giovedì 27 dicembre 2012

Com'è un natale senza

Com'è un natale con una pancia vuota?

In questi giorni ho letto e studiato molto.
Ogni sera, prima di addormentarmi, continuo a riempirmi la testa di informazioni, riflessioni, terminologie tecniche che non mi appartengono, che non sono mie.
Io faccio l'architetto.
Creo spazi.
Immagino.
Per me, se un edificio crolla, il problema è facilmente individuabile.
C'è una causa tecnica, che risiede in un calcolo statico fatto male, nell'uso sbagliato di un materiale, nell'aver buttato giù un muro maestro, per aver eliminato un pilastro portante.

Io penso, calcolo, immagino, creo, realizzo.
Combatto da quando sono nata con la mia personale diatriba interna tra il razionale e l'irrazionale di me.
Poi tiro fuori una soluzione, arrivo ad una conclusione.
Poi mi rilasso.
Ecco perchè mi comporto così.
Cerco una soluzione.
La questione è che qui non è detto che la soluzione si riesca a trovare.
Ciononostante (ciononostante è una parola che uso tantissimo ultimamente, me ne rendo conto) vado avanti, faccio domande, strizzo gli occhi, mi faccio venire il mal di testa.

Com'è un natale con la pancia vuota.
Due giorni fa avremmo finito il primo trimestre.
Il giorno di Natale.
Poca roba per molti.
Tanta roba per i miei piccoletti, che stavolta hanno lottato tanto.
Il nostro punto zero. L'inizio della nostra gravidanza.
Avrei tirato il famoso sospiro di sollievo. Avrei ripreso il mio amato lavoro, mi sarei alzata dal letto, mi sarei ripresa il mio corpo, pieno, trasformato.
Il condizionale non è un obbligo, e continuare ad usarlo è da masochisti.
Però questi sono i fatti.
Ed io non ho voglia di rispondere al telefono, ad un telefono che non ha squillato prima, e che squilla oggi dopo le feste, quando il natale è passato e non si è rischiato di inquinare con il nostro dolore, le situazioni di idillio e di amore perfetto delle famiglie del Mulino Bianco.
Abbiamo visto anche noi un film di Natale.
Poi abbiamo mangiato anche noi il torrone e il panettone.
E ci siamo seduti a tavola con le famiglie e le persone sconosciute che non parlavano italiano, abbiamo sorriso e parlato di politica, scartato i regali, baciato, pregato, alla fine di un tavolo lungo pieno di gente, con le mani sotto la tovaglia, sempre strette, sempre insieme, sempre più strette quando sentivamo salire le lacrime agli occhi, per non farci vedere, per non far capire, perchè quel dolore, quell'assenza tra i sorrisi, è forte, è un'assenza presente. Più di prima.
Io mi sto riprendendo la mia vita.
E il mio corpo.
Le perdite sono finite solo ieri.
Stamattina il test è negativo.
Domani farò le beta perchè voglio essere sicuro che sia andato via davvero.
Poi farò altre analisi di approfondimento mio.
Poi farò quelle che mi indicherà il dott. Gio dopo che ha studiato la situazione.
Poi aspetteremo il citogenetico.
E poi spereremo.

E poi alla fine com'è un natale senza pancia?
E' il bisogno di cercare le luci, è una passeggiata nel centro storico, tra gente sconosciuta, noi tre, persi nella folla, Hope confuso, noi sempre con le mani strette.
E poi è passare davanti la clinica di procreazione assistita.
Fermarsi lì e lasciar andare quelle lacrime che spingono.
Buon natale piccoli pinguini di mamma e papà, siamo venuti a trovarvi. Siamo qui vicino. Ci separa un muro. Solo quello. E tra un pò saremo di nuovo insieme. Resistete piccoli. Voi siete la speranza, e ancora il futuro. Voi siete noi. Noi insieme fusi. Tutto il nostro essere, nel bene e nel male. Non potete essere malati anche voi. Il nostro amore, tutto quello che noi siamo qui, su questa terra.

E allora com'è un natale con la pancia vuota?
è che nessuno ti chiede come stai.
perchè le parole non ci stanno.
e i dolori non si raccontano.
ognuno ha i suoi.
e a natale non se ne parla.
e va bene.
e allora una preghiera per i nostri piccoli si, loro sono angeli innocenti, non nati in una stalla, però esistiti anche se per poco.
una preghiera per loro.
una sola.
un pensiero.
ma non si può.
il dolore è un tabu.
considerare un lutto, la fine di una vita iniziata da poche settimane, un'assurdità.
Si pensa a noi.
A loro no.
A loro solo mamma e papà pensano.
Ed è giusto così.
Lasciateci soli allora.
Con loro.
Non chiediamo altro.

buon natale pinguini...


25 commenti:

  1. Non siete soli. Il Natale ha sempre il suo rovescio della medaglia. Solo coloro che non ci credono davvero pensano che sia fatto solo di lucine, mangiate e allegria ad ogni costo.
    "Non c'era posto per loro nell'albergo". Tutto è iniziato da una coppia che non sapeva dove andare e che nessuno voleva... Eppure loro hanno fatto famiglia in un luogo che nessuno avrebbe immaginato.

    Un bacione.

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  2. mi piace molto il commento di Simona, sempre delicata che ci ricorda il vero Natale, quando tutto è nato, e non uso il termina nato per caso.
    Vedi Annina io ieri ho detto a mio marito "a me piacerebbe poter semplicemente dire una volta, ogni tanto, se capita - oggi mi gira storta perchè la mancanza di un figlio mi pare insopportabile" senza scatenere reazioni strane, le solite frasi "c'è di peggio, non puoi lamentarti ecc." Così poterlo dire, sfogarsi un attimo, e ripartire come ho sempre fatto. Natale è spietato, tutti parlano di quanto sono stati teneri i loro bimbi all'apertura dei regali, è andata così anche nella mia famiglia, io inghiottivo aria e asciugavo il disastro delle lavatrice rotta (sì a natale ci mancava!) e dicevo "eh che bello, che simpatici!" Nessuno ha però detto "passiamo da zia sandra che ha fatto un gran bell'albero!" A volte mi sembra di chiedere così poco.
    TI ABBRACCIO ANNINA COI VOSTRI PINGUINETTI BELLI Sandra frollini

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    1. è così.
      non abbiamo fatto l'albero di natale se non prima del 23 dicembre.
      Non ce la facevamo a farlo prima.
      E tutti chiedevano se avevamo fatto l'albero.
      Poi lo abbiamo fatto, riempendolo degli angeli che avete visto in foto.
      Avrei spiegato cosa rappresentavano per noi.
      Avrei chiesto una preghiera per loro.
      Ma nessuno viene a vedere un albero di natale di una casa senza bambini.
      Inutile prendersi in giro.
      Questa è la verità.
      Possiamo girarci intorno ma questa è la verità.

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    2. ecco perfettamente spiegato!
      (a meno che quelli senza bambini siano i nonni, lì non c'entra)
      ancora abbraccio
      sandra

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  3. Allora Anna per questo Natale un pensiero ai tuoi piccoli che non ci sono più e uno più per quelli che vi aspettano. Un abbraccio a voi.

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  4. Il dolore fa paura, il dolore allontana, il dolore nessuno vuole condividerlo.
    Una triste verità.
    Un abbraccio...

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  5. Anna cara... sai come la penso, sai perché anche da noi il Natale è passato e senza albero quest'anno. Il dolore fa paura ed è tabù. Perché la gente vuole circondarsi di "cose belle", le cose brutte fanno paura e "no no no non mi ci far pensare". Io da questo dolore sto riscoprendo una me stessa con le palle, e sto scoprendo quante persone "vuote" ci siano intorno a me, per fortuna anche persone "piene" però. I tuoi angeli sono con il mio Alby, che è più grandino, e li tiene per mano. un bacetto

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  6. E' vero,il dolore allontana. Non solo gli altri da noi ma anche noi dagli altri. E' proprio come dite, nessuno ha voglia di vedere l'albero di una casa in cui non ci sono bimbi e nessuno fa quel piccolo sforzo di cui parla Sandra e che cambierebbe tante cose. Auguro ai vostri pinguini soprattutto un buon anno nuovo Anna, un anno pieno di vita.

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  7. Io se avessi potuto avrei portato Mattia a vedere il tuo albero! A parlargli dei tuoi angioletti e dei tuoi piccini nel cielo!Sono d'accordo con Silvia. La gente si circonda di cose belle e se ne frega di pensare a te, sembra che la sensibilità a loro non appartenga. Ti abbraccio

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  8. io ci penso sempre. Anche al dolore. Chissenefrega degli altri!

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  9. Credo che si cerca di stare vicino a chi resta perchè chi rimane non ha gli strumenti per affrontare il dolore, mentre gli angeli andati, voglio credere che stiano meglio, vicino a dio, in un posto pieno di luce e di sole e ci aspettano.
    Piccole meravigliose creature.
    Abraccio forte.
    Raffaella

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  10. semplicemente,
    buon natale pinguini
    buon natale angeli
    e buon natale a voi due, futuri genitori.
    solo che è passato attraverso l'esperienza di una perdita senza senso e senza spiegazione può capire.
    buon natale, di cuore

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  11. Cara Anna, sono Violetta. Mi ha colpito il tuo commento "Nessuno viene a vedere un albero in una casa senza bambini" perche' in fondo e' quello che penso anche io. Io che faccio l'albero anche se non sono credente, che festeggio il solstizio d'inverno a modo mio, con l'albero e le luci e l'inizio dell'attesa dei giorni di luce. Io che faccio ogni anno un albero diverso, ma che non viene mai visto da nessuno, perche' questa e' una casa senza bambini e nessuno viene in visita in una casa senza bambini, tranne altre coppie senza bambini.
    Inizia a pesarmi il fatto di dover sempre andare dagli altri. Anche io ho una casa, anche io ho una famiglia, anche io voglio stare a casa mia.
    Un abbraccio.

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  12. Buon natale pinguini adorati, speranza e luce del futuro. Più di un pensiero ho dedicato a voi due Anna e ai vostri angioletti, immaginandovi stretti stretti in questi giorni assurdi e caotici.

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  13. 25/12/10 avrei completato il terzo trimestre se il mio ogno non fosse svanito il 13/10.... Per cui conosco quel senso di pancia svuotata e, purtroppo, poi vuota x i successivi due anni! Ti abbraccio. Alice

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  14. :-(

    buon natale ai piccoli pinguini... e' molto bello che siete passati a "salutarli"

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  15. Un bacino cara. Ho trovato questo, dimmi se ti pare utile. bacio Igra

    http://www.dailymail.co.uk/health/article-2257086/Scientists-discover-women-suffer-repeated-miscarriages.html

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    1. Igra carissima,
      andando a fare una ricerca di quello che mi suggerisci tu attraverso l'articolo, ho trovato questo:
      http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0052252

      Ma ho qualche problema con l'inglese, perlomeno, quando si tratta di testi così tecnici mi sfugge proprio il significato di alcune frasi...
      mi sembra molto interessante quello che mi suggerisci, anche se come primo impatto capisco che essendo una questione molecolare non ho compreso se esiste una soluzione.
      Tu saresti in grado di aiutarmi nella traduzione?
      (approfitto spudoratamente visto che sei così gentile...)

      Ma tu sei un medico?
      Come trovi queste informazioni così specifiche?
      Ci siamo già presentate e nel casino degli ultimi tempi sta sfuggendo a me?
      Come e dove posso ringraziarti visto che non ti associo ad un blog?

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  16. Cara non ho un blog, sono solo una persona che soffre di infertilità secondaria e che naviga tanto su internet. Non ho le competenze per tradurre, mi spiace. Se però fai vedere l'articolo a uno degli specialisti che ti segue dovrebbero poterti dire a che punto sono le ricerche su questo tema.Un bacio
    Igra

    Ps:seguo da tempo il tuo blog come quelle di altre "cacciatrici di cicogna"

    :-)

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  17. Ma figurati! Sono certa che prima o poi coronerei il tuo sogno, magari in maniera inaspettata.

    Continuerò a seguirti, da lontano.

    Un bacio. Ig

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  18. Mi piacerebbe! Ma io vivo nella cosidetta "capitale morale" d'Italia (si fa per dire, eh), tu credo in quella vera, giusto? Ma se capito là mi faccio viva, giiuro.

    Tu anche!

    Baci, stay tuned

    IG

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grazie per essere qui.