giovedì 30 giugno 2011

Volersi bene

"... sono anche nella condizione in questo momento che non mi va più di rompere per la mia situazione di salute, come se l'unico argomento che mi riguardasse fosse quello dell'infertilità. Ma di questo posso solo dare la colpa a me stessa perchè fino ad ora, averne parlato così tanto all'esterno, ha fatto sì che io diventassi più vulnerabile ai giudizi e ai miei difetti, nonchè alle mie debolezze: di qui l'opinione generalizzata che se non rimango incinta è colpa della mia testa.
Invece no. C'è un problema, fisico ed oggettivo. Ora spero di non dover affrontare l'operazione, ma se sarà così non fa niente, se questo mi porterà alla risoluzione del problema."


vi riporto qui uno stralcio di una mail che ho appena inviato, nella speranza non venga letta dalla persona in questione, che non essendo nè forumista, nè blogger, nè con problemi di infertilità, spero non ci arrivi.
Finalmente l'ho detto! Finalmente ho detto a qualcuno che questo giudizio così superficiale della mia condizione non è esattamente quello che mi rappresenta.
Perchè lo faccio?
Perchè finalmente riesco a mettere i puntini sulle i della mia esistenza.
comincio a tirar fuori le unghie e comincio a difendere Anna, piuttosto che tenere tra i denti quello che mi fa male. Comincio a scalciare io piuttosto che farmi mettere i piedi in testa e questo mi fa sentire bene. Anzi no, benissimo.
Sapevo che questa condizione mi avrebbe portato più lontano di quello che io stessa potevo immaginare, intendo la mia condizione di infertilità, e ora comincio a raccoglierne i frutti. Ho ancora molto cammino da fare, sarà dura la salita, ma se comincio a volere più bene a me che alla condizione psico-emotiva degli altri, sono già avanti.
Parecchio avanti.

mercoledì 29 giugno 2011

non riuscire a spiegare

Sono arrabbiata.
Arrabbiata perchè intorno a me ci sono persone che non hanno voglia di capire, perchè a loro importa la risposta che se non ho figli è solo colpa della mia testa, e ora che finalmente ho trovato la causa, che è fisica ed oggettiva, ecco, ora, non desto più importanza.
Sono passata in secondo piano, non sono più un caso da studiare.
Da criticare, da giudicare.
Al mio entusiasmo per aver centrato la questione la risposta più sensata, oltre il silenzio, è stata un "Ah!".

Siamo diventati una coppia scomoda io e lui.

Mi sento sola.
La mia casa è sempre stata pronta ad accogliere, siamo due persone che hanno necessità degli altri, di stare a tavola con un bicchiere di vino a parlare di tutto e di niente, di una risata, di un abbraccio.
Invece ci ritroviamo a fare il giro di telefonate per capire se si può cenare insieme e non riceviamo risposte.
E' come se in questa società non ci sia spazio per parlare di figli. Parlarne qui è come parlarne all'interno di un'oasi, a discutere di infertilità poi nemmeno a pensarci! E' come se tutto fosse più importante: la carriera, il lavoro, le tasse, la politica (!!), le vacanze, la moda, la casa, il giardino. Tutto è più importante, oppure no.  A volte mi sembra di guardare negli occhi vuoti della gente e chiedermi "perchè non capisci cosa ti sto dicendo? come mai  pensi di aver compreso il perchè del mio stato d'animo, relegando ad un mio disturbo psicologico, il bisogno di procreare?"
Perchè arrivati a quasi quarant'anni, ci ritroviamo praticamente soli, noi due, a combattere con l'insufficienza, quella che mira al cuore, in cambio di un racconto di niente.
Sono un pò giù.
Ho mal di testa, la terapia comincia a fare effetto e a dare i primi segni di intolleranza.
Forse è questo. O forse no.
Che noi chiediamo solo di camminare a piedi nudi in un prato con i nostri figli.
Del resto non ci importa.
Non ho più le forze per spiegarmi.
Ho speso tante parole per cercare di far capire.
Non mi sono mai nascosta dietro la mia difficoltà procreativa, ne ho sempre parlato, cercando di diffondere l'esempio e cosa ho ottenuto?
giudizi.
Oggi scopro che mia sorella ha preso un appuntamento con il mio gine-angelo, per un controllo.
Le dico che mi avrebbe fatto piacere saperlo prima, che siccome l'ho incontrato due giorni fa, avrei potuto dirgli che la mandavo io in quanto sorella, mi faceva piacere far capire con i fatti al mio dottore che mi fido di lui e dunque lo raccomando. Lei mi ha risposto che non aveva intenzione di mettere i manifesti del fatto che stava andando a fare una visita ginecologica, come faccio io (ha aggiunto).
Non sono scese le lacrime solo perchè la terapia con l'ignatia amara mi sta impedendo di piangere (sigh!).
Non ha capito che io non faccio un semplice controllo ginecologico e per questo mi vanto in giro di farlo. Come se affrontare tutti gli esami invasivi che ho fatto finora sia un vanto.
Io ho cercato lui perchè so che è uno specialista, e fino ad ora mi sta prendendo per mano e mi sta portando sulla strada che mi condurrà a mio figlio.
Che messaggio ho dato fino ad ora se nemmeno la mia famiglia, i miei amici, riescono davvero a capire quello che in due anni ci è accaduto?

martedì 28 giugno 2011

ad un passo da te

sembra che abbiamo toccato un altro punto della ricerca cause aborti.
Siamo in piena guerra donne.
ABBIAMO TROVATO LA CAUSA DEGLI ABORTI.

Almeno così dice il dott.

Sonoisterosalpingografia di oggi pomeriggio, esame semi-indolore e tutto sommato breve. Il dottore, che oggi mi sembrava più ottimista del solito, durante l'esame, gira il monitor verso di me e mi dice : " abbiamo trovato la causa di tanta sofferenza"
Mi si incastra la fronte nella posizione a punto interrogativo.
Due polipi endometriali.
Eccoli lì, piccoli e bastardi, fino ad ora hanno impedito il concepimento e soprattutto, l'attecchimento.

Cosa succede adesso?
Succede che ho iniziato da stasera stessa una terapia di estrogenici (ho letto il bugiardino e mi ha preso un colpo!) che farò per tutto questo mese di luglio, dopodichè di nuovo controllo, perchè speriamo si assorbino con la terapia. Diversamente intervento chirurgico, subito, in agosto.
Salta la vacanza, o cmq parte di essa, perchè il controllo sarà il 22 luglio.
Lui era contento.
Io spaventata. Non mi aspettavo anche questa.
Lui mi dice che devo essere contenta perchè abbiamo trovato la causa! Mi dice "quanta fretta hai di rimanere incinta?" Sbarro gli occhi. "perchè con la terapia perderemo un mese, ma forse vale la pena di tentare, per non farti fare l'operazione"
Dando per scontato che io poi rimarrò incinta subito.
Mi sembra già un buon regalo emotivo no?
Ma sono spaventata.
Lo so che dovrei essere felice, ma come dire, non ho accettato ancora la mia condizione di non normalità procreativa, e dunque, ogni volta, ogni botta che prendo, faccio difficoltà a digerirla.
Non ci voleva anche questa.
Ma forse si.
Abbiamo trovato la causa.
Non so perchè, ma non riesco a saltare di gioia.
Ma domani sarò più riposata e meno dolorante, e riuscirò a vedere il lato positivo di tutta questa faccenda, compreso il fatto che sono due anni che nessuno si è mai accorto di nulla, e ora, questo dottore in tre mesi, mi sta rigirando come un calzino.

sono stanca.

lunedì 27 giugno 2011

OGGI(AMO)

Partecipo all'iniziativa di nina che ha ideato l' oggiAmo



...quando te ne sei andato per l'ennesima volta amore mio, ho creduto che il domani potesse mettermi paura e che sarei stata in grado solo di riuscire a vivere a stenti l'oggi.
Oggi invece, figlio mio, che sto imparando a stare bene, per accoglierti aspettandoti, oggi, amo le piccole cose che mi sono davanti anche solo aprendo la porta di casa.
Ecco, oggi amo questo.
amo l'erba del nostro giardino appena tagliata, quando il sole cerca di salutarci tra i rami degli alberi

amo la cascata di solanum bianchi, che silenziosamente invade l'entrata a casa nostra e profuma le nostre giornate
i fuochi d'artificio, preludio di estate, tra i pini marittimi davanti casa.

e amo questo fiore, perchè da una pianta spinosa, inavvicinabile e difficoltosa, nasce in tutta la sua bellezza, riempendo il nostro giardino di colore.


Ecco amore mio, per questo, e non solo, ti aspettiamo per amare insieme,
domani.

giovedì 23 giugno 2011

step by step

http://www.youtube.com/watch?v=sWa5vE4MUpU

ok.
altro step.
marito promosso.
niente virus.
pensiero in meno.
Sicuri che anche lui sarebbe stato sottoposto a sbruciacchiatura in punti non proprio carini, la sorpresa è stata grande quando invece il nostro amico Dott è venuto da me baldanzoso, dicendo che era tutto ok!
bene,
ottanta eurini e passa la paura.
Già detto che ho acceso un mutuo nello studio dell'amico dott?
c'è la fiammella che arde costantemente lì dentro.
vabbè, lasciamo stare, non voglio pensare a questo, ho imparato in questi anni, che a questo c'è rimedio, i soldi li troveremo da qualche parte, non voglio più passare notti insonni per questo.
Ora a-ri-tocca a me: lunedi 27, sfruculiamento della cavità uterina, ovvero isteroscopia diagnostica.
Fifa.
Poco dell'esame, molto dell'esito, perchè, mentre fino a poco tempo pensavo di essere sanissima, ora comincio ad avere dei dubbi grossi come una casa. Più che altro un pò mi preoccupano i tempi, il fatto di andare incontro all'estate e che sarò di nuovo lasciata a me stessa e alla mie tempeste emotive, per questo vorrei che tutto fosse a posto prima delle vacanze...e ho paura che i tempi invece andranno ad allungarsi inevitabilmente se dovesse trovare qualcosa che non va.
Io, invece, ho una bella sensazione dentro se dovesse ridarmi l'ok per ricominciare a cercare.
cmq, almeno, che mi si dia l'ok per tornare a fare l'amore.
aiutttttttttttttttttoooooooooooooooooo! crisi di astinenzaaaaaaaa!!!! non si può passare da 10 a 0 in una botta!!! Se mi poteste vedere, notereste delle occhiaie scure sul mio viso!!!!!

io come sto?
bene.
Lo scrivo piccolo perchè ho paura a scriverlo. Ma è così.
Ho ritrovato  l'ottimismo per guardare al domani e il mio desiderio di avere un figlio non è il pensiero dominante, forse perchè sono distratta dal voler capire se sto bene.
A volte mi sento sola.
Questo si.
Mi sento non compresa dalle persone che mi circondano, come vivessimo su piani diversi: a volte mi tocca prendere la scala a pioli e raggiungere il piano di chi voglio vedere. Mi viene una malinconia a scriverle queste parole, ma questa è la storia della mia vita, inutile ripetersi. La botta di novità vera è costituita dal fatto che sto imparando a non pensare che se questo accade è perchè sono io la sbagliata, bensì perchè il resto delle persone non arriva a certi livelli.
no niente, non vado avanti con questo discorso...non mi va. mi sto incartando e non voglio dare spazio a queste mie riflessioni ora.
Sabato ricomincio il secondo ciclo di omeopatia. Ricominciamo con la sepia 200 ch....le mie droghe meravigliose...
quanto sono contenta di quelle palline zuccherose!

lunedì 20 giugno 2011

Forza Nadia!

" ci sono 21 follicoli!
mercoledì pick up, sabato al massimo trasfert!"

poche parole incomprensibili alla maggior parte delle persone. Un codice nostro, un linguaggio di comprensione che ci rende solidali e che ci unisce nell'attesa.
Qualcuno dovrà pur accorgersi di tutto questo per venire a cercarti e portarti sulla strada che ti porterà dalla tua "pantufolina", il tuo grido di aiuto non potrà rimanere inascoltato, ne sono sicura!!
Nadia piccola mia, ce la faremo, le nostre mani si stringeranno ed io accarezzerò la tua pancia, cullandomi nel tuo sorriso.

venerdì 17 giugno 2011

Interrompere

Succede che,
e lo so che molte di voi ora mi daranno contro,
succede che, il mio migliore amico aspetta un bambino.
Così, non voluto. Non cercato. Non pensato.
Ma aspettano un bambino.
Ok lo tengono. Lui è felicissimo, ha dovuto prendere atto che la sua vita cambiava, soprattutto perchè con la sua compagna la storia non era ancora davvero avviata, comunque è felice, e noi con lui, perchè per me e mio marito è come un fratello.
Succede che hanno deciso di fare l'amniocentesi e che fino a ieri erano indecisi e non la volevano fare perchè il bi-test aveva dato loro degli ottimi risultati. Poi ieri mi arriva una telefonata e lui mi dice che stamattina l'avrebbero fatta, ma la sua voce era tremolante e lo sentivo che non era convinto. Gli chiedo se il dubbio riguardava il fatto che l'amnio di per sè ha una percentuale di rischio aborto o se c'è altro. No, è solo per quello.
Allora gli chiedo se quindi, nel caso di risultato negativo, loro contemplano l'interruzione di gravidanza, e lui mi risponde di si.

Scusate, lo so che non sarete daccordo e non capirete, ma a me sono scesi due lacrimoni enormi.
Ci sono rimasta male.
Io non lo so cosa farei, sono onesta, e dunque non sto giudicando la scelta, credo davvero che dovrei trovarmi lì in quel momento, però...
ora, io ho avuto tre aborti.
 Prego affinchè non debba trovarmi a decidere di dover essere io ad autorizzare l'interruzione perchè penso ne morirei. Per me, per noi diversamente fertili ,il concepimento,  la gravidanza sono un miracolo tale, che mi risulta davvero difficile concepirne l'interruzione. Ecco, ora loro sono lì in attesa di fare l'esame, ed io ho il mal di pancia di annuncio ciclo che mi sta piegando in due, e sono triste. Triste perchè forse noi, con i nostri canoni di vita che riteniamo "normali" forse non dovremmo avere la possibilità di decidere per la vita di un altro essere umano che non rientra nei nostri canoni "normali". Io la frase "generi un infelice, non è una vita", scusatemi, non la capisco. Io sto lottando con tutta me stessa per portare a termine una vita, e per me vita è già nel momento in cui i miei ovociti sono stati fecondati. Lo so, c'è dell'altro. Ma forse è per questo concetto mio personalissimo di esistenza che ho sofferto tanto per i miei aborti.
Ecco, l'ho detto.









- Interrompere - disegno di Franco Purini

lunedì 13 giugno 2011

giorno 23 del ciclo.
giorno 13 dall'intervento e dalla mia personale rinascita.
giorno 10 della terapia preconcezionale e omeopatica.
Le perdite continuano, spero siano segnale di guarigione e che "là dentro" qualcuno si stia impegnando per rimettere a posto tessuti, pelle e umore.
vado avanti.
lentamente, ma cammino.



speranza

- "stai meglio vero?"
- "....si."
- "si vede dal viso, hai una luce diversa"
La verità  è che non voglio più leggere la parola compassione negli occhi delle persone che mi guardano.
Ho un difetto. Esternare quello che ho dentro, e allora parlo, parlo, parlo. Di tutto quello che mi accade. E così mi rendo vulnerabile perchè sono io che dò gli strumenti alle persone per attaccarmi nei punti più deboli.

Una persona è arrivata a dirmi che se io non fossi così attenta, nemmeno mi sarei resa conto dei miei aborti, tanto erano iniziali e che magari è accaduto anche a lei e non se ne è mai accorta.
Mi dispiace per lei, perchè io invece, me ne sono sempre accorta.
E sono questo anche grazie a quello che è accaduto, non sarei potuta essere diversa.
Ed è vero, sì. Sto meglio.
Ho paura a scriverlo, ma sto davvero meglio, perchè ora riesco a pensare al futuro, mentre prima avevo paura del giorno dopo.
E non è male.
Non è poco.
Per me.

giovedì 2 giugno 2011

2 giugno: si chiude un ciclo di dolore

Non potrò più dimenticare e cancellare dalla mia mente questa data, il giorno in cui svegliandomi mi sono accorta che te ne eri andato via da me. Il giorno prima ti sentivo e la mattina dopo non eri più con me.
E' passato un anno.
Quel giorno pioveva, io a letto immobile, seguivo le istruzioni dei dottori pur sapendo che questo non sarebbe servito a nulla. Oggi c'è il sole, anche dentro di me.
Tu sei il mio lutto, quella ferita che non riesco a cicatrizzare, quel dolore che si rinnova sanguinando, ma ora sei anche la mia forza, la mia rinascita, la mia partenza.

"non ho fretta dottore, ma voglio sapere contro quale mostro sto combattendo, perchè io non ho superato queste perdite, e so che per lei sono un caso come gli altri, ma credo che se vuole, può capire".
Deve aver visto nei miei occhi lucidi, la mia vulnerabilità, il mio dolore e le mie aspettative, e il mio sconforto dopo aver compreso che finito l'intervento di laserterapia avremmo dovuto attendere altri 40 giorni per capire cosa fare. Allora si è alzato in piedi e si è appoggiato al muro, le mani dietro la schiena, si è tolta la maschera di fretta che ha sempre avuto negli ultimi controlli e guardandomi fisso nel punto in cui stavo per scoppiare a piangere, mi ha detto:
 "noi tre siamo un team. Io, te e Fabio. Abbiamo lo stesso obiettivo, arrivare ad una gravidanza ed essere in grado di portarla avanti. Non posso dirti che sarò in grado al 100% di evitare altri aborti, io questo non lo posso sapere, lo può sapere solo Dio, ma faremo tutto quello che è scientificamente e umanamente possibile fare. Tutto. Quando ti sentirai sconfortata e depressa pensa a questo: stai facendo tutto quello che è in tuo potere. Non sei sola e non ci sono colpe. Ti sembrerà strano ma invece io capisco le tue parole, perchè l'aspetto abortività è da un punto di vista della ricerca e della scienza, l'aspetto che più mi appassiona e che studio continuamente e che mi ha portato ad un livello molto alto della mia ricerca, e da un punto di vista psicologico ciò che più mi coinvolge e mi stimola a cercare di risolvere. Non sei sola, siamo una squadra, e non ci sono colpe. Ora stiamo pensando alla tua salute, poi inizieremo la battaglia, perchè avremo molto da combattere".
A chi mi ha detto che l'intervento di laserterapia per i condilomi era una cazzata, faccio una pernacchia sonora, perchè il dolore che ho provato e che ora provo è di un certo rilievo, per non dire che vorrei sbattere la testa al muro. Mi sento acciaccata e stremata e mi vien da ridere pensando all'ironia della coincidenza del calendario, che con questa data chiude un cerchio di dolore, intimo e fisico.

Ora di dolore non ne voglio più provare.

Abbiamo schierato le truppe, sono in fila in attesa della battaglia.
Appuntamento il 4 luglio, un altro mese, per verificare se il laser ha avuto gli effetti desiderati, e controllo per lui, che nel frattempo si è visto in diretta televisiva tutta la guerra laser al papilloma ed è rimasto impietrito quando il dott gli ha detto che faremo il laser anche a lui nel caso il controllo e le analisi dovessero rilevare l'hPV, ma ubbidisce il mio uomo, perchè sa che se ce la faccio io, può farcela anche lui.
Nella prossima puntata affronteremo la questione endometrio ed eventualmente faremo una sonoisteroscopia dell'utero per controllare che sia tutto a posto.
Intanto ho iniziato una terapia preconcezionale a base di prefolic e integratori di vitamina B che tra un mese dovrebbe dare effetti anche sull'endometrio, nella speranza non mi debba sottoporre ad ulteriore esame invasivo di controllo.
Gli esami sulla poliabortività "vanno bene un paio di ciufoli", cito testualmente l'emerito dott, abbiamo delle mutazioni eterozigoti per l'MTHFR e delle alterazioni delle sottopopolazioni linfocitarie che ci daranno filo da torcere, e quella sarà la "battaglia madre" che ci porterà alla conquista di te, figlio mio.

Come sto io?
a parte il dolore fisico, sollevata, come se tutto il peso che ho portato fino ad ora sulle mie spalle fosse stato equamente distribuito.
Ho molta strada da percorrere ancora, soprattutto per guarire il mio cuore e non so come ci riuscirò ma comunque ci riuscirò. 
Inizio la terapia omeopatica e interrompo l'agopuntura.
Questo ha provocato un disastro diplomatico, perchè io, nel tentativo di percorrere tutte le strade possibili per tornare a stare bene, non ho pensato che due terapie contemporaneamente potevano essere incompatibili se non eseguite dalla stessa persona. Ragionamenti e dibattiti che, a dirla tutta, ieri sera mi hanno sfiancato, soprattutto perchè per l'ennesima volta mi sono vista protagonista sul palco del giudizio degli altri, che in realtà sono io che coinvolgo e dunque poi non posso pretendere che non esprimano il loro parere in merito, parere che nella maggior parte delle volte coincide con la frase: " non devi pensarci. E' tutta colpa della tua testa e del tuo pensiero fisso". Abbozzo, ma sto imparando a tirar su i muri e a tirar fuori la rabbia e la competenza e soprattutto, la consapevolezza di me nella comprensione di cosa significa la gioia del dolore, senza altri giri di parole che mi fanno entrare in un circolo vizioso, un cane che si morde la coda, un'ansia che si rigenera nell'ansia. Invece no. Voglio uscire da tutto questo e smettere di parlarne. Basta.
Non c'è nulla da aggiungere, ora devo stare bene per combattere questa guerra che mi porterà a te.
chiuso.

    mercoledì 1 giugno 2011

    Cominciamo

    Cominciamo da qui.
    Non ricominciamo.
    Cominciamo.

    Perchè? direte.
    Perchè sto piano piano capendo dove sta il nocciolo della questione.
    Tutto il susseguirsi degli eventi di questi interminabili ed intensi mesi mi stanno portando ad una méta che io fino ad ora non conoscevo.
    Tutto questo profondo dolore mi sta regalando la conoscenza di me stessa e sto crescendo.
    Per la prima volta nella mia vita, sento di aver fatto uno scatto, che mi porterà ad un cambiamento definitivo.
    Di questo e per questo ringrazierò per sempre mio figlio.

    Oggi pomeriggio visita dall'omeopata.
    Non dirò che farò anche questa prova per riuscire ad ottenere ciò che vorrei, no. Vi dirò che quello che sto facendo lo faccio per me stessa, perchè da sola non ce la faccio ora e non ho gli strumenti per capire.
    Molto interessante ciò che ne ho ricavato:
    curiamo una situazione che si riassume in una parola, spasmo.
    Le correlazioni ricavate dai miei racconti sono incredibili, ed io, con tutte le mie autoanalisi non me ne ero mai accorta.

    Spasmo 
    Lo spasmo è una contrazione improvvisa e involontaria di un muscolo (o un gruppo di muscoli), di un organo cavo o di un orifizio. È a volte accompagnato da un repentino "scoppio" di dolore ma di solito è innocuo e cessa dopo pochi minuti. La contrazione spasmodica dei muscoli può essere dovuta a un gran numero di condizioni mediche, tra cui la distonia.
    Per estensione uno spasmo è un'improvvisa e temporanea esplosione di energia, attività o emozioni.
    Un sottotipo di spasmo è la colica, un dolore passeggero dovuto a contrazioni della muscolatura liscia in un particolare organo (es: il dotto biliare). Una caratteristica della colica è la sensazione di doversi muovere, e il dolore può indurre nausea o vomito se molto acuto. Serie di spasmi o spasmi permanenti vengono chiamati spasmismo.


    I miei spasmi di dolore in seguito alla discinesia dello sfintere di Oddi con conseguenza le coliche biliari per cui sono stata operata nel 99 e nel 2009 ( interventi entrambi a seguito di eventi dolorosi), i dolori allo stomaco da gastrite che mi hanno trafitto come un coltello, lo spasmo bronchiale che non mi fa respirare ora, o che mi fa respirare male, l'allergia aumentata (guarda caso) in questi due anni, ed infine, le gravidanze che non vanno avanti, non partono, a causa di che cosa? apparentemente per nessuna causa, se non per uno squilibrio mio interno, uno spasmo interno che sempre di più ora, si sta concretizzando come concetto.

    Dunque, cominciamo da qui.
    Non lo so se questa cura avrà ragione e risultati, quel che ora è importante è che sto facendo concretamente qualcosa per me stessa e per il mio equilibrio, ho toccato il fondo e con mano sto toccando le pareti dei miei errori. Questa nuova consapevolezza sarà la mia partenza.
     Ora.