martedì 22 ottobre 2013

Il mio senso di responsabilità

C'è un difetto che mi contraddistingue da sempre.
E con gli anni peggioro.
Il mio senso di responsabilità.
Da quando sono piccola, mi guardo intorno e una stretta alla gola mi ricorda che al mondo le cose potrebbero non andare come dovrebbero andare, e quindi, il mio intervento è necessario. Essenziale.
IN-DIS-PENSABILE.
Balle.
Il mondo va avanti lo stesso senza di me.
E ancora non l'ho capito.
Eppure, da quando il destino ha giocato con la mia vita, il senso di responsabilità si è riaffacciato più imponente che mai.
Ed io, ogni volta, ho un attacco di gastrite.
Ora l'ho capito.
Il mio potere di autoguarigione è forte, si, ok.
Però.
Però io non sto bene se ogni volta che le situazioni si stringono, il mio stomaco si stringe con loro.
Eppure la vita va avanti da sè e senza di me.
E le cose succedono lo stesso.
Senza che io mi affanni, senza che io mi stanchi dietro al mondo.
Qualcuno lo chiama "senso materno", sarà. Per me è solo "senso di responsabilità" che ora mi sta logorando.
Tutto deve essere perfetto, al massimo delle mie possibilità. La mia maledetta perfezione.
E poi, e poi il tempo passa, ed io sono qui, in attesa del mio miracolo, un miracolo che magari è già avvenuto ma che io ancora non vedo.
E fatico. Fatico perchè a volte è tutto così difficile che andare avanti distratti non è la soluzione.
Perchè noi, non ci possiamo distrarre.
Noi andiamo avanti, comunque, con tutto il nostro bagaglio di responsabilità, con il senso stretto in gola, da soli, con i sogni in tasca, senza spazio per noi, con le lacrime pronte agli angoli degli occhi.

5 commenti:

  1. Anche io ho la "Sindrome di Atlante" (questa mi è venuta in questo istante XD): tutto il mondo sulle mie spalle.
    Come se io fossi il centro dell'universo, come se tutto dipendesse da me.
    Solo negli ultimi anni ho preso coscienza di questo comportamento e ho cominciato a lavorarci su.
    Le spalle non se lo meritano e lo stomaco nemmeno.
    E fidarsi della vita, che non ha bisogno di me per andare avanti, è liberatorio, è un atto d'amore che a sua volta mi fa sentire amata.

    Ciao Anna,
    un abbraccio.

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  2. Maniaca del controllo e perfezionista senza speranza risponde al tuo appello.
    Con l'analisi ci sto lavorando su ma quanto è difficile lasciarsi andare.
    Dicono che tanto le cose belle se devono accadere accadono, dicono Dio c'è ma non sei tu, rilassati. Speriamo sia vero :)

    Un bacio tesoro

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  3. Oooh quanto mi riconosco in questo post. Mio marito mi dice spesso che non posso farmi carico di tutti i problemi del mondo e pure qualcuno di tanto famoso cantava: "....don't carry the world upon your shoulders..." Predico bene e razzolo male, sia chiaro. Dobbiamo imparare a dare più fiducia agli altri e alla vita. Un bacio

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  4. Il senso di responsabilità è merce rara. Non deve sconfinare nel delirio di onnipotenza o nella "Sindrome di Atlante", come la chiamava Kiara, più su, ma è indispensabile per far funzionare le cose. Nella misura in cui tutti si fanno carico della loro la pena è meno grave per gli altri e forse ci si potrebbe anche prendere il lusso di venire accuditi e coccolati, per un po' di tempo.

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  5. Non ho consigli da darti, ho il tuo stesso problema. Però qualcosa dobbiamo fare, la gastrite non è cosa bella.
    Un bacio.

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grazie per essere qui.