lunedì 16 febbraio 2015

Chi sono ora.


Ho imparato che un mantra recitato ad alta voce è il linguaggio degli uomini. Un mantra recitato in silenzio, è il linguaggio di Dio. Un mantra recitato sussurrando, è il linguaggio degli angeli. E così, anche io posso comunicare con i miei di angeli.
SA.TA.NA.MA.

Satanama Meditation 31 minutes: http://youtu.be/BukBdS37Qj0




Questa notte ho sognato il mio dottore.
Un sogno preciso e nitido.
Forse perchè, a tutte le persone che stanno andando da lui tramite me, chiede come sto.
Io non sto andando e so il perchè.
So che non approva le analisi fatte sin qui e che ritiene inutile l'esame sull'embriotossicità che mi ha dato dei risultati positivi.
Io so che questo esame non ha per tutti lo stesso valore, ma non ho nulla da perdere e vado avanti.
 Il punto è che dovrei andare da lui, farmi visitare e parlare con calma che questa è la mia vita, ma non ho niente in mano e non voglio giustificarmi.
Non ho voglia di ascoltare pareri contrari, non ho bisogno nemmeno di false speranze nè di attese spasmodiche e di disattese smentite.
Non mi aspetto più nulla, ho solo bisogno di non dovermi difendere, da nessuno.
La solitudine che sentivo prima ho capito cos'era.
Avevo bisogno di compagnia. Avevo bisogno di qualcuno che mi dicesse mi manchi.
Io l'ho detto e non è servito.
Ho combinato solo guai, non sono riuscita a far capire che non sono in grado di gestire la mia irrazionalità, soprattutto quando si tratta di sentimenti.
Non fa niente.
Sono sola.
Mi dispiace molto per questo, ma non sto più male per questo.
Sento scivolare addosso la maggior parte di ciò che mi riguarda.
Questo vuol dire che il mio scudo ora è di qualche cm più spesso.
Il dolore indurisce, è la mia amara verità.

Il sogno di stanotte è stato positivo comunque.
La sensazione che mi ha lasciato è stata quella di voler raccontare a chi non sa, chi sono ora.

Ecco, ora mi manca di raccontare fuori di qui, chi sono diventata.
Intanto so che qualcuno di voi che mi sta leggendo, mi sogna.
Succede periodicamente. Appaio nei sogni delle persone. All'inizio mi sorprendevo.
Oggi non più, mi sono abituata.
Vuol dire che vi immedesimate in ciò che racconto.
E' una cosa bella.
Potremmo mettere insieme questi sogni, i miei e i vostri, li incastriamo tutti. Non che devono parlare di me, ma qualcosa di buono ne deve venir fuori da questi incastri onirici, che non può essere una casualità, no?


Vi segnalo questo libro, di cui ho avuto notizia oggi:
Infertilità di stato 
“Infertilità di Stato” è dedicato ai genitori in pectore e, soprattutto, ai figli che, vi si legge, “comunque nascano portano sulle spalle il peso del futuro”.

Uno degli autori è il genetista che ci sta seguendo sulla faccenda dell'embriotossicità.

6 commenti:

  1. Mi domando quale sia il bambino che nasce senza portare il peso del futuro. È il peso del passato che gli va reso lieve. Il dolore indurisce. Non solo te. E non solo questo tipo di dolore. Tu riesci quotidianamente a non farti sopraffarre dai sentimenti cattivi. E non è cosa da poco.

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  2. Puoi venirmi in sogno, per favore? Potresti chetarmi e dirmi qualcosa che non so. Un bacio.

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  3. Il dolore indurisce, ma tu non perdi mai la tua grande sensibilità e la tua forza. Un caro abbraccio!

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  4. Ogni tanto
    mi guardo da fuori
    con occhi selvaggi
    e penso che
    forse
    ce la faccio anche così.
    Ti abbraccio forte
    Adelia

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grazie per essere qui.