mercoledì 2 ottobre 2013

Una sedia, la mia.

Tenderness Diptych, left (2003) © Kyle Rand
fonte: Come sedia


Grazie a Silvia,
che mi ha accolto nel suo sito, con la delicatezza che solo una donna sensibile e attenta al vissuto come lei, riesce ad avere.
Vi invito a leggere le sue interviste perché raccontano di uomini e donne le cui storie sono un esempio.
Amo il progetto di Camilla e Silvia di Measachair.
Un lavoro che va condiviso perché è un cammino, fatto di sedie che raccontano di arte, creatività, sentimenti, vita.

Buona lettura:
http://measachair.blogspot.it/2013/10/tutte-le-sedie-di-a.html?spref=fb

11 commenti:

  1. mi è piaciuto tanto
    leggerti
    ancora

    bacio
    Adelia

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  2. adorabile il progetto e l'idea della sedia, davvero bella..complimenti a Camilla e Silvia!
    ovviamente le vostre sedie sono piene e dolci come sempre, comode e accoglienti ..
    da condividere come sempre..in attesa che le sedie siano completamente, unicamente e finalmente abitate e occupate da pensieri urlanti ma col ciuccio :*

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  3. Una bellissima intervista in cui sei uscita in tutta la tua eleganza e profondità.
    Un abbraccio grande

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  4. Tesoro non deludi mai con le tue parole, anche quando non sei a casa tua :)

    Bacio

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  5. <3 a te, a quest'immagine e all'emozione che mi avete regalato

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  6. e la foto?? vestita proprio come quando ti vidi, spettacolo, un folletto. Bellissime parole, grazie!

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  7. Le tue parole sanno toccare corde profonde e farle risuonare, perché a volte non conta la forma, conta il sapore.
    Mi piace pensarti circondata dall'amore. L'amore per il tuo bellissimo lavoro che si vede in tutto quello che fai, l'amore per chi non c'è piú ma continua ad esserci, l'amore per i tuoi figli, per il tuo uomo, che è insieme figlio, marito e padre di bimbi che sono passati attraverso di te per restarvi dentro per sempre.

    Ti voglio bene.

    E.

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grazie per essere qui.