sabato 7 maggio 2011

conoscenza vs paura

lo so che sono una lagna e che un blog andrebbe curato meglio in chiave autoironica, ironia che non è esattamente un dono che mi appartiene. Lo so che sono una pessimista e che modestamente, sto dando il meglio di me in questo momento, e so anche quanto è importante coltivare le piccole cose, "le piccole felicità" dice Simona (http://piccolanota.blogspot.com/2011/05/strategie.html ).
Mi piacerebbe tornare indietro, quando pensavo che 6-7-8 mesi di ricerca fossero una vita intera. Bella la ricerca con gli stick, la TB basale, i fantasintomi: ora ho il coraggio di dire che mi divertivo un sacco in quel momento, per quanto possa essere divertente pensare di essere una sterile donna incapace di procreare. Illusa. Non capivo nulla al tempo. E mi vantavo di capire e dare lezioni di conoscenza sulla materia. Se c'è una cosa che ho imparato davvero è che non si finisce mai di imparare, e anche se questo potrà sembrarvi qualunquismo puro, è la verità. Ora, ora che sono entrata in questo nuovo mondo, quello delle donne che non portano avanti i loro concepimenti, ora so, che c'è un'altra vita intera da imparare e che non mi basterà questa per capire. Solo tutti gli esami che io e il maritino stiamo affrontando, valgono quello che sto dicendo. Tra una settimana sapremo la verità e vi parlerò di mutazioni genetiche, tempi di protrombina, coagulazioni veloci, emoglobinopatie. Spero di non parlarvi di papilloma virus e di endometrio, ma questa è un'altra storia. WOW! Emozionate? Io no.
Perchè è questo il punto.
Non mi va.
Non ho l'entusiasmo per sapere.
La conoscenza è deleteria in questo momento per me perchè è paura. Ma di cosa? Mal che vada ci sarà una terapia e finalmente avremo una soluzione no? sciocca che non sono altro!
E' che sono scarica.
E qualunque cosa, situazione, sentimento in questo momento, non assolve al dovere di "distrarmi" o meglio "contenere la mia ansia esplosa".
Guardate la vostra mano, alzate due dita e premetele forte sul collo altezza gola.
Ecco.
Fastidioso?
E' così che mi alzo la mattina.
Non è facile convivere con questo sintomo. E in aggiunta a questo a volte succede che le dita diventano una mano che non preme ma stringe la gola, allora i sintomi sono di paura.
Come la faccio autoironia in tutto questo?

4 commenti:

  1. cara.. penso che ci sia poca autoironia da far in questo caso..
    purtroppo! devi solo aver pazienza.. e quel pizzico di fiducia che ti è rimasto nel pensare che andrà tutto bene..

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  2. Anna, innanzitutto ognuna ha il suo carattere, il suo stile. Io faccio dell'autoironia perché mi viene così (ma vivo anche momenti di profondo sconforto), ma non sta scritto da nessuna parte che un blog debba essere curato in chiave ironica. A me piacciono i blog (e le persone!) autentici, dove non si racconta solo il meglio e il buono, ma anche ciò che non va. Mi piacciono perché mi sanno di vita vera e non di copertina patinata di rivista per donne del nuovo millennio.

    A parte questa doverosa premessa (doverosa perché non credo che tu debba rimproverarti alcunché), sfido chiunque ad essere tranquilla al posto tuo. Io sono inferocita al pensiero che non potrò mai più godermi un test positivo, sapendo che quello non è un traguardo, ma solo l'inizio di un percorso (del quale la meta non è certa come amavo sognare un tempo).
    Quindi mi sento di dire insieme a te: benedetta ignoranza!

    Ora sei scarica, ma pian piano riprenderai le forze. Quando si sa cosa si desidera, si diventa capaci di sopportare qualsiasi "come". Poi non è detto che tu debba fare tutto da sola... Se credi di fare tanta fatica a trovare quel pizzico di fiducia in più, non tenerti tutto dentro e cerca l'aiuto di cui hai bisogno (tutte ne abbiamo bisogno).

    Ti voglio bene.



    (PS: non potresti usare un carattere leggermente più grande?!)

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  3. grazie vany, sei molto cara. E' così, un pezzetto alla volta. un passetto alla volta. L'altra sera durante l'agopuntura che il mio amico mi fa per cercare di riequilibrare tutta la situazione, mi leggeva dei testi per cercare di individuare quale tipo sono, e quali sono i lati del mio carattere e un aspetto che è emerso è proprio quello di voler fare tutto insieme, mi succede spesso. Mi carico di tutto e poi esplodo. E' pur vero che ultimamente sono accadute molte cose nella mia vita e tutte insieme, e per questo ora non riesco a gestirle, cmq devo trovare lo strumento per imparare a stare bene. Intanto ho iniziato con l'agopuntura. Simona, lo sto cercando l'aiuto, lo so di non farcela da sola. Ora non ce la faccio davvero, sto troppo male.

    p.s
    va bene così il carattere?

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grazie per essere qui.