martedì 17 settembre 2013

#02 HAPPY PILLS




  1. Cara Anna, ti leggo silenziosa da un po' ma oggi non posso fare a meno di lasciare la mia personale pillola di speranza e felicità: diagnosi 7 anni fa di oligoteratospermia severa per mio marito, ormone antimulleriano bassissimo per me, optiamo per la ICSI e grazie ad una vera, splendida botta di c. nasce la miaa bimba, che oggi ha sei anni e mezzo. Rimango incinta per miracolo, naturalmente, 2 anni dopo, ma al quarto mese la gine mi dice che non c'è battito. Mi sento morire, e piena di rabbia e convinta di essere in credito con il mondo affronto nei due anni successivi un altro aborto con sospetta mola e due ICSI miseramente fallite. E decido di dire basta, ho scoperto lo yoga non solo come disciplina fisica ma anche e soprattutto come filosofia di vita, riesco a liberarmi dell'acredine che mi sta avvelenando e mi dico che si, posso essere felice così. È si è ripetuto il miracolo, 17 mesi fa è nato il mio bimbo, non ti dico durante la gravidanza, avevo una tale paura di crederci! Invece è andato tutto bene, la vita era talmente perfetta che, beh, non poteva andare così... In effetti è andata anche meglio, e 4 mesi dopo la nascita di A. Ho scoperto di aspettare la mia terza bimba. Oddio sul momento mi sono molto spaventata, non avrei mai immaginato di ritrovarmi con tre bimbi di cui due nati a distanza di 13 mesi, ma mi sono subito detta se sono pazza, dopo tutti questi anni di delusioni, e sono tornata in me. Ora sono qui, contro tutti i pareri medici, con i miei bellissimi bambini, e spero che la mia storia possa dare un po' di speranza a tutti. Il mio gine, simpaticissimo e grande uomo, non mi ha mai detto che i bimbi sono venuti quando ho smesso di pensarci ecc., ma semplicemente "questo dimostra quanto poco ne sappiamo". Ti mando un abbraccio
    Elisa


  2. C'era una volta una ragazza di 18 anni, un po' peperina, un po' anarchica, una grande sognatrice, che si innamora del suo insegnante di arte figuartive di 21 anni più grande di lei. Lui era separato con un figlio. A sua volta lui ricambia il sentimento di lei. Si vedevano di nascosto perchè le famiglie non approvavano affatto, come è facile intuire i pregiudizi erano molti. Desideravano vivere insieme ed avere una famiglia loro. La loro relazione va avanti 4 anni cercando un bimbo fin da subito, ma il frugoletto non arrivava. Lei non ci credeva più...si era iscritta all'accademia di belle arti e ormai aveva perso le speranze...per non pensarci si dedicava anima e corpo all'arte tanto che non aveva fatto caso al fatto che non le erano tornate da tre mesi (spesso non aveva il ciclo, lei non sapeva affatto cos'era la regolarità). Poi le nausee e all'improvviso una sua amica le dice: Ma forse sei incinta?
    E così che lei scoprì di essere la madre dell'uomo che sposerò tra pochissimi giorni!! 

  3. Cara Anna, mi paleso di rado ma oggi voglio darti il mio contributo. Ho due storie, tratte dalla mia famiglia.
    Nella prima la protagonista è una mia zia, avviata verso una serena esistenza da zitella (e uso volutamente questa parola al posto della più neutra single, perché è così che lei si rappresentava a se stessa e al mondo). Alla soglia dei quaranta conosce un uomo, e si sposano. Perdono un bambino nelle prime settimane di gestazione, fanno analisi su analisi e si rassegnano a bastarsi l'uno all'altra. Poi resta incinta naturalmente, e nasce F. La avvertono che è stato un evento raro, che ha riserva ovarica inesistente e infatti non le torna il ciclo. Perché è rimasta di nuovo incinta. Ora ha 48 anni e due figlie piccole. I miracoli sono intorno a noi :-)
    La seconda storia è off topic e meno lieta di questa, ma per me conta molto perché mi tocca più da vicino e perché nella mia vita è stato sempre il faro per credere che dal dolore può arrivare anche la gioia.
    Negli anni '80, ero bambina, mio nonno morì all'improvviso di infarto mentre noi ci trovavamo in vacanza a casa sua. Dolore sgomento e sofferenza. Non dimenticherò mai il pianto di mia madre, a me che ero bambina sembrò che si rovesciasse il mondo più che per la morte del nonno, perché vedevo lei piangere. Per via del funerale rientrò al paese anche un suo cugino pediatra che viveva da tutt'altra parte e non tornava praticamente mai. Fece un giro di visite generali a noi bambine di casa e se ne andò. Tornò il giorno dopo dicendo di non aver chiuso occhio tutta la notte per il pensiero: rivisitò ancora mia sorella di un anno e confermò il suo timore. Una massa nell'addome. Nessun sintomo. Visite, peregrinazioni, ospedali. Tumore operabile e guaribile grazie alla precocità di diagnosi. Mia sorella oggi è adulta sana e forte (e con un bel caratterino, ma non si può avere tutto dalla vita ;-) ). Mio nonno se n'è andato per un motivo, se ne è andato per lei. Dal dolore sbocciano i fiori, a volte.
    TI abbraccio forte, Anna.

    1. Anni fa si creo una grande amicizia tra me e una donna di circa 40 anni. Non poteva avere figli, era troppo leggera, davvero troppo piccola..magra.. per riuscire ad avere bambini.La sua salute non glie lo permetteva.
      Ricordo perfettamente il giorno in cui mi chiamò e mi disse che ero la prima a cui diceva che, miracolosamente, inaspettatamente, era incinta. Stavamo partecipando al corso di formazione per clown dottori..durante il corso si rideva tanto, sempre. Il carico di endorfine che facevamo lì l'avremmo poi portato con noi come veicolo di "cura". Io in quell'anno durante il corso non mi sono mai ammalata (e mi ammalavo ogni due mesi minimo, venivo da un trascorso poco "in salute")e lei ha finalmente realizzato che ogni cosa è possibile se c'è amore. Scusa la banalità o la retorica ma la storia è proprio questa.
    2. non so se conosci la storia di Nonsisamai:
      http://www.nonsisamai.com/2010/06/storia-di-un-bambino.html

      grazie per il post, ne ho bisogno pure io di pillole positive in questi giorni!

7 commenti:

  1. Che bella questa cosa delle pillole di felicità!

    RispondiElimina
  2. :D Bellissimo!! Ci vuole proprio! ABBIAMO BISOGNO DI SPERANZE!:*
    Grazie mille per quello che mi hai scritto, per i suggerimenti che mi hai dato...mi sono sentita capita! Ti abbraccio forte!

    RispondiElimina
  3. che bello questo post, che belle storie. che bello pensare che a qualcuno i miracoli capitano, anche se siamo convinte che a noi non capiteranno mai.

    RispondiElimina
  4. "questo dimostra quanto poco ne sappiamo".
    Di tutte le cose che mi hanno detto i medici (soprattutto su il mio stramaledetto ormone antimullerriano) questa è l'unica a cui voglio credere :-)

    RispondiElimina
  5. Non ho mai commentato in un blog, ma ti leggo sempre e voglio lasciare la storia di speranza anche io. 4 anni fa a mio marito diagnosticano teratoastenozoospermia severa, 0% forme normali mentre io ho l'ovaio micropolicistico. In due anni di Pma colleziono iperstimolo e polipi endometriali e basta.
    Durante una pausa estiva rimango incinta naturalmente, gravidanza perfetta, ma dopo le delusioni passate ho paura. Purtroppo alla 36 settimana la mia piccola vola in cielo per colpa del cordone ed io ho avuto una forte emorragia e per miracolo non mi asportano l'utero. Tutti i dottori concordano nel dire che un altra gravidanza sarebbe difficile da ottenere e da portare avanti a causa dell'accaduto, ma nè io nè mio marito pensiamo ad un altro bimbo, siamo annientati. Eppure dopo 3 mesi e senza mai avere avuto ciclo rimango nuovamente incinta e la primavera seguente nasce il mio secondo bambino, il mio secondo miracolo.
    Contro tutti i pronostici lui è stato concepito ed è nato con cesareo a 36 settimane, dopo mesi di ricovero ospedaliero, a 11 mesi di distanza dal mio primo parto.
    Forza ragazze, vi abbraccio virtualmente tutte. E.

    RispondiElimina
  6. Torno qui, a leggerti, in punta di piedi e trattenendo il fiato, sottovoce, per paura.
    Questi ultimo post sono così belli, così pieni di colori, speranza, fiducia, che scaldano anche me.
    Chi ti dice di mollare non può capire.
    Alla voce che dentro ti dice che i miracoli esistono, e solo a quella, devi dar retta.
    Non ho una pillola colorata, una storia a lieto fine da raccontarti, purtroppo; ma ho il mio affetto per te.
    Che si appoggia qui, delicatamente, come la carezza che vorrei poterti fare.
    Voglio crederci. Insieme a te.
    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
  7. Ciao, vorrei raccontarti anche la mia storia.
    Dopo due anni di matrimonio finalmente ci sentiamo pronti ad avere un bambino.
    Due anni di tentativi, poi un professorone, di quelli che va sempre in televisione ci dice che ..no... non è possibile, non avremo mai bambini nostri, forse... all'estero, ma "sarà un percorso lungo, doloroso e costoso".
    Usa proprio queste parole. Ancora adesso, a pensarci, provo la stessa sensazione di caduta nel vuoto di allora. Iniziamo a muoverci nel mondo della pma, fino a quel momento per noi sconosciuto e le liste di attesa ci obbligano ad una pausa di mesi. Io sono così stanca, così sfinita da questa e altre vicende che decido di farmi una bella cura ricostituente. Mi danno, tra gli altri, delle medicine che stimolano l'ipotalamo, tempo due mesi e sono incinta... Quando il nostro bambino ha un anno decidiamo di riprovare, altri due anni senza buone notizie, poi ci rivolgiamo di nuovo al centro di fertilità. Ancora una volta ci dicono che in base ai nostri esami le possibilità, anche con la icsi, sono scarsissime, io ogni volta rispondo con un sorriso e con la foto del mio bambino.
    Quando è il nostro momento inizio la soppressione con rilassatezza e rassegnazione, io sono fortunata, il miracolo l'ho già avuto non posso chiedere troppo. Arriva il momento di iniziare la stimolazione ma prima mi fanno gli esami del sangue, il pomeriggio mi chiama l'infermiera... signora è seduta? lei è incinta!! Poi un mese di panico per il rischio di perdere il bambino a causa degli ormoni assunti per la soppressione., nove mesi dopo nasce il nostro secondo bimbo.
    Alla fine l'unica persona saggia con cui ho parlato è la mia ginecologa di sempre, che ha detto con un grande sorriso che dell'infertilità si sa talmente poco che tutto è possibile e questo ti auguro, che il possibile per te arrivi presto.
    Un caro abbraccio Roberta

    RispondiElimina

grazie per essere qui.