo....Vivi questa gravidanza con positività e speranza e ama te stessa ed il tuo bimbo a prescindere dal passato e dalle paure (legittime)...non lo meriti tu e non lo merita il tuo bambino....
RispondiEliminaTi abbraccio delicatamente, Anna.
Laura A.
Il tuo cavaliere è un cavaliere fortunato ad aver trovato te. Vada come vada, sarà comunque fortunato.
RispondiEliminaSpesso non si sa come affrontare il dolore
RispondiEliminavengono fuori frasi fatte
di circostanza
buttate lì
sarebbe meglio il silenzio
sarebbe meglio un abbraccio
e non tutti amano nello stesso modo.
tu si, sei capace.
Ama, Annina.
Grazie per queste parole Anna.Grazie per tutto l'amore che esprimi.Credo che la paura sia un sentimento che tutte le mamme speciali provano durante la gravidanza.E poi, a volte, basta una parola per rivivere il dolore. Condivido quello che dici: è giusto indagare, non accettare l'idea che sia una cosa che "capita" e basta.
RispondiEliminaSono con voi, vi penso, vi voglio bene.
Ciao Anna. Ti seguo da poco. Io ho un bimbo, ma alla ricerca del secondo ho avuto due aborti in 13 mesi, uno alla 12ima settimana e l'altro, a settembre, alla nona. Vissuti da me come veri e propri lutti. I meai bimbi si sono spenti dentro di me senza che io nemmeno me ne accorgessi, senza che io potessi fare niente, lasciandomi il vuoto di illusioni svanite. Ora ho deciso di fare degli esami rivolti alla poliabortività perché non mi bastano le conclusioni del mio gine: "è perché sei vecchia", "è sfiga", "si vede che non è destino". Non ci sto! Per come sono fatta io è impossibile non amare i propri figli fin dai primi giorni, hai ragione.
RispondiEliminaCerca di vivere il più serenamente possibile la tua gravidanza anche se capisco benissimo la difficoltà... io, nel mio piccolo, ho imparato che la scaramanzia non cambia il nostro futuro ed il fatto di non gioire dei momenti felici non ci aiuterà a soffrire meno nel caso le cose non dovessero andare come speriamo.
Ti abbraccio.
Lizzina, mi si è stretto il cuore a leggerti.
EliminaHo pensato molto alla tua storia stanotte.
Non fermarti, non è sfiga, non lo è mai.
Se esiste un problema, tu devi essere messa in condizioni per poterlo affrontare.
Se leggi qui: http://allafinearrivamamma.blogspot.it/search/label/bolle/
troverai molte storie di donne come te, come me.
C'è molto coraggio nelle loro parole, ma soprattutto tanta consapevolezza.
Ti aspetto.
che dire...secondo me un figlio è un figlio fin da subito per lo meno da quando lo sai. Il dolore è forte sia alla nona settimana sia dopo...
RispondiEliminaA me quando è capitato alla 22esima, è stata dura purtroppo perchè ho dovuto partorire naturalmente. Ma forse la cosa più difficile è stato ingoiare quelle frasi fatte e accettare il responso dell'autopsia che non dava nessuna causa grave ma solo un'infezione alla placenta causata da un comune batterio delle vie urinarie. E tutti i medici a dirmi che sì forse poteva essere quel batterio ma probabilmente no. E allora cosa???? Non si è mai saputo. Non sempre ci sono gli strumenti per capirlo...Ma accettare questo è stato per me impossibile.
Io attorno a me avrei voluto qualcuno che mi desse consigli concreti come vorresti fare tu. Ma nessuno mi ha mai aiutata in quel senso. Io avevo bisogno di risposte, di soluzioni e soprattutto di progetti e speranze per il futuro. Alla fine sai dove le ho trovate tutte queste cose? Fra voi. E mi ci sono tuffata e ho trovato la forza per affrontare la pma. Solo grazie a voi.
Iris, anche io sono una sine causa.
EliminaUn giorno la scienza darà il nome alla mia non-causa.
La questione è che io cmq so che sto facendo il massimo in questo momento. Se non altro questo e credo che anche tu abbia fatto il massimo.
Altra cosa è arrivare a finire il primo trimestre e non sapere di essere incinta e abortire.
Io questo non lo capisco.
Qualcuno potrà replicare che "è la natura che decide". Io ritengo che dopo i 30 anni la natura non fa il suo decorso naturale e se accade qualcosa, bisogna indagare perchè è nostro dovere, nei confronti dei nostri figli.
Tesoro, in questi giorni penso spesso a te.
So come ti senti, so la paura che avevi a confessare a te stessa e al mondo la tua gravidanza, e vorrei tanto abbracciarti.
lo so che lo sai e ti comprendo appieno in tutto...
EliminaAbbracciamoci allora! Io lo sto già facendo!