mercoledì 6 giugno 2012

spiritelli porta-femmine





E' così è nata la seconda bambina concepita negli stessi identici giorni del mio quarto angelo.
In tre eravamo, quattro se consideriamo che la prossima bambina nascerà tra un mese. Tutte bambine.
Chissà se eri una femmina anche tu.
Ho sempre desiderato una bambina.
Mia sorella anni fa, prima ancora che iniziassi la ricerca di un figlio, mi regalò un vasetto dipinto a mano raffigurante uno spiritello, con un tappo di sughero, preso a Caserta.
La leggenda dice che tra i vicoli del borgo di Caserta antica vi è la presenza di Folletti che si agirano tra le mura medievali creando un'atmosfera magica e misteriosa.
Gli spiritelli portafortuna prendono corpo nei cocci decorati a mano, da qui deriva l'abitudine di inserire un desiderio scritto all'interno del coccio...



Oggi ho tirato fuori dal coccio impolverato quel desiderio di anni fa:
Vorrei tanto una bambina a cui insegnare la vita
dico in quella scritta.

Chissà chi eri, cosa saresti diventata oggi.
Oggi dovrei essere qui a sistemare il tuo corredino, a tremare di paura per il parto, a desiderare di incontrarti.
La mia dpp sarebbe stata il 12 giugno.
Oggi faccio il cambio di stagione, con il respiro mozzato, fatico ad ingoiare ossigeno, e la debolezza delle mie gambe, braccia e pancia non mi fa vivere.

Come fai gli auguri a genitori ignari e felici senza dover dire loro che nel frattempo, due angeli si sono fatti carne e sangue nel mio corpo?
Come posso credere che gli altri possano capire? Io, fantasma triste che irrompo nella loro felicità...
Come posso essere felice io che non chiedo altro che essere madre senza uccidere più?
nove mesi sono passati.
nove mesi a ricordarmi che i bambini nascono, i miei no.
Ho fatto finta di non guardare indietro in questi mesi, per andare avanti e cercare di riincontrare te.
E poi tu arrivi e muori, non per mano mia, ma muori, ed io devo fare gli auguri agli altri, nella speranza di poter ricevere briciole di speranza da una situazione che ora non è rosa, come il corredino che ti avrei preparato. E' rossa.
Rossa di paura.
Di dolore.
Di incertezza.

Vorrei tanto tornare a ridere e non pensare.
Lo vorrei tanto.
Vorrei uscire da queste mura che mi imprigionano e da questo corpo che mi affatica.
Vorrei non piangere sempre e smettere di riflettere sul nulla.
Che di riflessioni non ce ne sono ora.
Non c'è niente da dire ora.

14 commenti:

  1. ..aprilo..farlo andar via. Su certe cose bisogna staccarsi, per ricominciare. Anche se difficile crederci, anche quando la speranza è l'ultima a morire ma dolce Anna...devi far andar i tuoi angeli anche se fa male . Non oggi, non domani, ma credimi avrai la tua rivincita. Sono passata tutti i dì per veder come stavi. Abbracciami Hope...ed il gatto. Un abbraccio.

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    1. C'è un pensiero che dice che se non si lasciano andare i nostri cari, le loro anime non volano in Cielo.
      Ma è diverso per me. Per me loro sono già Angeli. Mi seguono e proteggono gli altri bambini. Come hanno fatto oggi che hanno protetto Bea (la bambina di Tania) durante il suo intervento alla testa. Io devo loro i ricordi. Li ho già lasciati andare. Ho fatto loro il funerale del cuore. Ma ci sono date, eventi, bambini che nascono al posto dei miei, che non mi fanno vivere in alcuni giorni. Anche questo è giusto in fondo. Perchè loro hanno fatto parte di me e io li porto sempre dentro.

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  2. ci sono bambini che nascono in un modo, altri che nascono in maniera diversa.
    anche i nostri sono nati, ci sono, ci accarezzano il viso quando piangiamo. dobbiamo fare qualcosa per loro, scusa se mi ripeto ma sai che ho 11 buone ragioni per farlo: far si che sorridano attraverso di noi.
    so che ti sembrano parole stupide e che in questo momento non trovi nessun motivo per sorridere..
    non ti dirò che prima o poi ce la faremo a diventare madri in carne ed ossa perchè questo nessuno lo sa
    possiamo solo andare avanti, meglio che possiamo, e vivere.

    Adelia

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    1. Non è vero che non trovo motivi per sorridere. Alle persone o i dottori che non mi conoscono dico che ho una squadra di calcetto in Paradiso.
      Vogliamo unire i nostri calciatori?

      è un sorriso amaro, lo so.
      Ma io sono così.
      Butto fuori tutto il dolore, lo sputo, lo vomito.
      Poi guarisco.
      Prima o poi guarisco.
      Sono queste date e questi lieti eventi che sono le mie date e i miei lieti eventi mancati che non mi permettono di respirare. Poi passa.

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    2. ciao Anna, io penso che stai facendo la miglior cosa per te, hai bisogno solo di tempo. Volevo ricordarti che non sei sola, io sono vicina a te, e non solo io, in attesa di un tuo cenno, silenziosa al tuo fianco, condivido il tuo dolore (e se potessi me lo prenderei..) in attesa che tu rinasca.
      Grazie per la tua presenza con me, so quanto ti è costato.
      Un abbraccio forte amica mia. laPiri

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    3. di questi tempi il calcio non gode di buona fama :o)
      poi le mie sono tutte femminucce, sebbene degne figlie della mamma selvaggia.
      però scommetto che giocano tutti assieme e si divertono un sacco
      un abbraccio

      Adelia

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  3. Anna, ho scoperto anch'io quanto è difficile lasciar andare. Bagnarsi nel dolore e lasciare che ci rigeneri. Io non ci sono ancora riuscita. Volevo solo dirti che sono qui.
    Ti abbraccio

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  4. Anna mi sento piccola piccola perchè non ho parole di fronte al tuo dolore e non ho risposte alle tue domande.
    ti lascio un abbraccio.

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  5. quanto vorrei che i tuoi desideri prendessero forma, quanto vorrei che quella bambina fosse qui. Ora. Posso solo augurarti e sperare che tutto accada presto, che ci sia la tua rinascita, vn esplosione di gioia e vita che tolga le nuvole dal tuo cuore di mamma. Perché tu sei vna mamma. Vn bacio mamy ci cova

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  6. Vorrei solo abbracciarti forte forte..........tvb !!
    Nanna

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  7. Ciao passo di qui spesso ti leggo in silenzio ogni volta mi rimane un senso di Profondo sconforto per le tue parole perché ci sento un forte desiderio di rimestare nel tuo dolore, di continuare a farsi del male con il ricordo ossessivo di quello che è successo. Non punirti così, non graffiare così la tua anima con la ripetizione continua di quello che è successo......ogni volta lo descrivi sempre più in modo agghiacciante ....(lo è ......lo so benissimo) ma non ti massacrare così nel rappresentare in modo verbale dettagli forti. Questo è quello che penso e volevo dirtelo. Spero non ti offenderai. In ogni caso ti sono vicina. Un abbraccio. Laura

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    1. ciao Laura benvenuta.
      La realtà è una sola.
      Se tu leggi indietro non troverai questo dolore.
      Basta andare ad un mese fa.
      Io con le parole ci vivo, e lo so che i miei sono dettagli forti, ma io li ho vissuti e ho bisogno di fermarli.
      Sai, io non ho paura del dolore.
      Lo guardo in faccia e ogni giorno divento più forte, cresco di più. Non mi massacro con le parole, è un modo per metabolizzarlo.
      Solo così riesco a trovare il punto per ripartire.
      Non mi sono affatto offesa, ma è giusto che io spieghi che qui non c'è solo dolore...grazie per essermi vicina, spero che quel "lo so benissimo" non voglia dire che ci sei passata anche tu. Un abbraccio

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  8. Ancora una volta le tue parole mi trafiggono come una freccia e mi sconvolgono l'anima.... Sei una gran donna, Anna. te lo dico con tutto il cuore. oggi va così, ed è giusto che vada in questo modo, è lecito, è imprescindibile. domani io sarò sempre qui a gioire di ogni tuo piccolo cm di scalata...Marisa

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grazie per essere qui.