giovedì 17 giugno 2010

Esisterà pur sempre un pezzetto di cielo da poter guardare

"Quel che conta in definitiva è come si porta, sopporta e risolve il dolore, e se si riesce a mantenere intatto un pezzetto della propria anima (...) Ho una fiducia cos... Mostra tuttoì grande : non nel senso che tutto andrà sempre bene nella mia vita esteriore, ma nel senso che anche quando le cose mi andranno male, io continuerò ad accettare questa vita come una cosa buona (...). Esisterà pur sempre un pezzetto di cielo da poter guardare, e abbastanza spazio dentro di me per congiungere la mani in preghiera"
i diari di Etty Hillesum


...amore mio, eccomi qua. Sono qui con te, per la prima volta dopo giorni. Sei tornato in cielo e io di nuovo son qui ad aspettarti. La tua partenza mi sta lasciando molte code, e il dolore a volte è insopportabile, eppure so che ci incontreremo di nuovo. Piango molto. Perchè mi manchi, perchè anche se per poco ti ho sentito dentro di me e sono stata tua e tu mio. Andranno via queste lacrime amore mio...e tornerai da me per sempre..

domenica 6 giugno 2010

ORE 16.54 del 6 giugno 2010-06-06

grazie...grazie...siete delle donne meravigliose e a me dispiace tanto attirare così l'attenzione. Ci sono state donne che hanno avuto traumi più grandi qua dentro, che hanno perso il loro bambino in età gestazionale più avanzata, e sono rimaste in silenzio, non stanno facendo tutto il "baccano" che faccio io...mi dispiace per questo...il mio positivo è stato la speranza per molte di voi, per tante donne che non riescono a rimanere incinta da tanto tempo e per tante donne che stanno iniziando ora la ricerca. Non so perchè questo è successo e tutto questo mi ha riempito di gioia e di felicità e ora mi sento così in colpa perchè vi sto trasmettendo tutto questo dolore. Ma ragazze, io sono distrutta. Io il vuoto che sento ora non riesco a descriverlo. E' il prima e il dopo. Adesso è tutto diverso. Adesso che conosco la differenza tra prima che c’era e ora che non c’è più. Ho pensato che sono stata una sciocca a fare quei test con una settimana di anticipo, io che non avevo mai fatto una cosa del genere e che ho rimproverato tutte le ragazze che fanno stick e test precoci. E invece stavolta è successo a me. Non so perchè l'ho fatto quel giorno eppure sapevo di doverlo fare. Ho pensato di essere stata una sciocca. Oggi invece mi dico che anche questo era un segno. Sono stata una settimana di più con lui. Ed è stata la settimana più bella, quella più euforica, quella più intensa in cui sentivo questa creatura dentro di me. E' la sensazione più bella che io abbia mai provato ragazze. Un senso di onnipotenza che ti faceva tremare le gambe. E' la gioia pura, i colori, il sole, è tutto e di più. Ed io ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di sentirlo anche se per così poco.

Sapete, ieri sera siamo usciti. Avevo bisogno di aria dopo una settimana di buio. Siamo stati al lago, un lago vicino Roma, che appartiene alla nostra storia e che io amo tanto. Abbiamo cenato vicino l'acqua, abbiamo bevuto del vino bianco a lume di candela e abbiamo brindato al nostro angelo e al prossimo che arriverà. Ci siamo chiesti come mai non conosco figli che raccontano di come sono venuti al mondo, delle difficoltà incontrate per un parto e del dolore e dei sacrifici dei loro genitori per averli. Io stessa sono venuta al mondo con un parto difficile, nata con il forcipe, io e la mia mamma siamo state tra la vita e la morte. Lo sapevo, eppure per me è stato sempre e solo un racconto. Questa è la differenza tra figli e genitori, noi figli non riusciremo mai a percepire nello stesso modo il legame viscerale che un genitore sente per il proprio figlio. Non so come spiegarvi, io ora l’ho capito e spero di non dimenticarlo più.

Ho confessato che ora per me le persone si dividono in chi ce l’ha fatta e chi non ce l’ha fatta. No chi ha bambini e chi no. Pensate quanto sono cattiva. Mi odio per questo, ma non ci riesco. Mi sento brutta e irriconoscente. Ma ora è così. Mi sento male, mi sento risucchiare dal vuoto. Ci sono momenti di sconforto e di buio totale. Ho paura di rimanere lì in fondo. E momenti in cui riesco a capire che comunque sono stata fortunata. Sono in balìa del dolore e del sollievo, entrambi sentimenti così intensi che non riesco a gestire. E’ presto lo so, per pretendere altro da me, ma vorrei stare bene ed avere quella forza che dite che ho, in maniera costante. Invece va e viene.

E’ così che va. Va e viene e non mi vergogno a dirlo.

sabato 5 giugno 2010

angelo mio...

Ore 16.07 del 5 giugno 2010

Ho pensato di far parte di un nuovo mondo. Di avere la chiave di accesso per entrare in possesso di uno status –quello di madre- che mi poteva permettere di scoprire un mondo di cui non conoscevo nulla, di assaporarne il sapore e poter essere in grado di osservare il mio corpo cambiare per accoglierti. Due cuori in uno. Tutto questo mi è sembrato un miracolo incredibile. Ho parlato con te, ho giocato con te, ti ho chiesto un consiglio, finchè l’ansia non ha preso il sopravvento. Qualcosa non ha funzionato e già una settimana fa ho capito che stavi prendendo un’altra strada.
Te ne sei andato senza nemmeno poi tanto silenzio, con il rumore che ti si addice, come quando sei arrivato e mi hai svegliato dal torpore di questo triste mese. Bel carattere il tuo. Arrivi di corsa con una forza che mi ha sconvolto e con lo stesso impeto te ne vai. L’ho capito subito sai, che ti eri già stufato di me, con tutte le paranoie, le ricadute, i miei pensieri negativi. Ma io sono la tua mamma angelo mio, lo sapevo che c’era qualcosa che non andava, e a te lo posso dire senza essere presa per una pazza visionaria.
-l’ecografia non rileva camera gestazionale, il suo endometrio si è assottigliato, monitoraggio delle beta per un mese, continuerà da sola ad espellere il “materiale”-ascoltavo sollevata e pugnalata, guardando negli occhi Fabio, per dirgli di non guardare, che io ce la potevo fare, ma lui no, che io già lo sapevo da due giorni, che io lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo.
-succede a tante donne signora, siamo animali non molto fertili, le percentuali di aborto al primo trimestre sono altissime, è la natura che sceglie per noi-
Quindi se la natura ha scelto per te, tu non volevi rimanere amore mio. Hai scelto di venire da me, baciarmi con un soffio e di nuovo volare via.
-non dire alle persone che non tu ce l’hai fatta. Ci sono anch’io. Noi non ce l’abbiamo fatta-
Quello che ci hai lasciato amore mio, è l’amore tra il tuo papà e la tua mamma. Ho visto vomitargli tutto il dolore e trasformarlo in un abbraccio stretto intorno al cuore. E ho capito quanto la nostra unione è diventata ora ancora più forte, anche se non ci sei più.

Da oggi, nei miei pregressi, davanti ad un dottore che diligentemente compilerà la mia anamnesi, dovrò confessare il tuo aborto. Io che non pensavo minimamente potesse toccarmi questo dolore, io che ti ho rincorso per mesi, pensando solo alla prima volta in cui avrei visto quel test positivo. Io che –a me non può succedere-, io che, mi disperavo all’arrivo del ciclo mensile. Mi sono trasformata in quello che non volevo diventare: una donna ansiosa che guarda ad un presente fragile senza chiedersi minimamente come sarà il suo prossimo futuro. Ora tutto è diverso. Un'altra me, un altro Fabio, tesi ad ascoltare i tuoi primi passi verso di noi. Ora tutto è diverso, un’altra luce, un altro colore, un altro mondo. Ora, noi due siamo una sola cosa, nell’attesa di incontrarti ancora.

giovedì 3 giugno 2010

Attesa e inaspettata

Attesa e inaspettata
arriva la seconda vita
in quel istante
in cui si taglia il velo
e sei dell'altra parte
non sei preparato mai abbastanza
ma sei pronto da sempre
la naturale conseguenza all'essere nato
la naturale conseguenza dell'amore
un pensiero che rende liquida la mente
che ti fa sentire tutto
che ti fa sentire niente
come andare dritti al centro della terra
o a ritrovare sulla luna un senno nuovo
come cambia il peso delle cose
il valore del denaro
della forza delle braccia
del sonno e del risveglio
del pianto del sorriso
dell'aria che respiri
di ritornare a casa
ora il mio posto e' qui
che bellezza abbagliante
la tua

a volte manca il fiato
da qui non si torna indietro
hai paura che il tempo
non stia più al tuo guinzaglio
hai paura che il gioco
adesso sia finito
così ti trovi a quel incrocio
tra l'impegno e il disimpegno
e devi toglierti dal centro
devi farti spazio dentro
e poi dividere l'inutile
da ciò che è necessario
non c'e piu un giorno da perdere
nel tuo calendario
e poi serenamente
a ciò che non ti rappresenta
dire no finalmente
perché chi viene alla luce
illumina



grazie a ele.

no.

ORE 18.45 del 2 giugno 2010

…è così strano…sopra di me sento le grida di mia nipote che gioca….vita… e tu piccino mio probabilmente già non ci sei più. Vita e morte insieme, come spesso nella mia esistenza.
Sento sussurrare Fabio di là, nell’intento di raccontare quello che nemmeno lui vuole credere, ma ha bisogno di parlarne con qualcuno. Io non ho fatto altro che sovraccaricarlo di tensioni emotivi in tutti questi mesi.

ORE 9.43 del 3 giugno 2010

..te ne sei andato.sei tornato in cielo- hai pensato che questo mondo non faceva per te. Hai assaggiato la vita e hai creduto che non era fatta per te.
Tuo papà sta male. Non voleva credere che gli avevi fatto questo. E’ disperato. Le sue lacrime mi hanno distrutto, più di ogni altro dolore. Piangeva e urlava che sei il nostro angelo, che ora abbiamo un altro angelo che prega per noi .
Perché te ne sei andato?
Perché non ti sei fidato di me?
Tante persone hanno pregato per te. Io non ho pregato. Mi sono chiesta perché pregare se il Signore aveva già deciso che tu non eri adatto a questa vita. Pregherò il tuo essere quello che sei, non la richiesta di tenerti attaccato a me a tutti i costi. Non è rassegnazione la mia, è consapevolezza. Io l’ho capito che te ne eri andato già da qualche giorno. I miei attacchi di ansia non erano ingiustificati. Dentro di me sapevo che c’era qualcosa che non andava. La paura aveva superato la felicità di averti con me. C’era qualcosa che non andava e io lo sapevo. Devo imparare a fidarmi del mio istinto e avere fiducia in me invece che colpevolizzarmi sempre che sono io ad avere un brutto carattere e che non riesco a vedere il bicchiere mezzo pieno. Invece sapevo quello che stava succedendo e mi sono imposta di non vederlo.
Ti ho sentito distintamente quando sei arrivato e ho sentito quando te ne sei andato.
Ho pensato fosse un dono di Pamela il tuo arrivo e chiunque altro ora penserebbe di essere un cretino ad aver creduto a questo. Invece no. Sei stato un dono giusto perché lei mi ha protetto e ha protetto te su un eventuale malformazione o dolore che avresti avuto se fossi venuto alla luce con queste premesse. Devo ringraziare comunque il Signore di avermi dato il dono di sentire dentro di me una nuova vita: la più bella sensazione che io abbia mai provato. Devo ringraziare chi mi è stato vicino in questo momento. Devo ringraziare il mio amore, perché ora siamo una cosa sola, unica ed indissolubile per sempre, perché ci leghi tu angelo mio, che sei il frutto del nostro amore.
Tu guiderai tuo fratello verso di noi, lo aiuterai affinchè il suo cammino sia facile e sereno. Lo terrai per mano finchè non vedrà la luce.
Tu mi hai cambiato in due settimane di vita. Mi hai dato tutto. Ora ho bisogno del dolore. Per un po’. Poi imparerò a stare senza di te.

mercoledì 2 giugno 2010

rimani...

per favore amore mio...rimani con noi...non te ne andare via.
Ti ho sentito in questi giorni e ora non ti sento più. Sei debole, sei arrabbiato. E' colpa mia amore mio...è colpa mia...ti prego rimani. Ho tante cose da dirti, tante da fare con te. Combatti amore mio, combatti con la forza del tuo papà e l'amore della tua mamma. Vivi amore mio, perchè nonostante tutto, da queste parti non è poi così male. Vivi amore mio, vivi per te e per il nostro amore.