sabato 22 giugno 2013

il nuovo assetto

A mano a mano che i giorni passano, il dolore prende varie forme.
Piano piano ci accorgiamo che non c'è più, perchè, mentre all'inizio è l'emergenza che chiama e la quotidianeità si rompe, ora, che le piccole cose si rimettono al loro posto, c'è un buco, un vuoto che non si riempirà più.
Questa è la morte di una persona cara.
Un buco nella nostra vita che tu cerchi di riempire tutto intorno.

Questo è il nostro attuale assetto.
Fab si è buttato sul lavoro.
Poi capita che guidando cominci ad urlare, senza avere più fiato.
Poi capita che portando a spasso Hope cominci a piangere senza interruzione.
Poi capita che si blocchi, all'improvviso con lo sguardo spento.
Poi capita che durante la notte si gira e si rigira ed io mi sveglio e gli tengo la mano.

Hope assorbe il nostro dolore e lo drena. Ci vive appiccicato. Pretende di dormire attaccato a noi da quando è successo. Non ci molla un attimo. Fab continua a dire che senza di lui sarebbe stato diverso. Hope assorbe assorbe. Quando alziamo la voce tra di noi, ma non perchè stiamo discutendo, magari ci stiamo raccontando qualcosa in modo concitato, lui alza le orecchie, smette di fare qualunque cosa stia facendo e viene da noi, si blocca e ci guarda con fare apprensivo e allora noi siamo costretti a smettere e rassicurarlo, baciandoci.

Io mi divido tra noi, il lavoro e il papà di Fab.
Poi capita che non ho più il fiato.
Non respiro.
Mi si chiude il petto.
Poi capita che vorrei parlare di lei per ore, vorrei avere una delle sue cose qui con me, vorrei arrabbiarmi con lei per le sue mancanze.
Poi sono arrabbiata con lei.
Mi ha lasciato sola in questo momento così brutto.
"state tranquilli" diceva sempre.
E io mi arrabbiavo.
Cosa c'è da essere tranquilli con quello che ci succede?
Pensavo.
E ora dobbiamo stare tranquilli.
E ho bisogno di sfogarmi, di piangere, di urlare, di drenare questo dolore.
Ma non posso farlo, non ora.
E allora il mio corpo parla per me.
Dopo una settimana son dovuta tornare dal mio carodott perchè il ciclo continua a tornarmi ogni quindici giorni.
Lui mi dice: "stai tranquilla, è tutto a posto. Ma tutto questo è dovuto al forte stress e allo choc subìto".
E così incasso.
Bella storia.
Non mi era mai successo.
E ora succede.

Non posso non pensare che se ora uno dei nostri figli fosse vivo, potrebbe aiutare Fab ad affrontare tutto questo dolore.
E non posso non pensare che avremmo la possibilità di avere con noi un pezzettino di lei.
Con il suo profilo e i suoi occhi, che sono anche quelli di Fab, perchè i suoi geni, quelli della sua famiglia, sono da sempre quelli dominanti.
E dunque, non posso non sentirmi una donna a metà, una donna sbagliata, che non è in grado di dare un figlio al suo amore.

Poi mi fermo e rifletto sulle parole di mio suocero.
Lui dice a suo figlio:
"tu e tuo fratello siete per me e mamma le cose più importanti. Ma lo siete per NOI. Per noi due insieme, voi due siete la nostra cosa importante. Per me, preso singolarmente, la cosa più importante è vostra madre. Lei è la mia cosa importante. Ed io lo sono stato per lei."


Mamma Carla, mandaci un pezzettino di te.
Te ne prego.
Abbiamo bisogno di te. Di rivederti nei suoi occhi. Te ne prego.

17 commenti:

  1. Anna cara econ le lacrime agli occhi che mi ritrovo a scrivere. Non posso dire che capisco infondo il vostro dolore, noi abbiamo la fortuna di avere ancora i genitori, e soprattutto di rivedervi per alcuni tratti e frangenti nei mie figli.. Io prego prego per voi, perché il miracolo accada, perché di dolore ne avete vissuto tanto anche troppo per una coppia..ora sarebbe il momento di avere un miracolo tra le mani. Ecco io vi penso, ve lo auguro con tutto il cuore e prego tanto che questo accada presto. Perché una cara amica oggi ha scritto " che quando la notte e più buia, l'alba e più vicina".

    RispondiElimina
  2. Io spero e prego per voi. Un abbraccio.
    Che forte è Hope.

    RispondiElimina
  3. Pregherò per voi ogni giorno.
    Col cuore, davvero.
    Vi abbraccio anche se non ci conosciamo
    Gi

    RispondiElimina
  4. Quanto dolore.....
    Un abbraccione...
    Quando mia mamma era ammalata il mio cagnolino dormiva accanto a me tutte le notti e ha continuato a farlo anche quando lei se n'è andata. Se mio marito provava a spostarlo gli ringhiava...Ha dormito accanto a me per molti mesi...

    RispondiElimina
  5. Fab porta il suo corredo genetico, tu ne hai condiviso le emozioni. Spero che le cose vadano come sperate. Ma prendetevi cura di voi ancora per un attimo. Lo so Annina, ma siete scossi entrambi. Ti voglio bene.

    RispondiElimina
  6. Anna Cara, spero che presto gli occhi di mamma Carla tornino a sorridervi in quelli di un bambino. Lo spero con tutto il cuore.Che belle le parole del papà di Fabio..Vi abbraccio forte e mando una carezza a Hope, affinchè anche la sua energia possa darvi un piccolo aiuto in questo momento.

    RispondiElimina
  7. Anna ti mando un grande abbraccio da cuore a cuore.
    La perdita più dolorosa che io abbia subito è stata quella di mia nonna paterna che per me è stata come una mamma. E' morta che io avevo solo 6 anni e mezzo ma la sua perdita è stata devastante, ha lasciato un vuoto pauroso e incolmabile che non sapevo affrontare e non avevo nessuno con cui poterne parlare. E' da pochi anni che ho riaffrontato e superato la cosa, ora riesco finalmente a pensare a lei con infinito amore e dolcezza e uno sfondo di serenità. E anche io non vedo l'ora che il mio bambino arrivi da me per scoprire cosa di lei ritroverò in lui.
    Per il momento riesco a vedere tutto ciò che di lei c'è in me. A volte l'ho sentita chiaramente al mio fianco. E sento la vita che scorre ma che è anche un circolo, sento che ora l'ho lasciata andare ed è anche per questo che sarà per sempre in me.
    Sono sicura che il vostro percorso sarà molto più breve del mio, non solo perché siete adulti e avete strumenti che io non possedevo, ma anche perché non siete soli e siete colmi d'amore. L'amore è una sorgente capace di riempire ogni vuoto.
    Un grande abbraccio anche a Fabio.

    RispondiElimina
  8. Le parole di tuo suocero mi hanno fatto venire la pelle d'oca.

    Vi abbraccio.

    RispondiElimina
  9. Cara Anna...ma tu lo sai che gli occhi di lei torneranno...me lo hai detto più volte...non dubitarne...
    amatevi tanto
    amatevi spesso
    e da tutto il vostro amore
    altro amore nascerà

    RispondiElimina
  10. Ciao tesoro. Non posso far altro che cercare di condividere il tuo dolore. Così simile al nostro, così simile a tutto quello che io e l'USI abbiamo vissuto negli ultimi due anni. Mi stringo forte a voi e spero che da lassù la tua seconda mamma ti ascolti.

    Un bacio immenso

    RispondiElimina
  11. Io spero davvero che Mamma Carla ti ascolti.
    Dolori così grandi, come quello che stai provando, ad un certo punto Devono smettere!
    Tu però non mollare cara Anna, perché, devi essere sì forte, ma anche serena quando il piccolo ritornerà da te.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  12. Ho sempre vissuto male la perdita delle persone care. Ho la fortuna di avere ancora i genitori e non oso immaginare cosa si possa provare. Ma la cosa che mi angoscia di più è il pensiero di come si possa continuare a vivere quando non hai più accanto la persona con cui hai condiviso la tua vita. Le parole di tuo suocero mi hanno toccato "Lei è la cosa più importante per me". Forse è proprio questo che mi spaventa di più. Bisogna ricominciare una nuova vita senza la cosa più importante!
    Ti abbraccio Anna e ne mando uno anche a tuo marito...

    RispondiElimina
  13. Leggo con attenzione in silenzio di tutte le fasi di questo lutto tremendo che vi ha colpito. Rabbia, incredulità, panico...e dolore.
    Non ci sono davvero parole. Tutto ciò che dici ha davvero un senso profondo.

    non posso fare altro che mandarti un abbraccio...

    RispondiElimina
  14. Tesoro non so davvero cosa scriverti, le parole mi sembrano banali e mi sento impotente di fronte al vostro dolore.
    Spero che mamma Carla ascolti le tue preghiere e da lassù vi protegga e vi mandi un pezzo di lei.
    Ti abbraccio forte forte.

    RispondiElimina
  15. ci sono anch'io ancora ad abbracciarvi. Non c'è bisogno di dirlo, ma stai tanto vicina a Fabio, noi donne siamo più brave a sfogarci, magari anche nel blog per dire, ma gli uomini stanno peggio, perchè tengono tutto dentro.
    Sandra e Emanuele

    RispondiElimina
  16. sono sicura che sta preparando tutto lassù per mandare il pezzettino più bello di lei...perchè credo che vi senta.
    certi legami non si sciolgono mai
    vi penso ogni giorno

    RispondiElimina
  17. Il mio papà che non c'è più da 11 anni ma che mi manca sempre come il primo giorno, lo rivedo nella gioia e nella spensieratezza del mio piccolo Andrea, nella sua comicità involontaria, nella sua voglia di compagnia e di amore attorno a sé...e ora lo sento meno lontano....Ti abbraccio forte Anna!!
    Laura A.

    RispondiElimina

grazie per essere qui.