domenica 17 marzo 2013

non è normale

Sono giornate piene.
Piene di emozione e di lacrime.
Sento il peso di questa responsabilità, che mi schiaccia e che non mi fa respirare.
Ho paura di sbagliare.
Ancora.
Corro avanti e indietro, cerco di fare tutto, di rispondere a tutte le domande, di incastrare tutti gli eventi, di occuparmi di chi mi gira intorno, di sorridere, di accumulare energia positiva, di superare gli ostacoli, fare finta che sia tutto a posto, che sia tutto normale, che io sia normale.
Che tutto il mondo gira per il verso giusto.
Che la vita, la vita è bella, intensa, fantastica, meravigliosa!

Poi.

Riprendi fiato.
E quando lo fai non ci riesci.
Non arriva l'ossigeno.

Durante una lezione di yoga, non sono riuscita ad assumere la postura giusta per la meditazione sul chakra del cuore. L'insegnante era lì ad aiutarmi ed io non riuscivo. Ero in una posizione di difesa.
Le mie spalle erano ricurve sul mio cuore, come uno scudo.
"non difenderti da te stessa, ci sei solo tu"
mi dicono.
Io non mi difendo da me stessa.
Mi difendo dal dolore.
Ho paura.
Di riprovare quelle sensazioni.
Di ri-obbligare la mia vita a fermarsi.
Come si fa a prendere in considerazione tutto questo? Come si fa a congelare la propria vita mentre tutto intorno il resto del mondo cammina?
Come si fa a chiudersi di nuovo in una gabbia, volontariamente chiudere le porte, e in silenzio attendere la vita, non la propria, quella di tuo figlio.
Avere paura di respirare e tenere le orecchie, tutti i muscoli tesi, immobili, silenzio, ascoltiamo se la vita c'è.
Ascoltiamo.
Shhhhhhh.
Silenzio voi fuori.
Non bussate, non chiamate, non urlate.
Lasciatemi sola.
Che devo capire se la vita mi cresce dentro.
Devo capire.
Devo capire.

Non è normale. Tutto questo non è normale.
Sto programmando una nuova gravidanza come fosse l'evento del secolo.
Che nemmeno l'elezione del Papa la supera.
Non è normale.
In cosa mi hanno trasformato questi aborti?
Una gravidanza dovrebbe essere l'evento più naturale per una donna.
Per me non sarà più così.
E più si avvicina il momento e più la paura si impossessa di me.

Poi però, certi raggi di sole, mi ricordano quei momenti di dolcezza infinita, quell'istinto, che viene da lontano, che mi ricorda come ero, chi ero quando ero bambina, quando tu eri dentro di me ed io non lo sapevo, quando eri parte del mio cuore.
E ora che le tue cellule scorrono nel mio sangue, e non vai più via, come faccio io?
Sono una mamma a metà. Sei dentro di me e non riesco a farti uscire di qua.
Mi costruisco castelli bellissimi per attrarti alla vita.
Mi ascolti?
Mi guardi?
Ci sei?
Dove?
Dove?
Dove?

che fatica.
Come faccio a tenere insieme tutti i pezzi di questo puzzle così precario.
Avrò mai una spiegazione?
"sei una persona di testa. Tu conti molto sulla tua testa. E tutto questo ti destabilizza, perchè non c'è niente di logico in questo."
Ed io che pensavo di aver aperto il mio cuore.
Col cavolo!
Ah bella!
Sai quanto bisogna lavorarci ancora?
Ma voi, voi che fareste? Non cerchereste una spiegazione?
Davvero posso solo aprire le braccia e aspettare in silenzio, orecchie e muscoli tesi?
Forse si.
Ma quanta forza avrò ancora?
La vita non sono solo io.
Intorno a me c'è altro.
E in questi mesi me lo sono ricordato.
C'è altro, oltre il mio desiderio egoista.
Ma non ce la faccio. Mi posso solo occupare dei miei figli, nell'attesa silenziosa di portarli alla vita.
E questa per me è un'occupazione gigantesca, che occupa tutta la mia giornata, senza interruzioni.
24 ore su 24.
E non è normale, lo so. Ma è così. Non posso fare diversamente.

12 commenti:

  1. L'ultima frase dice tutto. Non è normale, è vero. Ma è altrettanto vero che non puoi fare diversamente. Nessuno può pretendere (neppure tu stessa) che tu possa affrontare un nuovo tentativo con la leggerezza della donna che per la prima volta dice "da adesso ci proviamo, quando viene viene". E' passato troppo dolore in mezzo. E hai paura, ed è normale. E sei richiusa come un guscio a proteggere il tuo cuore. E anche questo è normale, non solo perchè vuoi proteggere dal dolore la tua parte più profonda, ma anche perchè nel tuo cuore ci sono i tuoi figli, e senti il bisogno di fare scudo attorno a loro. Un abbraccio

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  2. Certo che non è normale, Anna, come potrebbe?Le tue reazioni sono normali nella anormalità. Lascia che sia...lascia che sia, con il cuore, con la testa, con i piedi, non so come. Ma lascia....
    Ti voglio bene
    Raffaella

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  3. Ti abbraccio tanto, spero che i raggi di sole ti abbraccino pure loro e sempre più forte. Qui piove, ma ha appena smesso di nevicare, l'inverno ha riavvolto tutto, ma dentro di me è già primavera, la primavera romana.
    Non dimenticare mai quanta forza può esserci nel cuore delle donne.
    A presto
    Sandra frollini

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  4. Annina
    noi non siamo normali. e questo è un pensiero logico, di testa.
    si attraversano tante fasi
    ci sono passata anche io attraverso i 2+2 fa 4 e non si discute, DEVE esserci una spiegazione.
    ci sono passata anche io attraverso la ricerca spasmodica, il pensiero fisso, i castelli e il mondo da fiaba.
    poi una mattina mi sono svegliata ed ho capito
    quello che da tempo ci ripetiamo
    ma in cui io credo fermamente: io sono già madre, i miei figli sono con me.
    ridono attraverso di me, guardano con i miei occhi, assaporano con la mia bocca, pensano i miei pensieri.
    ho qualche ruga in più
    e i capelli bianchi
    ma non sono più frammentata
    non completamente, almeno.
    da qualche parte c'è un dolore sordo, certo, a volte mi toglie il respiro.
    e affiora una domanda.
    ma la risposta ce l'ho già, nel cuore.
    un bacio grande
    Adelia

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  5. non è normale...ma è la vita che ti ha dato questa anormalità. non è colpa tua. la gravidanza dovrebbe essere la cosa più normale, purtroppo non per tutte lo è. Allora dobbiamo affrontare questa anormalità senza pensare. ti abbraccio

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  6. Infatti questi tuoi passi sono almeno importanti quanto l'elezione del Papa, e sicuramente piu' sofferti, quindi come dice Nina, sguinzaglia la ragioniera che c'e' in te :-)
    Si, c'e' tanta forza nel tuo cuore, e poi arrivera' anche il sole!

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Non voglio lasciarti un commento con frasi fatte perchè le sensazioni,le emozioni sono tue ed io non posso capirti, veramente, come vorrei. Però con sincerità posso abbracciarti cara amica

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  9. Ti mando il mio pensiero di luce.
    Le spalle curve ci stanno, tutte. Datti tempo. Un abbraccio

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  10. Anna non ci sarà forse in noi niente di naturale o normale, ma c'è un unico totale desiderio. Il Desiderio. E' forte, fortissimo, al punto tale da sovrastare e schiacciare tutto il resto, che poi è la nostra vita. Io sto vivendo con te, esattamente ora, queste emozioni. Identiche. Non sono lucida perciò...
    Ha ragione Adelia quando parla di quella domanda in un soffio...
    Non consola, ma non sei sola.
    Chiara

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  11. Tu sostiene me, io sostengo te. Perché so bene quanto sia difficile... ma siamo madri mancate che desiderano completare il percorso interrotto.

    Io ci sono, sempre.

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grazie per essere qui.