il 10 febbraio mi incontro con la mia gine-angelo. L'ho chiamata dicendole che avrei preferito risentirla con un positivo in mano, ma non è così e se riteneva dovessi portarle qualche analisi sull'ovulazione. Mi ha detto di no, che a quel punto (sono al 2° PM) vedrà anche il follicolo e che è contenta che ho già fatto le analisi della tiroide e che sono quasi due mesi che prendo eutirox, chissà perchè era così soddisfatta visto che non sapeva che io avevo problemi di tiroide, forse perchè sarebbe stata la prima cosa che mi avrebbe chiesto se io non avessi già fatto tutto. Come al solito la sua voce mi è sembrata ferma, non dura, ma dolce e io mi sono sentita invece un esserino tremolante piccolo piccolo che ha bisogno di aiuto. Perchè non posso più permettermi nemmeno di pronunciarla la parola "gravidanza" fuori di qui, che subito vengo etichettata come "fissata", e invece io avrei bisogno solo che qualcuno mi tenesse la mano e mi dicesse che ce la farò e che non è sempre tutto colpa mia.
L'amore per i bambini è una cosa che comprendo benissimo. Fisso tutte le pance, e mi coccolo tutti i bambini che mi adorano. Sogno anche io quel giorno, anche se tutto intorno ancora non è pronto.
RispondiEliminaSembra quasi uno spiacevole rito per le mamme desiderose soffrire un pò prima di poter dare alla luce, in famiglia mia ci sono svariati casi di lunghe attese, ovuli bianchi, gravidanze extrauterine (non so se sono la stessa cosa), adozioni.
Posso dirti che la fiducia deve essere la tua migliore amica, fare tutte le analisi possibili. Se c'è un problema...risolverlo. E se un problema non c'è...rilassarsi un poco.
Qui sei a casa tua, siamo noi che veniamo a sbirciare nel tuo mondo, quindi non sentirti mai, mai, giudicata.
Ciao