L'obiettivo

Lo so.
Sono silenziosa.
Ma non sto male.
Mi lecco le ferite, mi occupo di Hope come una mamma vera.
Lui si sta legando a me e questo mi fa quasi paura. La sua dipendenza nei miei, nei nostri confronti, mi rende cosciente del fatto che l'amore si trasforma in bisogno e viceversa e che, il rapporto con un figlio è qualcosa di simile: nessuno è mai stato dipendente da me e questo mi fa paura, penso di non essere pronta.

Sto cercando di raccogliere pezzettini della mia vita, ma non è facile. Le mie giornate sono piene di cose, come se le cose potessero allargarsi a dismisura per non lasciarmi nemmeno un pezzettino di respiro quotidiano.



Abbiamo ricominciato le sedute di agopuntura, io e lui.
Io stavolta non volevo.
Perchè sono stanca di tutti questi appuntamenti mensili, vorrei dare tregua al mio corpo e alla mia mente.
Vorrei dire "basta, lasciatemi stare, non voglio più un figlio", ma non ci riesco. Non ci riesco. Non riesco ad accettare tutto questo e allora non ho scelta. Devo combattere.
Nell'ultima nostra conversazione via mail, ma anche telefonica, con il carodott gli ho sottolineato il fatto di essere stanca, tanto. Una sintesi breve  racconta che da ottobre, ovvero dall'aborto, le cose non state facili per il mio corpo (il mio corpo non è un grande alleato, impiega sempre tantissimo per digerire le novità), fino a dicembre. E poi da gennaio 4 tentativi mirati andati via. Ho imparato tanto nel frattempo, abbiamo fatto tanti ragionamenti. Il carodott li ha chiamati tentativi mirati sabbatici. La sua capacità di coniare termini che appartengono esclusivamente a questa situazione, mi sorprende ogni volta.
Comunque, non ho il tempo dalla mia parte. Ma non voglio darmi scadenze e ho ribadito che la PMA per me è un'ultima spiaggia. La nostra situazione è diversa da molte coppie. Non posso non considerare come siamo arrivati a questo punto, non posso non raccontare a noi stessi quanto la componente emotiva la faccia da padrona sempre, e che, l'obiettivo secco ed ultimo non è "avere un figlio e stop".

L'obiettivo è riconoscere noi stessi per poi andare incontro a nostro figlio.

Detto questo, ho ribadito di essere un ariete cocciuto e che alla fine vincerò io.
Il carodott ha risposto di essere un capricorno.
Due testardi che combattono.
In tutto questo lo vogliamo inserire mio marito che è un leone?
Lo inseriamo.

Va bene, alla fine ho scelto l'agopuntura anche io.
Parlando con il nostro amico che ci fa questo grande regalo delle sedute, abbiamo convenuto che considerando il nostro sinecausa, forse sarebbe stato opportuno combattere quel 50+50 di sfiga che io e mio marito ci portiamo dietro, e così mi sono convinta.
E ho sentito gli aghi sul mio utero farsi energia pura e attraversarmi da parte a parte.
va bene.

Ieri pomeriggio 1° monitoraggio.
Sorpresa. Sono solo all'8° Pm e c'è già un follicolo di 14 mm a destra!! Il mio ovaio destro si è svegliato!!
Questo è un segnale. Due volte di seguito a destra, mi sembra un miracolo.
E così, stavolta, dopo il 2° monitoraggio di oggi, proveremo l'ebbrezza artificiale del GONASI per poter essere sicuri di avere l'ovulazione lunedì e poi poter fare il famoso PCT (post coital test), saltato il mese scorso, che ci aprirà o non ci aprirà le porte alle IUI.
Combatto con il coltello tra i denti.


Nel frattempo sogno di essere in fondo ad un pozzo nero, ma guardo in sù e c'è una grande luce, grande come un sole che riempie il diametro dell'apertura dello stretto pozzo. La luce mi risucchia e mi fa salire. Io provo la sensazione di sentirmi salva.


Nel frattempo due donne mi fanno un regalo bellissimo.
Silvia e Francesca mi aprono il loro cuore e mi raccontano la loro storia ed io provo la sensazione della gratitudine, che mai davvero avevo provato. 
Presto appenderò qui quel cestino di storie simili alle mie, per raccoglierle e tenerle qui con me, per non farmi sentire sola. 
Grazie.