martedì 2 aprile 2013

Prima o poi




Ho imparato che gli eventi non sono tutti controllabili.
Ed io non posso controllare tutto.
Ho imparato che i miei bambini verranno da me quando tutte le congiunzioni astrali giuste, adatte a noi, si verificheranno.
Ho imparato che l'anima di ognuno dei bambini passati per la mia pancia, era un'anima che non era giusta per noi, per la mia famiglia, e per questo è andata via.
Questo mi solleva dal senso di colpa che per tanto tempo mi ha perseguitato.
Quel senso di colpa che ti fa pensare che è colpa tua se non si sono fermati.

Secondo lo yoga kundalini, prima del 120° giorno di gravidanza l'anima non è ancora entrata nel feto e non è influenzata dal campo elettromagnetico della terra o dallo stato mentale della futura madre.

E' ancora un'anima libera.

Mi piace pensare ai miei bambini come anime libere che scelgono di incarnarsi in me.
Fino ad ora non mi hanno scelto,
o io non ho scelto loro.
E' un rapporto profondo il nostro, in cui io sono solo il mezzo per traghettare queste anime su questa terra.
Attendo.
Che le nostre congiunzioni astrali ci facciano conoscere.

Prima o poi.

13 commenti:

  1. Per ogni cosa c'è un momento. Questo è quello che mi dico, anche se non mi consola più di tanto. Buona giornata

    RispondiElimina
  2. Questa storia delle anime libere è stupenda. Illuminante. Bellissima.
    Raffaella

    RispondiElimina
  3. ti abbraccio forte...traghettatrice di anime....Laura A.

    RispondiElimina
  4. Anche la storia dell'essere traghettatrici di anime e' stupenda. E ci ricorda che dobbiamo essere forti per loro, ma loro appartengono al mondo. Tanti incrocini per te, Anna xxxxx

    RispondiElimina
  5. Il tuo scrivere per me è panacea. "Mi piace pensare ai miei bambini come anime libere che scelgono di incarnarsi in me" bellissima questa cosa. E' tipico pensiero delle mamme!

    RispondiElimina
  6. A me la storia delle anime invece non piace... sarà perché quello di Yoga a me disse che Alby aveva compiuto il "suo tempo con me"... che proprio non riesco ad accettare, Mi piace pensare che le anime sono assegnate e che torneranno da noi. Questo sì.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi dispiace Silvia, non voglio turbarti.
      ho sempre pensato ai miei bambini come irripetibili e che se torneranno a me, saranno altri, non quelli passati, e questo perchè ho necessità di dar loro unicità ed individualità per regalare loro, almeno , la dignità di individui.

      Esistiti ed esistenti ancora nel mio cuore.

      Elimina
    2. Sì... sono esistiti e sono esistenti. Ma come si può pensare o solo dire "Ha fatto il suo tempo? ha esaurito il suo compito con la tua anima"...questo non lo accetto. O meglio, avrebbe potuto compiere il suo percorso con me sottoforma di altro...non di bimbo in pancia, solo da sfiorare.

      Elimina
    3. Silvia, non sta a me darti una risposta, come nessuno può dartene, questo è vero.
      Quando si parla di un dolore così grande, come si può?
      E' come chiedere perchè della morte di una persona cara.
      Ma tu dici "avrebbe potuto", certo...avrebbe potuto.
      Come il mio primo figlio, oggi, avrebbe compiuto due anni e due mesi.
      E avrebbe potuto dire la prima parola.
      E avrebbe potuto fare i primi passi.
      Io non posso chiedermi tutto questo.
      Non lo posso fare.
      Devo darmi una spiegazione a tutto questo.
      Devo credere in qualcosa, che non è dato unicamente da una spiegazione e un ragiomento scientifico e razionale, anche perchè, la scienza non mi ha dato un appiglio a cui sorreggermi e potermi sostenere.
      Io, ma sono io, ho bisogno di credere che non ci siamo scelti.
      Che non erano le condizioni giuste per loro.
      Cosa posso fare diversamente per non morire dentro, più di quello che muoio, ogni volta che uno di loro mi lascia?
      E' il mio cammino questo.
      Non è La verità.
      E' la mia verità.
      E forse, sbagliando, qualcuno ha cercato di aiutarti, ma non sei pronta.
      Ed è giusto che sia così Silvia.
      Va bene.
      Il tuo dolore è più difficile da vivere, è più difficile lasciarlo andare, perchè tu, diversamente da me, hai fatto i conti con la sua presenza fisica.

      Ma ripeto, con tutta l'umiltà e la dignità del mio dolore, ognuno di noi ha bisogno di cercare un sostegno, il mio sarà più piccolo, ma è più lontano...è sedimentato, è una sofferenza nel tempo che necessariamente mi ha portato sin qui.

      Io spero che sarà per te la stessa cosa, prima o poi.

      Elimina
    4. Ma certo Anna! e mi scuso se ti sono sembrata arrogante... se non ho compreso il tuo bisogno. è che a me aveva fatto quel discorso...ed è un discorso che non posso accettare. È come dici te, ho fatto i conti con la sua presenza fisica, era un bimbo sano, perfetto, di 3090g... avrebbe potuto nascere senza alcun problema già 34 settimane...era e non è più. E allora preferisco pensare che fosse solo un bimbo irruento...che si è agitato troppo...e si è strozzato. Senza pensare ad anime... ma ognuno ha il suo dolore e il tuo non è più piccolo, non si misura il dolore,sai come la penso. Semplicemente non riesco a pensarla in questo modo... per egoismo, perché mi rapporto a te e alla tua storia e forse ho sbagliato a dirlo. Ti chiedo scusa se ti ho turbato, non era mia intenzione. A volte il silenzio spiega le cose meglio delle parole e io ho usato quelle sbagliate.

      Elimina
    5. non c'è bisogno di scusarsi tra di noi, io non sono turbata, comprendo perfettamente il tuo ragionamento, lo farei anche io...siamo solo due donne con tanto dolore da gestire...
      ti abbraccio fortissimo e ti stritolo.

      Elimina
    6. Credo che ognuno sa quando arriva la "sua" risposta.
      Tutto qua.
      Un abbraccio a te, Annina, e un abbraccio a Silvia.

      Elimina

grazie per essere qui.