domenica 5 febbraio 2012

nevischietto

                   dal mio giardino                                                              la mia automobile
               le preghiere tibetane sul mio ulivo

                                           Ema, la gatta meravigliata

...anch'io sono una meravigliata e toccata dalla neve, ma non perchè sono romana (un pò più a nord, un pò più su), ma perchè il mio bambino si chiama Nevischietto: anni fa, durante una nevicata durata solo un giorno,  ci eravamo convinti che il nostro bimbo sarebbe arrivato vista l'eccezionalità dell'evento.
Sono passati anni appunto, ma quel nome è rimasto nelle nostre conversazioni, per noi quella è la cameretta di Nevischietto, lui è il papà di Nevischietto, il nostro ultimo angelo si chiamava Nevischietto e in giardino il salice piantato è di Nevischietto.
Ecco, per questo, giovedì sera, quando sono iniziati a cadere i primi fiocchi, per noi sono arrivate le lacrime di commozione.
E venerdì mattina è stata una gioia, uno spettacolo inaspettato.




Poi però sono arrivati i disagi.
L'elettricità ci ha abbandonato e così sono saltati riscaldamento e collegamenti con il mondo.
Sabato mattina, negozi chiusi e soprattutto farmacia chiusa. Panico. Non posso stare senza i medicinali per la gravidanza, sono una drogata da gravidanza, e non posso interrompere cortisone e cardio aspirina.
In quel momento mi sono resa conto di quanto io sia legata alle comodità, alle abitudini, a quanto io non sia tagliata affatto per le situazioni estreme. Non che non lo sapessi, ma trovarsi per l'appunto in una situazione estrema, me lo ha confermato.
Nel resto d'Italia ci prendono in giro, dicono che noi romani non siamo abituati ai  pochi cm di neve caduta ed esageriamo. Ma non è così. In poche ore i pochi cm sono diventati tanti, parlo di Roma nord, e in breve tutto si è paralizzato. Ci sono zone del mio comune non ancora raggiunte dallo spazzaneve e dall'elettricità. Ci sono bimbi piccoli senza latte, e anziani in difficoltà. Le istituzioni ci hanno abbandonato completamente.
Le situazioni peggiori si stanno risolvendo assoldando privati che con i trattori stanno cercando di liberare le strade (sciacalli tra l'altro!). Noi ce la siamo cavata spalando neve con pale e picconi per liberare il viale e le automobili ma siamo vicini la strada provinciale e ora con le catene è possibile camminare. Ma la maggior parte delle persone è intrappolata in una morsa di gelo e ghiaccio.
Noi romani ci adattiamo. E' vero, chiudiamo gli uffici senza motivo, ci blocchiamo con gli autobus e saccheggiamo i supermercati per i viveri, e siamo con il naso all'insù per pochi fiocchi di neve. Ma sorridiamo. Ci incontriamo per strada, non ci conosciamo, ma sorridiamo.
Ed io, nonostante la paura e l'emergenza ancora non superata, ho sorriso, tenendo spesso la mano sulla mia pancia, sperando, sperando fortemente che tu possa essere qui per vedere questo spettacolo incantato.


19 commenti:

  1. Che questo nevischietto sia di buon auspicio....di certo non passa inosservato questa volta! Coraggio... Conosco bene la neve e so i disagi che comporta anche dov'e' di casa, posso solo immaginare la vostra situazione. Un abbraccio

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    1. grazie Tilla perchè sei sempre qui, non posso ricambiare perchè non so se hai un blog, ma mi fa molto piacere il tuo passaggio..
      oggi di nuovo tutti a casa, ghiaccio ovunque...

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    2. Non ho un blog, te l'ho scritto in un lungo commento del 23 gennaio. Passo da te ogni giorno come si passa da un'amica per un caffe'... Non so nemmeno io cosa cerco, forse solo la compagnia di donne diverse da quelle che sfornano bambini e buoni consigli per procreare!!!!

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    3. Tilla, hai ragione, ora ho letto e ti ho risposto. Devi scusarmi, come vedi in questo blog non molte persone passano ed io non mi faccio pubblicità, perchè non mi interessa, uso questo posto per dialogare con me stessa e il mio piccolo. Ma quando delle persone come te si fermano e decidono di lasciare un segno, io mi commuovo perchè questo mi fa sentire meno sola. Sono qui, metto su il caffè che in questi giorni abbiamo bisogno di cose calde e se vuoi ti ascolto, quando ne avrai bisogno.

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    4. Ecco, mi hai commossa. Di questo ho bisogno, di una parola dolce possibilmente dalla bocca di una donna... Non sopporto piu' le arpie che ho intorno, le donne sanno essere tremende vero? Oggi la mia migliore amica mi ha detto che e' meglio che per un po non ci sentiamo, si sente a disagio con me e la sua bambina sapendo che la mia gravidanza si fa attendere... ��

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    5. Tilla, non è facile gestire i rapporti con "noi donne" che non riusciamo a procreare. Io sto distruggendo quasi tutti i miei rapporti. Il dolore è così forte che non riesco più a distinguere la realtà e non riesco ad essere davvero felice per le situazioni che mi accadono intorno. Avrei bisogno solo di non ascoltare, non vedere gli altri, la facilità con cui le "altre" diventano madri.
      Ma questo percorso sta scavando profondamente dentro di me, è un rivolo di verità che scava nella roccia per poi trovare uno sbocco più grande e diventare un fiume. Impareremo a gestire anche queste situazioni di contorno, te lo prometto, ma tu non smettere mai di pretendere comprensione per quello che provi e per quello che ora stai passando. Solo spiegando cosa si prova forse si riuscirà ad ottenere qualcosa...un abbraccio

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  2. E allora io spero che tutto questo bianco non sia solo una rottura per muoversi, ma sia per voi l'occasione per cercare ancora una volta il vostro Nevischietto...e che arrivi benedetto da tutta questa luce che la neve porta con sè....non piangete....fate l'amore con tutto il sentimento che provate l'uno per l'altra...e vedrete che ci saranno solo sorrisi per voi...basta piangere....io ve lo auguro...ve lo auguro con tutto il cuore...forza....
    Chiara da Fi

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    1. ciao Chiara,
      bentornata anche a te.
      Per lacrime di commozione intendo lacrime non di tristezza ma davvero di emozione e speranza.
      grazie tesoro

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  3. Che la neve vi benedica e vi dono il sogno più grande, affinchè resti. Un bacione

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  4. chissà se resterà Clara...
    chissà...

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  5. ti aspetterò
    e prima o poi
    arriverai senza nemmeno far rumore
    ti sentirò
    e resterai
    mentre ormai le foglie cambiano colore
    al mio paese che ancora non sai
    dove l’autunno odora di caldarroste
    e il cielo è così…celeste!

    Ti dedico questo testo della Pausini, e spero che nevischietto si stia godendo questo spettacolo tutto bianco...

    <3
    con tanto affetto, lo sai.
    liz

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    1. ...ecco, questo penso.
      Penso che se un giorno tornerà da me, tornerà senza tanto rumore, come è successo le volte precedenti. E allora, quella volta, sarà la volta giusta.

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  6. nevischietto è un nome dolcissimo e dà proprio quella sensazione di qualcosa di morbido, di fragile, di delicato...come un bimbo...il tuo bimbo!
    Mentre spero per me, per la mia situazione, io spero tanto anche per te perchè te lo meriti...scusa se mi permetto...anche se non ti conosco se non attraverso queste pagine...
    Un abbraccio fortissimo
    Irene

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    1. ...ora conosco un pò di te, e mai avrei voluto sapere che abbiamo anche l'esperienza dell'aborto in comune.
      Io spero per noi, per un futuro vicino di serenità.

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  7. Spero anch'io questa neve vi faccia incontrare, Anna.
    Io credo comunque che sorridere sia un grande dono, aldilà delle polemiche. Le città sono fatte di persone, che sono anche quelle che ci rimettono.
    Un abbraccio grande!

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    1. è vero Owl, e infatti senza polemica, ho pensato spesso a voi che siete in difficoltà ed emergenza da settimane, proprio perchè avevo notizie da te.
      grazie del passaggio

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  8. Anna cara...anch'io come le altre ti auguro che questa neve sia di buon auspicio per te e il tuo nevischietto!! spero che abbia visto questo spettacolo e che voglia aspettare e contemplare la primavera e poi l'estate e l'autunno insieme a te!! ;-)
    ti abbraccio forte forte

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  9. I paesaggi di questi giorni sono stati quasi incantati, aldilà delle limitazioni che abbiamo avuto.
    E speriamo che Nevischietto torni per restare...

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grazie per essere qui.