giovedì 19 gennaio 2012

come mi sento

come mi sento.
 mi sento umiliata. sciocca. insensata.
non riesco ad archiviare questo test positivo e allo stesso tempo mi sento una sciocca incapace di andare avanti. umiliata, questo sì, e le lacrime bruciano sulla pelle.
So che sto mettendo da parte la mia vita per questo progetto, so che sto dando tutta me stessa per questo, e ho paura di sbagliare, ma ho poco tempo per dare il massimo, e sono qui che conto i minuti che mi separano da te.
Mi sono sentita una stupida.
Un'inetta alle prime armi.
Una drogata attaccata alla sua dose quotidiana di speranza.
Con il cuore che batteva per un flebile positivo, appesa ad un filo inesistente.

Lunedì iniziano i monitoraggi dell'ovulazione, siamo di nuovo in corsa, e pensare che fino a ieri ho creduto di essere incinta.
Mi sono immaginata come il mio dott mi vede, e non è stato bello questo pensiero.
A volte mi guardo da fuori e mi vedo come una piccola donna da compatire.
Intanto il mondo intorno a me vive:
 Gio ha parlato con il suo chirurgo e presto verrà messa in lista per togliere il tumore al seno che la inserirà di diritto nelle donne con il cancro, di lì poi si deciderà per i trattamenti successivi.
Intanto il nostro studio è vuoto, il lavoro non c'è e noi ora, siamo entrambe prese dalla vita.
V. mi ha chiamato stasera e finalmente si è chiarita con me: dice che ha pensato fossi io a volermi allontanare per non parlare più della ricerca della gravidanza.
Dice che mi vuole bene e che l'amore non cambia, cambia la manifestazione di esso, ma non il sentimento.

 Io ingoio emozioni e mentre guido sul raccordo anulare, piango, rischiando l'appannamento dei vetri e del mio cuore.

6 commenti:

  1. Tutto ciò è molto pesante da vivere e da sopportare. Ti mando un affettuoso abbraccio perché le parole non bastano più.

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    1. non ci sono più parole...si. Anche io ti abbraccio tanto.

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  2. Ha ragione Speranza, ci vorrebbe solo un abbraccio. Coraggio Anna, noi siamo qui.

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  3. Io non ti conosco se non da quello che scrivi di te su questo blog. Eppure non ti vedo affatto come una persona da compatire. Già dal titolo che hai dato al tuo blog si capisce la tua tenacia, la tua certezza sulla tua strada... tutto quello che trasmetti è incompatibile con quell'immagine di "donnina da compatire". E dato che il tuo dott. non è scemo, penso che neanche lui ti veda così!

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  4. Ilaria grazie perchè sei di nuovo qui.
    vorrei nn sentirmi così, eppure a volte quello che sento di me stessa è proprio questo: una donna che rincorre.

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grazie per essere qui.