venerdì 12 agosto 2011

Svegliarsi la mattina






Mi alzo ad occhi chiusi, la prima cosa che devo fare la mattina appena il mio corpo accenna al risveglio, non il mio cervello (ci tengo a sottolinearlo), è fare pipì. Manco avessi bevuto litri di acqua. Comunque mi basta quel sorsetto prima di addormentarmi, che si accumula si accumula si accumula nella mia vescica e al mattino devo essere velocemente eliminato. Dicevo che mi alzo ad occhi chiusi e ogni cmq del mio corpo mi fa male, sempre, a prescindere da quello che ho fatto il giorno prima. Il risveglio per me è un trauma e il mio umore è pessimo, non devo essere nemmeno sfiorata nella prima mezzora di vita, il tempo di mandar giù la mia pasticchetta di eutirox e aspettare che faccia effetto. Invece ho un inquilino nel letto che si sveglia appena faccio un respiro diverso, ma poi si riaddormenta, e invece io mi sveglio definitivamente. Pur essendo questo il secondo giorno di ferie, i miei occhi si spalancano comunque alle sette del mattino in questi giorni, forse perchè ho ancora l'adrenalina e la stanchezza delle giornate passate, dell'anno passato, del periodo di merda appena passato, il cui colpo di coda è stato pesante (maledetto! ma ora è finita! e questa è un'altra storia) e dunque, la prima cosa che devo fare è alzarmi di soppiatto e fare pipì. Lo faccio piano piano, per non svegliare l'inquilino, ma non basta. Appena appoggio i piedi a terra, sempre con gli occhi chiusi, la sua voce vigile (ma come fa??!) mi dice "dove vai? Anna dove vai???"     Ma dove vuoi che vada alle sette del mattino!!! Non ho un figlio che piange, la mia gatta ha deciso che in estate è meglio dormire sotto il portico e non reclama nemmeno la colazione, dove vuoi che vada se non a fare pipì????  E niente. Non riesco nemmeno a bofonchiare questo, non ce la faccio, quella non è un'ora che io posso considerare valida per la mia esistenza, e mi trascino in bagno trangugiando la mia pasticchetta.
C'è una cosa che mi rende felice invece appena uscita dal bagno (dopo mezzora, perchè tanto prima non posso nemmeno spararmi il caffe causa pre-detta pasticca), trovare la cucina pulita. Mi piace il raggio di sole che entra dalla finestra e che si spalma sul pavimento color cemento, bello, scelto accuratamente dalla sottoscritta e posato mattonella per mattonella, ma tanto bastardo, inclemente per quel che riguarda lo sporco. Lo guardi e si sporca, porcaccia. E quindi son soddisfazioni quando il sole non tradisce macchie e strisciate, manco ci fosse passata sopra una squadra di calcio (sempre in due siamo in famiglia!). E poi mi piace il lavandino di acciaio immacolato, asciugato la sera prima, dove non si vede nemmeno una goccia di calcare. Lo so, sono fisse da casalinga, ma a me questa cosa mi mette calma e mi rimette in pace con il risveglio. Preparo il caffe espresso. Prendo il passino con il caffe del giorno prima e accuratamente lo faccio cadere nel buco del lavandino, rispettando l'immacolato bacino. Accendo la macchinetta, carico una nuova polvere e attendo sempre ad occhi chiusi.
Arriva l'inquilino.
Decido che gli preparo io il latte stamattina, che è l'ultimo giorno di scuola, no, opss, ultimo giorno di lavoro.
Latte e orzo solubile che il mio tesoro ha scoperto che il caffe ci fa acidità la mattina (cecio!). Improvvisamente ricordo che io ho sempre litigato con orzo bimbo da piccola e che passavo le ore a schiacciare le bolle di aria e orzo nel latte senza mai riuscire a scioglierlo e bevendo sapori amari che si scioglievano solo in bocca. Mi spiega che il segreto è sciogliere in pochissimo latte due cucchiaini di orzo e fare la cremina prima, poi aggiungere il resto. Ah. Lo guardo come mi avessero rivelato il terzo segreto di Fatima.
Il mio caffe non esce. Facevo prima con la moka. C'è uno strano rapporto tra me e quella macchina dell'espresso, il primo caffe fatto da me non esce. Lui decide di ricambiare il favore e mi vuole ri-fare il caffe.
Avete presente l'attenzione chirurgica per il mio lavandino di prima? Ecco. Non arrivo in tempo perchè vedo come ad una scena a rallentatore aprire il rubinetto dell'acqua e indirizzarlo sotto il passino pieno di polvere pressata e bagnata: l'acqua colpisce violentemente l'obiettivo sparando la polvere nera per tutto il lavabo e oltre. Lui non si accorge minimamente della tragedia, io soffoco un urlo e spalanco gli occhi!!! Sono sveglia!!!!


Sono maniacalmente notturna lo so.
La mattina non è proprio la parte della giornata che preferisco.

5 commenti:

  1. Anna, l'inquilino è un buon uomo, ma non può capire. Doh!

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  2. ehehheh!!giulia!come mi capisci tu!!!!! ;)

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  3. Hihihi io il terzo segreto di Fatima lo conoscevo già, sono cresciuta a Orzo Bimbo (poi da grande ho scoeprto il caffè d'orzo da fare con la moka, molto meglio!).

    Si, ce l'ho presente quell'incuria, io odio come si lava i denti invece, spruzza l'acqua che pare un'idrante e dalla sua considerevole altezza oltretutto, non ti dico dove arriva. Grrrrr. Ma non sono così ordinata e pulita come te, i piatti della sera li lavo il giorno dopo, spesso poco prima di cena!!

    Noto con piacere il riaffacciarsi di una certa vena ironica e sarcastica in te, ottimoooo!!!

    Un bacione e buone vacanze :)

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  4. ehh si. l'ironia l'avevo messa da parte insieme a tutto il resto causa stress lavorativo, niente altro però!
    Ora riprendiamo un pò tutto in mano e ricominciamo pure un pò a scrivere!
    tra l'altro, stamane nel buio con gli occhi spalancati, per non dare fastidio, ho acceso la lucettina con le pinze fatta apposta per le letture, e ho iniziato un nuovo libro: "Frollini a colazione" se Ilaria passa, mi farà piacere se leggerà! Per ora mi sta divertendo tantissimo!

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  5. Io i piatti li lascio nel lavello fino al pomeriggio ( roba che se lo sapessero mia mamma o mia suocera non oso immaginare i commenti)....
    Però come te la mattina non è proprio il momento della giornata che preferisco.
    Anzi!!
    Io ci metto circa mezz'ora a rendermi conto che è iniziato un nuovo giorno e marito invece si sveglia e comincia a parlare a raffica =_=
    un abbraccio anna

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grazie per essere qui.