2° passo. Deliri

5° PM  4° giorno di stimolazione
Stamattina primo dosaggio beta estradiolo.
Batticuore fino alle 12.30
risultato 78.5
Ottimo, leggermente altino.
Abbassiamo il dosaggio ormonale di Gonal da 225 a 150 UI.
Il dott dice che meglio così che basso.
Va bene. A chiamata il mio corpo risponde. E le ovaie non vi dico.
Lunedì prima eco di controllo, che sarebbe dovuta avvenire oggi ma non è cosa, visto che oggi è sabato e i medici il sabato non lavorano, si sa.
Sollievo per il risultato.
Poi paura.

Niente. Non ce la faccio a godermi questi giorni con spensieratezza. Forse è davvero presto rispetto a quello che ho sofferto, fisicamente intendo, e così ora sono terrorizzata all'idea di stare ancora male o che mi possa succedere qualcosa.
Stupida.
Stupida.
Stupida.
Devo concentrarmi sul perchè.  Non devo perdere di vista l'obiettivo.
Ma non ci riesco.
Non sono presente a me stessa, e mi dispiace, ma a me il Gonal non piace affatto.
Ieri sera crisi di pianto (e lo sapevo che arrivava prima o poi) a chiudere una settimana faticosa, fatta di impegni e tensione. Ho pensato di riuscire a spostare montagne. Ho creduto di riuscire a gestire il lavoro. Invece no. Alle 18.00 di ieri sera mi sono accorta che, causa un lancinante dolore alla schiena, non respiravo più. Smetto di stare piegata sul pc per disegnare, mi sdraio sul divano nel vano tentativo di farmi passare il dolore, butto giù un OKI e a momenti svengo dalla nausea.
Improvvisamente, nel delirio, una vocina mi dice una cosa all'orecchio.
"tu devi cambiare il dosaggio del Gonal al 5° giorno. Lo sai vero? Non devi arrivare a quel dosaggio fino a lunedì"
no ecco, è che io ho imparato a memoria il protocollo. Conosco le virgole e i due punti, ma se si è in preda agli ormoni e a tutti gli impegni per cercare di mettere tutto a posto, si fanno errori madornali e ci si convince di cose che non sono vere. Io mi sono convinta, non si sa per quale cacchio di motivo, che quel dosaggio doveva rimanere così fino all'eco di controllo.
Poi quella voce.
Così, nel buio del dolore.
Mi sono alzata all'improvviso, sudavo. Il dubbio che si insinuava. No, ho studiato, ho ragione io.
E di nuovo quella voce.
Prendo il telefono, lo studio medico è già chiuso.
cazzo cazzo cazzo. E se non mi risponde al telefonino?
Mi risponde.
E' a Londra (poretto...!), mi dice che sono stupida per l'appunto (non è vero, ma io mi sono convinta che lo pensa ormai) e che il dosaggio varierà a seconda del dosaggio dell'estradiolo del mattino seguente.
E infatti così è andata.
Io non lo so. Avrei potuto fare un errore enorme e avrei potuto compromettere tutto.
Perchè? Perchè non sono concentrata.
E così, oggi, ho spento il telefono. L'ho riacceso un'ora fa e mi avevano cercato.
che palle.
e che palle al mio senso di responsabilità.
Devo stare calma.
Ma come si fa?
Come si fa?
Devo essere vigile, presente, ma non ce la faccio. E questo lo odio. E' Miss Precisetti che parla eh.
'Sti cavoli di ormoni mi fanno stare come sulle nuvole, mi svuotano la testa, sbaglio calcoli, non memorizzo niente. Accidenti.
Quando tornerò ad essere io?

ah tu lassù!!! mi senti????
mi senti?????????
ti rendi conto di quello che stiamo facendo? ne hai la più pallida idea?
Scordati la motoretta e il rossetto a quindici anni.
sei già in debito di tanto!


amore mio, lascia stare.
non è la tua mamma a parlare.
sono loro.
gli estrogeni.
lascia stare.