sabato 30 marzo 2013

una storia difficile

Preciso il post di due giorni fa.
Non abbiamo fatto il transfer, non era meccanicamente e fisicamente possibile farlo due giorni fa.
I miei piccoletti in realtà, sono due grandicelli, due blasto di 6 giorni. Tanta roba.
Questo vuol dire che dal momento dell'ovulazione, che coinciderebbe con il giorno del pick up di 5 mesi fa (18 ottobre 2012), devono passare altri 5-6 giorni prima di essere trasferite in utero.
Dunque, così è.
O almeno dovrebbe essere.
La realtà è che questa settimana mi è stato dapprima detto che non se poteva proprio fà questo incontro d'ammore, perchè sembrava avessi già ovulato a destra (lunedi mattina), si è presupposto un ciclo anovulatorio o ovulazione precoce. Poi, mi è stato chiesto il prelievo del progesterone per confermare la tesi (martedì mattina), ma il progesterone ha detto che no, no no no, non avevo ovulato. Tutto da rifare. Un nuovo monitoraggio (giovedì pomeriggio) mi ha confermato che c'era un bel follicolo ma a sinistra, 14 mm d'amore, pronti per scoppiare. Allora mi è stato proposto un monitoraggio stamattina, ma nella clinica dove dormono al freddo e al gelo i miei piccoletti, perchè il mio dottore oggi non era a Roma.
Il piano era che a seconda di quanti mm eravamo oggi, avrei poi dovuto fare la puntura di gonasi. Da lì si calcolano le solite 36 ore per arrivare ad ovulazione e da quel momento sarebbe dovuto partire il countdown dei 6 giorni per le mie stelline.

Sarebbe dovuta andare così.

Ma così non è andata.

Perchè questa è una storia di quelle complicate.
L'abbiamo capito.
Una di quelle storie senza fine, piena di ostacoli.
E anche questo l'abbiamo capito.

E così, siam passati da un disorientamento totale di lunedi mattina, in cui proprio non avevamo contemplato lo stop del mio corpo, ad un'euforia incredula di giovedì.
L'incontro sarebbe dovuto avvenire tra una settimana.
Ma appunto, stamattina la dottoressa mi guarda e mi fa:
"signora, lei ha già ovulato, e a sinistra, dove non c'è la tuba. Io non vedo nessun follicolo"

E così, bocche appese ed asciutte, ci siamo rivestiti, senza batter ciglio, senza far partire il cuore, senza far sudare le mani.
Abbiamo ripreso l'ascensore.
Cinque piani in giù, mentre veloci passavano davanti ai nostri occhi i ricordi dei momenti bellissimi ed emozionanti del pick up e del transfer di ottobre, in quelle stanze, in quel palazzo.

E poi, occhi sbarrati, nessuna parola, a fare colazione allo Zodiaco e a realizzare.


Realizzare che non è il momento.
Che non sono pronta.
Lo è il mio cuore ma il mio corpo no.
Il mio utero no.
Il mio endometrio no.
Le mie ovaie no.
Le mie tube no.
Le mie braccia no.
Le mie gambe no.
Non sono pronti.
Loro no.
Io si.
Loro no.

Va bene.
In una settimana abbiamo imparato un'altra cosa.
Eravamo preparati.
Abbiamo corso sin qua.
Tantissimo.
Ora ho un mese davanti per non fare più cose.
Raccogliere i tempi della lentezza.
Gustare i momenti positivi che ho preparato con fatica.
Ricominciare daccapo.
Perchè questa è una storia difficile.
Lo avevamo capito.


Buona Pasqua.
Ho fatto le pastiere napoletane, appena cotte posto foto.



:)


13 commenti:

  1. Che fatica fare pace col proprio corpo, almeno così è stato per me in passato.
    Da una parte la mente che vuole, che corre, che chiede, dall'altra il mio corpo che chiedeva tempo per riposare e spazio per poter di nuovo ospitare.
    Buona Pasqua, che sia di Rinascita Anna mia bella.

    RispondiElimina
  2. Oh, Anna, sta diventando una corsa ad ostacoli!
    Ti abbraccio forte e aspetto le foto della pastiera! Slurp...

    RispondiElimina
  3. Bella Anna mia. Certo che se e' una strada, e cavolo quanti ostacoli. Senz'altro le sorprese non mancano, eh. Vi abbraccio forte, buona Pasqua.

    RispondiElimina
  4. Questa non è una maratona, ma un 3000 siepi!
    un abbraccio fortissimo. Buona Pasqua.

    RispondiElimina
  5. uff
    questi corpi
    che non ci rispondono.
    ti abbraccio

    RispondiElimina
  6. E' dura..ma il corpo si prende i suoi tempi. Trovo sia davvero difficile imparare a dargli il suo spazio ma tu stai diventando bravissima ad ascoltarlo. Buona Pasqua Anna, sono sicura che il tuo corpo "sa" e che quando arriverà il momento, accoglierà i piccoli nel migliore dei modi.

    RispondiElimina
  7. mannaggia! il corpo gioca brutti scherzi...un abbraccio

    RispondiElimina
  8. Uffa quanto è dura...speravo per te che questi giorni di festa li passaste tutti insieme a famiglia riunita..ora spero piuttosto che il tuo umore rimanga quello positivo che leggo in questi giorni, e che presto, davvero presto, tutto di te, mente cuore e corpo, sia pronto ad accogliere..un bacio

    RispondiElimina
  9. una donna che sa fare la pastiera ha tutta la mia ammirazione, una che la fa in un momento di grande tormento emotivo ancora di più! Ti abbraccio ancora e ancora.
    Sandra frollini

    RispondiElimina
  10. Per quanto mi sia incazzata in questi ultimi anni (con le ovaie con il ciclo che sballava peggio di un fattone ad un rave, con l'endometrio che si sfaldava spernacchiando sullo schermo, con la nausea da progesterone...) ho dovuto arrendermi.
    Il corpo la sa lunga.
    Molto più di noi.
    Molto più di qualsiasi luminare.
    L'incontro d'amore verrà da sé, come una perfetta congiunzione astrale. Tutto andrà a posto, come in un puzzle perfetto e magico, incastrando i pezzi e eliminando ostacoli.
    Andrà liscio e ci andrà. Vedrai.

    Un bacio grande. E brava cuoca!

    Chicchi e mirti

    RispondiElimina
  11. Cara Anna, anch'io so un po' cosa vuol dire quando corpo e resto non vanno d'accordo. È un delirio mentale ed è difficile da sostenere.
    Bisogna farsi forza, ancora una volta, rimettere la testa al passo.
    Sono con te!!

    Che buona la pastiera, brava...io però sono un po' fizzosa, la preferisco senza canditi.

    RispondiElimina
  12. Mamma mia mi dispiace tanto non sia andata bene. Non deve essere facile fare un percorso così difficile e dopo non arrivare ad un buon risultato..
    Non ti dirò che la prossima volta andrà meglio perché quando lo dicono a me dico loro che non hanno la verità in tasca e non sanno cosa succederà ma ti dico che spero che ti vada tutto bene la prossima volta..Lo faccio non perché sono poco accomodante ma perché mi metto nei tuoi panni e a me piacerebbe sentire questa frase..in bocca al lupo!!!biona giornata

    RispondiElimina
  13. Cara Anna ho letto tutto di un fiato e sono rimasta a bocca asciutta anch`io e che cavolo,mi arrabbio e ti abbraccio fortissimo.Tu sei gia´ una mamma dolcissima ,tempo e pazienza cara lo so che ne hai da vendere,non mollare MAI!

    RispondiElimina

grazie per essere qui.