n.d.r
AVVERTENZA PER IL LETTORE:
evitate di fermarvi su questo post se non avete voglia di rattristarvi.
Io vi ho avvertito.
ci sono quelle giornate in cui, nonostante a te le cose non sembrano poi andare male, all'improvviso una notizia dietro l'altra e le ore se ne vanno a farsi benedire.
Tenderei ad urlare ora, invece come al solito due lacrimone grosse come una casa mi rigano il viso e non smettono di riprodursi in ulteriori gocciolone d'acqua.
a volte non credo di riuscire a farcela, vorrei non smettere di combattere, vorrei continuare incazzata e arrabbiata, invece ho posto solo per lo sconforto e la stanchezza.
9° PM, II° monitoraggio, nessun follicolo.
Mi ha preso un colpo, lo giuro. Ho accusato il colpo come un pugno allo stomaco.
Ho provato una bruttissima sensazione, quella di essere vuota.
Stasera dovrei presiedere ad una serata in cui presenteranno una rivista di architettura dove verrà pubblicato il progetto di un centro seminari in Francia progettato nel 2005 insieme alla mia collega Gio. Io non ho voglia di andare. Non ho voglia di vedere nessuno. E invece dovrò andare perchè la mia collega mi ha appena fatto sapere che non si sente bene e non ce la farà a venire. Due settimane fa è stata operata per un tumore al seno. Nonostante questo, sorride.
Io invece piango e basta.
Non so fare che questo.
Sul lettino del dottore, sarei dovuta essere emozionata e contenta, perchè è una piccola soddisfazione in questo mondo assurdo in cui lavoro, invece fissavo nel monitor il mio utero vuoto, e il dolore intenso, mentre con l'ecografo cercava. Ma niente. Non c'era.
Cosa succede ora non lo so. Non mi sono mai trovata di fronte a questo.
Pensavo che quattro aborti fossero sufficienti per soffrire, invece no, ora devo passare anche per questo.
Per disfunzioni ormonali che non avevo contemplato : si avvicinano armate di lance e bastoni sul mio cammino, mentre io, indifesa, armata solo di un piccolissimo e sottile scudo, mi faccio avanti per combattere una guerra che perderò, non avendo le armi per combatterla ed essendo stanca di questa armatura fatta di medicine ed esami, che oggi, pesa sul mio corpo incerto, che procede, ormai, senza sapere dove sta andando.
Appena arrivo a casa mi giunge la notizia di una persona a noi vicina che se ne è andata per sempre, da sola, questo fine settimana, e solo stamattina se ne sono accorti.
Mi si stringe il cuore, l'anima, non so che fare, non so come reagire. Sento il buio e il freddo contemporaneamente.
Mio marito mi chiama dicendomi che è in ritardo e che non credeva di dovermi venire a prendere per l'appuntamento di stasera.
Ecco.
A volte forse è necessario lasciar stare.
Smettere di ribellarsi e accettare gli eventi, senza ribellione, nella speranza passi.
Ma non passa.
Non passa mai.
post-post ore 22.12
poi non sono andata.
la pioggia e il pianto stanno facendo il resto.