mercoledì 23 maggio 2012

Ho paura



Ho paura.
Non avevo mai provato la paura vera.
Non sapevo cos'era.
Domani mattina farò le analisi per vedere la coagulazione del sangue e poi le bhcg.
Nel pomeriggio avrò la prima visita dal mio dottore da quando sono stata operata.



Ho paura di provare dolore di nuovo.
Ho paura di essere toccata.
Ho paura di rivedere il mio utero ora vuoto.
Ho paura delle risposte che mi daranno sul mio, sul nostro futuro.
Risposte che non vorrei sentire.
Situazioni che ora non vorrei affrontare.
Ho paura.
Una paura nera che mi inghiotte.
Vorrei rimanere sotto le coperte, senza parlare con nessuno, senza vedere nulla, come ho vissuto in questi ultimi sette giorni.
Vorrei stare sola con me stessa e basta.
Non voglio affrontare.

Ho paura per T., che ha partorito la sua piccola lunedì pomeriggio.
Alla piccola hanno trovato un problema alla testa....
Domani attendiamo risposte dai medici di tutta Italia per sapere come intervenire.

Ho paura.
Una paura nera che mi inghiotte.
Prima non lo sapevo cosa voleva dire.
Non lo sapevo.
Finchè non mi sono ritrovata su quel lettino in sala operatoria.

8 commenti:

  1. Anna lo so, ora sei bloccata, fai fatica anche a pensare, rivedi solo te e il tuo dolore; hai paura di guardare avanti perchè temi di trovare il vuoto, ma temi anche di trovare novità difficili e forse non sai cosa ti fa più paura. Vorresti restare ferma perchè ti senti senza forze, poi forse a volte vorresti anche muoverti, urlare, arrabbiarti, chiamare un aiuto che non sai più a chi chiedere. Poi però hai anche paura che quell'aiuto, se arrivasse, ti possa sembrare pesante e ingombrante da ricevere. Mi permetto di dirti queste cose perchè sono quelle che ho provato io nei momenti della mia vita in cui ero più giù, più ferita, più indifesa, più incapace di ritrovare un bandolo. Nelle tue parole ho un po' rivisto quel mio periodo, e mi auguro infinitamente di sbagliare, perchè io da sotto le coperte non ci volevo davvero più uscire. A distanza di tempo, ancora non so bene qual è stata la prima molla a farmi rialzare, forse le persone che mi stavano vicino in silenzio, forse una casualità, o forse sono stata io, che però non ho agito per un ritorno di forza, ma perchè quella prostrazione mi sfiniva ancora di più. Vorrei prenderti la mano, vorrei accompagnarti verso l'uscita, vorrei poterti dire le parole giuste, ma l'unica che si può dire le parole giuste sei tu. Ti dico solo di non forzarti, di darti un tempo, ma che non sia illimitato, e di riaprire gli occhi piano piano come quando si esce da una galleria e si è investiti dal sole. Ti abbraccio, Francesca

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  2. Ti stringo forte, ti tengo la mano...

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  3. Piccola cara, non forzarti, non cercare di essere forte, attraversa questo dolore, rintanatici dentro, ti curerà, abita questo buio e questa paura, non temerla, attraversala, anche se fa male, è essa la tua sola compagna ora, dalle spazio, falla vivere, fai vivere il tuo dolore, esso ti salverà e ti renderà forte, ma non devi avere fretta; per guarire, per tornare a vedere il sole, per tornare ad essere, non avere fretta e concedi al tuo corpo e alla tua anima tutto il tempo che essi ti chiederanno... un bel giorno starai meglio e guardandoti indietro capirai il buio che hai attraversato, lo sentirai quasi amico perchè è una parte di te, e quel buio, quel dolore, quella paura ti avranno resa forte, quasi invincibile, sapere che sei passata da lì e che ce l'hai fatta farà di te una donna nuova con un'invisibile grande ricchezza e forza dentro... e con questa forza e consapevolezza continuerai a vivere e a preparare il corso delle cose così come esse dovranno essere. E' capitato anche a me, anche se per altre esperienze, ognuno ha le sue storie. Ecco, ti lascio questa certezza: che alla fine tutto passerà, perchè niente dura per sempre, come per tutte le cose.
    Ti abbraccio forte forte
    Nicoletta

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  4. La paura è soltanto una delle tante nostre strade. Ti abbraccio, Anna, e ti do il mio cuore forte, oggi.

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  5. Com'e' andata? Ti ho pensata tutto il giorno.....fischiavano le orecchie? :-)

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    1. silvia non ho la tua mail, ti scrivo in privato, ora sono distrutta e non ho le parole per scrivere qui.
      scusate

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  6. Cara Anna, capisco queste tua emozioni. La voglia di stare sotto le coperte e lasciare fuori tutto il resto del mondo. Cerca di prenderti il tempo necessario per poter elaborare quello che è successo. Fai solo le visite che non puoi rimandare e prenditi cura di te più che puoi, senza forzarti. Tu stai facendo tanto, cara,già riconoscere queste emozioni, queste paure è un modo di affrontarle e, vedrai che con il tempo riuscirai a superarle. Questo è un percorso che, purtroppo, non puoi fare a meno di compiere. Ora è presto ma stai sicura che gradualmente starai meglio.Ti abbraccio forte e prego che il problema della bambina di T. si risolva.

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  7. Forse l'unica cosa che posso fare ora è avere paura insieme a te...forse l'unica cosa che riesco a fare in verità...gira troppo storto, lo sappiamo, non può farlo per sempre, ma ora la paura è forte....prego che siano degli angeli con il camice bianco a prendrci la mano e farci vedere dove andare...ti penso sempre...Ele

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grazie per essere qui.