lunedì 30 gennaio 2012

the day

ecco.
non scandalizziamoci per questa immagine, perchè non è appartenente al mio corpo, ma comunque, quello ho visto oggi pomeriggio.
Che mi pare di aver capito che al mio gine-tascabile piace spiegarmi le cose, e così, mentre l'altra volta mi ha fatto vedere segni caratteristici del mio endometrio, stavolta, ci ha tenuto a dire quanto fosse bello il mio endometrio.
"bellissimo!" ha esclamato.
Contento lui. Che ha dei parametri estetici niente male, lui.
Io però lo ringrazio, ma non ci capisco mica niente quando guardo queste ecografie.

Va bene, veniamo a noi.
Il follicolello dapprima si era perso, non si trovava, ed io giuro che non me l'ero venduto, poi eccolo lì:
20 mm di potenza.
 In parole povere, sta lì lì per scoppiare e quindi oggi si danza, si balla, si fa sesso, si fa l'amore, si cerca di far incontrare 'sti due 'mpuniti di ovetto e spermino, in maniera naturale.
ah.ah.ah.
a me la parola "naturale" mi fa ridere ultimamente.
io di naturale non ho nulla.
certo, per carità, il concepimento per ora lo è, ma ho come la sensazione che il tutto si regga su un'impalcatura artificiale, fatta di medicine, ecografie e rapporti con l'orologio.
Questa è la strada.
Mi sto chiedendo se è quella giusta.
Tanto è inutile farsele queste domande, ormai questa strada abbiamo imboccato...

allora vado eh.

venerdì 27 gennaio 2012

E siamo a questo punto


Or dunque,
siamo al 10° PM nella landa desolata del paese di vattelappesca a nord di Roma.
Il mio corpo si sta svegliando e segnala dolori tipici di donna in ovulazione e muco fertile.
Nulla di nuovo sul fronte.
Ah bè, mi conosco come le mie tasche ormai e sono tanto tanto contenta per questo, perchè ho fatto pace con il mio fisico e lo riconosco nei suoi comportamenti tipici.

L'ecografia ci rimanda una misurazione pari a 14 mm di un bel follicolo (sempre uno mai due per carità ci mancherebbe altro) a sinistra...sempre a sinistra, che pure in quello ho il pensiero coerente con il corpo, altrimenti non me ne sarei fatta una ragione tanto facilmente.
Detto ciò, prossimo appuntamento a lunedì con prescrizione categorica di mettere a riposo gli spermatozoi per il grande incontro che avverrà presumibilmente la prossima settimana.
Tradotto in termini comprensibili ai più, le parole testuali del gine-tascabile sono state:
"niente sesso"

"..."
"...niente sesso...?"

"niente sesso Anna!"


...augh.
ma guarda te 'st'mpunito.
ma ti pare che deve decidere lui?
pare di si.
Santa Pazienza aiutaci tu a sopportare cotanta ingiustizia, io che mi ero preparata un we di fuoco.
e vabbè, prepariamoci al grande evento e che sia quello buono.

...spero.

giovedì 26 gennaio 2012

Le mie carte da gioco



ahhhhhhhhhhhhhh!!!! t'acchiappo sai????????che ti credi??????
oggi sono arrivate le mie droghe e ancora rido per tutti i test di gravidanza che mi sono stati spediti! Ma quante volte ho intenzione di rimanere incinta? una. e senza dubbi, sarebbe la risposta.
Ma siccome i miei trascorsi hanno rivelato delle disavventure degne di nota, e siccome pure il sito fertility friend ha gettato la spugna con me, e che non si può dire che quelli lì non sono seri eh, sono americani, con loro non si  scherza, eppure, ho vinto io, e loro hanno ritirato pure i complimenti che mi hanno fatto dopo che ho segnato un test positivo con beta negative...e bè, insomma, siccome mi sarei pure scocciata di finanziare farmacie e laboratori analisi tutti i santi mesi, ritorniamo ai vecchi tempi e grazie a papà ebay, mi riaffido ai buon cari stick per ovulazione barra test di gravidanza high sensitivity, che con me, modestamente hanno sempre funzionato alla grande molto prima dell'arrivo del ciclo.
E quindi, sono positiva, ho recuperato le energie, mi ri-sento carica, sono in ritardo con l'ovulazione, lo sento, ma fa' niente, basta che le mie ovaie stiano lavorando.
Domani II° monitoraggio e vediamo come va, ma detto tra noi, potrei anche azzardare un 11 mm o giù di lì. Che faccio ? Propongo un giveaway toto indovina in che giorno mi scoppia il follicolo?
ahhahahah!
ok, sto fuori. Ho un mal di testa che mi si porta via, però ho messo lo smalto rosso e ho fatto una corsa pazza dal parrucchiere per lisciare i miei ricci.
Che io sia perfetta, donna e in forma, finchè posso, fin quando quelle bastardissime delle commesse di profumeria non mi omaggiano di campioncini gratuiti di creme antirughe, allora ecco, "no" replico con nonchalance "non faccio uso di tal cosmesi cara, e non mi chiami signora", e vado via a testa alta. Poi mi crolla la faccia dalla rabbia, vabbè.
Comunque, tu lassù, mi senti?
T'acchiappo hai capito?
E ti fermi.
Qui, con noi.
ORA FACCIAMO SUL SERIO.

mercoledì 25 gennaio 2012

di solidarietà femminile, donne e madri.

Arthur Maillard: Solidarietà femminile 


Questi anni mi hanno catapultato in un mondo che prima di oggi non conoscevo.
Quello delle donne.
Non so se per carattere, coincidenze, situazioni che non sono nate, io non sono mai riuscita a legare davvero con la parte femminile delle persone con cui avevo a che fare.
Un mondo difficile per me con cui interagire, l'essenza stessa dell'esistenza umana.
La ricerca della gravidanza, il desiderio di moltiplicarsi, di dare la vita, mi ha avvicinato inevitabilmente, alle donne e alla solidarietà femminile.

lunedì 23 gennaio 2012

...e poi, ci sono giornate vuote come questa.





1° giorno del nuovo incontro - 7° PM


C'è una nuova consapevolezza che questo cammino verso di te mi sta portando, ed è la consapevolezza fisica.
Non più solo quella del cuore, no. Quella fisica.
Ho imparato in questi anni di ricerca, ad ascoltare il mio corpo. Ho fatto pace con il mio corpo. Lo amo.
Prima non accadeva.
Prima, non c'era nulla di tutto questo. Io non servivo per aumentare la popolazione mondiale. Io ero altro. Altro era importante e altro interessava il mio cuore, la mia testa, il mio tutto.
C'era il sesso si, ma non era collegato a quel desiderio procreativo, no.

Oggi è tutto diverso.
Oggi mi riconosco come donna.
Oggi ho acquisito quegli elementi che mi rendono un essere naturalmente collocato nell'universo.
Oggi mi ascolto e mi conosco.
Ho sviluppato quello che da sempre ho riconosciuto come istinto, quell'istinto che mi ha permesso di capire prima di ogni test, analisi, ecografia, che tu eri me, noi eravamo due.
Una capacità che non ho mai approfondito, un istinto a ri-conoscere prima di ogni avvenimento, una capacità che si intreccia con l'energia fisica ed emotiva del mio corpo, corpo che mi invia segnali, che dapprima ignoravo  ma che ora sto imparando a fare miei per poi elaborarli e trasformarli.

Oggi, primo giorno di monitoraggio dell'ovulazione. Sapevo già cosa aspettarmi e dunque l'esito non mi ha sorpreso. Endometrio perfetto stavolta, il ciclo precedente ha resettato in maniera profonda ciò che è accaduto.
Le ovaie sono a riposo. Cominceranno a lavorare poi. Il gine-tascabile mi ha mostrato nell'eco in 3d ogni regione, ogni segno caratteristico del mio utero, ogni zona, spiegandomi. Ora conosco e visualizzo.
E' una fase questa in cui non avverto nulla: il ciclo è appena concluso e il processo di ovulazione non è iniziato. Mi sono accorta che io mi rifletto in questo. E' una fase in cui avverto che la mia creatività è azzerata, sono davanti al foglio bianco che da sempre è il mio incubo. Ogni volta che da zero devo inventare e creare, c'è quel momento in cui mi congelo.
Paralizzata rimango a guardare davanti a me.
So cosa voglio ma non so come raggiungerlo.
Ecco, questa fase coincide perfettamente con la mia fase fisica di procreazione.
Sono vuota e attendo di superare quel confine sul quale sono in bilico, prima di iniziare a creare.

sabato 21 gennaio 2012

Twitterando& Co.

da stasera, io&nevischietto, siamo anche qui.


Segui@allafinearrivamamma




Si vede che non ho niente da fare oggi?
uh mamma mia...
non è che non avessi già il profilo su twitter, ma lo avevo abbandonato, aperto e mai usato.
non lo so usare. L'ho già detto che sono un'abitudinaria? e che i cambiamenti mi straniscono?
però poi mi ci accomodo.
come funziona non lo so. Intanto noi ci buttiamo.


...adeguiamoci, in questo lento pomeriggio invernale...

come sono cambiati i miei ritmi in attesa di te. Tutto si è rallentato. Intorno si è fatto silenzio. Non sento più rumori, toni alti, scricchiolii di anime in pena.
No.
ci siamo solo noi.
noi tre nel nostro modo maldestro di incontrarci.
e tutto il resto teso, in attesa di vederci.

giovedì 19 gennaio 2012

insostenibile assenza

C'è un momento in cui si sente il vuoto.
Quando per te nessuno può capire, nessuno può immaginare, nessuno sa come ci si sente.
Quando ti dicono che devi vivere, che non è possibile che tutto giri intorno a questa attesa, che bisogna ricominciare, che non è possibile che tutto si concentra su questo.
Quando ti dicono che non sei più obiettiva, non hai più in mano il senso delle cose, ingigantisci i piccoli accadimenti e covi dentro.

come mi sento

come mi sento.
 mi sento umiliata. sciocca. insensata.
non riesco ad archiviare questo test positivo e allo stesso tempo mi sento una sciocca incapace di andare avanti. umiliata, questo sì, e le lacrime bruciano sulla pelle.
So che sto mettendo da parte la mia vita per questo progetto, so che sto dando tutta me stessa per questo, e ho paura di sbagliare, ma ho poco tempo per dare il massimo, e sono qui che conto i minuti che mi separano da te.
Mi sono sentita una stupida.
Un'inetta alle prime armi.
Una drogata attaccata alla sua dose quotidiana di speranza.
Con il cuore che batteva per un flebile positivo, appesa ad un filo inesistente.

Lunedì iniziano i monitoraggi dell'ovulazione, siamo di nuovo in corsa, e pensare che fino a ieri ho creduto di essere incinta.
Mi sono immaginata come il mio dott mi vede, e non è stato bello questo pensiero.
A volte mi guardo da fuori e mi vedo come una piccola donna da compatire.
Intanto il mondo intorno a me vive:
 Gio ha parlato con il suo chirurgo e presto verrà messa in lista per togliere il tumore al seno che la inserirà di diritto nelle donne con il cancro, di lì poi si deciderà per i trattamenti successivi.
Intanto il nostro studio è vuoto, il lavoro non c'è e noi ora, siamo entrambe prese dalla vita.
V. mi ha chiamato stasera e finalmente si è chiarita con me: dice che ha pensato fossi io a volermi allontanare per non parlare più della ricerca della gravidanza.
Dice che mi vuole bene e che l'amore non cambia, cambia la manifestazione di esso, ma non il sentimento.

 Io ingoio emozioni e mentre guido sul raccordo anulare, piango, rischiando l'appannamento dei vetri e del mio cuore.

mercoledì 18 gennaio 2012

io


Roma, Italy

Sono un architetto che studia per realizzare il suo principale progetto di vita: fare, avere, respirare dei figli. Perchè uno solo non va bene, ne vogliamo almeno due. Questa è la conclusione a cui si è giunti trascorsi i primi 24 mesi di ricerca del primo.
In attesa di incontrare il proprio bimbo, ho una stellina salita in cielo a giugno 2010 che veglia su di noi, e un'altra che si accesa  e poi si è spenta subito a marzo 2011. Poi sei arrivato tu, a settembre, una nuova luce, flebile come quella di una candela ma decisa e forte. Stavolta ti abbiamo visto in eco, ma anche tu, hai deciso di lasciarti andare. Un motivo ci sarà a tutto questo e per questo lavoro e vivo.
 Non ho di certo preso bene sapere di essere una donna potenzialmente fertile ma non in grado, per qualche oscura ragione, di portare avanti delle gravidanze, ma lotto, combatto,
perchè alla fine arriva sempre una mamma.

Anna  

martedì 17 gennaio 2012

camminare con i paraocchi




inzia da qui questa nuova disavventura, che amerei chiamare così, non perchè lo sia per davvero, ma perchè un pò pippi calzelunghe ora mi ci sento. Abbiamo provato l'ebrezza del falso positivo, così non ci facciamo mancare nulla e possiamo dire di averle collezionate tutte. Mo' basta però.
Certo, la linea non è forte. Di qui le mie ore di angoscia. No, ricominciare così, no. Non riesco a reggere. 
E così che faccio? Sono in ritardo, lo premetto, altrimenti sembro scema, ma sono anche consapevole che al mio corpo non si può chiedere di più dopo quello che gli ho fatto nei mesi scorsi. Diciamo che stavolta si è vendicato: mercoledi passato, 26° PM, macchioline rosa, poi il nulla. Comincia a battermi il cuore, scrivo al gine tascabile e lui mi dice di fare un test dopo il 16. Mi illudo un pò, lo ammetto: io non soffro di spotting premestruale e cmq quello non era spotting, e ogni volta che son rimasta incinta ho avuto perdite da impianto anche più importanti di questa. 
Sabato sera, tadaaannnn, nuova macchiolina, un pò più decisa, ma non arriva nemmeno a toccare il salvaslip, mi crolla tutto l'immaginario possibile, ma non caccio una lacrima, dico che mi sta arrivando il ciclo, scrivo che qualcosa si è rotto (di qui il post, ora si capisce?), ma va bene. L'ho giurato a me stessa che doveva andare bene così e che tutta questa adrenalina mi fa bene al cuore e allo spirito e coltiva la speranza, la mia alleata, la mia unica amica.
Invece il ciclo non parte, niente, zero, sparito. Ok, lunedì faccio questo test rosa del supermercato con 25 di sensibilità, 'na ciofega insomma, e mi dico che se questo è positivo ehhh cavoli, allora sono davvero incinta. Il risultato sta qua sopra, non evidente, ma è lì, in tutta la sua pochezza.
Ricomincio a sperare, oh cavoli come spero, e stavolta ci credo anche se non mi emoziono...anzi no, dico una bugia, un pò di patema a vedere 'sto piccoletto sotto la statuina di willow tree, c'è stato.
E allora che faccio? Per ritornare alla domanda iniziale.
Stamattina test di clear blue, il mio fedele amico quello che per ben due volte si ritrova tra le pagine di questo  blog a testimoniare l'arrivo dei miei due angioletti più grandi. E....SDENG! NON INCINTA!
AHAHHAHAHAH! e io che pensavo di essere immune a tutto ciò! ILLUSA.
e che faccio allora?
e che faccio? ma posso fare finta di niente? no. Faccio le beta, stavolta non nel laboratorio farlocco, ma in un mega chiccoso laboratorio del quartiere Parioli a Roma, dove mi accolgono con un tappeto di strass, e la signorina all'accettazione mi spiega che le beta quest'anno costano €19.00+€14.00 di impegnativa, per la nuova finanziaria, e a me a momenti cade la bocca per terra e i capelli in blocco quando la mia testolina calcola che, dovendo io, povera poliabortiva, ripetere le beta ogni due giorni, presto sarò sull'orlo del lastrico. Corre in soccorso la mia benefattrice del centro extra lusso, dicendomi che io con una gravidanza a rischio cmq, non pagherò nulla. Ah. bè certo. Io ho una gravidanza a rischio. Capito piccolè? Se mi senti ora dove sei, siamo a rischio io e te, non te lo dimenticare che tanto ce lo ricordano gli altri .
Ok. Stavolta non devo telefonare io e rischiare di incontrare un dottore rincoglionito che mi dà un valore per un altro (vedi post "la sagra delle beta"), no, mi danno un codice i  gran figaccioni, mi collego al loro sito ed ecco che magicamente dopo le 14 arriveranno i risultati. Stamattina lavoro con la mia collega, sistemo foto di  eventi, conto i minuti, i secondi. Alle 14.01 appaiono i risultati. BHCG = 0. SDENG. altra botta.
Che è successo? eh? chi è? dove? perchè? come?
la mia collega continua a parlare, io continuo a ridimensionare foto, impostare pagine, fare calcoli.
Dentro muoio.
Ancora un pezzettino.
Un altro ancora, che questo cuore non so se ci rimarrà più per quando incontrerai questa mamma.
Posso andar via finalmente, sono le 15.00, e posso andare a piangere e disperarmi.
Oppure no.
Devo far fede alla mia promessa di felicità, tu ci conti, Fabio pure, io meno, ma io non conto per l'appunto.
.



Non posso stare sola in casa. Devo frivoleggiare. Vado in un centro commerciale.

Trovo subito parcheggio, salgo la scala mobile e due, dico due davanti a me con i passeggini. Ma perchè mi perseguitate? Che volete da me? Almeno oggi, non potreste diventare trasparenti? Vi mettete un mantello sopra e tutti voi, con i vostri pargoli felici, mi diventate trasparenti, poi andate a casa e tornate normali. eh? che dite?




mi devo distrarre. Ma non c'è verso. Sento arrivare il ciclo, e lo scopro nel bagno del centro commerciale. Maledetto bastardo. Non ti sei vendicato abbastanza facendomi spendere tutti questi soldi in due giorni, 
mettendo le ali a quel bel paio di scarpe che avevo puntato da prima dei saldi? Devo distrarmi, e solitamente lo faccio andando nei negozi riguardanti la casa, essendo una del mestiere. Certo, un centro commerciale al massimo ti offre Zara HOme, e va bene. Dove mi fermo? incantata davanti a questo delizioso lettino di merletti...una meraviglia che sa di confetto.
CRETINA.
Ecco come mi sento, una cretina. Un'illusa e una paurosa. Ma che mai avrei potuto fare?non lo so, non lo so cosa avrei potuto fare, ho fatto quello che ho ritenuto necessario, quello che secondo me era giusto fare nel caso il mio piccoletto fosse arrivato. 
Due lacrimoni grossi come una casa, per tutta l'agitazione di questi giorni, e ora sono stanca, provata e delusa. Ma va bene. Il ciclo è arrivato sul serio, e io sono contenta ora. Ricomincio a sentire il mio corpo.
Cosa è accaduto non lo so. Incidente tecnico. Niente più. A me preme che il mio piccoletto non si sia fatto male e che non sia sceso giù per sbaglio. E quindi va bene dai. Sono tanto stanca. Vorrei dormire per ore ore e ore e recuperare le ore delle notti passate, quelle che si affacciano mentre tu dormi, o fai finta di dormire, quelle ore passate a fantasticare, a chiedersi che dai, stavolta è andata, stavolta siamo io e te, di nuovo qui dalla tua mamma.

Sarà per la prossima volta. 
...stavolta, ci siamo solo divertiti....
...scherzavamo.






lunedì 16 gennaio 2012

sai benissimo che sto tremando e non c'è freddo 
e sono vittima di questa gioia immensa 
sai benissimo che nulla puo' scalfirci adesso 
è cosi' fragile il mondo che ci aspetta,
che ci spaventa...



camminiamo su una lastra di ghiaccio che potrebbe rompersi da un momento all'altro.
 Ma siamo insieme e ci teniamo per mano.
Sono qui e non ti lascio.


sabato 14 gennaio 2012

venerdì 13 gennaio 2012

di vetro


...mi sento di vetro...



diario di bordo del 28° PM:
la TB è ok direi.
Molti sintomi in corso, dolori pure.
Stanotte mi sono svegliata tre volte per fare pipì, il che può indicare due cose: sono incinta o sono agitata.
Io non mi sento per niente agitata, quindi sarò incinta.

martedì 10 gennaio 2012

dal passato nel futuro




Cercando negli archivi polverosi di vecchi hard disk, ho ritrovato questo racconto, scritto ancor prima di desiderare te figlio.
Un mini concorso in cui si chiedeva di scrivere una pagina di diario del 2015 futuro.
Niente di più vero che questa pagina scritta nel passato, che parla di futuro e che somiglia, ora, al nostro presente.
La dedico a Clara, che oggi è viaggio per l'India, e a te che passi di qui.

immagine presa da qui




10 Maggio 2015 Ore 21.57


Sono ferma ad aspettare


Sono rimasta per istanti infiniti, immobile, ad osservarla per cercare di capire, ma ormai è troppo tardi.
Eppure le mie amiche, la mia famiglia, tutte le persone che vivevano intorno a me al tempo, mi dicevano che un figlio doveva essere concepito e doveva nascere nell’anno 2000: “ si inizia un nuovo secolo con una nuova vita”, mi diceva la mia saggia amica Jody. Io ricordo invece di aver bussato alla porta di Samagra, aver accolto sulle mie ginocchia la sua gatta e aver mandato giù quel the indiano che non mi fa dormire, e poi, con aria preoccupata averle chiesto risposte dalla mia carta del cielo. Il resto non ebbe poi così importanza, come suo padre, di cui oggi ricordo a stento il nome.
Mi guarda mentre scrivo, ride del mio portatile collegato ad internet: 
“mentre il mondo va avanti velocemente tu sei ancora lì, ferma ad aspettare” 
Commenta,  con una smorfia di disgusto. 
Eppure, eppure non mi sento così. Intendo ferma ad aspettare. 
O forse non me ne sono accorta e ho lasciato che il tempo scivolasse lentamente senza avvertirmi che invece potevamo rimanere a viverci sotto le lenzuola, senza passare per la carriera, la paura, la scalata sociale, e la paura ancora. 
La paura.
Siamo rimasti a contare istanti infiniti e inutili, arroccati sulle nostre posizioni sociali, senza ideali politici, rispetto per gli altri e per ciò che ci circondava.
Abbiamo scelto, ponderato, esaminato in quindici anni e poi siamo scesi, abbiamo iniziato a scendere e non ce ne siamo accorti. Noi che pensavamo di avere il mondo in mano, con i nostri trent’anni e l’arroganza di chi non ha capito. 
Mia figlia è in me oggi, ma è tardi. E’ tardi ora per capire il mondo con i suoi occhi, che per fortuna sono rimasti intatti e non hanno visto cosa è accaduto: non hanno visto come quell’arroganza è diventata terrore di andare avanti, non hanno visto come ci siamo trasformati in uomini prèt à porter, capaci solo di pensare al presente senza guardare al futuro. Non hanno visto come il silenzio sottile dell’incertezza ci ha trasformati in tesserine di un domino cinese e non hanno visto infine, quando qualcuno ha fatto partire il primo pezzo, trascinando a terra tutti noi, che eravamo solo in attesa di essere decapitati.
Non ho più voglia di costruire, ma forse mia figlia si.
Ha ragione dunque lei.
Sono ferma ad aspettare.



lunedì 9 gennaio 2012

ciao

...stasera voglio celebrare la vita di Agostino, che oggi ci ha lasciato.
Un uomo dagli occhi dolci e i capelli bianchi.
La malattia è stata breve e per fortuna non intensa come la sua vita.
Un maestro di altri tempi, il miglior collega di mio suocero, insegnante a sua volta, lo conobbi in occasione del nostro matrimonio.
Voleva regalarci un quadro, che faceva nel tempo libero, e noi non siamo mai andati a prenderlo a casa sua.
Di lui ricordo un episodio: appena dopo il mio primo aborto, ci incontrammo durante il pranzo di pensionamento di mio suocero, mi guardò e toccò la mia pancia chiedendomi come stava andando...non sapeva della gravidanza, nè tanto meno della sua interruzione. Ma mi colpì la sua delicatezza, quella di un uomo di altri tempi...
stasera mi hanno detto che lui non poteva avere figli.
ecco spiegato il legame degli occhi e delle mani.

Fabio gli ha chiesto già un favore una volta arrivato lassù, e so che ora è da qualche parte che si preoccupa di fare ciò che gli è stato chiesto...mandarci il nostro bambino.

grazie Agostino per quello che hai saputo dare in vita.


fine dei giochi



...e niente, per non dimenticarci che siamo qui per uno scopo. 9° PO, TB caracollata, mica mi arriverà il ciclo in anticipo? vabbè, comunque dopo tutta la pausa precedente, posso solo che stare zitta e non lamentarmi se questo succederà. Spero solo che questo non voglia dire calo e problemi di progesterone. Beneeeeeeeee!!
Sono di nuovo pippotica! E' tutto come prima! Evviva...!


argh.

uno, nessuno e centomila Picchi!

...aspettando Picco&Sfolli....







venerdì 6 gennaio 2012

attesa di Epifania

...stanotte ti racconterò una storia amore mio.
Stanotte è la notte in cui io, Anna bambina, rimanevo sveglia per ore, agitata ed eccitata, nell'attesa della befana. La mia agitazione era per l'attesa, l'attesa di una nuova epifania. Anche oggi è così, e la mia epifania sei tu.
Sono due giorni che sto lavorando per celebrare questa attesa.
Questa è la prima Epifania senza la tua bisnonna.
Ogni anno, lei, preparava un dolce, fatto di amore, profumi, ingredienti di una volta, che di generazione in generazione si sono tramandati, senza parole scritte, senza fermare il tempo.
Quest'anno ho chiesto aiuto per poter ricevere la ricetta della nonna, per poter celebrare la sua lunga vita, per poter tramandare a te, questo dolce di tradizione. Ho faticato, perchè non sono capace ad impastare e stendere la pasta come le donne di una volta, ma mentre lo facevo, pensavo a te, a quando mi guarderai fare questo gesto antico di amore, e ho pensato a te nonna, e a questo natale vuoto senza di te e a domani, che non sarà più la stessa Befana di una volta, quando noi nipoti venivamo da te per giocare con te, prendere i tuoi regali, ridere con te.
Il tempo passa.
Difficile farci i conti.
Io rimango sempre in attesa, di te figlio, parlandoti di tempi passati e sussurrandoti parole.
Ti sento.
Sei qui con me.
Epifania come rivelazione.


I TORCIGLIONI MARCHIGIANI
...di dosi non parlerò, perchè la ricetta non è dosabile. Ho provato a chiedere a mia madre e alle mie zie, ma non c'è stato niente da fare. Le dosi non si conoscono. Si fa ad occhio, come faceva mia nonna. E ora che ho finalmente cucinato i torciglioni, ho capito che cosa volevano dire.


In una grande ciotola ho messo i seguenti ingredienti:
-fichi secchi spezzettati
-pinoli
-nocciole e noci tritate
-mandorle a pezzettini
-cacao amaro
-cioccolato fondente grattugiato
-zucchero
-marmellata di mele cotogne
-marmellata di albicocca
-cannella in polvere (molta)
- una volta si aggiungeva la carlina , dalla pianta del cardo, che si prendeva in alta montagna, e l'acqua melata, ma per ovvie ragioni, io non ho potuto aggiungerli.


a parte, ho spezzettato in un mortaio, la cannella in stecca, fino a farla diventare una polvere.

 
In una pentola piena d'acqua ho fatto bollire 1 Kg di mele annurche tagliate a spicchi, che poi ho versato nella grande ciotola con gli altri ingredienti. L'acqua dove le mele hanno bollito viene messa da parte .

Le mele sono state schiacchiate e mescolate insieme a tutto il resto. Il composto per riempire i torciglioni è pronto!

 Ed ecco la preparazione della pasta: su una spianatoia ho messo 1 kg di farina

Ho aggiunto 3 uova e sbattute al centro della fontana di farina

Alle uova fanno seguito 120 gr di zucchero e un bicchiere di olio, e una bustina di lievito

Ecco, è il momento di aggiungere l'acqua dove la sera prima hanno bollito le mele annurche


Bisogna lavorare velocemente la farina con l'acqua, aggiungere farina per non far debordare l'acqua, fino a quando la farina non l'assorbe tutta 

lavora con forza la pasta, usa le mani, la forza delle braccia, pensa a nonna che lo faceva tutti i giorni per il pane, e spingi, usa il dolore, il ricordo, l'amore, e lavora la pasta...lavora.

La pasta è pronta. Ora bisogna ricavare delle piccole palle e poi stenderle sottili sottili









ora, metto un pò di ripieno nel centro
arrotolo la pasta e poi taglio con la rotellina per poi chiudere il primo torciglione, prima di chiudere bagno con l'acqua delle mele il lembo di pasta perchè chiudere bene e non far fuoriuscire il ripieno durante la cottura


 I torciglioni sono pronti per la cottura, con queste "dosi visive" ho preparato 18 dolci, ma chissà, la prossima volta potrebbero essere di più!

 

in forno stanno per mezzora a 180°, finchè non si colorano ed escono così! 

....ecco amore mio, i torciglioni sono pronti, confezionati, possono essere regalati domani.
Io chiudo gli occhi e sento il loro profumo: sa di ricordi, di paesi mai visti, di rivelazione, 
di vita oltre la morte, di carezze calde, di te nella mia pancia.

Buona Epifania, in attesa di te.

mercoledì 4 gennaio 2012

...quella sensazione

e poi.
e poi all'improvviso torna quella sensazione.
quella di quando ti ho sentito dentro.
oramai erano mesi che non succedeva.
esattamente quella sensazione che mi ha dato quel dolore immenso dopo il tuo abbandono.
all'improvviso tu.
la mano sulla pancia.
tu,
le lacrime,
il caldo abbraccio che mi hai dato, il senso di tutto questo.
tu, il mio dolore, indelebile sensazione di ripiegarsi su se stesse, aspettandoti.
Difficile ingannare il sesto senso, l'inspiegabile agli occhi degli altri, ciò che solo io e te conosciamo.
Quell'intima coscienza che ci lega e mi dà la forza di combattere oggi.
Per questo lotto, ogni giorno, per tornare a provare questa sensazione di stasera, che violenta, improvvisa, mi ha ricordato perchè.

-awaiting a miracle-

Ho comprato questa statuina di Willow tree, è arrivata ieri mattina, e ora, è qui con me. Aspettando.