sabato 4 agosto 2012

La tela

Picasso - Donna addormentata

Ho camminato per ore.
Adesso sono ferma.

Guardo quello che è successo e sono orgogliosa di me.
Sono felice di essere diventata quella che sono. Meno insicura. Convinta delle proprie opinioni.
Ancora più coerente.
Critica.
In questo momento sono stanca, fisicamente, ma solo perchè ho ripreso in mano la mia vita, e sono stanca come tutte le persone normali, che conducono una vita normale, di lavoro, impegni, preoccupazioni, incontri, scontri,
vita.
Sono solo stanca per questo. Ed è una stanchezza sana. Di quelle che non provavo da tanto tempo.



Sono occupata, nella mente, non nel cuore.
Ho in mente settembre come si trattasse di un settembre tra mille anni.
Ho tirato fuori una forza che non credevo di avere e mi sono misurata con me stessa, portandomi a quelli che fino ad ora sono stati i miei limiti, cosa non di poco conto per una persona come me che non ama portarsi all'estremo di nessuna situazione.
Eppure.
Lavoro con un'attenzione e una precisione che non mi appartengono: lavoro come se stessi tessendo una tela, fitta fitta, dove non possono esserci buchi, dove il dolore si ferma lì e non passa, dove solo l'acqua che lava via tutto ha i permessi di entrata.
Sta arrivando il ciclo.
Il secondo della mia nuova vita.
Ho atteso senza dare più peso a questa attesa.
Ho visto con i miei occhi su un'ecografia, la mia nuova infertilità, nuova di zecca, quando per l'ennesima volta il mio corpo decideva di ovulare a sinistra, laddove la tuba non c'è più.
Ho provato, per la prima volta sulla mia pelle, cosa significa essere infertili e sapere che quel ciclo non ti darà la vita che tu stai cercando, non la tua, ma quella di un altro essere vivente.
La mia prima volta con la mia nuova infertilità mi ha regalato giornate piene di impegni, costante e assiduo lavoro di squadra, febbrile preparazione, passiva esistenza, litigi, e un nuovo rapporto con il mio corpo.
Ho iniziato una dieta durissima e tengo finalmente attiva l'attività fisica, questo mi ha fatto perdere 4 kg in 15 giorni, un vero record per me che non ho mai guardato all'ago della bilancia.
Ho ripreso dalla scatola le medicine che mi hanno accompagnato per un anno. Di nuovo mi sono sentita al sicuro: noi abortive siamo come i drogati. Lo so. E ora le trangugio la mattina senza batter ciglio e senza lamentele insieme a yogurth magri e spezie indiane.
Ecco, se dovrò riconoscere con un odore il periodo che ha anticipato il tuo arrivo qui da noi, lo ricorderò per il profumo di cannella e il sapore morbido dello yogurth greco.

In questo momento sono poche le persone che amo.
Sopporto pochissimo. Critico molto.
Riesco ad aprirmi poco.
Ritengo che da ora in poi mio dovere sarà preservarmi da quello che gli altri possono farmi.
Sto imparando a mostrare le unghie.
Sto imparando a comportarmi come un leone che difende i suoi piccoli.
Sto imparando ad allontanarmi dalle situazioni false, dalle persone opportuniste, dai sorrisi appesi, dai dolori inventati, dalla superficialità.
Riconosco chi amo, e faccio spazio nel mio cuore per tenerlo con me.
Faccio spazio, mi stringo tutta, però accolgo se riconosco l'amore.

I risultati delle prime analisi sono stati rimandati a fine agosto, per un disguido tecnico, in settimana farò la seconda parte degli esami richiesti dal centro che farà l'icsi. Gli esami fatti con il mio dottore invece sono andati bene. Ma non sono preoccupata. Giusto una lieve ansietta prima di ritirare analisi che parlano di cose importanti, mica quelle ormonali, tanto per quelle la strada è già tratta. Sono quelle genetiche e gli esami da fare al seno e all'utero che un pò mi agitano, ma tuttosommato, ho imparato a mettere in un cantuccio anche questa preoccupazione, e niente più.

Domani ci trasferiremo nella casa del lago, vicino casa, vicino Roma. Tanto perchè quest'anno non si riusciva proprio a pensare alle vacanze, a viaggiare, a preparare. Non ho la forza nè la voglia.
Ma nella casa del lago noi tre, Hope, Fabio ed io, cercheremo di ritrovare noi, la nostra famiglia, cercheremo di preparare il nido di accoglienza per te, per quando arriverai.
lasceremo andare i nostri angeli, soprattutto gli ultimi due, a cui ancora non ho detto davvero addio.
Ricominceremo ancora una volta, di lì ripartiremo.
Non so nemmeno io come.
Non so nemmeno io se questa è la scelta giusta. Nè è la speranza che parla per me.
Ora ho bisogno di vivere così, tessendo questa tela.
Ora non mi arrendo.
Nonostante aver vissuto la morte dentro di me.
Nonostante il dolore profondo di addii, di strappi violenti.
Nonostante la paura, la sofferenza fisica e quei buchi sulla pancia, che ancora oggi tocco e fanno male come il primo giorno, a ricordarmi cosa è stato.
Nonostante questo non mi arrendo.
E' il minimo che io possa fare.
Non arrendermi per te, che aspetti di essere qui.

Ho pensato in questi giorni in cui sapevo con certezza di non essere incinta, che tutte le volte che lo sono stata, mi sono sentita come una malata.
E' una brutta cosa da dire ma è così.
Di tutte le mie gravidanze, miste a felicità e precarietà, la sensazione più forte che ho vissuto è stata quella di sentirmi malata.
E questo non andava bene.
Ora sono sufficientemente obiettiva per ammetterlo.
Qualcosa non andava.
Non ci si può sentire malati se un'altra vita sta crescendo dentro. Non è normale.
Ed io questa sensazione non voglio provarla più.
Non si tratta di assumere un atteggiamento positivo e ben disposto verso la nuova vita.
Non dipende così tanto da noi. Se fosse così, come pensavo prima, la responsabilità di questa mia impossibilità a trattenere le gravidanze, dovrebbe essere solo mia.
Non è giusto pensarlo, e Dio solo sa quante volte l'ho pensato. Ma non voglio più essere così rigida e severa con me stessa.

Non sono io che decido il cammino da prendere se questo cammino è già stato tracciato.


16 commenti:

  1. Sì Anna, esiste la "stanchezza sana", ne sono convinta ed è qualcosa che ci edifica. Continua così, brava, hai fatto molta strada ed è giusto e bello che tu ne sia fiera.

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  2. Anna, ti voglio bene, e ci sarò. Sempre. Complimenti per i 4 chili persi! Brava. Mi piace la tua determinazione :-)

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  3. Che bello questo tuo percorso Anna, sei davvero in gamba. Meritato riposo voi tre. Ti abbraccio forte.

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  4. Che bello leggerti così... Buon riposo.

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  5. ogni volta che ti leggo mi piaci sempre di più
    sto iniziando a preoccuparmi :o)
    tanti baci

    Adelia

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    1. oh my god!
      ma t'è arrivata la collana?

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    2. no ho visto sul sito delle poste che è in carico al portalettere di primaporta :o(

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    3. Nn sono a casa come ti avevo accennato quindi nn so se e' arrivata ma domani devo tornare perche devo fare la seconda parte delle analisi e controllo!ma se e' a primaporta sta arrivando che quello e' il mio ufficio postale di riferimento!

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    4. Nn sono a casa come ti avevo accennato quindi nn so se e' arrivata ma domani devo tornare perche devo fare la seconda parte delle analisi e controllo!ma se e' a primaporta sta arrivando che quello e' il mio ufficio postale di riferimento!

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    5. Nn sono a casa come ti avevo accennato quindi nn so se e' arrivata ma domani devo tornare perche devo fare la seconda parte delle analisi e controllo!ma se e' a primaporta sta arrivando che quello e' il mio ufficio postale di riferimento!

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  6. Un pò di "sano egoismo" è essenziale alla felicità tua e di chi ti ama e ti amerà, abbiamo sempre meno tempo, è una delle componenti più preziose della vita, non va sciupato. Centellinato invece e assaporato con le persone giuste, come il buon vino. Brava Anna! Settembre arriverà presto ed è un bellissimo mese. Ti abbraccio forte. Maria Grazia.

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  7. tu devi trovare la forza per cambiarlo quel cammino che sembra già tracciato. Anzi secondo me tu quella forza ce l'hai dentro perchè sei una roccia ormai. E vincerai. Ne sono certa.
    L'idea di una casa sul lago mi ha affscinato moltissimo...sembra proprio uno di quei film "i bellissimi di rete4"!!!Romanticissimo! Rilassati più che puoi.
    Un abbraccio forte.
    Iris

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  8. Anch'io sono con te Anna!! hai affrontato prove durissime e tanto dolore, è normale che tu sia stanca ed è giusto che ti circondi solo di persone vere, capaci di capire e amare! ora riposatevi e coccolatevi!! :-)
    Bacioni pieni di affetto!

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grazie per essere qui.