giovedì 22 novembre 2012

di notte


bizzarra questa cantante
bizzarra è la notte



Ora,
è cosa risaputa, o meglio lo è per me da un mese, che io la notte, tra le 3.30 e le 4.30, spalanchi gli occhi come due fari e, in attesa di riprendere una specie di sonno, decida per due opzioni.
La prima è leggere la peggio letteratura rosa del momento. Dopo l'ultima ecografia, su un autogrill del Grande Raccordo Anulare, ho acquistato un libro che ne contiene tre. Ho detto tutto. Solitamente la strategia è quella di distrarre la mente per qualcosa di insulso e leggero, confondendola con le avventure improbabili di singles newyorkesi travestite da Carrie Bradshaw di Sex&thecity,  ma ultimamente nemmeno questo funziona. La questione è che ho sete, una sete terribile, ma non bevo, perchè il meccanismo che si innesca è pipì-risveglio-bagno-letto-occhi sbarrati-pipì-bagno-letto e così via fino al mattino.

E ho anche fame.
Ma queste saranno le conseguenze della dieta strettissima dei mesi scorsi e ora il mio stato gravidico mi ha (non so con quale diritto e ragionamento) elevato a donna che può mangiare la qualunque.
La seconda opzione è quella a cui ricorro, mio malgrado, quando nemmeno 4 capitoli di cavoletti rosa riescono a farmi chiudere gli occhi.
Lasciar andare la mente.
E questa, capirete bene, è la più dannosa.
Solitamente, sia io che mio marito siamo due dormiglioni. Dormiglioni vuol dire che il sonno è sacro. Sacro vuol dire che ognuno se lo vive nella propria individualità. No. Non ci addormentiamo mai abbracciati, mano nella mano, e cicci cicci, no. Se si dorme si dorme. E non me toccà che c'ho sonno! Quindi, ognuno per lato del letto, beatamente ronfiamo senza interruzioni.
Da un mese due inquilini interrompono questo rito sacrale. Uno ha 4 zampe e l'altro sta nella mia pancia.
Stanotte, visto che ero sveglia, anche lui era sveglio, e visto che il rito ormai era andato a farsi benedire, ho sentito la sua mano sulla mia pancia, grande, calda, dolcissima.
Difficile leggere in queste condizioni.

Ho pensato che, mentre il nostro piccolino diventava vita tra 4 pareti di vetro, contemporaneamente  uno, due, tre, totale otto altre piccole vite venivano concepite, tra conoscenti e amici, sia per via tradizionale che non. Otto. 
'sti cazzi.
Otto è tanta roba.
Ho pensato che queste otto vite sono legate in qualche modo, hanno un componente in comune, che sono i loro genitori. Che magari non si incontreranno mai, che magari si leggeranno da grandi solo attraverso i nostri vecchi blog (tipo il libro della Creazione versione de 'noantri), oppure sapranno l'uno dell'altra nei minimi dettagli e saranno amici tra loro. Chissà.
Ma la cosa straordinaria non è questa.
La cosa straordinaria è che io mi sia azzardata, ma giusto perchè eravamo in seconda opzione nel cuore della notte, a pensare a questa vita in termini di futuro.
E mi dispiace.
Mi dispiace assai.
Ma io ora, che è mattino e sono sveglia per davvero, non ci riesco. Lo vorrei fare ma non ci riesco.
Bella la storia del godersi tutto oggi, perchè comunque tanto se le cose dovessero andar male, almeno potrai dire di essertela goduta.
Bella.
C'ho creduto un sacco.
C'ho creduto per cinque volte.
La prima volta perdevo sangue a fiumi eppure credevo che stando a letto con un paio di ovuletti ce l'avrei fatta. E guidavo, lavoravo, cucinavo, facevo tutto. E pensavo che ce l'avremmo fatta.
E mi sono goduta tutto. Fino all'ultimo istante. Anche durante l'ultima volta prima di questa. 
La mattina che all'improvviso la mia tuba ha fatto crac e io dietro a lei, stavo impastando il pane. Parlavo con il mio piccolino e gli dicevo che impastavo per lui e che la sera ci saremmo pappati una roba buona. Poi crac. E il buio.

No. 
Oggi non me la godo.
Sono una pessimista?
si.
Ora lo sono.
E ho difficoltà a dire "aspettiamo un bambino", mi sembra di dire una parolaccia. Qualcuna qui si riconoscerà in queste parole, altre arricceranno il naso, reputando la questione troppo difficile per arrivare ad un ragionamento serio, troppo pessimista, troppo nera.
Ma questi sono i fatti.
Questa è la realtà.
Davanti a me continuo a vedere schermi con ecografie di uteri vuoti e aborti in corso. Non riesco a fare altri pensieri. E per quanto io senta comunque la sua presenza, oggi, so che non riesco a pensarlo come una persona che camminerà, amerà, canterà, piangerà, tra qualche mese.
E' ingiusto dopo tutta questa fatica, beccarsi una mamma così scettica.
Non è normale.
Si fanno i salti mortali per rimanere a galla e ci si becca una che non ci crede.
Bella roba.
Eppure ormai ho sviluppato un senso di non appartenenza tra me e lui, tale che, io son sicura che se vuole può decidere di rimanere, a prescindere dal mio scetticismo.
Non è una bella roba quella che scrivo, lo so. Ma il mio sforzo a dialogare con lui in questi mesi, si è tradotto oggi in un non dialogo per autoproteggermi. Come a dire, io ti sto dando tutto, tutto quello che è in mio potere. Fanne buon uso.
Sia chiaro.
Non è che io stia facendo finta di non essere incinta. No. Lo sono, lo so, lo sento.
Ma il nostro è un patto.
Fatti vedere.
Fatti sentire.
E poi comincerò a crederci un pochino di più.
Intanto stanotte ti ho pensato adulto.
Mi sembra già un passo avanti. 

21 commenti:

  1. bhe chi nel tuo vissuto non farebbe lo stesso? sei da capire Anna.. e poi emotivamente è più facile pensare ad un adulto che ad un fagottino morbidoso.. penso che mentalmente e emotivamente sia più distaccato il senso di appagamento e voglia di protezione che si ha per un figlio adulto rispetto ad un neonato.. o meglio per me è così. Vivo entrambe le situazioni, mi rendo conto che sembra una cosa strana ma è così. Emotivamente si è più coinvolti con un fagottino non autosufficiente che con un adolescente o adulto che sia.. che poi il figlio adulto lo adori come il piccolo.. è difficile da spiegare ma fidati è così.
    Quindi credo che la tua sia una sorta di autodifesa..

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  2. Secondo me hai un milione di validi motivi per sentirti così.

    Ti stimo molto per questo post, perché non tutte avrebbero avuto il coraggio di scrivere quel che hai scritto tu. È facile e comodo farsi immaginare con sfarfalli perpetui di ciglia e sospiri d'incommensurabile amore davanti a quello che ti ha riservato la vita. Ma forse anche il mio ragionamento è troppo complicato e cinico e sicuramente ci sarà chi arriccerà il naso anche leggendo questo commento.

    Sappi solo che ti rispetto. E ti stimo.

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  3. Quando ti guardera' negli occhi ci credera' in te. E tu in lui o in lei. Questo conta, credo. Ma anche le mani sulla pancia sfuggono dal tuo scetticismo e comunicano fiducia... Un abbraccio. Di notte io cucino quando non riesco a dormire e ho fame. Cucino per finta, ma aiuta. A meta' ricetta mi addormento, e brucio tutto. ;-)

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  4. Come si fa con tanta roba alle spalle Anna? Ogni giorno che passa ci crederai appunto un po' di più. Va benissimo così.
    Un bacio grande.

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  5. Annina
    come ci siamo già dette mille volte
    noi la spensieratezza l'abbiamo perduta
    purtroppo.
    vivi questi momenti come puoi e come vuoi
    un passo alla volta
    minuto per minuto
    alti e bassi
    non c'è un modo giusto ed uno sbagliato.
    ti abbraccio

    Adelia

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  6. cara, ti leggo ogni giorno ma non ho mai commentato. pensa che nella mia prima gravidanza anche io mi svegliavo fissa alle 3.30, non per la sete ma per chissà cosa diavolo...Forse però è il caso che bevi, se il tuo corpo lo chiede. ti auguro un in bocca al lupo per tutto!

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  7. per sdrammatizzare: Sai come i cinesi sono arrivati sulla luna? Una sopla all'altlo, uno sopla l'altlo, uno sopla l'altlo...E' cos' che devi viverti sti giorni. Un passo avanti l'altro, un passo avanti l'altro. Piano, piano. Pole, pole, dicono in Kenia.
    Baci
    Raffaella

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  8. E' una forma di autodifesa..e dopo tutto quello che hai passato..io lo capisco.Ciao Annetta bacino alla pancina ed Hope.

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  9. in bocca al lupo, ti auguro che prestissimo tu possa veramente crederci :)

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  10. ci si prova a proteggerci...capita anche a me che tutti i traumi che hai vissuto tu non li ho avuti...altaleno tra pensare a tutt'altro e rendermi conto che dovrei parlargli, farlo sentire già con noi...poi rimando a quando lo vedrò, o si vedrà...la verità è che ci se la fa sotto...parecchio,con o senza esperienza!Domani e poi domani ancora cambierà...e poi ancora...


    Ele

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  11. Nooo Ele, Nooo Annina, nn fatelo xche vi perdete i momenti belli! Io ne ho passate parecchie e nn ho nanche voluto fare l'anmio con Noah e giuro che ne io ne il mio compagno abbiamo pensato negativamente a quello che sarebbe potuto succedere.
    Mi piace e approvo la "tattica" del "occupo la mente con pensieri subdoli, x evitare di pensare"!!
    Secondo me,...magari sbaglio, ma certi pensieri estremamente dolorosi o preoccupanti si ripercuotono su tutto il nostro corpo, ospite incluso!
    Think positive

    With love Biú

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  12. Fai come riesci, fai come puoi.
    Che ognuno di noi fa così, in tutte le cose della vita.
    Però voglio gettare un seme di speranza, perdonami, saranno gli ormoni... io sono un ghiro, ho dormito anche in piedi in treno x intenderci, e da quando aspetto la pupa mi sveglio ogni 3 ore di notte, mi è capitato anche in passato, è come se il mio corpo pian piano cercasse di abituarsi ai ritmi sonno-veglia dei neonati, dove una giornata è in realtà fatta da 8 giorni di 3 ore l'uno. Magari no, magari sì... magari è già un modo x farsi sentire da te, chi può dirlo?
    Prego perché sia così, perdona se mi permetto.

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  13. Concordo con Adelia, non c'è un modo giusto e un modo sbagliato, vivila come ti viene ma ricordati che i pensieri notturni sono sempre neri neri e la mattina riporta un po' di luce. E poi come ti hanno detto le altre: un passo alla volta. Te lo dissi quando stavi facendo la stimolazione e guarda dove siete arrivati. Avanti così.
    Ti abbraccio forte forte

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  14. Non ti si può dire nulla di niente, se non fai come ti viene ti viene. A volte speranzosa e a volte titubante. Dai che ci sei. Un abbraccio lungo lungo

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  15. Dai Anna che quando arriverai un po' piu' avanti passera' la paura dei momenti bui. I bambini puliscono l'anima e asciugano le ferite.
    Bacio vale

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  16. Io...non ho mai provato quello che provi tu, ma sono per natura pessimista, e quindi ti capisco molto bene. Poi, anche a voler essere i più ottimisti della terra, ne hai passate troppe e secondo me è più che lecito sentirti così. Ti meriti tutto davvero, non so quante persone avrebbero avuto il tuo coraggio, son qui come una scema che guardo sempre se ci sono notizie, se tutto va bene, e non ci conosciamo nemmeno. Non ho figli e sono terrorizzata dall'idea di poter essere madre, ma la tua storia mi commuove enormemente e mi sei da esempio. Mi sento davvero una persona orrenda quanto ti leggo, e quindi mi dai la forza per seprare che un giorno, ce la potrò fare anche io a trovare quel coraggio che tu hai da vendere. Con tutto il cuore auguro che il tuo bambino resti con voi, e che il tuo dolcissimo cane poggi il suo naso sul pancione. LA solitudine e l'angoscia che senti durante la notte...sono purtroppo parte di questo doloroso cammino. Che possa terminare in un prato pieno di luce, te lo auguro davvero di cuore. Willy

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  17. buongiorno,
    Willy sono commossa dalle tue parole, non le merito, ma non perchè io non sappia che sto davvero facendo di tutto, ma perchè chiunque farebbe quello che faccio per il proprio figlio.
    Quante donne combattono ogni giorno, si sottopongono a tanti esami, e anche dopo tanti fallimenti, anche in pma, si guardano dentro, cercano nuove risorse e trovano la strada per continuare a camminare?
    Il mio è coraggio? non lo so. Forse è inconscienza, a volte penso sia vigliaccheria.
    La verità è che non ho mai voluto affrontare l'ipotesi che un giorno potrei dovermi arrendere. Combatto questo pur sapendo che più il tempo avanza e i fallimenti si accomulano, più questa ipotesi può farsi vera.
    Non lo metto in conto, e allora, pur di non affrontare questo, combatto come una pazza.
    Forse il mio coraggio viene da lì...come vedi, non sono così brava come sembra.

    Io ringrazio ognuno di voi, per la speranza che mi date, per la positività che ci mettete, per crederci a volte più di me.
    E' tanto.
    Tantissimo per me.

    buona giornata, noi stiamo bene, anche troppo. Niente dolori e perdite da ieri. Non oso lamentarmi, l'ultima volta che l'ho fatto ho avuto tre giorni di dolori bruttissimi.
    Rimango zitta e buona, cercando il più possibile di far scorrere il tempo fino alla prossima eco.

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  18. io mi riconosco nelle tue parole più che mai...Ho passato la gravidanza a dire: alla prossima ecografia ci crederò di più e dirò tranquillamente che sono incinta...e invece ho vissuto fino all'ultimo nel terrore più totale. Ma pur non augurandoti assolutamente di vivere male come me, io mi perdono e mi giustifico da sola. Forse la continua paura mi ha aiutato a combattere e a essere più forte. Comunque non ti condannare mai anche se fai pensieri brutti e non ti fissare di dover per forza star male.
    abbraccio forte


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  19. Mia cara annina...sono poco presente sul blog, ma sai che sei sempre nei miei pensieri e nelle mie preghiere,vero? La tua paura e il tuo non riuscire a lasciarti andare alla gioia hanno una più che normale giustificazione!!non sentirti in colpa, mai, per quello che provi...è la tua storia che parla di te. Fai quello che ti senti, senza forzature!!Cerca solo di controllare i pensieri negativi...non permettere che prevalgano su quelli belli e positivi!! Io ci sto credendo tantissimo e non vedo l'ora di mantenere la promessa che ti ho fatto!! ;-)
    Ti abbraccio forte forte!! <3

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  20. Anna, tu devi fare come puoi.
    In questa situazione non c'è un modo giusto o sbagliato, può esserci solo il TUO modo.
    Più avanti sarà il piccolo guerriero ad aiutarti a crederci di più... quando inizierai a sentirlo e crederai che è l'intestino che fa le bolle... :-))
    Ti abbraccio forte
    Simo

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  21. Sono belli idiscorsi che fai al tuo piccolino :)

    Nn vedo l'ora di sentirti dire che nn dormi la notte perché....... LUI piange, urla.. insomma ti fa due occhi cosí ;)

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grazie per essere qui.