giovedì 30 dicembre 2010

un anno...




...un anno.
In un anno ho potuto sfiorarti anima mia, ed è stato il mese più bello della mia vita, prima che tu decidessi di lasciarci. Tornerai lo so, ma ora io sono stanca e poco speranzosa, lo so, sono un disastro tesoro mio, ma mi hai fatto credere che saresti rimasto ed invece...
comunque, tesoro mio, io sono qui, se mi chiederai di fare altri esami, anche se io ho tanta paura, lo farò, se questo sarà lo scivolo per farti arrivare da noi.
un anno fa, in questo giorno ti aspettavo, pensavo, al tempo, che tutto sarebbe stato più facile. Oggi mi ascolto e mi annoio: parlo solo di te, come se tu fossi sempre qui, non ha più importanza tutto il resto, ed io lo so che sto sbagliando, ma non posso farne a meno. Mi dicono di non fissarmi ma io ti amo, come faccio a non pensarti? E così attendo, attendo l'arrivo di quel giorno come fosse l'unico scopo della mia vita. Un anno è finito. Voglio credere che questo 2011 sarà il nostro anno, l'anno in cui saremo insieme finalmente io, te e papà. Per forza sono contenta, il 2011 sarà il nostro anno, ed io ora sono felice...

venerdì 15 ottobre 2010

e alla fine arriva mamma: Attesa e inaspettata

http://www.youtube.com/watch?v=nJqluovttCU

sono arrabbiata con te.

sono arrabbiata con te.
Forse non sono perfetta, è vero, ma ci provo a vivere bene, senza che la vita mi scivoli addosso come pioggia, sai?
e tu non vuoi venire da noi.
La gente ci dice di continuo "non dovete pensarci".
Prima di tutto, mi sono rotta le palle di ricevere consigli non richiesti da persone che non possono capire da quanto tempo è che noi tre, tu, papà ed io, siamo in contatto. Non sanno che semplicemente ognuno di noi sta cercando affannosamente di prendere la coincidenza per incontrarci, ma siamo un pò un disastro in effetti e ci sfioriamo, a volte senza accorgercene... e poi, ma come si fa a non pensarti? ma glielo spieghi tu che significa amore mio? Papà dice che tutto sì, ma non gli si può chiedere di non pensarti durante un atto di amore che ha lo scopo di farti venire da noi, e non quello egoistico di provare piacere fisico. Un amore che ci lega incondizionatamente da quando abbiamo deciso che quello era il momento giusto per farti venire da noi, eppure, io ho sempre pensato che questo tuo viaggio sarebbe stato tanto lungo, sin da quando lo abbiamo iniziato, 13 mesi fa.
Ora basta però, sono arrabbiata e tanto. Passo giorni in cui non ti voglio più sentire. Mi hai tolto la speranza, e non è giusto.

Ricominciamo con gli incontri con i dottori: pare che la nostra storia debba andare così, eppure ti abbiamo tenuto nascosto per 8 mesi senza dire a nessuno che ti stavamo cercando, e poi la tua disavventura ti ha portato allo scoperto. Ora di nuovo papà vuole fare i suoi esami perchè vuole capire. Lui non ti sente. A volte sì, perchè ti chiama per nome, chiama la tua stanzetta nuova con il tuo nome, pensa a te quando sarai grande. Ma non capisce. Non capisce perchè non vuoi arrivare e allora vuole vederci chiaro in questa faccenda. Vuole capire se c'è una causa in tutto questo e se la causa e sua. quando sei arrivato non voleva crederci. Ha capito che eri tra noi solo quando te ne sei andato e ora sta male per questo, lo vedo, e vuole trovare una soluzione. Ti prego, dai la speranza almeno a lui, che tra i tre è il più positivo di tutti. Ti prego amore mio, non abbandonarci così...

lunedì 19 luglio 2010

e così...

...e il ciclo sta arrivando. Finalmente, il primo, spontaneo dall'aborto. Porta via tutto, lava via il dolore, mette l'accento sull'importanza di ciò che è accaduto. Il mio corpo si rigenera rinnovandone il sangue. Rinasce per prepararsi ad accogliere di nuovo, pulisce i residui di un dolore lontano, mascherando odori, cellule e incostanti silenzi, trasformandoli in quello che ora sono diventata. Una donna.

In attesa di te. Alla fine arriva mamma.

giovedì 17 giugno 2010

Esisterà pur sempre un pezzetto di cielo da poter guardare

"Quel che conta in definitiva è come si porta, sopporta e risolve il dolore, e se si riesce a mantenere intatto un pezzetto della propria anima (...) Ho una fiducia cos... Mostra tuttoì grande : non nel senso che tutto andrà sempre bene nella mia vita esteriore, ma nel senso che anche quando le cose mi andranno male, io continuerò ad accettare questa vita come una cosa buona (...). Esisterà pur sempre un pezzetto di cielo da poter guardare, e abbastanza spazio dentro di me per congiungere la mani in preghiera"
i diari di Etty Hillesum


...amore mio, eccomi qua. Sono qui con te, per la prima volta dopo giorni. Sei tornato in cielo e io di nuovo son qui ad aspettarti. La tua partenza mi sta lasciando molte code, e il dolore a volte è insopportabile, eppure so che ci incontreremo di nuovo. Piango molto. Perchè mi manchi, perchè anche se per poco ti ho sentito dentro di me e sono stata tua e tu mio. Andranno via queste lacrime amore mio...e tornerai da me per sempre..

domenica 6 giugno 2010

ORE 16.54 del 6 giugno 2010-06-06

grazie...grazie...siete delle donne meravigliose e a me dispiace tanto attirare così l'attenzione. Ci sono state donne che hanno avuto traumi più grandi qua dentro, che hanno perso il loro bambino in età gestazionale più avanzata, e sono rimaste in silenzio, non stanno facendo tutto il "baccano" che faccio io...mi dispiace per questo...il mio positivo è stato la speranza per molte di voi, per tante donne che non riescono a rimanere incinta da tanto tempo e per tante donne che stanno iniziando ora la ricerca. Non so perchè questo è successo e tutto questo mi ha riempito di gioia e di felicità e ora mi sento così in colpa perchè vi sto trasmettendo tutto questo dolore. Ma ragazze, io sono distrutta. Io il vuoto che sento ora non riesco a descriverlo. E' il prima e il dopo. Adesso è tutto diverso. Adesso che conosco la differenza tra prima che c’era e ora che non c’è più. Ho pensato che sono stata una sciocca a fare quei test con una settimana di anticipo, io che non avevo mai fatto una cosa del genere e che ho rimproverato tutte le ragazze che fanno stick e test precoci. E invece stavolta è successo a me. Non so perchè l'ho fatto quel giorno eppure sapevo di doverlo fare. Ho pensato di essere stata una sciocca. Oggi invece mi dico che anche questo era un segno. Sono stata una settimana di più con lui. Ed è stata la settimana più bella, quella più euforica, quella più intensa in cui sentivo questa creatura dentro di me. E' la sensazione più bella che io abbia mai provato ragazze. Un senso di onnipotenza che ti faceva tremare le gambe. E' la gioia pura, i colori, il sole, è tutto e di più. Ed io ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di sentirlo anche se per così poco.

Sapete, ieri sera siamo usciti. Avevo bisogno di aria dopo una settimana di buio. Siamo stati al lago, un lago vicino Roma, che appartiene alla nostra storia e che io amo tanto. Abbiamo cenato vicino l'acqua, abbiamo bevuto del vino bianco a lume di candela e abbiamo brindato al nostro angelo e al prossimo che arriverà. Ci siamo chiesti come mai non conosco figli che raccontano di come sono venuti al mondo, delle difficoltà incontrate per un parto e del dolore e dei sacrifici dei loro genitori per averli. Io stessa sono venuta al mondo con un parto difficile, nata con il forcipe, io e la mia mamma siamo state tra la vita e la morte. Lo sapevo, eppure per me è stato sempre e solo un racconto. Questa è la differenza tra figli e genitori, noi figli non riusciremo mai a percepire nello stesso modo il legame viscerale che un genitore sente per il proprio figlio. Non so come spiegarvi, io ora l’ho capito e spero di non dimenticarlo più.

Ho confessato che ora per me le persone si dividono in chi ce l’ha fatta e chi non ce l’ha fatta. No chi ha bambini e chi no. Pensate quanto sono cattiva. Mi odio per questo, ma non ci riesco. Mi sento brutta e irriconoscente. Ma ora è così. Mi sento male, mi sento risucchiare dal vuoto. Ci sono momenti di sconforto e di buio totale. Ho paura di rimanere lì in fondo. E momenti in cui riesco a capire che comunque sono stata fortunata. Sono in balìa del dolore e del sollievo, entrambi sentimenti così intensi che non riesco a gestire. E’ presto lo so, per pretendere altro da me, ma vorrei stare bene ed avere quella forza che dite che ho, in maniera costante. Invece va e viene.

E’ così che va. Va e viene e non mi vergogno a dirlo.

sabato 5 giugno 2010

angelo mio...

Ore 16.07 del 5 giugno 2010

Ho pensato di far parte di un nuovo mondo. Di avere la chiave di accesso per entrare in possesso di uno status –quello di madre- che mi poteva permettere di scoprire un mondo di cui non conoscevo nulla, di assaporarne il sapore e poter essere in grado di osservare il mio corpo cambiare per accoglierti. Due cuori in uno. Tutto questo mi è sembrato un miracolo incredibile. Ho parlato con te, ho giocato con te, ti ho chiesto un consiglio, finchè l’ansia non ha preso il sopravvento. Qualcosa non ha funzionato e già una settimana fa ho capito che stavi prendendo un’altra strada.
Te ne sei andato senza nemmeno poi tanto silenzio, con il rumore che ti si addice, come quando sei arrivato e mi hai svegliato dal torpore di questo triste mese. Bel carattere il tuo. Arrivi di corsa con una forza che mi ha sconvolto e con lo stesso impeto te ne vai. L’ho capito subito sai, che ti eri già stufato di me, con tutte le paranoie, le ricadute, i miei pensieri negativi. Ma io sono la tua mamma angelo mio, lo sapevo che c’era qualcosa che non andava, e a te lo posso dire senza essere presa per una pazza visionaria.
-l’ecografia non rileva camera gestazionale, il suo endometrio si è assottigliato, monitoraggio delle beta per un mese, continuerà da sola ad espellere il “materiale”-ascoltavo sollevata e pugnalata, guardando negli occhi Fabio, per dirgli di non guardare, che io ce la potevo fare, ma lui no, che io già lo sapevo da due giorni, che io lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo.
-succede a tante donne signora, siamo animali non molto fertili, le percentuali di aborto al primo trimestre sono altissime, è la natura che sceglie per noi-
Quindi se la natura ha scelto per te, tu non volevi rimanere amore mio. Hai scelto di venire da me, baciarmi con un soffio e di nuovo volare via.
-non dire alle persone che non tu ce l’hai fatta. Ci sono anch’io. Noi non ce l’abbiamo fatta-
Quello che ci hai lasciato amore mio, è l’amore tra il tuo papà e la tua mamma. Ho visto vomitargli tutto il dolore e trasformarlo in un abbraccio stretto intorno al cuore. E ho capito quanto la nostra unione è diventata ora ancora più forte, anche se non ci sei più.

Da oggi, nei miei pregressi, davanti ad un dottore che diligentemente compilerà la mia anamnesi, dovrò confessare il tuo aborto. Io che non pensavo minimamente potesse toccarmi questo dolore, io che ti ho rincorso per mesi, pensando solo alla prima volta in cui avrei visto quel test positivo. Io che –a me non può succedere-, io che, mi disperavo all’arrivo del ciclo mensile. Mi sono trasformata in quello che non volevo diventare: una donna ansiosa che guarda ad un presente fragile senza chiedersi minimamente come sarà il suo prossimo futuro. Ora tutto è diverso. Un'altra me, un altro Fabio, tesi ad ascoltare i tuoi primi passi verso di noi. Ora tutto è diverso, un’altra luce, un altro colore, un altro mondo. Ora, noi due siamo una sola cosa, nell’attesa di incontrarti ancora.

giovedì 3 giugno 2010

Attesa e inaspettata

Attesa e inaspettata
arriva la seconda vita
in quel istante
in cui si taglia il velo
e sei dell'altra parte
non sei preparato mai abbastanza
ma sei pronto da sempre
la naturale conseguenza all'essere nato
la naturale conseguenza dell'amore
un pensiero che rende liquida la mente
che ti fa sentire tutto
che ti fa sentire niente
come andare dritti al centro della terra
o a ritrovare sulla luna un senno nuovo
come cambia il peso delle cose
il valore del denaro
della forza delle braccia
del sonno e del risveglio
del pianto del sorriso
dell'aria che respiri
di ritornare a casa
ora il mio posto e' qui
che bellezza abbagliante
la tua

a volte manca il fiato
da qui non si torna indietro
hai paura che il tempo
non stia più al tuo guinzaglio
hai paura che il gioco
adesso sia finito
così ti trovi a quel incrocio
tra l'impegno e il disimpegno
e devi toglierti dal centro
devi farti spazio dentro
e poi dividere l'inutile
da ciò che è necessario
non c'e piu un giorno da perdere
nel tuo calendario
e poi serenamente
a ciò che non ti rappresenta
dire no finalmente
perché chi viene alla luce
illumina



grazie a ele.

no.

ORE 18.45 del 2 giugno 2010

…è così strano…sopra di me sento le grida di mia nipote che gioca….vita… e tu piccino mio probabilmente già non ci sei più. Vita e morte insieme, come spesso nella mia esistenza.
Sento sussurrare Fabio di là, nell’intento di raccontare quello che nemmeno lui vuole credere, ma ha bisogno di parlarne con qualcuno. Io non ho fatto altro che sovraccaricarlo di tensioni emotivi in tutti questi mesi.

ORE 9.43 del 3 giugno 2010

..te ne sei andato.sei tornato in cielo- hai pensato che questo mondo non faceva per te. Hai assaggiato la vita e hai creduto che non era fatta per te.
Tuo papà sta male. Non voleva credere che gli avevi fatto questo. E’ disperato. Le sue lacrime mi hanno distrutto, più di ogni altro dolore. Piangeva e urlava che sei il nostro angelo, che ora abbiamo un altro angelo che prega per noi .
Perché te ne sei andato?
Perché non ti sei fidato di me?
Tante persone hanno pregato per te. Io non ho pregato. Mi sono chiesta perché pregare se il Signore aveva già deciso che tu non eri adatto a questa vita. Pregherò il tuo essere quello che sei, non la richiesta di tenerti attaccato a me a tutti i costi. Non è rassegnazione la mia, è consapevolezza. Io l’ho capito che te ne eri andato già da qualche giorno. I miei attacchi di ansia non erano ingiustificati. Dentro di me sapevo che c’era qualcosa che non andava. La paura aveva superato la felicità di averti con me. C’era qualcosa che non andava e io lo sapevo. Devo imparare a fidarmi del mio istinto e avere fiducia in me invece che colpevolizzarmi sempre che sono io ad avere un brutto carattere e che non riesco a vedere il bicchiere mezzo pieno. Invece sapevo quello che stava succedendo e mi sono imposta di non vederlo.
Ti ho sentito distintamente quando sei arrivato e ho sentito quando te ne sei andato.
Ho pensato fosse un dono di Pamela il tuo arrivo e chiunque altro ora penserebbe di essere un cretino ad aver creduto a questo. Invece no. Sei stato un dono giusto perché lei mi ha protetto e ha protetto te su un eventuale malformazione o dolore che avresti avuto se fossi venuto alla luce con queste premesse. Devo ringraziare comunque il Signore di avermi dato il dono di sentire dentro di me una nuova vita: la più bella sensazione che io abbia mai provato. Devo ringraziare chi mi è stato vicino in questo momento. Devo ringraziare il mio amore, perché ora siamo una cosa sola, unica ed indissolubile per sempre, perché ci leghi tu angelo mio, che sei il frutto del nostro amore.
Tu guiderai tuo fratello verso di noi, lo aiuterai affinchè il suo cammino sia facile e sereno. Lo terrai per mano finchè non vedrà la luce.
Tu mi hai cambiato in due settimane di vita. Mi hai dato tutto. Ora ho bisogno del dolore. Per un po’. Poi imparerò a stare senza di te.

mercoledì 2 giugno 2010

rimani...

per favore amore mio...rimani con noi...non te ne andare via.
Ti ho sentito in questi giorni e ora non ti sento più. Sei debole, sei arrabbiato. E' colpa mia amore mio...è colpa mia...ti prego rimani. Ho tante cose da dirti, tante da fare con te. Combatti amore mio, combatti con la forza del tuo papà e l'amore della tua mamma. Vivi amore mio, perchè nonostante tutto, da queste parti non è poi così male. Vivi amore mio, vivi per te e per il nostro amore.

domenica 23 maggio 2010

E ora...





e ora sei qui. Sei con me e tutto questo sembra stia accadendo ad un'altra Anna. Un'altra me che ti accoglie. E invece sono io, siamo noi che ti abbiamo portato qui.
Sto male, sto bene, non ho più il controllo del mio corpo e della mia mente. Ho lo stomaco che si chiude e gli occhi che piangono e ridono.
Sei tutto l'universo dentro e fuori, sei l'amore e la fede, la terra che si sposta, la felicità racchiusa sulla punta di un dito, le lacrime e la gioia.

IO SONO DUE.

si......

venerdì 21 maggio 2010

rimani...

sono ancora in attesa di un ritardo, ma sono tre giorni che ho scoperto che sei arrivato. Amore mio, rimani con me, ho tante cose da raccontarti...



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sei arrivato

Con ogni nuova vita siamo anche potenzialmente creatori di un mondo migliore o peggiore. Aver cura di come un nuovo uomo o donna nasce rappresenta quindi una grandissima opportunità. B.L.



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domenica 2 maggio 2010

non sono perfetta

sai...la nonna dice che è colpa mia. Non ha detto proprio così, ma dice che sono triste, che mi sto fissando, che se non ci penso tu mi fai la sorpresa di arrivare. Io non lo faccio apposta, vorrei solo non sentirmi così. Quando arriva il ciclo, finchè tutto non ricomincia daccapo, la sensazione che prevale è il vuoto. Mi sento un contenitore vuoto. Un grosso contenitore senza senso. E' brutto quello che dico lo so, perchè tu sei già nel mio cuore, ma non sei fisicamente con noi e questo mi fa male, non sono impaziente, ho solo paura che la mia testa, i miei pensieri ti blocchino. Non voglio essere io la causa e l'ostacolo per venire al mondo. E' difficile la vita sai, è difficile spiegarti che il mondo potrebbe girare diversamente se solo le persone riuscissero a capire che non esiste unicamente il loro benessere personale. Eppure non è così. Io vivo degli altri, degli altri mi nutro. Ho bisogno di vita amore mio, e gli altri me la danno...eppure non riesco a spiegare quanto tutto sarebbe più semplice con un pò d'amore.
Sai, ho smesso di progettare, di pensare che quello che facevo di lavoro, era l'unica cosa al mondo importante. Ho iniziato a pensare solo a te, perchè tu sei il mio progetto amore mio, tu e il tuo papà. Ho commesso tanti errori con lui in passato, ma avevo bisogno di capire. Ho bisogno sempre di comprendere il perchè dei miei errori per poter poi avere una situazione chiara davanti. Non sono perfetta amore. Sono una persona che fa errori. Tanti. Ma tu sei una delle cose più giuste che vorrei dalla vita. Ma vorrei che tu venissi al mondo per te, non per me, per capire come è fatto questo mondo. Per farti capire quanto è grande questo amore, per farti vedere i miei fiori, per farti scaldare dal sole, per darti la possibilità di conoscere quanto è grande questa terra.

vieni da noi amore mio.ti prego.

lunedì 26 aprile 2010

dietro l'obiettivo

sto male. sento il vuoto dentro di me e la paura prevalere.
non ci sei. ancora non ci sei. eppure ho giurato di sentirti una settimana fa. sono destabilizzata, impotente, confusa. non riesco a capire perchè il mio istinto infallibile non sta funzionando con te.

ciclo in anticipo di 3 giorni stavolta. mi sono vantata di essere un orologio svizzero e ho sbagliato. questa volta mi hai illuso, facendomi pensare che quelle poche gocce rosa, mai avute in vita mia, due giorni fa, potessi essere tu che combattevi per impiantarti. e invece non era così. il destino aveva già tracciato la sua strada 14 giorni fa, e anche per questo mese, era una strada che non mi faceva incontrare con te.
Me lo merito. Ho avuto paura di avercela fatta. Non dovevo avere paura. Ho sentito un vuoto dentro risucchiarmi, come un vortice incontrollabile. paura. non ti merito.
Quando stamattina ho visto quel test bianco, ho davvero capito che il mese scorso ti avevo perso. ci siamo sfiorati e io non me ne sono nemmeno accorta. quel test positivo del mese scorso è stato come una fotografia fatta a posteriori a due persone che si incontreranno in futuro e in questo momento sono nello stesso obiettivo della macchina fotografica del destino. Ma non lo sanno.

giovedì 22 aprile 2010

ti sento.


stai arrivando. ti sento.
stai muovendo i tuoi passi verso di me.
ho paura sai?
non sono così brava come può sembrare. Ho paura del dolore. Ma tu non potrai farmi male, sei tutto ciò che io sono in questa vita e io sono qui per questo. Ho paura del mondo in cui verrai ad abitare, ho paura di trasmetterti la mia fragilità di fronte alla durezza umana, al bisogno di chiudersi in se stessi per paura di non riuscire a sopravvivere. Di questo sì, ho paura. Poi guardo gli occhi di tuo padre, che sono veri e lontani da qualsiasi ombra. Ho imparato ad amarlo ogni giorno, camminando insieme e solo ora, che tendiamo le nostre mani verso di te, riesco a capire quanto è grande l'amore verso di lui. Non potrei esistere senza, come non posso esistere senza di te.

Il mese scorso è stata dura. Vedere quel test positivo con il ciclo in corso...non avevo capito...è colpa mia? Sono stata io che non ti ho permesso di sistemarti bene dentro di me? Sto cercando di non innervosirmi, di non andare in ansia, di non piangere per quello che succede intorno a me. Sto cercando di essere serena per te, perchè ho capito che tu vuoi questo. Ma ti prego rimani. Non te ne andare via come hai già fatto.

Spero di non sbagliarmi.
Eppure ti ho sentito arrivare l'altro sera.
Dobbiamo fare un sacco di cose insieme, devo dirti tante cose.
Sono qui.
In attesa.

mercoledì 17 marzo 2010

come una farfalla

...silenzioso come il volo di una farfalla...aspetto il tuo arrivo.
Sto cercando di occupare la mia mente e il mio corpo, forse per la prima volta dopo sei mesi, mi sento serena e non ossessionata dalla ricerca di averti qui con noi.
Forse perchè ho compreso quanto non è poi così facile combinare tutti i fattori del destino, o forse perchè ho iniziato a parlare di te in giro, e ora tutto mi sembra più vero.

Continuo a non capire chi sta lasciando che la vita risucchi tutte le nostre energie. Alla nostra età, forse, qualche domanda è giusto farsela, e non mi basta sentirmi dire "non lo so se avremo dei figli perchè i nostri ritmi non ce lo consentono". Non è così che funziona piccolo, sai...Non c'è nulla al mondo che possa giustificare questo pensiero, non c'è nulla al mondo che possa sostituire la vita. non c'è carriera, divertimento, sigarette, vino, lavoro, casa, soldi, affetti, che possano giustificare la scelta consapevole di non metterti al mondo amore mio. Se poi questo dovesse accadere, non sarà per nostra scelta, sai...
E non sarà colpa mia, nè di tuo padre, nè di Dio, nè del destino. Tu esisti, comunque, esisti perchè io ti ho già creato nel mio cuore, ancor prima della tua creazione fisica. Esisti perchè tuo padre ti ha pensato, prima ancora di incontrare me, forse prima di me. Esisti comunque amore mio, ovunque tu sia ora. C'è un momento in un uomo in cui è necessario porsi delle domande, e quel momento sei tu. Ora.

Mi sono trasformata in quello che non pensavo di diventare.
Tra quasi un mese avrò 36 anni. Sono una donna che ricorda ancora come fosse oggi, il primo giorno delle mestruazioni. Quel giorno eri già nato. E poi io ti ho dimenticato, nascondendo parole e pensieri, come fossero reati. Oggi no. Oggi affronto esami invasivi e analisi di dosaggi ormonali. Misuro temperatura basale e faccio stick di ovulazione. L'orologio biologico incalza alla mia età, direbbe qualcuno. io invece dico solo che ho avuto bisogno di sentirti mio, perchè ora, la mia vita senza di te mi sembra assurda. Ancora non ci sei e già mi chiedo come ho fatto tutto questo tempo senza di te.
solo questo.

E' facile.

lunedì 1 marzo 2010

sono qui.


...in questo momento le mie gambe non reggono la paura di non poterti avere.
Di nuovo quell'odore di ospedale, quei sorrisi sterili, senza pietà, di dottori ansiosi solo di ricevere quei soldi che tanto potenti fanno le loro sedie di potere.
Ed io, e noi, rimaniamo assenti ad aspettare che tu, piccolo, ti decida a stare con noi.
Dosaggi ormonali.
Prenderò i risultati tra tre giorni. Chissà che non sia colpa del mio corpo se tu non riesci ad aprire la nostra porta. Alla fine c'è la tua mamma. Accendi la candela della speranza e in fondo al tunnel vedrai me, la tua mamma. Sono qui.

domenica 28 febbraio 2010

non ci sei

non ci sei.
ascolto la mia pancia vuota.
e non ci sei.
anche questa volta hai preso un'altra strada e non hai visto la mia mano che disperata ti chiedeva di camminare al mio fianco.
non ci sei e io mi sento vuota.
inutile
e disperata.

martedì 23 febbraio 2010

ho paura.




mi sento così sola ora.

sento il vuoto che mi risucchia. Mi sento colpevole piccolo mio, perchè non ti ho voluto aprire la porta fino ad ora. Ho fatto finta di non sentire che volevi entrare, e ora che me ne sono accorta, ho paura che sia davvero troppo tardi per farti tornare indietro e farti cambiare idea. Ho paura. Ho tanta paura che non verrai più da me.

mi sento sola.
mi sento abbandonata dalle persone a cui voglio bene. Ognuno di noi, è chiuso nel proprio guscio e non c'è modo di entrare. Questo è il mondo oggi, piccolo. Sappilo, perchè non c'è tempo per voler bene agli altri, c'è sempre qualcosa che te lo impedisce. Il lavoro, la carriera, la propria famiglia, la casa, i panni, il gatto, l'immondizia da portare fuori. Tutto, piccolo mio, è pensato e costruito per concentrarsi su stessi. Quindi lo capisco se hai deciso di non scendere giù.

cerco di essere forte, e tu lo sai. A te non devo spiegare niente, come invece devo fare alla maggior parte delle persone tranne che al tuo papà. Ma oggi non va. Oggi proprio non va. Continuano ad arrivarmi solo energie negative e io ho paura che tu ti stia spaventando.

continuo a dire di avere paura.
continuo a dirlo.
ho paura. davvero. ho tanta paura.

mercoledì 17 febbraio 2010

un'amicizia vera, anche se sfumerà nel tempo un giorno, oggi è vera.

...e anche oggi raccolgo qui una lettera. E' per noi due amore mio, per insegnarti che l'amicizia, come la cerco da una vita, esiste. Un giorno ti racconterò di quanto io abbia sofferto e continui a soffrire per i rapporti sbagliati che instauro con le persone, e della mia fame di vita che mi fa sempre sbagliare tutto con gli altri.
Ecco, anche questa lettera d'amore è per te.


Anna cara... come stai? Com'è andata con tuo fratello? Spero ti senta più tranquilla e che possa presto lasciarti alle spalle questo periodo foriero di grandi preoccupazioni. Ti penso spesso in questi giorni e ti raccomando nelle mie preghiere, non solo perché tu possa avere presto il figlio che tanto desideri, ma perché ritrovi la serenità che, in questo momento, stai cercando. Leggo il tuo blog e tra quelle pagine trovo un animo sensibile, un cuore ricolmo di bellissimi sentimenti che non possono che rendere felici e far sentire fortunate le persone che hanno il privilegio di condividere con te la propria giornata. Ed io mi sento tale, dal momento che so di averti accanto nella quotidianità e di poter contare sui tuoi consigli, sul tuo supporto, sulla tua amicizia così preziosa.

Vorrei poter avere una bacchetta magica e far sì che tu ottenga ciò che desideri, perché davvero lo meriti in modo particolare. Ma forse la magia immediata esiste solo nelle fiabe perché nella realtà le magie le compiamo noi, con la nostra forza di volontà, il nostro combattere quotidiano, il rincorrere i nostri sogni... ed è proprio questo lungo ed a volte estenuante cammino a rendere più brillanti i nostri desideri, più vividi i nostri sogni... e infine totalizzante la nostra gioia quando finalmente li avremo realizzati. Anna, amica mia, non so descrivere quello che sento... l'affetto che nutro per te e che mi sembra così strano provare per una persona che non ho mai guardato negli occhi. Le parole non hanno il potere di descrivere appieno quello che sentiamo... sono come un vetro appannato che lascia intravvedere vagamente le forme, ne dà solo un'idea senza svelarne tuttavia i particolari. Spero che tu possa sentire il bene che ti voglio... ti sono vicina con il cuore...

sabato 13 febbraio 2010

...io ci provo.

..io ci provo, per quanto abbia scritto dall'altra parte della mia stanchezza e del mio dolore per chi, come me, sta provando e non ci riesce, per chi ha avuto un aborto, per chi ha appena iniziato questo viaggio. Confrontandomi anche con le altre ragazze, abbiamo capito di aver bisogno di leggerezza nell'affrontare la ricerca. La leggerezza andrebbe adottata cmq sempre, per qualsiasi cosa noi dobbiamo fare, ma in questo caso ancor di più. Devo pensare che sto bene, sono sana, sono un pò vecchietta quello sì, ma nemmeno poi esageratamente decrepita, non ho mai avuto problemi, e voglio un bambino. Quello che è accaduto prima, quello che accadrà dopo, non ha importanza. E' importante questo momento, ma ho bisogno di tutta la positività del mondo. Sto parlando tanto con mia mamma in questi giorni, e non era mai accaduto. Con lei non ho mai parlato di ciclo, rapporti, preservativi: lei è molto riservata da questo punto di vista e io non ho mai voluto metterla in difficoltà. Eppure, è l'unica persona che segue le mie vicende circa l'acchiappo della cicogna, è l'unica che legge i miei occhi davanti ad un bambino, è l'unica che mi sta dicendo cosa devo fare.

Vi avevo detto già che sono la prima di 5 figli. Prima di avere me, passarono 2 anni da quando i miei genitori decisero di avere un bambino. Prendeva anche lei la temperatura basale, conteggiava i giorni fertili e tutto quello che voi conoscete bene, forse 36 anni fa non c'era il computerino Persona, ma insomma... Poi decise di operarsi di appendicite e di nn rimandare più per l'eventuale gravidanza. Tornata a casa ebbero un solo rapporto, anzi lei mi ha detto "sono stata una volta sola con tuo padre" , ve lo riporto per intero, per farvi capire la tenerezza e l'amore di quelle parole, e con "quella sola volta" sono nata io.

Ecco, io ci provo a stare bene. Lo devo fare per me e per mio marito. E poi lo devo fare per voi, per tutte voi donne che in questo momento sentite di non farcela e vi fate prendere dallo sconforto. Io sono ancora a metà del percorso e non so se anche questo mese andrà bene o male, ma ci sarà un altro mese e un altro ancora e un altro ancora. E' troppo presto per arrendersi. Arriverà il momento e se non sarà così avrò/avremo avuto il tempo di maturare questa consapevolezza e ci sarà il modo giusto per affrontare un'altra situazione risolutiva.

Leggerezza.

E con questo voglio aggiornarvi di nuovo sulla mia situazione. Anche questo mi aiuta a sorridere, perchè io devo esternare, non ce la faccio a tenermi tutto dentro! Allora, il calendario DR dice il 14 febbraio ovulazione, e io sono d'accordo a questo punto, regolare come un orologio, l'arrivo delle sorelle rosse è previsto per il 28. Misura della TB di questo mese: come da manuale. Liscia liscia, è diminuita di un grado al giorno dal 1° PM per poi iniziare a salire di un grado al giorno al 7° PM. Ultimi due giorni è scesa. Ieri 36.4°, mi dico che c'è tempo per farla scendere ulteriormente. Stamattina, sorpresa! 36.7° !! Che significa? L'ovuletto sta lì?E ' arrivato o devo aspettarmi ancora un altro balzo secondo voi?

Ieri sera mio marito è tornato e mi dice: "facciamo nevischietto". E chi è nevischietto? - è il nostro bambino!" Avrete saputo che a Roma nevicava ieri : a noi è sembrato un miracolo e in qualche modo ci è sembrato proprio un segnale. Stamattina gli ho sussurrato (dopo aver letto la tb) "mi sa che nevischietto è venuto a trovarci".......

mercoledì 3 febbraio 2010


the beginning



Questo è l'inizio piccolo mio, in questa chiesa io e il tuo papà ci siamo uniti per sempre il 15 dicembre 2007. La mia attesa che ora è riferita a te, due anni fa era per lui.

L'attesa

piove.
impercettibilmente
ascolto
il mio respiro
vaga
la mente
nella luce che si è fatta viva
nel cuore
ascolto
lieve dissenso di foglie
spargersi ovunque a destare sospetto

e poi mi perdo

aspettandoti.

30 novembre 2007

e poi


e poi
e poi raccoglievo immagini da raccontare in futuro
le archiviamo per poi poterle ritoccare
affinchè il cuore
gli occhi
l'anima
potessero un giorno decidere
di riunirsi a raccontare
chi ero
sono
fui
che le foglie morte intorno hanno cancellato il percorso
si fa fatica a camminare
non si ha il tempo di capire
andare
andare
andare

martedì 2 febbraio 2010


oggi, vorrei lasciare questa storia qui piccolo mio, perchè una donna può fare qualsiasi cosa per essere mamma e ora che aspetto di incontrarti so con certezza cosa vuol dire. Lascio qui queste parole e rimango in silenzio.




oggi non so. forse la lettura del blog di anna mi ha fatto ricordare tante cose o forse è solo la febbre che mi da alla testa. io se mi guardo indietro, vedo tutta la mia vita passata alla ricerca di un figlio. ho dedicato ogni attimo, ogni minuto, ogni respiro della mia vita ad immaginarmi mamma. ogni volta che conoscevo un ragazzo, cercavo di immaginarmelo padre dei miei figli. non sono riuscita a godermi altro non ho fatto altro non ho avuto altri obbiettivi la mia infanzia è stata una catastrofe, ne ho passate di cotte e di crude, e ho sempre avuto la neccessità di avere un figlio per dimostrare a me stessa e al mondo, che non tutte le famiglie erano come la mia e che io avrei fatto di meglio. ma non si può vivere cosi. con questa folle convinzione, ho fatto molti errori, molte storie non le ricomincerei mentre non ne finirei altre. forse potendo tornare indietro rifarei altre scelte, o forse ritornerei a commettere gli stessi errori per poi tornare a 32 anni a guardarmi indietro con la rabbia di chi dice "se solo potessi tornare indietro" il mio bambino avrebbe dovuto nascere il 10 maggio 2006 ora avrebbe quasi 4 anni tutti mi dicono che è stato meglio cosi, che il ragazzo con cui l'ho concepito non sarebbe stato l'uomo giusto per me e so che hanno ragione, ma questo non mi aiuta a dimenticare. ero fidanzata da diversi anni e al tempo mi sembrava l'uomo giusto e la scelta di avere un figlio mi sembrava quella giusta, ma anche quella volta non lo è stata. il tumore me l'ha portato via ho letto il risultato di quello stick con l'ansia di chi aspetta il responso di una vita me lo ricordo come se l'avessi letto dieci minuti fa ero da mia mamma in bagno, con lei e il mio compagno che mi aspettavano in cucina. POSITIVO ma non poteva essere.ero senza ciclo da agosto, e gli esami erano sempre stati negativi...come è possibile che improvvisamente il 2 dicembre 2005 il test sia positivo. volevo essere felice ma non ci riuscivo.qualcosa dentro di me me lo impediva. era lui...quel male senza nome e senza storia, che mi ha portato via il mio bambino. il 7 dicembre mi hanno operata d'urgenza. il battito non c'era piu e al posto del feto c'era una massa tumorale maligna grande come un feto di 13 settimane. è grave mi han detto. è una malattia rara non sappiamo il suo decorso, ma le metastasi se partono si dirigono al cercello. dobbiamo fare la paratomia totale per essere sicuri NOOOOOOOOOOOOOOOOO ho gridato con tutte le mie forze, non potevano togliermi la vita cosi.mi avrebbero uccisa. ho pregato i medici di trovare un alternativa, avevo solo 27 anni e non avevo ancora il mio bambino. cosi ho scelto di fare la chemio...6 mesi..3 volte alla settimana. non un sintomo non un effetto collaterale tutti i capelli rimasti dov'erano non un globulo rosso o bianco mancanti all'appello.

"un miracolo" hanno detto. "non è possibile un esito del genere con un bombardamento cosi forte". "lei è davvero una ragazza molto forte" mi hanno detto. ma non era la mia forza, ma la sua. quella del mio bambino il desiderio di diventare mamma è stato talmente forte, che il mio fisico è diventato invincibile.. e sono guarita. ora sono qui a chiedermi cosa sarà di me e di noi la malattia è rara quindi non sanno nulla. potrò avere ancora figli? sarà sana la prossima gravidanza? non lo so e io odio non sapere non mi piace l'ignoto e non mi piacciono le sorprese. io devo sapere contro cosa lotto per poter lottare, devo dare un nome al problema per affrontarlo e ora non posso farlo. mio marito non sa e non capisce. prova a starmi vicino come meglio può ed è un tesoro per questo, ma non era lui il padre e quando mi vede piagere mi abbraccia forte, ma non sa. e ho paura che debba pagare la mia malattia, ho paura di non potergli dare il figlio che tanto vuole ho paura e piango piango e non so

ora che finalmente ho capito tante cose.. ora che finalmente il bimbo che tanto ho desiderato sarà il frutto di un amore assoluto e non della mia ricerca di riscatto. ora che tutto è giusto e perfetto, ora che ogni momento passato con l'uomo che ho sposato, riempie completamente la mia vita, ora che non ho bisogno di altro oltre a lui, ora...è il momento giusto per il suo arrivo

e siamo ad oggi. con i miei dubbi e le mia paure vado avanti ovulazione, pm, po, muco, posizioni, pompelmo, sperminogramma. ho imparato piu cose su di me in questi mesi che in tutta la mia vita. ho scoperto di aver un ciclo di 31 giorni e quindi non ero in ritardo ogni mese, ho scoperto che il muco cambia a seconda del periodo e ho scoperto che anche questa volta dovrò lottare. non è cosi facile rimanere incinta. io pensavo che come la prima volta, bastasse dare il via alle danze et voilà...come per magia, un bel pupetto in arrivo. ne ero sicura, avevo già calcolato la data di nascita e mi stavo organizando con le ferie.. e invece no. sono piombata giù dall'albero come una pera cotta immersa nelle lacrime della mia delusione e nello sconforto di chi non sa cosa le aspetta. ma io sono una guerriera e non mollo lotterò fino alla fine ma un giorno mi sertirò anche io chiamare MAMMA

lunedì 1 febbraio 2010

mi chiedo

non credevo di poter arrivare a piangere così, il giorno in cui si spezzano crudelmente le mie speranze, e invece mi sono trasformata in una di quelle donne ansiose che guardano ad un presente fragile senza chiedersi minimamente come sarà il loro prossimo futuro. In verità non credevo nemmeno di desiderarti così tanto un giorno, eppure sono qui, nell'attesa di vedere realizzato il più grande progetto che la mia vita da architetto mi abbia mai richiesto.
Tesa ad aspettarti, ascolto ogni mio cambiamento, ogni mio sintomo, leggendo segnali insesistenti e flebili.
Questa sono ora.
36 anni.
Eppure i miei occhi ciechi non hanno saputo scorgere la tua luce che, debole, cercava invano di farmi strada.
Temperatura basale, giorni fertili, fasi luteali, ecografie, posizioni, ovulo. Parole inesistenti fino a ieri. "bisogna non pensarci" BISOGNA. ma come si fa ad obbligarsi a non pensarti amore mio, se tutto questo mi trasforma in un pensiero razionale e calcolato pur di averti, ma chi se ne frega poi, se tanto io il tuo papà lo amo e non potrò mai vivere senza, cosa importa di come io ti cerco e quella strada che tu per anni hai cercato di tracciarmi, io, ora sto cercando di percorrerla per incontrarti?

venerdì 29 gennaio 2010

e anche questo giorno passa

E anche questo ennesimo appuntamento con il mio ciclo sta passando. Il primo giorno è sempre quello più difficile. Passerà. In attesa di incontrarti.

non di inventare

passa.
finalmente.
come una boccata d'ossigeno in una giornata di primavera.
passa e non ritorna.
cambiano i sogni
rimangono saldi i desideri
giocano i riti frivoli
di chi non crede
di chi non ha voglia di capire
Schiaccia con un piede la testa della tua angoscia
Le tue dita giocano con gocce di sorriso
quando fermandoti in mezzo ad una strada
ti viene addosso l'odore del suo viso
Ridi di una giornata pensata storta
e poi svanita
Prendi dentro di te sussurri di pace assunta
Leggerezza di anima persa
Sentieri creduti persi
e invece ripresi
Passa.
Tutto passa.
Per sentirsi di nuovo libere
di essere
non di inventare.

l'inizio

Pensavo sarebbe stato più semplice, anzi no.
Non pensavo.
non pensavo affatto questo.
non sapevo proprio quello che avrei affrontato per averti piccolo mio.
E anche ora, che non ci sei ancora dentro di me, ma che mi guardi dal cielo, non so quello che mi aspetterà, ma sono sicura che prima o poi ci vedremo.
Perchè di una cosa sono sicura, diventerò una mamma.

Ho iniziato questo maggio a pensare a te. Il 12 maggio 2009 piccolo mio.
Quel giorno, quella sera, Pamela se ne è andata per sempre dalla mia vita per una grave malattia. Pamela era la mia amica di infanzia, io e lei, solo dopo l'ho ricordato, pensavamo che avremmo portato le nostre carrozzine a spasso insieme. Bè in effetti lei poi ha avuto una bambina, e io no piccolo. Ero troppo presa dalla mia vita per fermarmi e notare che mi osservavi, e così sono andata avanti anni, senza pensare. Poi lei se ne è andata. Quella notte mia sorella, tua zia, partiva per l'ospedale perchè la sua prima piccolina stava per nascere. Io sono sicura che Pamela e tua cugina Chiara si sono date il cinque quella notte, per dare un senso a tutto questo.
E quel senso per me, sei tu.
E' da qui che parte la tua storia.

questa è la poesia che dedicavo alla mia amica, erano le 14.26 del 12 maggio 2009, alle 21 se ne è andata per sempre...

via

e poi
e poi raccoglievo immagini da raccontare in futuro
le archiviamo per poi poterle ritoccare
affinchè il cuore
gli occhi
l'anima
potessero un giorno decidere
di riunirsi a raccontare
chi ero
sono
fui
che le foglie morte intorno hanno cancellato il percorso
si fa fatica a camminare
non si ha il tempo di capire
andare
andare
andare

se non fosse che oggi è l'ennesimo, puntuale e bastardo appuntamento con il mio ciclo, ora non sarei qui a bagnare di lacrime la tastiera di questo computer morente, diventando una delle tante donne terrorizzate dallo scorrere del tempo e dall'incalzare dell'orologio biologico.
Proprio quello che non volevo diventare.