mercoledì 23 ottobre 2013

voi che potete!

«Tre mantra che non dovreste mai usare. 
1) Io non so. 
2) Io non sono pronto. 
3) Io non posso farlo.»
Yogi Bhajan


Partiamo da qui.
Da quello che ho imparato a non fare.
Da quello che ho imparato a non essere.
E di questo, non mi stancherò mai di dirlo, devo ringraziare i miei figli e il loro non-essere.
Prima ero una persona attaccata alle sue insicurezze, al suo credere che tutti gli altri erano migliori della sottoscritta e che comunque, in ogni caso, ero io a sbagliare, anche se non centravo nulla.
Poi è cambiato tutto.
Oggi non esiste non ce la faccio, non so, non posso farlo.
Non me lo posso permettere.
Oggi le cose vanno così, che io lo voglia o no.
Poi ci sono gli altri.
E gli altri non sono felici.
Non sanno, non sono pronti, non possono farlo.
Due giorni fa ho chiesto a mio marito cosa avrebbe fatto per prima cosa, avendo a disposizione una certa somma di denaro, non una cosa esagerata che ti cambia la vita, mettiamo una roba come cinquantamila euro.
Lui mi ha risposto nell'ordine:
1) metterei a posto la casa
2) farei dei tentativi in pma all'estero

A me è caduto il piatto che stavo asciugando perchè avevo pensato alle stesse identiche cose.
Poi ci siamo detti che in effetti, tutto il resto, davvero, è un contorno.
Possiamo raccontarcela come ci pare.
Noi siamo,certo, comunque.
Noi conosciamo.
Noi ci riempiamo la vita di tante cose, la riempiamo fino all'orlo, ma sono poche le cose importanti, e forse la più importante, quella di avere la voglia di stare insieme, la diamo per scontato.
Il resto è un contorno.
I figli non lo sono. I figli sono una di quelle cose importanti, che ti fanno felice, anche se sei un puttaniere, anche se sei una che se ne frega e incinta ci sei rimasta per caso.
I figli sono quella cosa che la mia vita è differente, come la banca.
E mi dispiace, ma è così.
E non si tratta di essere fissati, di ruotare intorno a questo punto e basta. No cari miei. Se non te ne curi è perchè questo aspetto non lo hai affrontato.
Ma non affrontare la questione della continuità di te stesso, della possibilità che puoi dare ad un'altra persona di stare qui, in questo mondo del cavolo, vuol dire non aver affrontato un pezzo di te stesso.
Non è condannabile questo, certo che non lo è. Ognuno fa della propria esistenza ciò che vuole.
E' solo un peccato.
Un vero peccato non volerlo affrontare.
Ma questo vale anche per chi è comunque genitore. Il punto sta sempre lì: è un genitore consapevole?
No perchè, a me rode che mi telefoni dopo mesi e mesi e:
-come va?
-bè insomma, così cerchiamo di riprenderci.
-ah ma io non so niente, nessuno mi ha aggiornato
-no, parlavo della mamma di Fab ( ovviamente è l'ennesimo amico che non è venuto al funerale)
-ah bè si certo
-...
- ah. io e L ci separiamo.
- ah cazzo. E i bambini?
- non lo sanno
-...
-no perchè sai, te lo devo proprio dire (...a meeee? ) :  i bambini sono una cosa bellissima, la più bella che io ho fatto, ma la loro gestione non è mai stata una cosa fatta bene tra noi. La seconda non ha mai dormito la notte come il primo, e poi non l'hanno presa al nido ed è irrequieta. Poi il mio lavoro, la sua università, non siamo mai riusciti ad organizzarci bene...
- .........ma sono cose normali. Cioè...questa è vita normale!
-eh, vabbè, è vita normale. Ma insomma che fatica!

No ecco.
Non ci sto.
Tu non sai.
Tu non sei pronto.
Tu non puoi farlo.

Ed è un peccato.
Un vero peccato.
E mi dispiace per te. Per voi.
A me dispiace un sacco, perchè io non mi scambio nemmeno un cm di pelle con te che hai due meravigliosi e bellissimi figli.

Perchè  è morta Stefania.
Una donna di 38 anni che andava a scuola con mia sorella e che da marzo era in coma, perchè al suo terzo cesareo il suo utero non ha retto.
Emorragia e coma profondo. E questa settimana se ne è andata via. Ha smesso di lottare.
E le avevano detto di non avere il terzo figlio.
E la sua bambina si chiama Rita, sta bene, vive.
E si.
Sto giudicando.
E si, lo faccio perchè ne ho diritto.
E non ce l'ho fatta ad andare al funerale.
Perchè questa donna mi tocca il cuore e la pancia e mi ricorda che da quel lettino di ospedale potevo non rialzarmi più anche io.
Ed è così.
Le persone che non conoscono, non sono felici.

Prendete al volo questa occasione, voi che potete!
Fare figli è un'occasione unica per guardarsi in faccia, per quanto brutta possa essere la vostra faccia.
Coglietela.



25 commenti:

  1. Dovremmo ricordarlo ogni mattina, ogni giorno, in ogni momento di stanchezza. Quando alziamo la voce, quando siamo irrequieti, o irritati. Fermarci, guardare i nostri figli, ringraziare. Ringraziare, ringraziare.
    Che Stefania possa vegliare sulle sue figlie e sul suo compagno.
    Ti abbraccio
    Raffaella

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  2. Eccome se lo è... e non una volta sola, non soltanto all'inizio...

    Un pensiero per questa mamma...

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  3. Le persone a parer mio non riconoscono le felicità quando ce l'hanno in mano. Giudicano complessa una vita fatta di fatiche e imprevisti. Roba che se la mia vita fosse un casino a causa dei figli io manco mi lamenterei.
    Forse anche io sono stata una felice inconsapevole un tempo. Quando mi lamentavo dello studio o del lavoro ma adesso, cacchio, la saprei riconoscere ed apprezzare la felicità vera, quella che auguro anche a te.

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  4. Lo è, ogni mattina, in ogni sguardo, ogni momento. E io ringrazio in silenzio continuamente per questo dono, per poter imparare ogni giorno, per avere questa infinita ricchezza, per aver aperto gli occhi e capito ciò che conta davvero, per aver capito che fatica e difficoltà quotidiane non possono portare a fratture e rotture insanabili. Che non si deve mollare al primo intoppo, perché la vita ne è piena, è un intoppo dietro l'altro. Un amico diceva che la vita è come la scala di un pollaio: ripida, corta e insidiosa. Ci si tira su le maniche, si parla e si piange e si va avanti, insieme.
    Ti abbraccio Anna

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  5. La maggiorparte delle persone tende a non vedere mai il bello che ha, ma a rattristarsi per quello che non ha. A volte mi domando se è una giusta spinta di ambizione o una condanna all'infelicità. E inoltre l'appagamento rishia di generare una sorta di noia, come se il fuoco della vita fosse dover sempre inseguire qualcosa. Ora non sto parlando (solo) di figli, ma di tutto quello che rende la vita degna di essere vissuta. Il desiderio di figli è stomaco, cuore, istinto, è una cosa che arriva prima dell'essere uomo.

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  6. E magari questa madre e moglie che ti ha chiamato è rimasta incinta anche per caso...
    Ora, che la maternità sia consapevole o meno poco fa la differenza...è che se non hai possibilità di esplicarla, è lì che capisci il senso più profondo di essa. La maternità è gioia, ma anche dolore. E noi sapendolo già da quando abbiamo desiderio di un figlio, e non solo dopo averlo messo al mondo, ne siamo coscienti e profondamente pronte anche agli sconquassi familiari!
    Ecco il rovescio della medaglia delle donne che possono procreare, non sono pienamente consapevoli del miracolo che gli è stato concesso! Nonostante tutto, anch'io non mi scambierei mai con loro. Preferisco la mia coscienza, il mio desio infinito! Un bacio grande grande!!

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  7. Pur non avendo dovuto faticare per avere figli le tue parole potrei averle scritte io. I figli non sono un contorno, proprio così. Alessia

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  8. eh sì lo capisco quello che dici e in parte condivido...
    Ma anche gli altri hanno diritto a vivere la genitorialità diversamente, secondo il proprio livello di consapevolezza.
    Soprattutto se ci sono problemi di coppia diventa veramente difficile.

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  9. La storia di Stefania mi ha colpita ed affondata ieri sera. I figli non sono un contorno, sono una voglia di amare manifesta.
    Ma c'è una cosa che ho sempre sostenuto, ovvero che sono "un fattore esterno" che non possono compromettere la felicità di coppia. Ti ricordi il discorso che facevo che "la felicità non può dipendere da un fattore esterno"? Ecco, io la penso ancora così. Ma è chiaro che se hai un figlio, sei una testa di cazzo a pensare che siano "difficili da gestire", e che siano qualcosa che mina la tua vita. Insomma non so se sono riuscita a spiegarmi (oggi c'ho l'omino del cervello in sciopero) alla fine il succo è : Chi c'ha il pane non c'ha i denti!! Un abbraccio

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  10. La storia di Stefania mi ha gelato il cuore...

    Io ringrazio ogni giorno la vita del dono che ho avuto, ringrazio la mia bimba perchè quel giorno ha deciso di attaccarsi a me. Purtroppo qualcuno questi figli li fa per motivi che mi sfuggono...e poichè è vero che crescere un figlio e gestire tutto e gestire il cambiamento nel rapporto col compagno è difficile ci credo che qualcuno piuttosto cede...però poveri bimbi.

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  11. Grazie, perché ci riporti sempre all'origine delle cose.
    Io mi sento fortunata ogni giorno, li guardo e mi sento così fortunata

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  12. Penso che quello che tu dici è giusto. Ma al momento non faccio figli proprio perchè mi sto guardando in faccia. Lo so per certo che ancora non provo questo desiderio e quindi non posso fare un figlio solo perchè tutti dicono che è la cosa più bella del mondo e che sono un dono inestimabile. Mi dovrei fidare e non mi sembra sensato. Farò un figlio quando penserò davvero che unire me stessa e il mio amore nel creare qualcosa di così stupefacente sia una necessità e un chiaro completamento delle mia vita. Sono fiduciosa che quel giorno arriverà. Ora, proprio per evitare di essere un genitore che non vorrei, mi riservo il diritto di aspettare. Con tutto quello che a 35 anni può comportare. Con tutto che davvero non so se avrò difficoltà o meno ad averne. Ma sentirmi dire: te ne pentirai di avere aspettato, da alcune persone che mi circondano, spezza il cuore, perchè io non mi sono mai permessa di dire a nessuno che lo faceva troppo presto. So che vorrò dei figli. E questo mi ha fatto fare un po' pace con la me stessa di adesso che al momento non se la sente. Grazie per la tua voce così intima così sincera e così vera. -Willy-

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  13. Mi ha commossa la storia di Stefania...non so se sai quando ho avuto piccina ho avuto delle gravi complicazioni cuore e febbre a 40 che mi ha tenuto in ospedale 15 giorni...non c'è la facevo non c'è la facevo proprio come forza fisica...una notte stremata pensando che era la fine ho pregato...me prendi non mia figlia per la legge dello scambio...anche noi siamo in crisi...ma ci amiamo ed io non mollo come tu non devi mollare sogni e speranze...io mi godo giorno e minuti...di piccina perché non si sa mai...ciao.

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  14. Mah...riguardo al padre che si separa non so che dire tranne che di sicuro con l'arrivo dei figli il rapporto col partner cambia perchè fondamentalmente cambiano le priorità ma queste priorità che cambiano sono nientemeno che una ricchezza, un bene, una gioia, un incentivo per correre verso il futuro, e non un motivo per darsela a gambe...però bisogna poi valutare le vere ragioni e le situazioni singole perchè spesso la realtà non è così come sembra o come si vuol far credere agli altri...
    Per quanto riguarda la storia di Stefania...è un'altra storia di amore e di dolore infiniti, di quelle storie che quel padre che si separa perchè il figlio non dorme dovrebbe conoscere. Punto.

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  15. mi hai creato un corto circuito dentro, come spesso succede quando ti leggo. Anna, quanto hai ragione! e come dici tu le cose, sembra che arrivino come saette... non mi hai più scritto: hai provato i miei suggerimenti? ti abbraccio.

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  16. "chi ha le ali e non vola" dice Lorenzo

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  17. Che tristezza... Quello che hai scritto è vero. Conosco tante coppie che hanno messo al mondo dei bambini solo perché ci stavano bene nella loro vita di coppia, come se fosse una tappa obbligatoria.
    Mi spiace tanto per Stefania. Non è giusto.
    Ti abbraccio forte.

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  18. Scusami Anna, all'inizio avevo evitato di commentare, ma ora ci provo e sai che non ho capito molto questo post? E nemmeno alcuni dei commenti? Siccome ci sono donne al mondo che non possono avere figli, allora chiunque puo' averne deve averne? E' che ognuno sta nella propria vita, partiamo da qui. Se una donna non vuole procreare merita rispetto, e' consapevole del miracolo che la procreazione e', ma sceglie di non, come dire, usufruirne. E quale e' il problema? E perche' e' un peccato? Sono scelte, e' la vita. Ognuno faccia il proprio percorso, quello che sente giusto per se'. Non credo si possano esprimere giudizi sulla vita degli altri partendo dalle proprie esperienze. E' come se una malata terminale di cancro si arrabbiasse con chi figli non puo' averne dicendo: "io sto per morire e tu ti preoccupi di non poter diventare madre?". capisci cosa voglio dire? E tu sembreresti un'igrata ai suoi occhi come io sembro un'igrata ai tuoi quando penso "figlia mia che palle!" ( e comunque la amo, la amo da morire, ma il che palle lo penso e amen).

    spero di non averti offesa.
    Lo dico con tutto il rispetto e l'affetto che provo per te.

    valescrive

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    1. Vale ho premesso che ognuno fa della propria esistenza ciò che vuole, ci mancherebbe. Detto questo la mia discussione era rivolta a chi decide di avere figli ma non coglie l'occasione che ha per far si che proprio la nascita di questo figlio ti da x conoscerti. Questa e' un'occasione che non viene colta spesso, me ne darai atto, e questo e' un peccato, ma x chi nn la coglie, mica x me. Io vivo bene lo stesso. ;-)
      Non ho parlato di chi sceglie di nn procreare. Il vero peccato, x me, e' vivere senza consapevolezza.

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    2. E' che forse il diventare genitori è così meraviglioso, che non ci si capacita di chi, per scelta, ne vuole fare a meno. Senza offesa... e senza nessuna polemica :D
      Pure io a volte grido come un aquila con i miei figli, ma l'amore per loro non cambia.
      Crescerli non è sempre semplice, e più di una volta mi hanno spiazzato. Sopratutto i primissimi mesi, in cui sono difficilissimi da comprendere... insomma ti mettono a dura prova!!!
      Però ne vale sempre e comunque, la pena.

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  19. Ci sono mille modi di essere genitori... e spesso mi è capitato di vedere genitori, che non sarebbero stati bravi nemmeno con un criceto, figurarsi con un bimbo. Ma il mondo è strano, non sò bene perchè per adottare un bambino devi fare millemila test, mentre per procreare non devi far nulla.... come se "essere genitori" fosse un qualcosa di innato.
    Io ti parlo della mia amica, che ha avuto "due miracoli", due bimbi meravigliosi pur soffrendo di una gravissima forma di endometriosi. e poi mentre allattava il suo bimbo si è accorta di avere il classico nodulo al seno.... Ora è in lista per una mastectomia d'urgenza. E lei, ti assicuro, è la mamma che tutte vorremmo essere. Persona meravigliosa in tutto.
    Noi tutti stiamo pregando, perchè non ci possiamo credere che Dio le abbia donato due bimbi per non poterseli godere... quindi siamo positivi, e... speriamo il meglio!

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  20. Non conosco tutto questo. E premetto che non voglio assolutamente giudicare nessuno.
    Non conosco il tuo dolore ne quello di tante altre donne. Io ho una figlia, un regalo dal Cielo inaspettato.
    Arrivata all'alba dei miei 20 anni e cresciuta con dedizione e fatica. Non comprendo cosa significhi aspettare un figlio che non arriva o perdere un figlio che si ama da quelle due linee rosa. Io la mia l'ho amata ed è arrivata a colorare di rosa la mia vita. Sono fortunata e me lo ripeto ogni giorno. Non so quanto fossi consapevole di tutto ciò 4 anni fa, quando l'ostetrica mi posò la bimba sulla pancia. Non so nemmeno quanto lo sia ora. Ma amo mia figlia e mi ritengo felice . Anzi no, più che felice.

    Non so se si colga il mio messaggio, che era semplicemente quello di rispondere alla tua frase:" Le persone che non conoscono, non sono felici."
    Le persone che non conoscono sono all'oscuro del dolore, della fatica e della sofferenza che altri invece provano ogni giorno ed imparano a conviverci. Ma non per questo non amano i propri figli o non ne sono felici ed orgogliosi. Non penso si possa mettere l'amore di un genitore sulla bilancia e confrontarlo con quello di un altro. Non è giusto.

    Sperando di non aver ferito nessuno, perchè non è mia intenzione, ti saluto e ti ringrazio per la riflessione che mi hai portata a fare.
    Ida

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  21. Oh mamma che botta al cuore. Brava Anna, brava! Stupendo post, diretto, sincero e... maledettamente reale.

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grazie per essere qui.