mi hanno detto che sto bene.
che ho un'energia incredibile, che sto facendo molte cose tutte insieme e che ho "una bella aura".
L'ultima volta che questa persona me lo ha detto era perchè ero incinta, ma non lo sapevamo.
Ora,
lo so che tutto non è possibile si possa ricondurre sempre allo stesso argomento, me ne rendo conto, ma che posso fare se sono gravidanza-dipendente?
Io mi sento provata in realtà, ma va bene.
Ho dolori tipici del ciclo e questo mi butta giù come al solito, ma ho davvero delle cose da fare su vari fronti, primo tra tutti Hope, e a sera crollo.
Ma mi sento bene.
Penso ad aprile scorso e tremo.
Ho paura di riprovare quel vuoto, quello smarrimento, quelle crisi di panico.
Temo la primavera, come già detto, perchè per me non ha mai significato un rinnovamento vero, come succede alla maggior parte delle persone.
Per me, il rinnovamento è l'autunno, quando il mio corpo si rigenera grazie alle basse temperature e le atmosfere si fanno più raccolte, più intime.
Non amo la bella stagione, non amo il sole, non amo il caldo.
Sono un'allergica e vivo in campagna.
già.
Per questo mi sono arrabbiata tanto quando mio figlio se ne è andato: aveva scelto la mia stagione per arrivare, ero così felice per questo. Mi sembrava un ottimo segno.
Certo, scegliesse di arrivare ora, nascerebbe in dicembre, il mese in assoluto che io adoro sopra ogni cosa.
Ma sarebbe troppo bello, ed io da troppo tempo ho smesso di credere ai miracoli.
Mi sento addosso una sorta di rassegnazione, che cerco di combattere ("la tua è una bella aura"), e però...
quanto è difficile.
Mi sto avvicinando mentalmente all'idea della PMA, anche se credo fermamente che nel mio caso, sia una grande fregatura. Ho visto quattro positivi in due anni e mezzo, la definirei una bella fregatura, non mi vengono altri termini. Forse perchè la considero "l'ultima spiaggia" sulla quale approdare, e so che non è giusto avere questo pensiero, se tengo presente l'obiettivo.
Lo so.
Ma forse non sono pronta a tutto questo.
Combatto per non lamentarmi sempre, combatto per non ritenermi una persona sfortunata, ma gli eventi ultimi continuano a dire il contrario.
Non accetto che mi si dica che la sorte ce l'ha con me: è come farmi sentire malata.
Invece io sto guarendo, sto guarendo dal mio pessimismo. Sono una persona diversa rispetto a tre anni fa.
Ho conosciuto i miei limiti e non sempre considero difetti certi lati del mio carattere, che fino ad oggi invece pensavo fossero i miei punti deboli.
Mi sento come una persona che ha subìto dei torti, questo sì. Il mio destino, qualcuno per lui, o forse no, ha deciso tutto questo, e lo trovo ingiusto. Ma tante persone potrebbero controbattere dicendo che anche loro hanno subìto un'ingiustizia dovendo vivere una malattia, la morte di una persona cara, la perdita del lavoro.
E' vero, ma non mi consola tutto ciò.
Mai avrei pensato di dover soffrire così tanto desiderando un figlio.
Ho impiegato molto tempo per ammettere con me stessa che ne volevo uno.
Cioè nel mio futuro immaginario c'erano sempre dei figli, ma non mi ero mai immaginata quando.
Non sarebbe onesto dire il contrario.
Sarebbe carino dire che sognavo la mia bambina da quando ero bambina io. Carino e romantico. Ma non è così.
Sono stata un'egoista, una persona che non avrebbe scambiato la propria vita per un figlio, ma senza andare così lontano, non avrei scambiato nemmeno una nottata da passare sveglia a cullare un neonato.
Una visione distorta della mia religione mi dovrebbe far credere che questa è la giusta punizione.
Non ci credo.
Nè credo sia una questione di meriti.
Io non mi merito un figlio più di altri, come tante volte mi si dice. Nessuno si merita un figlio.
Si tratta di una roba, per me, così "normale", così basica, che non accetto che questo mi si stia privando.
Come è possibile? mi chiedo ogni mese. Come è possibile che mi sta succedendo questo?
Sento dentro di me un'energia, una forza che non controllo, che mi dice che tutto è normale, che è così che devono andare le cose. Ma perchè allora non avviene?
Lo so, a volte la mia logica fa così acqua che ci potrei abbeverare un gregge di pecore.
già.
Perchè mi vengono questi pensieri?
Se io non avessi visto nessun positivo ora accetterei di buon grado (credo) l'idea di dare un calcio ben assestato alla natura, ma non è così.
non è così.
non è così.
E' questo che non accetto.
Sono io che fino ad oggi non ero pronta a riaccoglierti di nuovo?
Davvero amore mio, davvero tutto è riconducibile a me?
Sono così al centro del tuo destino?
Sono d'accordo con molte delle cose che scrivi, nel senso che sono pensieri che ho fatto anch'io. Sentire di aver subito dei torti, senza però percepirsi come "vittima". Non credere di "meritarsi" qualcosa (un figlio, in questo caso), ma sentire di desiderare semplicemente qualcosa di naturale.
RispondiEliminaIl fatto di non averlo cercato prima non è una colpa. Tu, voi, avete aspettato il vostro tempo. Prima c'era dell'altro; altri progetti, altre esigenze... e allora? Anche quello è naturale. Su questo no, proprio non dovresti sentirti in colpa. Te lo dico perché io ho pensato molto a lungo, sbagliandomi, di aver "perso del tempo". In base a cosa? Non ci sono misurazioni standard che vanno bene per tutte.
Sul fatto che tu faccia fatica ad accettare l'idea della PMA e che la percepisca come una fregatura... beh, è assolutamente comprensibile. Sapendo di essere fertile è normale che tu ti aspetti di seguire un certo percorso, mentre un altro ti appare come "forzato" (con questo, non intendo esprimere un giudizio negativo sulla PMA, sai come la penso!).
Insomma cara, le domande che ti fai sono tutte così umane... è impossibile risponderti, purtroppo, ma al tempo stesso è impossibile non capirti.
So solo che la stagione delle risposte arriva.
Un abbraccio...
grazie, hai capito perfettamente.
Eliminaè esattamente questo, per me la PMA è un percorso "forzato", che farò se questo è l'unico modo per avere mio figlio, ma adesso, l'avverto come una sconfitta...
no, non mi sento in colpa per non aver pensato prima ad un figlio, ne abbiamo parlato anche altre volte: io ho fatto tutto quello che ho fatto sempre quando lo sentivo, e sempre un "pò in ritardo" rispetto alla media, ma questo non ha molta importanza. Ma ne prendevo atto: non ho mai davvero desiderato un figlio prima. C'è stato invece un momento preciso in cui questo è avvenuto.
Ora si, darei la mia vita per la sua.
Anna, quel gregge di pecore non morira' mai di sete!!!! La logica, maledetta, siamo in tante a cercarla e fa acqua come una fonte ogni giorno! Frequentando persone anziane appena ne ho l'occasione, orfana di nonna purtroppo, sto imparando faticosamente a non cercare la logica dove non c'e'. Non tutti credono in un disegno divino, io ci credo. Ma anche senza scomodare Lui e' innegabile la natura, la sua incontrollabile forza. Quel che deve accadere accade...la scienza puo' dare una mano, affidoamoci anche a lei... La tua aurea c'e', tante di noi la sentono passando di qui.... Ti abbraccio e cerco di infonderti tanta fiducia. Buona Pasqua
RispondiEliminagrazie tilla per le tue parole...
Eliminasono con te annina... capisco il tuo pensiero nei confronti di un'eventuale PMA, tu sei fertile cavolo!! e io voglio sperare e credere con te che non ce ne sarà bisogno!!! intanto goditi questa tua bella aura, che ti fa bene!! :-) e non darti delle colpe se fai certi pensieri o ti poni mille domande, è normale, fa parte del nostro difficile percorso, così come le paure, il pessimismo e le lacrime... aspetto con te i "mille splendidi soli" che meritiamo!!
RispondiEliminaUn abbraccio affettuoso e pieno di coraggio!! ♥
tesoro bello, quanto sole meriti anche tu...
Eliminaquanta fatica sulle spalle...
l'ennesima festa passata così, mentre il mondo ride intorno a noi.
Anna Buona Pasqua prima di tutto..posso dirti che mi sentivo come te per anni, mi davo colpe di non poter io essere mamma.Credimi per anni, per notti sul cuscino, prima i due aborti, dopo una gravidanza extra uterina, poi la rassegnazione.Un giorno mi sono detta e vabbe si vede che che rimarrò senza figli..Oggi telefonando ad un amico, il cui la fidanzata è una stronza, una di quelle che ogni mese mi chiedeva se ero incinta e cosa aspettavo oppure che ero un incapace mi faceva sentire..ecco l'unica che non ho detto nulla che ero incinta, ma ho telefonato al mio caro amico, e lei mi ha detto" Vedi le vie del signore sono infinite" in modo da quasi dirmi " eheh c'è l'hai fatta finalmente"..ridacchiando..credimi sai quando rimasi incinta..Quando mollai la spugna e non pensai più che dovevo rimanere incinta..mi dissi l*unica ed ultima volta senno nulla vivremo senza figli..ed ho 38 anni quasi 39..e credimi se avevo 20 anni era più facile far la mamma, mi sento a volte cosi incompetente specialmente quando piange ed ho una paura terribile " che troppa bella sta favola per crederci"...forse il motivo che posto foto per centrare dentro me..che è accaduto è accaduto a me a quella che la sfiga diceva tu non sarai mai mamma..Quindi io ti dico solo non so quanto serve torturarsi L'anima con tanti perchè? perchè? a me no..ma vivere a giornata dico io. Ciao Anna.
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