mi dicono che questo momento è il peggiore di tutta la nostra storia insieme.
ieri pomeriggio quando il dottore mi ha voluto vedere in urgenza per capire, mi ha fatto andare nella stanza in fondo al corridoio, quella da dove ho iniziato a percorrere il cammino verso di te,
dove ho controllato, analizzato, guarito la culla che in questo mese e mezzo ti ha accolto e ancora oggi ti custodisce.
Poi quando tu sei arrivato ho avuto i bonus per entrare nella prima stanza, quella piccola, che non ha il bagno annesso, quella dove serve solo una macchina per vedere se cresci, non serve altro, perchè non c'è altro da guarire, non c'è altro da vedere, quella dove quell'infernale ecografo non ti esplora, accarezza solo la pancia da fuori e ti ascolta dondolare nella mia acqua.
Ieri pomeriggio abbiamo perso tutti i bonus guadagnati ed io e te siamo ritornati dal via, come nel più classico gioco dell'oca. I piedi e le gambe nude stavolta erano freddi, la prima volta in quella stanza era agli inizi della primavera e il caldo iniziava a scaldare il mio cuore, così come alimentava la nostra speranza. Papà è sempre stato lì con noi due, sempre, non ci ha mai lasciati. Non ho mai visto un uomo affrontare con tanto coraggio la visione non proprio piacevole di noi due che dialoghiamo nel nostro linguaggio invisibile, quello che nemmeno il dottore può tradurre. Eppure lui è sempre stato lì e non ci ha mai lasciati, nemmeno quando ieri, non ti abbiamo più visto, la tua cameretta non si vede più, il dottore non ce l'ha detto ma noi ce ne siamo accorti, avevamo imparato a memoria quelle immagini e sapevamo come era fatta. La situazione è disomogenea, trofoblasto diffuso, camera gestazionale non visualizzata, battito cardiaco assente, aborto incompleto.
Succede che stai andando via anche se io non me ne accorgo. Succede che se non vai via, martedì mi portano in ospedale e fanno tutto gli altri per noi due. Noi due saremo lì a guardare e ci separeranno, almeno per ora. Poi aspetteremo due cicli e saremo di nuovo insieme io, te e papà. Noi tre di nuovo insieme.
Mi dicono che questo è il periodo peggiore, perchè sono in attesa per vedere cosa farai e che questo è un limbo. Non è così. Sono gli ultimi momenti in cui io e te saremo insieme fisicamente. Io non voglio pensare al futuro ora, voglio stare con te. Ancora.
Vorrei proteggerti amore mio, volevo farlo e non ho potuto.
Torneremo a stare insieme, tra poco amore mio, devi aspettare ancora un pò. Un altro pò.
E poi mamma tornerà da te.
Per sempre amore mio. per sempre te lo giuro.
Quanta tenerezza e quanta dignità. Ma soprattutto, queste sono parole di speranza. E' un arrivederci e non un addio.
RispondiEliminaSì, sono solo un arrivederci, Anna. Mi commuovi ogni volta.
RispondiEliminagrazie...
RispondiEliminaANNA ANNINA TESORO in quella stanza dal via ci sono anch'io, da parte, per non disturbare i momento solo vostri, ma presente col cuore.
RispondiEliminaMi fai piangere
RispondiEliminaTi sono, ti siamo vicine col cuore cara Anna...
RispondiEliminaHo letto le tue parole ...mi viene da piangere ci sono passata due volte da quel punto e tutte le due volte si è dovuto intervenire perchè non ci volevamo lasciare...posso solo dirti che mi dispiace e che la seconda volta noi ci abbiamo riprovato subito e 9 mesi dopo è arrivata piccolina ( noi di bimbi ne avevamo già due , ma la sofferenza è stata ugualmente grande) Un abbraccio!
RispondiEliminaCi sono anch'io anna... lì vicino vicino al tuo cuore ...
RispondiEliminacoraggio annina!
ti stringo forte!