sabato 31 dicembre 2011

speranza

Voglio condividere questo pensiero della mia amica G. mentre racconta del suo natale appena trascorso, della felicità nell'aver potuto avere a casa suo marito per qualche giorno di pausa dalla chemio ospedaliera.
Perchè questa consapevolezza mi abiti ancora, perchè questo grande dono sia di insegnamento, affinchè ogni momento di sconforto non prevalga sulla speranza nel futuro.
Buon anno,
Anna


(...) Certe volte mi dimenticavo che è L. è malato e poi mi accorgevo di quale assurdità sia questa leucemia che rende fragile ogni certezza e prende il sopravvento sui nostri amori, sulle nostre più potenti volontà. Così per me è stata bella anche solo la normalità: sono certa che non la si sa apprezzare finché non ci si accorge di quanto è preziosa. Eppure ho realizzato che ogni momento della nostra esistenza, seppur difficile, ha un senso, e rende più innamorati della vita e di quanto di semplice e buono ci offre. Se penso a quando usciremo da questa terribile esperienza, arrivo a sentirmi persino fortunata per l'occasione che abbiamo avuto per godere di ogni dono, pensando che nulla è automatico, ma tutto è una conquista o un'opportunità. E devo ringraziare per essere più pronti di altri per accettare quest'angoscia e sconfiggere il dolore e la malattia.(...)


venerdì 30 dicembre 2011

A un giorno dalla fine.

A un giorno dalla fine.
Non propositi per il futuro, ma conteggi del passato.
Anche perchè io di buoni propositi non sono capace di farne.
Anno impegnativo, in cui ho fatto pace con me stessa ma sono stata costretta a guardarmi dentro fino in fondo, per ritrovarmi a terra nel buio, e poi credere in quella luce lontana, debole, insicura, che nel tempo si è ingrandita portandomi ad una consapevolezza matura.
Anno che mi ha portato via mia nonna, la grande donna che era.
Da quel momento il mio anno è finito, tutto il resto si è ripiegato su stesso. Era maggio, di nuovo quel maggio. Quello in cui Pamela se ne è andata, quello in cui il mio respiro si è fermato, quello del mio primo angelo volato in cielo, quello dell'arrivo di Chiara mia nipote.
Non li voglio fare i bilanci, tanto non hanno valore. La mia bilancia pende solo da una parte, ed è per il peso del mio cuore che ti aspetta.
Sono anni di attesa questi.
Non un periodo breve, anni.
E' così che deve andare. Questo è il mio cammino ed il lavoro vero è che io sto imparando ad accettarlo. Non mi chiedo più il perchè accadono queste cose, quale è il senso di tutto questo. Non c'è una ragione vera, io non credo di essere una donna predestinata alla sfortuna e al dolore. No. Credo che non avrei potuto fare un percorso diverso da questo.
Non è facile come la descrivo, certo. Ho conosciuto la sofferenza, quella intima, che ti distrugge, non la rabbia per il torto subìto, come ci fosse la possibilità di prendersela poi con qualcun altro. No, quando questa ultima gravidanza si è interrotta, io ho sentito un dolore sordo, di strappo, lacerazione dentro. Ho visualizzato un colore, il rosso. E poi il bianco del nulla.
Ho passato giorni sulla mia poltrona a dondolare la mia pancia.
Non avrei mai pensato di poter provare quelle sensazioni.
Il dolore ci abita come scrive la mia amica Clara. Ed io ne faccio tesoro.
Era un elemento di me stessa che io non conoscevo. Grazie a questo, ho imparato ad avere fiducia in me, nel mio istinto, nelle mie sensazioni. Sensazioni vere, che non hanno mai fallito, che non mi hanno mai abbandonato. E' quel percorso di consapevolezza di cui tanto ho parlato per anni a me stessa e agli altri, manco fossi una predicatrice dell'ultima ora. Sapevo di cosa stavo parlando ma non lo avevo vissuto. Ora ci sono dentro, dentro una fase di consapevolezza piena, verso me stessa come donna, verso chi abita e condivide con me questa ricerca, verso questo mio corpo che deve riuscire ad accogliere una nuova vita.


Questa mattina mi sono fatta un regalo.
Mi sono comprata una statuina di Willow tree che ho conosciuto lo scorso anno tramite Nora e che ringrazio per questo. Ho amato quelle statuine da subito ma non ho mai avuto il coraggio di comprarne una, per scaramanzia forse, non lo so....
Questa è la statuina del voler bene che ho acquistato, e credo che non ci sia simbologia più adatta in questo momento ora .

Per me non è la conclusione di una fase, ma solo un passaggio. Non è l'inizio di un nuovo anno, perchè il mio anno è già finito. Mi considero in essere ora e non voglio ricominciare ancora.
Certo devo comunque fare in conti mio malgrado con tutti i fatti accaduti sino ad ora e tirare delle somme per poter imparare dagli sbagli.
Mi son giocata gli ultimi bonus e ora sono qui, in attesa di poter vivere davvero.

Auguri a chi passa di qui con passo leggero, senza commentare.
A chi ha sempre un pensiero dolce per me, che è la cosa che più mi commuove.
Auguri alle mie donne sofferenti, in attesa di poter ricominciare, per un figlio, una nuova casa, un nuovo compagno, un nuovo addio.
Il più bel regalo che mi è stato fatto sin qui è la diversità di questo mondo femminile, l'intensità che gli appartiene, la solidarietà e l'amore di cui solo le donne sanno parlare e, dare.
Per questo, infinite grazie.
Buon anno.

e buon anno al mio piccolo, che è nel nostro cuore.

Guardavamo dalle finestre, là
dove i tigli
si stagliavano neri
nella profondità del cortile.
sospirammo
ancora, la neve non veniva,
ed era tempo, ormai,
era tempo.....

E la neve venne,
venne verso sera,
essa
giù dall'alto dei cieli
volava
a seconda del vento;
e nel volo oscillava.
A falde sottili come lamine,
fragili,
era confusa di se stessa.
La prendevamo nelle mani,
e stupivamo:
dunque, era quella la neve?


.... Dopo sette giorni
venne la neve nuova.
Non venne -
precipitò.
Cadeva così fitta,da non potere
tenere aperti gli occhi,
a tutta forza
vorticava in cerchio, mugliando.
... ma disperò di sé,
non resistette
e si diede per vinta.
E noi, ansiosi
sempre più spesso
scrutavamo l'orizzonte:
quando quella vera verrà?
Perché era tempo,era tempo....
Ed un mattino
era davvero tanta
ed era davvero bella.
Cadeva e cadeva
nel baccano dell'alba
fra il rombo della macchine e lo sbuffare dei cavalli,
e sotto i piedi non si scioglieva,
anzi diventava più compatta.
Giaceva
fresca e scintillante
e ognuno ne restava abbagliato.
Ed era lei, la neve. La vera.
L'aspettavamo.Era venuta. 

di E. Evtushenko

giovedì 29 dicembre 2011

di giornate natalizie, rinascite e speranza

Bene!
Facciamo il punto della situazione.
Devo un pò di ringraziamenti che mi si sono accumulati in questi giorni.
Primo tra tutti il dono swap di Ila Plectrude: dolcissima, ha pensato a come far rilassare un pacco di nervi tesi come il mio! Dunque trattamento di bellezza/relax. In effetti sono stati giorni di fuoco, ma non mi lamento.  Mi sento viva, è stato come un effetto tappo stappato: mi sentivo immobile. Poi tutto insieme il boom, e ora ho un sacco di energia da incanalare, e sto già pensando come.
Intanto Ila, appena usufruirò del tuo dono, te lo farò presente, per ora, è stato uno dei regali natalizi più azzeccati!! grazie!


 Ecco, intanto lascio qui un pò di fotine natalizie di questi giorni...
Questi sono biscottini allo zenzero e cannella che ho confezionato per le zie, quest'anno niente regali, non se poteva fà...

 Questa la sera della vigilia di natale.....                      E questa, la mia casa, stamattina...adoro la mia tana...      

questa è una delle decorazioni per partecipare al contest natalizio di mamma felice, ma non ho fatto in tempo a pubblicarlo entro il 24/12, vabbè ne usufruiranno i miei ospiti stasera (siamo circa 15, aiuto! devo preparare ancora tutto!!)
...ed infine...eccoci qua. Io e la mia paperotta la mattina di natale. La mia piccola testarda nipotina, l'unica bimba per ora in famiglia, che ci fa impazzire e ci toglie il fiato...la nostra speranza e tutta la gioia di questi momenti..



E veniamo a noi.
Nuovo controllo dal gine-tascabile o mini-gine, ieri sera.
Il perchè lo chiamerò così da adesso in poi ora lo spiego.
La prima buona notizia è che la colposcopia è ok. Lo avevo avvertito che le brutte notizie, in caso ci fossero state, avrebbe dovuto darmele dopo il 31/12. Se sono in riserva, e continuo a dirlo, non posso giocarmi tutto nel 2011, sono in riserva, non ce la posso fare a digerire altre brutte notizie. Motivo per cui, non ho ancora ritirato la prescrizione medica per il cariotipo genetico. Non ce la faccio. Rimando al 2012.
Comunque, nessuna brutta notizia per ora da un punto di vista ginecologico, il risultato del paptest tra 15 gg, ma vista la colposcopia, non ci aspettiamo brutte nuove.
La mia attività ovulatoria sta riprendendo. Ieri abbiamo visto un follicolo di 11 mm. Secondo il mini-gine l'ovulazione non avverrà prima dei 6 giorni. Io affermo che avverrà prima. Ho dolori forti da ovulazione, mi conosco. CONOSCO I MIEI FOLLICOLI. so che crescerà prima al ritmo di 2 mm al giorno (contro i classici 1-1.5mm) per arrivare ai 21mm prima. Magari la notte di capodanno? Magari.
Comunque abbiamo fatto una scommessa. Vediamo chi vince.
Considerando che fino a qualche mese fa non riuscivo nemmeno a parlare quando entravo nel suo studio e mio marito doveva sempre accompagnarmi, abbiamo fatto bei progressi di confidenza, e questo mi fa stare bene. Ad un certo punto mi tira fuori un rosario tibetano dalla tasca per dirmi che lo usa per le preghiere e i pensieri positivi verso casi come il mio e tutte le donne che hanno problemi come il mio .
Ecco, io rimango un pò senza parole in questi casi, non so mai che cosa dire.
Poi sulla porta mi dice, con le mani in tasca (bell'espressione) che capisce il mio desiderio ma che mi giura che per lui è importantissimo riuscire a farmi avere un bambino, forse è più importante del mio desiderio (esaaageratoo), che vive e lavora solo per questo, nel senso, per casi come il mio, e che ci pensa di continuo.
Bè, allora ho detto: "posso farti diventare tascabile e metterti in una delle mie tasche e portarti via con me?"

ecco.
questo è un bel modo in fondo per concludere l'anno. 
La fiducia nel mio futuro.
Per questo non sto guardando al mio passato.
Per questo non sto pensando.
Credo alla terapia del dolore. 
C'è stato un tempo per il dolore. Se chiudo gli occhi sento la fitta acuta che ha attraversato il mio cuore. Non  lo scrivo tanto per scrivere. E' esattamente quello che ho provato. Se ripenso a quella fitta, mi salgono le lacrime e mi viene il nodo alla gola. Ma avevo bisogno di quel tempo per arrivare a questo. 
Mi manca il mio bambino.
Mi mancano le coccole che gli ho fatto in quel tempo.
Mi manca come lo avessi tenuto con me dopo la nascita.
Mia madre è passata per ricordarmi che, visto che da un punto di vista ginecologico è tutto perfetto, è solo l'ansia la causa di tutto.
Io vorrei urlare un vaffanculo grande come una casa.
Ho ammesso di essere in ansia in passato. Ora non ammetto questa spiegazione e non ammetto che mi si dica ancora (ancoraaaaaaaaa) che l'ansia provoca i miei aborti. vaffanculo.
ma non ho voglia di litigare.
abbasso lo sguardo, lascio scorrere quella lacrima sulla guancia.
Non voglio più essere compresa. 
Non voglio più fare pena e compassione a nessuno.
Non voglio più dare spiegazioni.
Ho aperto cuore e anima e sono stata solo giudicata.
Tutto questo mi ha reso arida verso il mio prossimo, non tutti, ma non vale, perchè dal "tutti" devo escludere le donne che ho incontrato qui nel web, che soffrono ogni giorno per diventare mamme, ma appunto, non vale. Non è normale tutto questo. Stasera ho 15 persone a cena, persone che prima erano i miei migliori amici, oggi non lo sono più nel mio cuore. Sono persone con cui scambio un bicchiere di vino. Non ho mai incontrato i loro occhi, non ho mai sentito il calore delle loro mani mentre stringevano le mie.
Ma va bene. Mi dispiace solo dover far finta di essere un'altra.

I miei piani sono ben delineati nella mia mente. 
Prendo quello che mi arriva. Spero ma non troppo. Mi fermo. Assimilo. Ritorno a vivere.
Questo posso fare ora.
In attesa di te.


lunedì 26 dicembre 2011

imperfezioni perfette

con questa foto partecipo al contest le (im)perfezioni di mannalisa


Elogio dell'imperfezione in un contesto naturale a mio avviso perfetto: l'autunno del mio giardino.

sabato 24 dicembre 2011

Solo per oggi crederò fermamente,
nonostante le apparenze contrarie,
che la Provvidenza di Dio si occupi di me
come se nessun altro esistesse al mondo.

Solo per oggi avrò cura del mio aspetto;
non alzerò la voce, sarò cortese nei modi,
non criticherò nessuno,
non pretenderò di migliorare nessuno se non me stesso.

Solo per oggi compirò una buone azione e non lo dirò a nessuno.

Solo per oggi dedicherò dieci minuti
a qualche buone lettura ricordando che,
come il cibo è necessario al corpo,
così la buona lettura alla vita dell’anima.

Solo per oggi non avrò timori.
Non avrò paura di godere
Ciò che è bello e di credere alla bontà.

Solo per oggi mi farò un programma:
forse non lo seguirò a puntino ma lo farò
e mi guarderò da due malanni: la fretta e l’indecisione.

Posso ben fare per dodici ore ciò che mi sgomenterei
Se pensassi di doverlo fare per tutta la vita.


Papa Giovanni XXIII

buon natale,
a chi non crede, a chi ha speranza, a chi ha stretto nel cuore il dolore, a chi non c'è più con me, a chi è andato via da me.
buon natale a voi donne coraggiose che affrontate il percorso in pma e in adozione, buon natale a voi mamme già nel cuore  e nella pancia, buon natale ha chi ha fretta e non ha tempo per fermarsi, buon natale a chi odia le mie mail e gli sms, buon natale a chi è solo ma non vuole rimanerci, buon natale a chi è appena arrivato in questo mondo, buon natale al mio dottore e a chi mi sta aiutando ora, buon natale a chi ancora cerca nel buio quella luce, a chi non molla mai, a chi rende preziosa la propria esistenza, a chi ha dimenticato se stesso, a chi ha voglia di sorridere.
buon natale alla mia famiglia, ai miei angeli che non si sono fermati con noi, alla loro anima, presenza costante della nostra vita.

io mi raccolgo in un angolo intrecciando speranza e vi osservo da qui. Ancora.
buon natale,
Anna

giovedì 22 dicembre 2011

un viaggio di riflessione

58° PA
ciclo arrivato.
rinascita.





20 Dicembre 2011
ore 11.30
Siamo in viaggio da due ore.
Torniamo in Italia.
Sono nel cuore della Germania viaggiando su di un SUV e nevica.
Nevica da quando siamo partiti: è il primo giorno di neve tedesco, oserei dire "che fortuna"!
Sono un pò in apprensione per questo viaggio. L'autista dice che è tutto ok, ma io ho paura di qualche imprevisto dovuto al tempo. Sussulto per ogni frenata e rallentamento. Ho l'incubo di rimanere bloccati nella neve, ma confesso, il mio incubo peggiore è il mio puntuale bisogno di fare pipì e già mi immagino sulla corsia di emergenza in vera "emergenza" alla berlina di tutti i camionisti tedeschi passanti!!

Questo paese mi ha sorpreso per la sua efficienza e determinazione ma non ne sono rimastra affascinata.
Ho ascoltato racconti allucinanti sul percorso scolastico che i bimbi tedeschi devono affrontare e per i quali si decide tutto già in tenera età: se potranno accedere a livelli superiori di istruzione oppure entrare a far parte della classe operaia.
Ho capito che in un certo momento dell'anno c'è un tasso di natalità più alto del solito perchè risalendo a nove mesi prima si arriva alla settimana del carnevale in cui tutto il paese si blocca e si pratica sesso sfrenato e libero. Va bene. Non ne faccio un problema di perbenismo, mi è venuto solo da pensare ai nostri percorsi per diventare genitori. Ho sorriso amaramente pensando a quanto è diversa la vita.

ok, finisco dopo. Mi sto impanicando : siamo fermi in autostrada per un incidente, da quando ho iniziato a scrivere e nevica.
Tanto.

ore 14.30
ok. Pericolo scampato. 5 km di fila per un incidente mi hanno fatto temere il peggio. Siamo usciti dall'autostrada, fatto pipì al Mac Donald's senza mangiare e rientrati in autostrada dopo l'incidente.
Siamo al confine con la Francia, non nevica più, ma il peggio del viaggio deve ancora arrivare: la Svizzera.
Mi assento dalle conversazioni dei miei due compagni di viaggio. Ho 12 ore davanti a me per pensare a quello che è successo.
Come mai mi è accaduto tutto questo?


Sono passati altri 365 giorni da un Natale pieno di speranze a cui si aggiungevano altri 365 giorni del precedente in cui, ricordo, piansi tutte le mie lacrime alla scoperta del quarto tentativo di gravidanza perso. Illusa! Già pensavo fosse passato tanto tempo!
Sto passando gli anni nel tentativo di dare la vita.
Sto sbagliando?
E' giusto che io faccia questo al mio corpo e alla mia anima?
D'altra parte c'è davvero qualcosa di più importante di quello che sto cercando di portare avanti? Per quanto io mi dica che la mia esistenza è quella di una persona fortunata, in salute, che non si lascia sfuggire i dettagli della propria vita, rendendoli preziosi, ecco, io non trovo un altro vero motivo valido.
E piango. Piango per le vite che si sono accese in me e subito si sono spente, nel dubbio che il mio corpo sia veicolo giusto e sano per portare alla luce una vita.
Ho aspettato questo ciclo di rinnovamento per due mesi.
Sento finalmente il mio corpo pronto, il mio utero vuoto in attesa.
Sono nata per questo, lo sento dal profondo.
Sono nata per dare la vita.
E per questo attendo.

ore 16.20
Svizzera, quasi Italia.
Tra meno di 24 ore sarò di nuovo su quel lettino per controllare che tutto sia andato bene stavolta.
Avrò paura e chiuderò gli occhi prima di guardare lo schermo come quando facevo le eco per controllare che il mio bambino crescesse.
Poi li riaprirò e il dottore mi sorriderà facendo una battuta come al solito e frettoloso mi dirà di rivestirmi che poi mi spiegherà bene.
Stavolta la terapia inizierà subito, il perchè non lo so. In questi giorni sto leggendo teorie e articoli su questioni genetiche dei genitori che intervengono sugli eventi abortivi. C'è una sezione di un forum che parla di poliabortività sine causa, in cui si cerca di capire il perchè. Il che è abbastanza contraddittorio, ma in alcuni casi l'uomo ha bisogno di conoscere perchè non si può accontentare di una non motivazione.
Ma io non voglio.
Non voglio capire davvero il perchè.
So che sto facendo quello che umanamente è possibile fare e non voglio sentirmi come una ha paura, e so che non sarebbe giusto per me indagare oltre.
Ho paura.
Ok, ho paura.
Continuo a sognare di gravidanze e donne incinte.
Sogno il mio dottore e lo so che sembra strano ma so anche che ora per me è l'unica ancòra di salvezza e ho il timore si stacchi e mi mandi alla deriva.
Ho paura che un giorno mi dirà "Anna, non so che altro fare per te", e mi viene da piangere per questo.

ore 18.00
Milano, vicino.
Nevica. Tantissimo.
Stiamo per entrare in Italia e mi guardo intorno.
Questo paesaggio tutto uguale, bianco, fermo, assomiglia al mio stato d'animo attuale.
Ho superato il lutto per la perdita del mio bambino ma forse non del mio utero vuoto.
Visualizzo il mio io in attesa e sto a guardare.
Ho paura.
Davvero tanta.

giovedì 15 dicembre 2011

vita mia

Oggi, 
sono quattro anni di amore con te.
Gli ultimi due passati a cercare il nostro cucciolo, a piangere i nostri angeli volati in cielo.
Non ti ho mai amato tanto come in questo ultimo momento,
tu che vorresti prenderti tutta la mia sofferenza fisica e farla tua, 
tu che vorresti colmare questo dolore e asciugare le mie lacrime.
tu che capisci senza che io ti debba spiegare, 
tu che in silenzio comprendi ciò che non vorresti sapere,
tu che mi ami senza pretese, 
che ti svegli nel cuore della notte per dirmi che sono la tua vita,
che rinnovi la tua promessa d'amore ogni giorno,
rispettandomi,
come donna,
come Anna.
ti amo infinitamente amore mio, 
grazie per aver unito la tua vita alla mia.




...scelgo di inserire qui alcuni commenti da me postati su un forum dove scrivevo 4 anni fa, perchè le parole mi emozionano.
Le fermo qui, per te figlio mio, quando un giorno le rileggerai...


Postato 14 dicembre 2007 - 01:04
...se non fosse che normalmente sono piuttosto seria sull'argomento, non avrei esitato a dire che anais è totalmente impazzita o bevuta o drogata di qualche cosa che ancora non è uscita sul mercato.
Invece no.
E' vero.
Sabato mattina ore 12, mi sposo sul serio.
Dio che strano scrivervelo qui, sembra tutto ancor più vero. E lo è. Qualcuno di voi può confermare, perchè lo sa già da un pò e ha gelosamente e gentilmente tenuto il segreto.
Una basilica romanica con i pavimenti cosmateschi a terra, i ciclamini bianchi come fiori, il mio vestito serio, senza ricami, semplice semplice che la signora che me lo ha cucito mi ha supplicato in ginocchio di mettere un ricamino sull'orlo per arricchire un pochino. e io invece ferma e decisa a spiegarle che non ho bisogno di arricchire. Non voglio essere quella che non sono, e io sono così. Un pò strana, dicono, ma così.
La mia casa, la nostra casa, progettata e realizzata come la pensavo da sempre, il viaggio insieme, lungo, tortuoso, faticoso, come tutti i viaggi, ma terribilmente meraviglioso una volta raggiunta la destinazione. Anche se destinazione non è, ma l'inizio di una strada da fare insieme.
Mi sono sempre chiesta cosa significasse il matrimonio. Ora lo so.
Ho studiato in tutto questo tempo. Sono preparata, con la testa e con il cuore.
Indissolubilità.
Mi tremano le gambe solo a pronunciarla questa parola.
IN-DIS-SO-LU-BI-LI-TA'.
boooom!
che coraggio ragazzi. ci vuole un sacco di coraggio oggi a fare questa scelta. consapevolezza dell'essere.
mica puoi far finta di niente.
mica puoi sposarti così tanto per.
no.
consapevolezza. E' questa che ti frega. Ed è per questo che non ci sposa. Si sceglie la soluzione B, caso mai poi la si cambia.
Io no. Ho scelto la prima. Buona la prima.
Rinunciare alla propria individualità perchè comprendi quanto egoista era la tua vita prima.
Capire che questa vita non è più solo affar tuo, ma del mondo intero.
E ora me la sto facendo addosso, però ragazzi, mamma mia quanto sono felice.
mai come nella mia vita.

va bene insomma, io non ve l'ho fatta la cronaca dei miei preparativi, anche perchè abbiamo preparato tutto in due mesi, e sinceramente la cronaca non sono riuscita a farla nemmeno a me con tutto quello che avevo da fare. Sono stanca, ma ho fatto un sacco di cose in questo periodo, tante tante tante che non ve le sto a dire perchè vi annoierei. Mi piaceva l'idea di farvi questa sorpresa, di raccontarlo anche a voi lettori e scrittori di questo mondo virtuale, di cui ho fatto parte anche io e di cui farò parte ancora, perchè molti di voi, virtuali non sono più e perchè con voi ho trascorso molti momenti negli ultimi cinque anni della mia vita.
Pensatemi.
Pensate che farà un freddo cane. Che la giornata sarà limpida, splendida e ghiacciata. A ripulire tutta la nebbia del passato.
Io e lui.
Due persone che si uniscono per sempre nell'amore.
Bella 'sta cosa.
pensatemi e sorridete.
Io i vostri sorrisi me li porterò dietro e quando mi serviranno mi aiuteranno a riscaldarmi un pò.

Postato 14 dicembre 2007 - 23:33

mi sto vedendo una puntata di sex&thecity in dvd, che come ultima notte da single fa il suo bel effetto. I boccoli si sono sciolti, ho una tisana fumante sul comodino e accanto una scatolina rossa con dentro le nostre fedi. La mia testimone e le mie sorelle continuano a girare per casa eccitatissime, le sento ridere e andare avanti e indietro. Io invece sono a letto, ho sonno, il dvd mi distrae. Ho visto il bouquet, è a bagno in un vasetto di vetro...sto provando a ricordare la formula del consenso a memoria, ma mica è vero che come nei film, lo guardi negli occhi e ripeti tutto senza leggere. Io non ce la farò, però fa niente.
Le parole che vorrò dire le ho già nel cuore.

martedì 13 dicembre 2011

non vedo l'oraaaaaaaa!!!

http://www.youtube.com/watch?v=Bkk9Yu2oxX8&feature=player_detailpage

consapevolezza e viaggi last minute

Ciao .....,
Nonostante ultimamente io abbia dato prova di essere un soggetto emotivamente stordito, a mia discolpa ho la prova di aver mandato questa mail venerdi in cui parlo di “punture” e non di “puntura” (questo per dire che ero fermamente convinta di doverne fare più di una!)!
Ti chiedo, per favore, visto il soggetto inaffidabile, nonostante la mia elevata esperienza nel settore (ho accusato il colpo, si capisce?), di specificare parola per parola, nonché ripetere più di una volta qualsiasi altra indicazione terapeutica  futura (la prossima volta potrei portarmi un registratore così non correrò il rischio di dimenticare!).
A questa mail fa seguito la risposta divertita del mio ginecologo.

domenica 11 dicembre 2011

III° domenica di Avvento

50° PA.
niente ciclo.
III° puntura di progesterone

Questo è per chi non crede che ci sia stato un nuovo aborto nel frattempo e mette in dubbio la competenza professionale del mio dottore. 

fioritura

questa mattina la camelia bianca ha fiorito.
Ci è stata regalata per il nostro matrimonio, il 15 dicembre di quattro anni fa, e non aveva mai più fiorito.
Inoltre la camelia è un fiore la cui fioritura è a febbraio e a maggio.
Mi è sembrato un regalo bellissimo e di buon auspicio.

Le dedico ai miei angioletti, e poi a Clara che in questi giorni ha bisogno di vedere intorno a sè solo il bello della vita, per crederci ancora fortemente.


venerdì 9 dicembre 2011

1° puntura di progesterone.
un pizzico,
una lacrima.
il ricordo netto e preciso di due mesi, mentre mi tenevo la pancia e mentre mi pungevano, parlavo con il mio piccolino dicendo "tranquillo amore mio, c'è la mamma qui con te, ci sono io a proteggerti, insieme ce la facciamo".

e invece no.
non ho fatto abbastanza per il mio piccolino.

e questo ciclo che non arriva,
e ora il progesterone, per non trattenere, ma per pulire.
per mandare via tutta questa assenza, questo vuoto che si ripete, questa immensa voglia di abbracciarti.
ci sono, sono io.
La tua mamma.
ci sono.
ancora.
sono qui.
mi senti?
non ti lascio.
resisti.
ancora.
torno.
te lo giuro

giovedì 8 dicembre 2011

cerco di far entrare questo Natale in casa nostra.
Mi costringo ad un processo che dovrebbe darmi serenità.


46°  PA.
niente ciclo.

Ogni decorazione a ricordarmi la mia pancia vuota, e il pensiero di quello che è stato e poteva essere ora.
Domani inizieranno le punture.
Il mio corpo non risponde a quelli che sono i miei desideri: pulirmi, mandar via questo peso, queste lacrime amare da ingoiare.
Salta la remota possibilità di poter programmare qualche giorno fuori per stare sola con lui per il nostro quarto anniversario: le punture non si conciliano con i viaggi, soprattutto se nessuno dei due le sa fare.
Non capisco perchè sta accadendo tutto questo.
Ho dato tanto, molto, credo.
Perchè ancora mi si chiede?
Quale è la ragione di tutto questo?


mercoledì 7 dicembre 2011

Le risorse che ho.



E' arrivato il momento di intaccare le mie riserve.
Vale a dire, rompere quel piccolo salvadanaio nascosto in un angoletto della libreria.
Romperlo e tirare fuori quegli spiccioli, che mi serviranno, per poter stare bene almeno per un pò.
E questi spiccioli, sono le mie riserve di speranza, amore, passione, voglia di futuro, creatività, bisogno di fare un figlio e di accarezzarlo, di inventiva lavorativa, di incoraggiamento verso me stessa, di orgoglio femminile.
Non sono soldi, no.
Anche se quelli sono finiti, ed io davvero, così in basso non ci sono mai stata e non so come faremo ad andare avanti i prossimi giorni, fino alla prossima puntura mensile di sopravvivenza. No. Non di soldi si tratta, ma di amor proprio.
Ed io ne ho tanto.
Anche se non sembra.
Anche se il mio lato nero prevale sempre.
E' che quando la sorte sembra davvero contro, allora mi ribello, e mi dico che no, non è possibile. Non può essere. A me no.
E quindi rompo questo maiale di coccio, porca miseria, ma in mille pezzi eh. mica che poi corro il rischio di volerlo riincollare. no. Lo disintegro.
E cerco di andare avanti ancora per un pò.

Fino alla prossima disavventura procreativa.

Sarà che ormai, la fase "invidia della pancia altrui" l'ho superata. Forse perchè ho capito profondamente che a spiegare a certa gente, che il nostro è un dono, quello di fare figli, non un obbligo, non ne vale più la pena. Che nessuno, nemmeno il padreterno, è obbligato a farci diventare madri se così non è scritto. E allora stasera vado pure (malvolentieri comunque) ad una festa di amici o presunti tali, che dei nostri aborti non gliene frega niente, nè della nostra pancia piatta e delle lacrime  e il sangue di questi ultimi mesi. Magari riceveremo pure qualche altra bella notizia, ma poi chissenefrega. Che non scambio nemmeno un giorno di quelli passati a lottare e combattere, con uno inutile e scontato. E sono seria. Lo penso davvero.
Indifferenza, e testa alta.

Oggi, 
45° Post Aborto.
niente ciclo.
ma pare stia arrivando, il bastardo.
L'eco di oggi pomeriggio rivela che è imminente.
"sia ringraziato Dio!" mi è scappato, mentre mi mostrava l'immagine in video.
E lui ride.
Il dottore ride.
E meno male.
Che da lui ci sono approdata che non respiravo. Piangevo a singhiozzi e non vedevo il futuro davanti a me.
Ora ridiamo come fossimo grandi amici.
Vabbè.
No va benissimo.
Non sono ironica. Va bene davvero.
Che è il mio psicologo-esperto-amico, anzi il nostro.
Ed io, ogni volta, esco di lì con la speranza nel cuore e la felicità negli occhi.
Ed ho insistito, con la storia che magari questo scherzetto sono state le beta residue del precedente aborto - e questo, lo preciso, non per me, ma per chi non crede che un altro aborto possa essere avvenuto, e molto candidamente mi ha risposto "Annina, se vuoi ti dico che è così, ed io non posso essere sicuro al 100% ovviamente, perchè io non sono invincibile, ma dalla mia esperienza, e conoscendo te, e quello che ho potuto vedere dopo il tuo aborto, ritengo che il residuo sia altamente improbabile. Impossibile".
E poi di lì, a scherzare, sulla mia presunta iper fertilità, che almeno la prendiamo a ridere ora, perchè di lacrime ora non ne ho più. E poi perchè domani è l'Immacolata Concezione, che è la festa un pò di tutte noi donne con il desiderio di diventare madri o che madri lo sono già.

Che tutti questi angioletti ci staranno pur preparando un posto accogliente da qualche parte un giorno, che se proprio non è il paradiso, pazienza, ci accontentiamo dell'anticamera.
E che il nostro, di angelo, quello vero, sta ancora lì a guardarci, magari non è come ce lo immaginiamo noi, oppure si, comunque, un giorno si presenterà alla nostra porta e chiederà di entrare.
E allora noi saremo pronti ad accoglierlo, perchè è tanto che lo aspettiamo.

and they lived happily ever after.
Amen

martedì 6 dicembre 2011

lunedì 5 dicembre 2011

Ora.





dicono che è vero che quando si nasce sta già tutto scritto dentro ad uno schema
dicono che è vero che c'è solo un modo per risolvere un problema
dicono che è vero che ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità di frustrazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione

per non farlo più, per non farlo più
ora
non c'è montagna più alta di quella che non scalerò
non c'è scommessa più persa di quella che non giocherò


ora.

basta.

44° PA
attesa.
niente ciclo.


ripetuto bhcg nel sangue, risultato 53, praticamente invariato rispetto a venerdi, ma il dottore dice che i risultati non possono essere paragonati avendo, volutamente, cambiato laboratorio analisi.
per ora non le ripeto, ma vuole vedermi dopodomani con un'eco per cercare di capire meglio cosa è successo e controllare una cosa (l'ha chiamata "faldina") in utero. Dopodichè procederemo con le odiate punture di progesterone per farmi venire il ciclo.

sono stremata.
psicologicamente e fisicamente.
sento un peso nel cuore e nella pancia che non mi fanno camminare.

questo scherzetto ci ha di nuovo prosciugato soldi e lacrime, sono a terra, e non potremo più partire nemmeno per due giorni per l'anniversario di matrimonio. Tutto questo ci sta costando talmente tanto in fatto di risorse economiche, fisiche ed emotive, che vorrei gettare la spugna e lasciar perdere tutto.

combatto per l'avvento di questo natale, ma tutto mi sta andando contro.
ho sorriso, riso tanto, ho alzato la testa e armato gli eserciti della speranza, ma davvero, davvero...forse questo è più di quello che mai mi sarei immaginata, ed io non ho più la forza per combattere.

II° domenica di Avvento

venerdì 2 dicembre 2011

ed è subito sera

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera









sono stanca.

giovedì 1 dicembre 2011

del "Perchè io no?" e affini

Voglio fermarmi un attimo nel tentativo di mettere da parte le mie vicende personali e raccontarvi dell'altro pomeriggio, quando mi sono recata all'incontro presso la libreria Mondo Libri di viale Marconi a Roma per la presentazione del libro di Nicoletta Sypos. Erano presenti, oltre l'autrice, anche Federica Casadei, presidente di Cercounbimbo.net, e Filomena Gallo, avvocato, presidente di Amica Cicogna e segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni.

LA SAGRA DELLE BETA!!

ah beeee!
LA SAGRA DELLE BETA!!
VENGANO SIORI VENGANO!!!


Questa mattina tutta lallera lallera (che nel mio gergo personale vuol dire "cheta cheta", "tranquilla tranquilla" ) mi accingo ad andare a ritirare per pro forma il referto delle bhcg fatte ieri.
La segretaria mi saluta sempre con quella faccia di pietà che sembra che mi è morto il gatto e a lei dispiace tanto, per fortuna nel frattempo era al telefono ed io non mi sono dovuta fermare a consolarla per i miei precedenti aborti, e scappo via pensando "col cavolo che ci torno la prossima volta!".
Poi sempre con fare lallero decido di aprire la cartellina, così tanto per, e sorpresa delle sorprese, le mie beta non sono 6.4 ma 64 !!!!!!!!!!
64!!!!!!!!!!
capito???
cioè, uno che per telefono ti dice "signora il risultato è 6 e 4" , tu che capisci?????
OH MIO DIO OH MIO DIO OH MIO DIO
E ADESSO?????????