giovedì 2 giugno 2011

2 giugno: si chiude un ciclo di dolore

Non potrò più dimenticare e cancellare dalla mia mente questa data, il giorno in cui svegliandomi mi sono accorta che te ne eri andato via da me. Il giorno prima ti sentivo e la mattina dopo non eri più con me.
E' passato un anno.
Quel giorno pioveva, io a letto immobile, seguivo le istruzioni dei dottori pur sapendo che questo non sarebbe servito a nulla. Oggi c'è il sole, anche dentro di me.
Tu sei il mio lutto, quella ferita che non riesco a cicatrizzare, quel dolore che si rinnova sanguinando, ma ora sei anche la mia forza, la mia rinascita, la mia partenza.

"non ho fretta dottore, ma voglio sapere contro quale mostro sto combattendo, perchè io non ho superato queste perdite, e so che per lei sono un caso come gli altri, ma credo che se vuole, può capire".
Deve aver visto nei miei occhi lucidi, la mia vulnerabilità, il mio dolore e le mie aspettative, e il mio sconforto dopo aver compreso che finito l'intervento di laserterapia avremmo dovuto attendere altri 40 giorni per capire cosa fare. Allora si è alzato in piedi e si è appoggiato al muro, le mani dietro la schiena, si è tolta la maschera di fretta che ha sempre avuto negli ultimi controlli e guardandomi fisso nel punto in cui stavo per scoppiare a piangere, mi ha detto:
 "noi tre siamo un team. Io, te e Fabio. Abbiamo lo stesso obiettivo, arrivare ad una gravidanza ed essere in grado di portarla avanti. Non posso dirti che sarò in grado al 100% di evitare altri aborti, io questo non lo posso sapere, lo può sapere solo Dio, ma faremo tutto quello che è scientificamente e umanamente possibile fare. Tutto. Quando ti sentirai sconfortata e depressa pensa a questo: stai facendo tutto quello che è in tuo potere. Non sei sola e non ci sono colpe. Ti sembrerà strano ma invece io capisco le tue parole, perchè l'aspetto abortività è da un punto di vista della ricerca e della scienza, l'aspetto che più mi appassiona e che studio continuamente e che mi ha portato ad un livello molto alto della mia ricerca, e da un punto di vista psicologico ciò che più mi coinvolge e mi stimola a cercare di risolvere. Non sei sola, siamo una squadra, e non ci sono colpe. Ora stiamo pensando alla tua salute, poi inizieremo la battaglia, perchè avremo molto da combattere".
A chi mi ha detto che l'intervento di laserterapia per i condilomi era una cazzata, faccio una pernacchia sonora, perchè il dolore che ho provato e che ora provo è di un certo rilievo, per non dire che vorrei sbattere la testa al muro. Mi sento acciaccata e stremata e mi vien da ridere pensando all'ironia della coincidenza del calendario, che con questa data chiude un cerchio di dolore, intimo e fisico.

Ora di dolore non ne voglio più provare.

Abbiamo schierato le truppe, sono in fila in attesa della battaglia.
Appuntamento il 4 luglio, un altro mese, per verificare se il laser ha avuto gli effetti desiderati, e controllo per lui, che nel frattempo si è visto in diretta televisiva tutta la guerra laser al papilloma ed è rimasto impietrito quando il dott gli ha detto che faremo il laser anche a lui nel caso il controllo e le analisi dovessero rilevare l'hPV, ma ubbidisce il mio uomo, perchè sa che se ce la faccio io, può farcela anche lui.
Nella prossima puntata affronteremo la questione endometrio ed eventualmente faremo una sonoisteroscopia dell'utero per controllare che sia tutto a posto.
Intanto ho iniziato una terapia preconcezionale a base di prefolic e integratori di vitamina B che tra un mese dovrebbe dare effetti anche sull'endometrio, nella speranza non mi debba sottoporre ad ulteriore esame invasivo di controllo.
Gli esami sulla poliabortività "vanno bene un paio di ciufoli", cito testualmente l'emerito dott, abbiamo delle mutazioni eterozigoti per l'MTHFR e delle alterazioni delle sottopopolazioni linfocitarie che ci daranno filo da torcere, e quella sarà la "battaglia madre" che ci porterà alla conquista di te, figlio mio.

Come sto io?
a parte il dolore fisico, sollevata, come se tutto il peso che ho portato fino ad ora sulle mie spalle fosse stato equamente distribuito.
Ho molta strada da percorrere ancora, soprattutto per guarire il mio cuore e non so come ci riuscirò ma comunque ci riuscirò. 
Inizio la terapia omeopatica e interrompo l'agopuntura.
Questo ha provocato un disastro diplomatico, perchè io, nel tentativo di percorrere tutte le strade possibili per tornare a stare bene, non ho pensato che due terapie contemporaneamente potevano essere incompatibili se non eseguite dalla stessa persona. Ragionamenti e dibattiti che, a dirla tutta, ieri sera mi hanno sfiancato, soprattutto perchè per l'ennesima volta mi sono vista protagonista sul palco del giudizio degli altri, che in realtà sono io che coinvolgo e dunque poi non posso pretendere che non esprimano il loro parere in merito, parere che nella maggior parte delle volte coincide con la frase: " non devi pensarci. E' tutta colpa della tua testa e del tuo pensiero fisso". Abbozzo, ma sto imparando a tirar su i muri e a tirar fuori la rabbia e la competenza e soprattutto, la consapevolezza di me nella comprensione di cosa significa la gioia del dolore, senza altri giri di parole che mi fanno entrare in un circolo vizioso, un cane che si morde la coda, un'ansia che si rigenera nell'ansia. Invece no. Voglio uscire da tutto questo e smettere di parlarne. Basta.
Non c'è nulla da aggiungere, ora devo stare bene per combattere questa guerra che mi porterà a te.
chiuso.

    6 commenti:

    1. Anna, la prima impressione che mi è salita dal cuore leggendoti è stata: che mito questo gine. Sono molto seria e anche tanto, tanto contenta perché probabilmente hai finalmente incontrato la persona giusta: preparata, seria, onesta, empatica.

      Ti ha detto delle cose vere e bellissime. Sì, il percorso non è dei più facili, ma voi siete uno squadra adesso. Una squadra affiatata centra il suo obiettivo. Tu lo sai che è così, infatti ti senti già diversa, lo percepisco nettamente.

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    2. W gine che sono così. Anche il mio ha questo spirito di squadra.
      Quelli che dicono che gli interventi sono di routine, mi fanno girare le ovaie! Per chi lo subisce un intervento non è mai di routine. Non si sa mai cosa trovano e come andrà a finire.
      Quanto a te, armati di pazienza e come mi disse una signora 70enne, mentre aspettavamo di essere visitate in ospedale, se non basta bisogna comprarne a quintali! Un saluto grande grande.

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    3. vi voglio dietro di me...a sorreggermi quando mi verrà inferto un colpo...ho bisogno di voi a sorreggermi, avanti ci sarò io e il mio omone. Sono un'ariete, nel segno zodiacale e nella testa.
      Ma ho bisogno della retroguardia.
      Dunque, grazie per ora.

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    4. retroguardia PRESENTE okkei?? bravo gine, io ne ho incontrati 2 tremendi, bello che uno dei due era il mio gine da quasi 20anni!! Fiducia incrollabile, fino a quando un giorno mi ha guardata come se non mi avesse mai vista prima, infatti non mi ha + vista. TAKE YOUR TIME deve essere il tuo mantra. Ilaria pedra http://frolliniacolazione.blogspot.com chi altri?

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    5. ila, è successo anche a me con la precedente gine (ne trovi traccia qui), quando al terzo aborto ha affermato che non c'era stato nemmeno il concepimento e che il laboratorio che mi aveva dato le beta positive era starato. Fiducia a pezzi, crisi di ansia da quel momento in poi, e tutto il resto che ora stai leggendo. Che maledetti stronzi (scusate eh!) questi dottori! non si rendono conto del potere che hanno su di noi pazienti e lo usano senza un briciolo di umanità!

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    6. p.s Ilaria, ma per il tuo problema anonimo sui commenti, hai provato a cambiare browser? che cosa usi? perchè a me è capitata la stessa cosa con IE l'altro giorno. mi faceva commentare solo in anonimo, mentre chrome è andato tutto a posto!

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    grazie per essere qui.