lunedì 23 gennaio 2012

...e poi, ci sono giornate vuote come questa.





1° giorno del nuovo incontro - 7° PM


C'è una nuova consapevolezza che questo cammino verso di te mi sta portando, ed è la consapevolezza fisica.
Non più solo quella del cuore, no. Quella fisica.
Ho imparato in questi anni di ricerca, ad ascoltare il mio corpo. Ho fatto pace con il mio corpo. Lo amo.
Prima non accadeva.
Prima, non c'era nulla di tutto questo. Io non servivo per aumentare la popolazione mondiale. Io ero altro. Altro era importante e altro interessava il mio cuore, la mia testa, il mio tutto.
C'era il sesso si, ma non era collegato a quel desiderio procreativo, no.

Oggi è tutto diverso.
Oggi mi riconosco come donna.
Oggi ho acquisito quegli elementi che mi rendono un essere naturalmente collocato nell'universo.
Oggi mi ascolto e mi conosco.
Ho sviluppato quello che da sempre ho riconosciuto come istinto, quell'istinto che mi ha permesso di capire prima di ogni test, analisi, ecografia, che tu eri me, noi eravamo due.
Una capacità che non ho mai approfondito, un istinto a ri-conoscere prima di ogni avvenimento, una capacità che si intreccia con l'energia fisica ed emotiva del mio corpo, corpo che mi invia segnali, che dapprima ignoravo  ma che ora sto imparando a fare miei per poi elaborarli e trasformarli.

Oggi, primo giorno di monitoraggio dell'ovulazione. Sapevo già cosa aspettarmi e dunque l'esito non mi ha sorpreso. Endometrio perfetto stavolta, il ciclo precedente ha resettato in maniera profonda ciò che è accaduto.
Le ovaie sono a riposo. Cominceranno a lavorare poi. Il gine-tascabile mi ha mostrato nell'eco in 3d ogni regione, ogni segno caratteristico del mio utero, ogni zona, spiegandomi. Ora conosco e visualizzo.
E' una fase questa in cui non avverto nulla: il ciclo è appena concluso e il processo di ovulazione non è iniziato. Mi sono accorta che io mi rifletto in questo. E' una fase in cui avverto che la mia creatività è azzerata, sono davanti al foglio bianco che da sempre è il mio incubo. Ogni volta che da zero devo inventare e creare, c'è quel momento in cui mi congelo.
Paralizzata rimango a guardare davanti a me.
So cosa voglio ma non so come raggiungerlo.
Ecco, questa fase coincide perfettamente con la mia fase fisica di procreazione.
Sono vuota e attendo di superare quel confine sul quale sono in bilico, prima di iniziare a creare.

6 commenti:

  1. Da architetto a architetto ti regalo un trucchetto buono buono dai tempi dell'universita': se non hai niente da fare, vattene al mare! A parte la gita ne guadagni in leggerezza: non serve stare fermi ad aspettare, fai qualcosa di bello. E' dura, lo so bene, l'attesa e' snervante. Un abbraccio. Tilla

    RispondiElimina
  2. ciao Tilla, collega,
    non è il non avere niente da fare. Ne ho di cose da fare, non sto mai ferma.
    ma è diverso no? l'attesa è piacevole a volte: ti rendi conto che il corpo e lo spirito sono tesi ad ascoltare. Poi il resto lo svolgi normalmente ma tu sai che qualcosa si sta preparando dentro di te.. :) grazie per il tuo passaggio qui.

    RispondiElimina
  3. Non sono riuscita a spiegarmi.... In effetti rileggendomi sembra un consiglio idiota. Volevo dire che non dovremmo percepire il vuoto come vuoto ma come occasione per fare qualcosa, qualcosa di bello, di diverso. Avverto anch'io le fasi del mio corpo ed e' una sensazione ovattata...non negativa, ma vuota. Questo vuoto lo riempio di altri pensieri. Chissa' se mi capisci, io fatico a capirmi da sola!!!! Un abbraccio

    RispondiElimina
  4. tilla, ti sei spiegata, ma non è un consiglio idiota il tuo. volevo solo dire che il vuoto, dal momento in cui lo percepisci come una sensazione collegata alle fasi fisiche del tuo corpo (a questo mi stavo riferendo) non ha per me un valore negativo. Mi sono accorta che questi momenti esistono per me, ma va bene. Il mio è un ragionamento finalizzato al fatto che ora ne sono consapevole...forse nemmeno io riesco a farmi capire tanto in effetti!! ahahahha!! grazie per il tuo passaggio, ma tu non hai un blog?

    RispondiElimina
  5. Ora ho capito, e condivido in pieno la sensazione... Non ho un blog, non sapevo nemmeno cosa fosse un blog prima di digitare ''e voi figli niente?'' in google un giorno particolarmente.... vuoto. E cosi' ho scoperto tutte voi e mi sento meno sola. Sono all'inizio di questo percorso di ricerca, 7 mesi di tentativi non mirati, pochi esami, ovulazione appurata. Il ginecologo non ha motivi di preoccuparsi, ma io la vivo malissimo, socialmente sono in ritardo. Ho 34 anni ma agli occhi di tutti sembrano 54... E vedere che non arriva apre scenari che mi terrorizzano. Scusami, mi sono dilungata. Grazie di questo spazio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ecco. il tuo msg mi era sfuggito.
      scusami Tilla, ma io sono disordinata nel mio blog, non sto mai attenta a chi entra e chi esce perchè lo uso fondamentalmente per dialogare con il mio piccolo desiderio.
      Non ti dirò che è presto per demoralizzarsi perchè io ricordo bene come stavo dopo 8 mesi di ricerca, e il primo aborto.
      Purtroppo è un cammino difficile da raccontare a chi non sa cosa significa. Sono contenta se decidi di passare di qua, se posso esserti di aiuto, eccomi.

      Elimina

grazie per essere qui.