giovedì 27 giugno 2013

a riva



oggi il papà di fabio è qui con noi, ma non va bene. Non parla. E' triste. Gli abbiamo chiesto se si stava annoiando e ci ha risposto che è solo semplicemente smarrito...atterrito.
E io iperventilo.
E poi faccio torte.
Una alla pesca e una alle mele, così quando torna gliene regalo una.
Perchè non so che fare, non so come arginare tutto questo dolore.
E poi vi leggo.
Leggo dei recenti positivi.
Ed io mi sento senza forze.
Il giorno prima della morte di mia suocera, ho passato tre ore al telefono con tutti gli ospedali di Roma a cercare di capire se oltre al FBF esisteva un'altra struttura che poteva farmi quelle cazzo di analisi in aggiunta a quelle già fatte. Quelle che devono completare il pannello della trombofilia.
Quella maledetta mattina avevo messo la sveglia per farmi la levataccia per il FBF e invece mi ha svegliato mio suocero sul mio cellulare che gridava che Carla era svenuta,si sentiva male...povera...era già andata via e lui non lo aveva capito...
Siamo usciti in cinque minuti netti e non so perchè mi sono portata dietro il plico con le analisi da fare, perchè ho pensato che poteva essere un falso allarme, una paura che rientrava e in caso allora, avrei potuto andare a fare i prelievi. Quel plico, con l'esenzione M00, tanto sudata, è rimasto in macchina per una settimana.

Quella paura non è più rientrata.

Io in quegli istanti di terrore e concitazione, ho pensato prima al mio problema.
Ho cacciato indietro la paura e ho voluto continuare a pensare al mio mondo.
Che brutta persona che sono.
Ora non ho nemmeno il coraggio di sfogliare quelle richieste mediche.
Non ha senso.
Mi daranno forse qualche risposta ma non mi daranno la soluzione per avere un figlio.
La terapia adottata sinora non cambierebbe e, detta tutta, non me ne frega niente.
Vi leggo con nostalgia per il vostro entusiasmo.
Rivivo con voi tutte le paure, i dubbi, le emozioni bellissime della pma.
E mi sento così distante.
A me la PMA non darà un figlio.
Questa è la verità.
Il mio problema, il mostro che non ho trovato, contro cui non so combattere, vince contro la PMA.
Mi è rimasta una tuba, trentanove anni, e un utero bello ma che ha ospitato tante gravidanze.
Troppo poco per portarmi qui il mio bambino.
E ora sono stanca.
Sento di non avere più la forza per combattere.
Mi sembra come di galleggiare, a pancia in su, dopo la tempesta.
Tutto intorno i residui dell'imbarcazione che mi ha portato a sfidare la tempesta.
Ora è calma l'acqua.
Guardo in lontananza le imbarcazioni di chi è riuscito a superare il temporale e ora ha preso il via.
Io mi lascio andare, lascio che gli eventi accadano.
Che il mare mi riporti a riva.

Chissà se ci sarà qualcosa che mi aspetta sulla riva.


18 commenti:

  1. No Anna, non sei una brutta persona. Sei un essere mano che in quel momento ha solo fatto la scelta che appariva più logica: salvare capra e cavoli. Non è andata così, purtroppo. Perché le brutte notizie sanno coglierti di sorpresa più di quelle belle. Spero tanto che a riva ci sia qualcosa per te, che sei una persona meravigliosa.

    Ti abbraccio forte

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  2. Qui leggo bellissime parole e certo non provengono da una brutta persona.
    Purtroppo capita di subire eventi negativi che sembrano abbattersi violentemente su di noi e noi rimaniamo inermi di fronte ad essi, perché impossibilitati a reagire. Forse perché siamo troppo stanchi. Forse perché sono troppi. Anna, posso capire come tu ti senta in questo momento, io non ho mai mai mai provato l'emozione, la felicità di vedere un positivo, nemmeno per pochi giorni, e a volte, anche se sembra strano, sai che me lo auguro? Vedere un positivo, anche solo per un giorno. Un giorno per sentirmi mamma. L'unica cosa che posso fare oggi è sperare, sperare che un giorno, sulla riva, ci sia qualcuno ad aspettarmi.
    Ed io sarò pronta a "prenderlo". Come lo sarai tu.
    Un caro abbraccio.

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  3. Anna. Scrivo qui quello che non sono riuscita piu' a dirti ieri. Mio padre ha avuto il tumore due volte. La seconda era ai polmoni, brutto, poche chanche. I miei vivevano distanti da me, ricordi, e io mi sbattevo come una matta, lo andavo a prendere e lo portavo al Gemelli, poi lo riportavo a Formia, incastravo gli impegni di lavoro con le sue visite settimanali, un inferno. Altre volte si fermava a dormire da me, per stare un po' in compagnia con i miei ex suoceri, lui che non aveva piu' corde vocali e non poteva parlare, ma cercava di scherzare e ridere con loro. Io ero stanchissima, uno straccio, ma non cedevo. Un giorno mia mamma mi disse "Mi dispiace, ma non puoi salvarlo". Per me fu una doccia fredda orribile. Non riuscii del tutto a mollare il mio fare organizzare tenere. Ma capii che a volte la vita e' una merda, ma e' la vita e non si puo' fare niente.
    Ti racconto questo non per te, ma per tuo suocero, per quello che mi scrivevi ieri. Ti abbraccio forte bella Annina.

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  4. Non c'è niente di brutto in te. Non c'è niente che tu possa fare, di fronte alle brutture del mondo.
    Le persone se ne vanno. Lo sai tu. Lo so io. Ed è difficile vedere il dolore nelle persone che invece restano, mutilate di quella che era la loro metà. Il loro pilastro.
    Ma dobbiamo andare avanti. Si chiama spirito di sopravvivenza ed è una fortuna che esista. Perché con tutto il dolore che la vita porta ad ognuno di noi, seppur in maniera diversa, se così non fosse continuare a vivere risulterebbe insopportabile.
    Io rimango convinta che a riva ci sia qualcosa ad aspettarti.
    Ti abbraccio.

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  5. ci sono gesti
    apparentemente inconsulti
    che non fanno di noi delle brutte persone
    ma semplicemente
    degli eterni ingenui indifesi
    dalle brutture della vita.
    è come se non ci credessimo fino in fondo
    che sta accadendo qualcosa di terribile
    che a noi no, non può succedere, e neppure a quelli che amiamo.
    non sentirti in colpa
    per aver preso le tue carte
    non è indifferenza o egoismo
    ma autodifesa.
    un abbraccio
    Adelia

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    1. grazie adelia, infinitamente grazie per essere qui.

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  6. quella riva ti aspetta e c'è qualcuno ad aspettarti forte della speranza che ti appartiene. non hai solo un utero belllissimo, sei bellissima te. è una responsabilità non indifferente, a volte un peso credo.
    ho sempre pensato e continuo a credere che le anime di chi è andato altrove abbiano un modo tutto speciale per osservarci. è come se riuscissero ad ascoltare e riconoscere il ritmo che ci possiede ed è come se vegliassero così, trasmettendoci note mancanti che a poco a poco aggiustano il meccanismo rotto ridonandogli equilibrio. non sò perchè ma te che fai le torte e fabio che tiene occupato il papà, mi sembrate una mamma e un papà alle prese con quell'equilibrio rotto. avete lo stesso amore.e te che fai le torte fai più di quanto possa intuire... non dire o pensare più che sei una persona brutta, per favore..se no Carla si dispiace da lì. (la risposta esatta era quella: la vasca puoi usarla incastrandola in verticale. Certe cose solo i bambini le capiscono..)

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  7. chiaramente non sei una brutta persona Annina, ma va.
    E quoto davvero lucy, quando la vita fa la stronza non puoi combatterla.
    e' ancora tanto presto, ma su quella riva chissà cosa c'è, qualcosa di bello, ne sono certa, guarda la mia storia, tanto diversa e comunque difficile.
    baci sandra emanuele e natallia

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  8. Ho imparato che la vita va per conto suo, agisce come vuole a volte in modo violento e benchè tu non possa fare niente alla fine ti presenta il conto sempre. Non si sa mai cosa realmente ci aspetta. Spesso abbiamo la sensazione di vivere in stand by e ripartire è difficile, forse impensabile. Purtroppo però lei continua il suo corso, va avanti, non si ferma e tu cara Anna non puoi fermarti, devi proseguire per forza. Un giorno sarai a terra, un giorno sarai in forma, un giorno ti vorrai abbandonare, un giorno avrei voglia di lottare. L'importante è non fermarsi mai altrimenti sarai spettatrice di una vita che continua a scorrere per conto suo. Ti abbraccio.

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  9. La tua metafora mi ha fatto venire in mente una frase, la riva..da un film...ancora una volta son senza parole mie...lascio che parlino altri,la tua riva...non è un male:

    "Allora li una sensazione mi ha avvolto come una coperta calda, sapevo che in qualche modo dovevo restare vivo, in qualche modo dovevo continuare a respirare, anche se non c’era più motivo di speranza e la logica mi diceva che non avrei più rivisto questo posto. Così è quello che ho fatto, sono restato vivo, ho continuato a respirare; poi un giorno la logica si dimostrata sbagliata perché è arrivata… la marea mi ha dato una vela e ora eccomi qu. Sono tornato [...]. Mi rattrista non avere Kelly, ma sono grato che lei fosse con me su quell’isola. E adesso so cosa devo fare, devo continuare a respirare… perché domani il sole sorgerà e chissà la marea cosa può portare". CASTAWAY

    con tutta l'impotenza di cui soffro, te la dedico. Un abbraccio. -Willy

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    1. willy,
      mi dispiace tanto che ultimamente sono sempre una a cui non si riesce a dire nulla, per quello che le accade...
      mi dispiace.
      Vorrei tornare a ridere e cazzeggiare...
      e la tua presenza, delicata e rispettosa, mi ha sempre aiutato tanto...

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  10. Belle le torte...mi dispiace per tua suocera ho letto in risppettoso silenzio..anzi ti ho letta.Mi piace che ti sei fatta forza e ritornata.....sei una donna speciale..io Valentina l' ho avuta a 39 anni...dopo anni che ormai avevo buttato la spugna..tanto che sul mio libro sanitario ho scritto tre gravidanze un parto..credo per me era un fatto placentare..ma riposati,fatti riempire dal sole,forza prendi,metti qualche buona ricetta,che possiamo copiarti,dedicati a te...anche se il tempo ti sembra troppo...e non buttar la spugna e verso autunno rtiproivare..prima devi cura l' anima ed il corpo ed il dolore...energia positiva porta cose positive..mai dire mai.Bacione.

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  11. Anna,vorrei che non ti colpevolizzassi per aver pensato a voi (e non a te stessa)dopo la chiamata di tuo suocero. Come potevi immaginare?Non siamo fatti per vivere pensando alla morte, alla perdita. Viviamo desiderando che accadano cose belle e facendo di tutto perchè accadano.Deve essere così.Tu non sei una brutta persona, sei una persona meravigliosa che tutti vorrebbero avere vicino.Ognuna di noi lo sa, devi rendertene conto anche tu. Ti abbraccio.

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  12. Annina, intervengo con cautela perché la cosa che voglio dirti magari ti farà pure arrabbiare, ma è da quando ho letto il primo post su tua suocera che ci penso.
    Prima però ti devo dare una informazione: no. No, non esite a Roma un altro posto oltre al FBF dove fare quelle analisi e se esiste non ci andare. Mia sorella a sue spese ha capito questa cosa.
    La cosa invece che mi sta a cuore, e arrabbiati con me se vuoi, ma sento di dirtela, è una cosa che ho visto succedere spesso a chi frequenta posti che frequento io e bambini come il mio. È la regola dello Scambio.
    All'improvviso e magari in maniera non del tutto spiegabile o comunque velocemente, un nonno, addirittura un genitore di questi bambini muore. Non succede a tutti, è ovvio, ma a chi succede poi tendenzialmente ne esce. Non so spiegartelo, noi diciamo che è avvenuto lo Scambio. Dio, non prendere lui, prendi me. E a volte succede.
    Quando ho letto la storia di tua suocera ho subito pensato che fosse il tuo Scambio.
    E non sai quanto vorrei anche io essere il mio stesso Scambio.

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    1. Anna.
      Devo prendere una pausa per scriverti perchè piango mentre scrivo.
      Sono giorni che avevo il bisogno di scriverti.
      Ma non l'ho fatto.
      Non sapevo come avvicinarmi a te, perchè avevo paura che il mio dolore, stavolta, potesse essere davvero inadeguato.
      Non ti scrivo in privato, perchè quello che tu hai scritto qui è una cosa bellissima.
      Ti dico una cosa:
      ogni volta che, negli anni passati, mi annunciavano la gravidanza o la nascita di bimbi di persone più o meno a me vicine, intorno a me qualcun altro se ne andava.
      Piano piano il cerchio si è avvicinato, piano piano se ne andavano persone sempre più care e nascevano bimbi sempre più importanti nella mia vita.
      Ho sempre creduto alla storia dello Scambio.
      L'anno scorso, quando improvvisamente è morto mio zio, ho avuto la certezza che sarei rimasta incinta e che mio figlio sarebbe arrivato. Rimasi incinta il mese dopo.
      Quella maledetta mattina, tra le lacrime, il papà di Fabio gli ha detto che ora la sua mamma gli avrebbe mandato il suo bambino.
      Mi dilungo nel raccontare questo, perchè è una storia a cui credo da tanto tempo.
      Vederlo scritto da te mi stringe il cuore.
      Io, in qualche momento di disperazione, ho chiesto di dare la mia vita, pur di far venire al mondo uno dei miei figli.
      Dunque, comprendo perfettamente le tue parole e la tua dolcezza e non posso arrabbiarmi per questo.
      E capisco perchè chiedi il tuo Scambio.
      Poi me ne sono pentita per i miei pensieri. Ho pensato a mio marito e a come potrebbe essere la sua vita senza di me, so che non vorrebbe sopravvivere a questo. Lo scorso anno, quando ho rischiato la vita con la geu, la mia preoccupazione più grande fu il dolore che aveva provato lui vedendomi entrare di corsa in sala operatoria.
      Eppure in certi momenti continua a prevalere il mio istinto materno e al mio bisogno di essere "scambiata".
      Io sono convinta che è così, che la mia seconda mamma si è data il cambio per far arrivare il bambino più importante della mia vita...sono solo molto stanca. Forse è davvero tanto quello che ci è accaduto sin qua, e come sempre, so che anche questo periodo è un periodo che serve, che va vissuto totalmente.

      non sai quanto avrei voluto scriverti...
      grazie infinite.

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    2. Non pensare di essere inopportuna mai. Se hai voglia di scrivermi, fallo e basta. Non ci facciamo problemi tra noi, ti prego, soprattutto in questo momento. Ok?

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  13. E" veramente tanto quello che avete passato... sei stanca ed e` normale!! Non ti colpevolizzare e continua a galleggiare... galleggiando cerca di riposarti anche fisicamente che ne hai sicuramente bisogno. Credo anche io nello Scambio... per me, per noi anche e" stato cosi ( non riesco a mettere accenti e apostrofi, perdono) . Appea abbiamo iniziato la pma si e' ammalato la figura paterna di mio marito.. (era come un padre...) e se ne e' andato il giorno dopo la fine del 3° mese di gravidanza...
    Anna sei una splendida persona... recupera il fiato, almeno un pochino... e continua a fare torte.... e vedrai che arriverai presto sulla riva.
    annalisa benassi

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  14. Prima cosa non sei una brutta persone, questo toglitelo dalla testa.
    Non smettere di crede che su quella riva c'è qualcuno.
    Prendi il tempo che ti serve e poi torna a combattere...
    Ti abbraccio forte forte forte!

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grazie per essere qui.