sabato 18 agosto 2012

Ricordi







...che a chiudere gli occhi posso far finta di essere in Salento. Solo gli odori mi ingannano. L'odore del Salento non si paragona. Non è odore di mare, è odore di terra. E non è polverosa come terra. E' rossa e generosa, e non mi chiude la gola.
Ecco, solo per questo e per i tramonti, che non sono quelli romantici sul mare, perchè a noi piace il lato est del Salento, quello dei turchi, delle invasioni, della radio albanese quando accendi lo stereo, degli scogli senza i bagnanti e delle torri di avvistamento. Di quel Salento i cui tramonti dipingono le curve e rendono il mare color oro, di traverso.
Ma non siamo in Salento ora, e così la nostalgia prevale, però va bene, perchè dove siamo ora è una terra di ricordi, di radici, di appartenenza, dove Fabio ritrova persone che gli parlano di suo nonno, presenza orgogliosa che sentiamo in questa casa, una casa che siamo riusciti dopo anni a riportare alla luce: lo vediamo osservarci sotto l'albero, dove solitamente sedeva a riposare, felice del nostro soggiorno qui.
Questo posto, è il lago dove da piccola ho imparato a nuotare con papà.
Il sabato, o più spesso la domenica mattina, papà ci portava qui, in una spiaggetta isolata con un moletto privato che io invidiavo tanto. Dalla spiaggetta partivano due condotte dell'acqua che si immergevano nel lago e portavano l'acqua alla capitale: oggi sarebbe osceno per il paesaggio, eppure noi piccoli ci mettevamo a cavalcioni su quelle tubature in acqua e giocavamo lì per ore e ore. Poi ci urlavano di uscire perchè avevamo le dita saponate e papà ci riportava a casa per pranzo, dove mamma ci aveva preparato i pomodori con il riso, il più bel ricordo culinario della mia infanzia. Dopo, per ore, distesa sul letto, chiudevo gli occhi e avevo la sensazione di essere ancora in acqua, dondolata dal materassino.


E' per questo che amo questo lago.
Qui, io e Fabio abbiamo passato ore insieme per stare soli, quando non avevamo una casa e avevamo bisogno di noi.
Qui abbiamo salutato i nostri angeli e a loro abbiamo detto addio.
Qui, in questi giorni il mio corpo riposa, la mia mente ancora elabora sogni complicati, non facilmente spiegabili alla mia logica spicciola.
Stanotte ho sognato per la prima volta di aver fatto il ciclo di PMA. Alla fine mi dicevano che erano stati fecondati due ovuli e noi, naturalmente, increduli e spaventati, sorridevamo.
E' quanto di più vicino alla mia immaginazione io possa aver creato fin d'ora, perchè in realtà, io non immagino nulla, non penso, non spero, lascio lontano il futuro.
Settembre mi sembra proiettato in un altro tempo, un tempo che non mi appartiene.
Nonostante nel frattempo io continui con la giostra delle analisi e degli esami e dei risultati da ritirare, vado avanti passivamente, come se questa realtà non mi appartenesse.
E sogno l'arrivo dell'autunno, con le temperature miti e l'energia di un anno da iniziare.
A volte mi chiedo se sto sbagliando.
Se sto chiedendo troppo a me stessa, se non sia troppo presto.
La logica e la gente dice di si.
Io seguo il mio istinto, come sempre, e assecondo il mio bisogno, il bisogno di abbracciare te, perchè io non conto, io sono già la tua mamma e una mamma mette in secondo piano il proprio benessere.
Ci sarà tempo per me, ora c'è tempo solo per te.

E così chiudo gli occhi e vivo di ricordi, lasciandomi cullare dolcemente dall'acqua, come quando ero bambina.

11 commenti:

  1. Ti ho appena scritto il sogno che ho fatto stanotte. Ti abbraccio. Asseconda il corpo e l'istinto, Anna, e mai sbaglierai.

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  2. Non è solo la terra rossa, così generosa, Anna, ma anche la luce ad essere diversa. Io quella luce tipica di quel pezzo di cuore, radici e sud-est (anche per me il Salento è soprattutto est), quella luce azzurra non l'ho mai vista altrove. Un po' me l'ha restituita Siviglia, ma non pienamente. E sai, quando nasci in quella luce, poi la cerchi sempre, anche se sai che mai più la troverai.
    Belli i tuoi ricordi, e lasciati cullare, ascoltando soltanto il vento e il respiro di te, di voi. La gente spesso parla perché non sa ascoltare.

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  3. In Salento mi sono innamorata del MioAmore, condivido ogni parola.
    Ti abbraccio

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  4. Se i medici dicono che il tuo corpo può affrontare subito questo nuovo percorso..allora non stai correndo.
    I ricordi di te bambina nell'acqua sono i migliori che potessi scegliere in questo momento. L'acqua anche solo se pensata è curativa

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  5. sogna tesoro
    lasciati andare
    il mare è grande e accogliente
    e porta le voci lontano
    sono sicura che qualcuno ci ascolterà
    ti abbraccio
    Adelia

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  6. Brava! Dondolati sull'amaca dei ricordi e lasciato trasportare dal tempo che ti aspetta... Carezza energica a quella testolina di Hope, cane da lago!!!

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  7. Il Salento è nel mio sangue e nella mia anima, mia nonna mi raccontava memorie e paure ancestrali sui turchi proprio in quella parte del Salento...condivido il vostro amore per quella terra rossa, il mare dannato dalla tramontana, le cicale mai stanche, la luce morbida della sera, i fichi più buoni del mondo...vi abbraccio, Ti abbraccio...con i tuoi tenerissimi ricordi di bimba e i tuoi bellissimi sogni. Maria Grazia.

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  8. Il Salento è nel mio sangue e nella mia anima, mia nonna mi raccontava memorie e paure ancestrali sui turchi proprio in quella parte del Salento...condivido il vostro amore per quella terra rossa, il mare dannato dalla tramontana, le cicale mai stanche, la luce morbida della sera, i fichi più buoni del mondo...vi abbraccio, Ti abbraccio...con i tuoi tenerissimi ricordi di bimba e i tuoi bellissimi sogni. Maria Grazia.

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  9. Il Salento è nel mio sangue e nella mia anima, mia nonna mi raccontava memorie e paure ancestrali sui turchi proprio in quella parte del Salento...condivido il vostro amore per quella terra rossa, il mare dannato dalla tramontana, le cicale mai stanche, la luce morbida della sera, i fichi più buoni del mondo...vi abbraccio, Ti abbraccio...con i tuoi tenerissimi ricordi di bimba e i tuoi bellissimi sogni. Maria Grazia.

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  10. sai che anche io ho fatto un sogno e mi è servito tanto a darmi sicurezza.
    io penso che devi fare ciò che tu credi. non ascoltare troppo gli altri, solo tu e tuo marito potete decidere in questa cosa.
    ti abbraccio

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  11. Cara Anna, lascia che gli altri dicano ciò che vogliono. Tu segui il tuo istinto e ascolta il tuo sogno. E' bellissima la descrizione del tuo lago e del tuo Salento. La racconterai presto a chi sai.
    Raffaella

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grazie per essere qui.