...mi sento di vetro...
diario di bordo del 28° PM:
la TB è ok direi.
Molti sintomi in corso, dolori pure.
Stanotte mi sono svegliata tre volte per fare pipì, il che può indicare due cose: sono incinta o sono agitata.
Io non mi sento per niente agitata, quindi sarò incinta.
Non sono agitata perchè la fase del concepimento si/no l'ho superata. So che per molte donne non è così e che pagherebbero per un test positivo, ma io purtroppo, il giorno in cui avrò di nuovo un test positivo tra le mani, non esulterò. A conti fatti ho avuto solo test positivi di gravidanza nella mia vita, come è andata poi, lo sapete già. E questo vale anche per le bhcg.
L'ultima volta mi hanno fregato pure loro, erano altissime e crescevano bene, quindi per me tutto questo vale come il due di picche.
Dunque non sono agitata, dicevo, ma, e non ci facciamo mancare nulla, preoccupata.
Purtroppo la fase "ce la farà stavolta e quindi non ci voglio pensare" non l'ho superata e quindi, pur rimanendo il più razionale possibile, pur sapendo che più di così non posso fare, la preoccupazione mi stringe il cuore.
Forse è proprio perchè so che più di così non posso fare e nonostante questo i miei bambini non riescono a crescere in me.
Comunque vedremo. Non è detto che si parli di questa volta, parliamo in generale per il futuro.
Non chiedetemi cosa mi sento perchè non vale.
Credo di essere troppo influenzata dagli eventi recenti e quindi che anche le mie sensazioni ora non siano più attendibili come prima.
Comunque, spero e prego, affinchè il mio stato non rimanga di attesa e di immobilità.
Questo solo chiedo ora.
Non voglio di più e non pretendo altro.
Ho pensato che se supero questo momento in cui mi sento di vetro, fragile in attesa di qualcosa, il resto viene da sè più naturalmente.
Non ci sarà festa fuori per questo mio figlio quando tornerà.
Non ci saranno più annunci al mondo e brindisi e bigliettini d'amore.
Ci sarà solo la sottile e fragile linea che lo lega a mamma e papà in sospeso, finchè non riusciremo a incrociare i suoi occhi, se questa è la storia che il destino ci riserverà.
non diremo nulla ed in silenzio restiamo ad ascoltare il miracolo. il piccolo miracolo della vita. parlerò piano, mi muoverò dolcemente, isolerò le fonti di disturbo, chiamerò a raccolta tutti i sensi e concentrerò i miei pensieri.
RispondiEliminamentre ti abbraccio.
Vi ho appena scritto e ora ti ritrovo qui, anche tu di vetro... Come non capire come ti senti?
RispondiEliminaTi abbraccio cara Anna.
è sapere di essere compresa che mi sorprende.
RispondiEliminaè raro e difficile. A me non capita quasi mai.
grazie.
ci sono.
RispondiEliminaSto qui e aspetto, in silenzio.