Sono arrabbiata.
Arrabbiata perchè intorno a me ci sono persone che non hanno voglia di capire, perchè a loro importa la risposta che se non ho figli è solo colpa della mia testa, e ora che finalmente ho trovato la causa, che è fisica ed oggettiva, ecco, ora, non desto più importanza.
Sono passata in secondo piano, non sono più un caso da studiare.
Da criticare, da giudicare.
Al mio entusiasmo per aver centrato la questione la risposta più sensata, oltre il silenzio, è stata un "Ah!".
Siamo diventati una coppia scomoda io e lui.
Mi sento sola.
La mia casa è sempre stata pronta ad accogliere, siamo due persone che hanno necessità degli altri, di stare a tavola con un bicchiere di vino a parlare di tutto e di niente, di una risata, di un abbraccio.
Invece ci ritroviamo a fare il giro di telefonate per capire se si può cenare insieme e non riceviamo risposte.
E' come se in questa società non ci sia spazio per parlare di figli. Parlarne qui è come parlarne all'interno di un'oasi, a discutere di infertilità poi nemmeno a pensarci! E' come se tutto fosse più importante: la carriera, il lavoro, le tasse, la politica (!!), le vacanze, la moda, la casa, il giardino. Tutto è più importante, oppure no. A volte mi sembra di guardare negli occhi vuoti della gente e chiedermi "perchè non capisci cosa ti sto dicendo? come mai pensi di aver compreso il perchè del mio stato d'animo, relegando ad un mio disturbo psicologico, il bisogno di procreare?"
Perchè arrivati a quasi quarant'anni, ci ritroviamo praticamente soli, noi due, a combattere con l'insufficienza, quella che mira al cuore, in cambio di un racconto di niente.
Sono un pò giù.
Ho mal di testa, la terapia comincia a fare effetto e a dare i primi segni di intolleranza.
Forse è questo. O forse no.
Che noi chiediamo solo di camminare a piedi nudi in un prato con i nostri figli.
Del resto non ci importa.
Non ho più le forze per spiegarmi.
Ho speso tante parole per cercare di far capire.
Non mi sono mai nascosta dietro la mia difficoltà procreativa, ne ho sempre parlato, cercando di diffondere l'esempio e cosa ho ottenuto?
giudizi.
Oggi scopro che mia sorella ha preso un appuntamento con il mio gine-angelo, per un controllo.
Le dico che mi avrebbe fatto piacere saperlo prima, che siccome l'ho incontrato due giorni fa, avrei potuto dirgli che la mandavo io in quanto sorella, mi faceva piacere far capire con i fatti al mio dottore che mi fido di lui e dunque lo raccomando. Lei mi ha risposto che non aveva intenzione di mettere i manifesti del fatto che stava andando a fare una visita ginecologica, come faccio io (ha aggiunto).
Non sono scese le lacrime solo perchè la terapia con l'ignatia amara mi sta impedendo di piangere (sigh!).
Non ha capito che io non faccio un semplice controllo ginecologico e per questo mi vanto in giro di farlo. Come se affrontare tutti gli esami invasivi che ho fatto finora sia un vanto.
Io ho cercato lui perchè so che è uno specialista, e fino ad ora mi sta prendendo per mano e mi sta portando sulla strada che mi condurrà a mio figlio.
Che messaggio ho dato fino ad ora se nemmeno la mia famiglia, i miei amici, riescono davvero a capire quello che in due anni ci è accaduto?
questo post mi ha fatto molto male. Che cosa va a dire tua sorella?!!!! Se abitassi a Roma verrei a cena col mio orso marito da te, suonerei alla porta con tanti pensierini teneri. Come la mia amica incinta a 40 anni col metodo tradiscional, dopo 4 fivet andate a male dalla quale siamo andati ieri sera, serata magnifica, la conosco solo da ottobre, e mi pare da sempre. Lei, anzi loro ci hanno teso una mano dopo la tranvata di settimana scorsa per l'adozione. Non posso credere che a te non la tenda nessuno, cioè sia chiaro ci credo, non sto dubitando delle tue parole, ma che andassero un po' affan. BACIONI
RispondiEliminailaria, grazie.
RispondiEliminaEvidentemente in qualche maniera anch'io sto sbagliando. Mi piacerebbe sapere dove.
E' che non ho il coraggio di buttare alle ortiche l'opinione delle persone che mi sono intorno, perchè ne ho bisogno.
Sarebbe bello se suonassi alla mia porta, molte ragazze del forum (mammesinasce.it) lo hanno fatto, ci siamo conosciute, ho aperto le porte della mia casa a loro e quando ci siamo sedute intorno ad un tavolo, ho pensato "queste donne le conosco da sempre"....sarebbe bello si. Stasera sono amareggiata. Forse è la terapia ormonale...grazie per la tua presenza e scusami per la mia silenziosa assenza.
la tua silenziosa assenza a me va benissimo xke so che ci sei, mi sono bastate un paio di cose che hai scritto x conquistarmi.
RispondiEliminaIl mio libro lo puoi comprare dal sito
www.excogita.bookshop.it senza l'uso della carta di credito, o se i librai non fanno ostruzionismo tentare di ordinarlo in libreria.
Comunque neppure io riesco a buttare alle ortiche certe opinioni, e dovre ah se dovrei!
Questo è il genere di post che mi fa rimpiangere di essere così distante. Ho sempre detto che grazie al web incontro le donne che vorrei veramente come vicine di casa ;-)
RispondiEliminaCapisco perfettamente come ti senti. Per fortuna rispetto a prima non mi sento così sola, perché parlarne con qualcuna invece è servito. Ho riscoperto due amiche preziosissime e, tramite una di loro, ne ho incontrato una nuova, una donna che lotta da anni per avere un figlio.
Sì, si contano sulle dita di una mano... ma io sono sempre stata per i "pochi, ma buoni".
Però è grazie al blog che mi si è spalancato un mondo... è qui che mi sento capita e sostenuta e dove riesco a fare altrettanto.
Alla fine, però, ti senti sempre in colpa Anna, perché? Chi dice che devi essere tu ad aver inoltrato un messaggio ambiguo? Col tempo ho imparato che purtroppo certe orecchie non ci sentono. Noi possiamo provare, riprovare, tentare di farci capire.... a volte funziona, altre no. E' triste ma è così.
@nora, perchè cerco di capire allargando le situazioni. Non è che io pensi di non aver ragione, però magari faccio degli errori e non me ne accorgo, che ne so...oppure no. Hai ragione tu. E' che mi dispiace tanto chiudere le porte ma so che lo dovrei fare...ma è faticoso accidenti.
RispondiElimina@ilaria, commossa. A volte riesco solo a leggere e di corsa, uff, non sono per niente brava. Quello che mi scrivi mi sorprende e mi commuove. Spero di conoscerti ancor di più, anche grazie al tuo libro.
Leggendo il tuo post mi viene in mente il detto "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire". Che delusione, quando però i sordi sono i familiari, quelli che dovrebbero capire e sostenere! Proprio ora che hai trovato la causa del tuo male! Prendi quel bicchiere mezzo pieno, bevilo (danne un sorso a tuo marito), perché non ti sembra, ma hai trovato il punto di partenza, il big bang della tua nuova vita.
RispondiEliminaUn affettuoso saluto!
Anninamia...sai che spesso questi discorsi sui rapporti e le amicizie che ormai facciamo da anni(anni!) mi colpiscono come fosse la prima volta? un po' perché non mi capacito...un po' perché sento che è così anche per me...due giorni fa ho passato un pomeriggio di follia semplicemente perché ero tanto giù...volevo sfogarmi e pensa che ti ripensa non sono riuscita a trovare nella mia mente e nel mio cuore una persona con cui avrei potuto/voluto farlo...poi lo accetto e vado avanti, fino al prossimo sconforto:)
RispondiEliminaPer fortuna che solo mezzo mese mi separa dal meeting di anninacity...non vedo l'ora, proprio non più...porto il vino????
@ele: porterai vino a fiumi giusto? :D Lo so come stavi l'altro giorno, ho letto, ma era prima della visita e non riuscivo a risponderti...so che le ragazze ti hanno aiutata molto.
RispondiEliminap.s chi è che vuole unirsi portando altro vino? ormai la mia casa è stata visitata da molte forumiste, ora passiamo alle blogghiste! :D poi apriremo un'associazione tutta nostra, come la chiamiamo?
@speranza, si, sto bevendo la positività di questi giorni. Ho anche razionalmente rinunciato alle vacanze e questo all'inizio mi aveva davvero rattristato perchè ne avevo tanto bisogno, tanto. Ma va bene, se questo servirà a raggiungere l'obiettivo finale, che non è per forza solo quello di diventare madre, ma anche e soprattutto quello di stare bene.
Cara anna, se fossi stata al tuo posto mi sarei arrabbiata quanto te!!!
RispondiEliminaIo mi faccio sempre un esame di coscienza prima di prendermela con gli altri e, sì, spesso mi rendo conto di fare degli errori anch'io, ma ciò non toglie che gli altri, parenti e amici compresi, non hanno voglia di capire e ci allontanano perchè non vogliono ascoltare... questa è la verità, e non c'è nulla da fare. sai che ti dico, allontaniamoli noi, anna, perchè sono sicura che poi quelli che ti vogliono davvero bene tornano e lo fanno con un orecchio e un cuore più aperti all'ascolto. fidati!!
e cmq io ci sono. e sono anche vicina. quindi quando vuoi potremmo anche abbracciarci dal vero e parlare di infertilità e annessi quanto vogliamo!! :-)
tanti baci