venerdì 31 maggio 2013

Rose

"Il bambino comincia in noi molto prima del suo inizio. Ci sono gravidanze che durano anni di speranza, eternità di disperazione."
[Marina Cvetaeva - Lettera all'Amazzone]









E' vero, sono tante ancora le rose del mio giardino, però sono stanca di pungermi e di asciugare lacrime.
Combatto contro tutto e tutti.
Sono rimasta sola a credere nei miei figli.
Ovunque il buio e il pessimismo.
Ovunque, ognuno racconta com'è che deve andare.
Ed io sono stanca, perchè voglio vivere e non so farlo senza i miei figli.
Questa frase presa da Il frutto della Passione mi entra dentro e mi fa male. Un dolore acuto che mi isola, mi rende un mostro, socialmente inaccettabile.
Sono stanca di vivere in questo incubo.
Vorrei lasciar andare l'istinto, che alla fine arriva mamma.
Ma mamma è già arrivata e questo titolo la scienza non me lo potrà mai togliere. 
La società si.
La gente si.
E il mio urlo strozzato per spiegare, si trasforma in un pianto ininterrotto, seduta sul bordo di una vasca da bagno, incapace e arresa ormai, di spiegare cosa significa vivere così, senza di loro.

Sono stanca di non sentirmi normale.
Sono stanca di vivere a spot. Uno stop&go continuo.
Non potevo fare diversamente.
Ma ora sono ad un bivio grande.
Il più grande bivio della mia vita.
Ciò che più conta 
La vita, 
a tutti i costi.
La loro vita.
Non la mia.
E non so decidermi.
Non lo so fare.


9 commenti:

  1. piano piano tutto ti aiuterà a capire e a decidere..secondo me anche i sogni ti stanno accompagnando in questo percorso.. :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. PetaloBlu ma che leggi la corrispondenza privata? È esattamente quello che ho scritto alla padrona di casa stamattina, o ieri sera, non lo so più. Vi voglio bene a tutte e due!

      Elimina
    2. Anna cara...che bello che sei qui. tu e silvia qui insieme... ti penso tanto da quando ho capito che le coincidenze nn sono casuali....

      Elimina
    3. E non possono essere casuali nemmeno tutte quelle rose nel tuo giardino, chiedi a Santa Teresina, da un po' è una delle mie amiche più care!
      Dai Anna, ce la dobbiamo fare!!!

      Elimina
  2. Anna, prendi tempo ti prego e troverai la luce, la risposta, anzi troverete tu e Fabio. Mi dispiace tanto per questo tuo estraniarti dal mondo, ma la gente davvero spesso non ha le capacità, o forse la voglia, di capire, di accompagnare nel dolore.
    Ti abbraccio e scaccio quelle lacrime.

    RispondiElimina
  3. Nessuno, per quanto sensibile ed empatico può capire fino in fondo quel che senti...come probabilmente tu non puoi fare con un altro...è così...purtroppo al bivio vi trovate soli...guardando indietro vedrete in lontanaza tante persone he vi seguono, ma non potranno decidere per voi, solo appoggiarvi...

    Ele

    RispondiElimina
  4. Nella sofferenza si è spesso soli, purtroppo. Io ti stringo forte. E' tutto quello che so fare.

    RispondiElimina
  5. Qualunque cosa accada nella tua vita, nella vita di ogni persona, la cosa fondamentale, la cosa più importante è che nessuno si permetta mai di rubarti la speranza..perchè la speranza ti appartiene, appartiene al tuo cuore e alla tua mente, e nessun altro ha il diritto di portartela via.
    Speranza.Sempre.
    Asciuga le lacrime e invece delle spine accarezza i petali delle tue bellissime rose....sentirai il velluto, sentirai la morbidezza infinita, la stessa che un giorno assaporerai accarezzando tuo figlio.

    RispondiElimina
  6. E' già abbastanza difficile scegliere il meglio per noi stessi, che la maggior parte delle volte, le opinioni degli altri non andrebbero nemmeno ascoltate.
    Tu sai chi sei. Così come il tuo essere mamma, è un dato di fatto.
    Arriverà anche la consapevolezza delle scelte migliori, per il tuo futuro.
    Arriveranno. Senza ombra di dubbio.

    Le tue rose sono meravigliose. Quasi se ne percepisce l'odore.

    RispondiElimina

grazie per essere qui.