lunedì 17 dicembre 2012

Essere un'abortiva oggi




I bimbi di Newton sono in maggioranza del 2006. nel pensare a questo, mi torna in mente il disagio che avevo quando vedevo un bambino (maschio soprattutto) del 2006 vivo. mi viene in mente il furibondo senso di ingiustizia che accompagna chi perde qualcuno e non riesce a farci pace. mi viene in mente che questo sentimento vale per tutti, e che persino noi genitori in lutto potremmo per mille motivi rappresentare il sogno infranto di qualcun altro. Soprattutto, riconosco a pieno l'irresistibile errore del sentirsi al centro dell'universo col proprio personale dolore, quando, ad esempio, sei anni e mezzo più tardi, i coetanei di mio figlio se ne sono andati, come lui, dopo un frammento di vita comunque breve che lascia comunque insoddisfatti. Perchè i bambini che mancano all'appello, sono protagonisti di storie già scritte nei cuori delle loro madri e dei loro padri. Perchè guardi quelle faccine e ti chiedi se anche Lapo avrebbe sorriso in quel modo, con gli occhi ingordi di futuro. E provi smarrimento e orrore, come essere umano, di fronte alla lezione che il dolore non si impara mai fino in fondo. E ogni volta torna con spigoli diversi.
da Ciao Lapo Onlus


Parto da qui, perchè sono giorni che vorrei fermare le parole che si incastrano tra le pieghe di questo sordo dolore, e non riesco a chiuderle tra le pagine di questo posto pieno di domande, che per la prima volta, rivolgo a me, e non ai miei figli.
Come se i miei figli, in questi anni, mi avessero abbandonata tutti insieme, e avessero deciso di andare via tutti insieme, non cullando più l' illusa speranza di poterli rivedere un giorno negli occhi di un figlio che riuscirà a nascere.
Sono stati giorni difficili.
Il raschiamento mi ha, dapprima fatto diventare cattiva, non ho voluto più parlare a nessuno, come fosse colpa degli altri quello che ci sta accadendo, poi ho cercato di isolarmi il più possibile fuggendo dalle pareti di casa, la mia casa che adoro, che però mi ha tenuto prigioniera dei miei pensieri, costretta in un letto, un letto in cui non mi sono sentita mai sola finchè il mio cavaliere era con me, ho desiderato fuggire, andare via da questa vita, da questa realtà, nascondermi in un angolo lontano da tutti.
Poi, poi sono crollata.
Ho pianto per tre giorni e per tre notti di seguito.
Ho lasciato andare, senza fermarmi, senza cercare ostacoli, sovrastrutture e preconcetti, senza vergognarmi di me stessa e del mio modo di reagire e vivere questa ennesima prova.
Dopo questi tre giorni sono arrivati i dolori, quelli fisici, e poi il sangue, che dal raschiamento non avevo più avuto e che oggi, dopo dieci giorni, ho ancora. Il mio corpo ha riconosciuto finalmente la perdita, questa volta dopo il mio cuore. Questa è la differenza con un aborto "fai da te", devi fare i conti con gli ormoni, quelli che non puoi controllare, nonostante tu voglia sforzarti ad essere migliore, come tutti ti chiedono. 
E quando il corpo se ne accorge, non c'è niente da fare, devi lasciar andare, assecondare, anche quando il seno fa così male che vorresti piangere e poi ti accorgi che da quel seno esce un liquido trasparente, quel liquido che doveva nutrire la vita e che ora è uno scherzo, un brutto scherzo. Ma doveva succedere se lasci assecondare gli eventi senza negare.
Questo significa essere un'abortiva.

E allora ti guardi allo specchio e non sai più che fare. Tante volte hai pensato che questo tuo corpo ti tradiva, volevi cercare un caprio espiatorio. Invece no. Quel pensiero che fino ad oggi ti accompagnava, quel sentire che prima o poi saresti diventata madre, non andava daccordo col dare la colpa ad un corpo che si trasformava ogni volta per accogliere la maternità.
Questo significa essere un'abortiva.

Questo vorresti spiegare quando giri la testa di fronte ad una pancia che non è la tua, quando rifiuti i lieti eventi degli altri.
Chi non lo sa, parla di invidia della pancia, ma non sa cosa vuol dire pensarlo davvero.
Ogni volta quella pancia, quel lieto evento, rappresenta per te quello che il tuo bambino poteva diventare, ciò che poteva essere.
Sai cosa provo ogni volta che mi si dà la lieta novella?
Penso a loro, a tutti i miei bambini, penso all'opportunità che ho cercato di dare a loro e che non hanno potuto cogliere, loro malgrado. Penso che oggi avrebbero potuto avere gli stessi sorrisi di quei bambini che sono già nati.
Tanti.
Al posto loro.
E questo non è facile da comprendere.
Si mettono a paragone i dolori, ma i dolori non vanno paragonati.
Io non soffro più di altre donne e uomini che soffrono per altri motivi.
Solo che non riesco a gestirlo questo dolore, e forse è anche giusto che sia così. Soffro per i miei bambini, non per me, soffro per loro, ed è una tristezza infinita, perchè io vivo, ma darei la mia vita al posto della loro.

 Ricomincerò a camminare, lo sto facendo già a modo mio, ma è presto.
E' presto per tutto.
Anche per le soluzioni alternative che mi vengono proposte.
Io lo so che non è facile starmi vicino, però sono anche stanca di dover dare giustificazioni al mio dolore irrazionale, di dover dosare le parole per paura di offendere qualcuno. Mi sono scusata tante volte. Ho discusso con mia madre, la donna che mi ha messo al mondo, che sente sulla sua pelle tutto questo assurdo dolore. Ho discusso con lei e lei mi ha giustificato, comunque. Ed io ho chiesto scusa. Sono stanca di dover dare spiegazioni razionali a chi non comprende i perchè dei miei comportamenti, perchè di spiegazioni razionali non ce ne sono. E chiedo scusa per questo, ma non posso farci niente.
Credo in me.
E credo nell'amore che mi unisce al mio uomo.
Oggi più di prima.
Ci stiamo facendo tante domande, cerchiamo delle risposte, affannosamente centelliniamo i momenti di benessere. 
Prendo a prestito le parole che oggi Simona mi ha regalato:

"Tutto ciò che può subentrare, 
anche se riempisse il posto rimasto vuoto, 
resta qualcosa di diverso. 
E, a dire il vero, é giusto che sia così. 
É l'unico modo per proseguire l'amore da cui non si vuol desistere". 
S. Freud

Tornerò ad essere io, architetto, moglie, amica, figlia.
Tornerò.
Per il mio bene.
Ma so, sento con tutta me stessa, ancora più di prima, e lo dico con forza, che se c'è uno scopo per cui si è al mondo, il mio è questo. Quello di dare un'opportunità di vita.
Come, ora non lo so.
Ora continuo a combattere per i miei figli che non sono più. Continuo a studiare, cerco di capire.
Faccio domande, programmo, cerco risposte.
Perchè hanno diritto a delle risposte, anche se la scienza non sarà in grado di darmene.

E qui tocco un altro punto.
Le risposte della scienza e quanto peso vorrò, vorremo dare a questo.
Credo fortemente che alla fine, noi possiamo combattere con tutte le forze ma non possiamo decidere tutto. E sarei, saremmo, portati a credere che ciò è vero rispetto al voler diventare a "tutti i costi" genitori, e spesso ci si sente dire che non siamo noi che scegliamo ma la natura.
Ma voglio fare un ragionamento.
Perchè non può essere vero il contrario? Perchè non posso credere che se la natura vuole, a dispetto delle cellule anomale che uccidono i miei bambini, la mia età, la mia sfiga e tutto il resto, uno dei miei figli prima o poi vivrà?
Intanto elaboriamo il concetto di eterologa, ma su questo ora non voglio soffermarmi. Non sarebbe giusto liquidare con un semplice "tanto c'è questa altra opportunità", non sarebbe rispettoso per il mio passato e per le scelte ponderate che altri genitori hanno fatto.
Ora no.
Poi sarà.
Ma ora no.
Intanto faccio tesoro della conoscenza di molti genitori speciali, che a loro modo hanno fatto scelte diverse, forse simili alle nostre nella nostra diversità (i colori dell'amore), e che mi scrivono cercando di darmi delle spiegazioni.

Intanto mercoledì ho la prima visita post raschiamento, e a quel punto saranno 12 giorni.
Avremmo quasi finito il primo trimestre. Sarà la prima ecografia senza il mio cavaliere, di nuovo a tu per tu con il mio utero vuoto.
Sarà una discussione per il futuro e il programma per reagire e per ricominciare a scandagliare in attesa dei risultati del citogenetico.
Ma non voglio dare a questo esame tutta l'importanza che non merita. 
Non voglio pendere dal risultato di un laboratorio e non voglio tirare conclusioni.
Voglio credere.
Voglio continuare ad avere fede.
Voglio risposte.
Voglio speranza.
Voglio stare bene.
Voglio che questo Natale passi veloce.
Voglio non confrontarmi con chi non vuole capire.
Voglio e non vorrei.
Perchè stavolta è diverso.

Questo è essere abortiva.


postilla:
ho una lista di nomi lunghissima.
una lista di persone che si sono rimboccate le maniche per cercare di darmi degli spunti per cercare delle risposte o anche solo per raccontarmi la loro storia.
Vorrei nominarvi ma non lo faccio perchè rischierei di dimenticare qualcuno.
Grazie.
Perchè avete avuto una parola per noi, pur avendo paura di sbagliare.
Perchè vi siete beccati le mie parolacce e miei improperi, ma avete capito lo stesso.
Grazie di cuore.

Lista per me e per tutte le abortive:
  • - approfondimenti sul sistema immunologico
  • - richiesta visita nuovo endocrinologo, famoso dott di un centro di abortività romano (meglio uno che si interessa di aborti a guardare la mia tiroide che uno qualsiasi no?)
  • - approfondimenti esami genetici sul seme maschile (esame delle microdelezioni del cromosoma Y, perchè non è vero che uno spermiogramma ok, lo è anche geneticamente)
  • - approfondimenti dello studio delle trombofilie (ho interrotto la cardioaspirin durante la gravidanza per enormi ematomi, può aver influito? ho introdotto eparina a gravidanza iniziata, dovevo iniziare dal transfer?)
  • - approfondimenti sul mio sistema metabolico:  INSULINORESISTENZA: voglio una spiegazione logica del perchè questi esami non mi sono mai stati pescritti, nonostante il mio NON - NORMOPESO e la familiarità 
  • - richiesta per una isteroscopia quasi operativa per avere la sicurezza che il mio utero sia davvero ok
  • - altre ed eventuali...
  • - ragionamenti sulle questioni cromosomiche: 
non lascio per ultima la questione, perchè non voglio vedere come potrebbero realmente stare le cose. Lascio per ultima la cosa, perchè prima di tutto dobbiamo capire se mai il citogenetico ci darà delle risposte. Secondo perchè la presenza di eventuali cellule aneuploidie (cellule anomale che impediscono lo sviluppo dell'embrione) nel citogenetico non vuol dire in automatico che tutti gli embrioni siano malati (ho due fratellini congelati che ci aspettano). Terzo perchè le cellule aneuploidie aumentano con l'aumentare dell'età. E' questa la spiegazione che vi viene data quando vi dicono che le possibilità, a prescindere dalla vostra riserva ovarica, si abbassano con il crescere della vostra età. In realtà i dottori si riferiscono all'aumento di cellule brutte. Quelle che fanno avere gli aborti, che impediscono lo sviluppo degli embrioni, che portano anomalie cromosomiche e genetiche. 
Dietro la famosa frase "E' la natura che fa la selezione" c'è dietro la presenza di aneuploidie.
Dietro la frase "dopo la sua età le probabilità di aborto sono più alte" c'è la presenza di aneuploidie.
Dietro la frase "non siete geneticamente compatibili" c'è la presenza di aneuploidie.
Dietro la frase "siete a rischio di anomalie genetiche del feto" c'è la presenza di aneuploidie.
E' un discorso un pò troppo vago per essere la risposta della Scienza. O no? Io non mi accontento.

Eppure noi siamo due individui normali.
Non abbiamo storia familiare di aborti, proveniamo entrambi da famiglie iperfertili, io stessa sono la prima di cinque figli, e l'ultimo fratello è nato alla veneranda età di 41 anni di mia madre. Questo circa 30 anni fa, non oggi che è normale.
Le mie nonne, le zie, e la suocera, e le famiglie dei suoceri, altrettanto. Non un aborto, non una difficoltà a riprodursi.
Questo che vuol dire? 
niente per la scienza.
per me tutto.
Abbiamo iniziato a cercare, non in giovine età, ma nemmeno tanto grandi in realtà, tanto più che mio marito ha tre anni meno di me.
Di queste sei gravidanze, non sapremo mai davvero se tutte avevamo problematiche genetiche. Forse lo sapremo solo per quest'ultima, forse. Ma le prime tre, erano due biochimiche è una alla sesta settimana, senza terapia di supporto. Niente di niente. Nemmeno le beta. La quarta gravidanza  è stata supportata da terapia ma solo a beta positive, e parziale (solo cardioaspirin, niente eparina, cortisone iniziato appena). La quinta, era la geu, la "sfigata", quella contro tutti. I dottori sono tutti daccordo che in utero sarebbe andata avanti perchè per la prima volta le beta triplicavano ogni due gg. Ma non era in utero appunto.
La sesta lo sappiamo.
Se facciamo i conti, i conti non tornano.
Non voglio bendarmi gli occhi.
Voglio solo capire.

Perchè questo vuol dire essere un'abortiva oggi.



33 commenti:

  1. Ed è giusto così.
    Azione, reazione, progettualità.

    Ed è giusto soffrire.
    Come, non te lo può né deve dire nessuno.

    Ed è giusto lottare.
    E' giusto crescere, lamentarsi e incazzarsi.

    E' giusto così.

    Un abbraccio (di nuovo, niente di nuovo...solo questo posso fare).

    RispondiElimina
  2. Seguo i percorsi dei tuoi pensieri, Annina, e va bene cosi'. Non devi chiedere scusa a nessuno, fai bene ad essere arrabbiata e a concentrarti su te stessa e su quello che e' accaduto, sta accadendo e accadra'. E' giusto che vada in questo modo. Spero possiate trovare una strada. Vi abbraccio forte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. che dici lucy, che percorsi sono?
      un pò ingarbugliati mi sa...a volte mi spavento da sola.

      Elimina
  3. E noi ti capiamo, con noi non devi giustificarti né scusarti. Ti abbraccio, come sempre ti seguo passo passo e ti resto accanto con smisurato affetto e profonda stima e rispetto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. nina preservati, non venire qui.
      tanto io lo so che ci sei.
      ma tu ora devi guardare solo il cielo sereno.
      io sono un'eccezione.
      il mio dottore mi ha detto chiaramente che sono il suo 1%.
      Non rientro nemmeno nei casi normali di rischio del primo trimestre.
      Quindi figurati...
      tu andrai avanti, mi stringerai la mano, e quando lo scricciolo nascerà io verrò a trovarti, perchè ti avevo promesso che ci saremmo incontrate con la pancia, e se non ce la farò, verrò cmq a conoscere il tuo piccoletto.

      Elimina
  4. Io sono sempre qui...un abbraccio!!!
    Laura A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. piccola laura, non lasciarmi mai.
      il cavaliere ha imparato a conoscerti quando era con noi, perchè ogni giorno eri qui. Ha bisogno ancora di te.

      Elimina
    2. ...ed io ci sarò sempre per te...e per il tuo piccolo cavaliere...

      Elimina
  5. Sono sempre stata una razionale, ora ho smesso! Certe volte la razionalità non soddisfa le nostre domande per cui puoi e devi solo crederci, esattamente come stai facendo. Un abbraccio fortissimo. Sei in gamba, ma proprio tanto!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sei un grande esempio per me.
      Parto da te, da voi, per ricominciare.
      ti conosco da pochi giorni eppure mi sento nuova con te.

      Elimina
  6. Non devi chiedere scusa a nessuno ognuno vive il suo dolore come può e questo non deve essere giudicato mai, ti comprendo e capisco, ti sono vicina e sono contenta che lotti perché è così che deve essere, arriverà Anna arriverà il giorno quel giorno che colmerà una parte di tutto il dolore.
    Ti voglio bene Francesca drake

    RispondiElimina
    Risposte
    1. francesca, qui troverai sicuramente aiuto anche per te, molte volte mi sono chiesta se potevo aiutarti.
      grazie per essere qui,
      ti scrivo in privato

      Elimina
  7. Cara Anna, ti stringo forte.
    La mia storia è un po' diversa dalla tua, ma è fatta comunque di dolore per una bimba desiderata tantissimo e che abbiamo salutato troppo presto perché la medicina dichiarava "incompatibile con la vita", prendendo una decisione che ci ha spediti dritti all'inferno.
    Se stiamo cercando di rimetterci sulle nostre gambe è solo perché ci amiamo, e credo che sia l'unica ricetta.
    Dopo aver ricevuto i risultati del cariotipo (anomalo e complicato) voglio capire se noi c'entriamo qualcosa. E ho paura. Però lo dobbiamo a noi stesse e soprattutto ai nostri figli.

    CiaoLapo è un buon posto per condividere con chi sa di cosa si parli, e personalmente ho avuto modo di far luce un po' di più sui miei stati d'animo cangianti e sfiancanti proprio leggendo alcune riflessioni nel forum.
    E ho anche incontrato storie come la tua, tu segui il sito?
    Qua e là un'utente in particolare ha scritto di come sia riuscita ad avere anche figli vicino a lei, oltre a 5 volati via prestissimo. Se ti interessa contattami e ti do' il suo nome su CiaoLapo, così magari puoi chiederle ragguagli. Credo che sarebbe contenta di rispondere a tue eventuali domande.

    Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dimenticavo...se vuoi contattarmi scrivimi a: elleoceans2 chiocciola gmail.com.

      Elimina
    2. ciao elle, grazie infinitamente per essere qua. Sono entrata nel tuo blog per cercare la tua mail che è la stessa che hai messo qui, ma mi dà errore. Ora ci riprovo.

      Elimina
  8. cara anna, non devi nessuna spiegazione a nessuno. Io mi sono rispecchiata nelle tue parole pienamente. Ho provato quel dolore, quella "cattiveria", quella follia irrazionale. Ho messo in croce parenti e amici...non me ne fregava più niente di niente, nè di fare la figura della pazza, nè di essere cattiva. Ti confesso che anche durante la gravidanza e pure tuttora, non riesco a non provare un leggero prurito quando vedo le pance delle altre in particolar modo se queste altre sono gravidanze "normali".
    Per il resto io ti posso dare solo un piccolo aiuto che magari non ti servirà nemmeno per quanto riguarda i fattori legati al sangue e alla trombofilia. Io lavoro in un poliambulatorio medico privato dove vengono a visitare una ventina di medici. Tra loro c'è Mario Bazzan che è uno dei migliori ematologi d'Italia. Si occupa anche di malattie rare e i guru della ginecologia/pma mandano le loro pazienti tutte da lui. Io per esempio su suo consiglio l'eparina l'ho fatta dal giorno del transfer...Se hai bisogno anche solo di fargli vedere degli esami per avere un parere in più non esitare a mandarmi il materiale (via fax o via mail). Io glielo faccio vedere tanto adesso a gennaio torno al lavoro.
    ti abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Iris si. Accolgo ogni vostro aiuto.
      Ho sete di informazioni, opinioni, pareri.
      Si. Ti mando gli esami.
      Però devi scrivermi tu tesoro, non ho la tua mail.
      In alto, ultima scheda "scrivimi" c'è la mia mail! ti aspetto

      Elimina
  9. Ogni vostro passo, lucido, ogni analisi, ogni domanda, ogni sentimento o emozione è degno di rispetto e comprensione. Nessuna scusa, ci mancherebbe. Siamo con voi, in tutti i modi, anche sbagliando.Vorremmo essere solo bastoni, su cui appoggiarsi in caso di tentennamenti. Riemergerai Anna, per te, per lui, per loro.
    Raffaella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie raffaella, mi sei molto di aiuto tu ultimamente, con la tua delicatezza e la tua presenza costante di mamma che sa.

      Elimina
  10. Ti auguro, con tutto il cuore, di riuscire a realizzare il vostro sogno...scusa ma di fronte al tuo dolore ogni parola sembra una banalità... Un abbraccio

    RispondiElimina
  11. Non ho parole di fronte a tanto dolore. Un abbraccio forte pieno di affetto.

    RispondiElimina
  12. Anch'io vorrei solo capire, hai perfettamente ragione e mi sembri tutto tranne una persona che si benda gli occhi.
    Sono qui.
    Ciao Anna.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cinzia, e se poi non sarà nelle mie facoltà capire, che almeno il mio desiderio si esaudisca, anche senza spiegazioni.
      La Fede è questo d'altra parte.

      Elimina
  13. carissima, quell'uno per cento lo sono anch'io, quell'eccezione. Io e te abbiamo la stessa identica storia, ricordi?
    Spero che questo, anche se non consola, ti faccia sentire un pizzico meno sola.
    Sono d'accordissimo con la lista che hai fatto, vedo che hai messo per primo il fattore immunologico...io ne so qualcosa, come ti ho scritto.
    Per qualsiasi cosa io ci sono, aiutiamoci.
    chiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chiara si, infatti da quando vi ho chiesto aiuto mi sono sentita meno sola.
      Improvvisamente non mi sono sentita una pecora nera, improvvisamente tante mamme che soffrono hanno risposto al mio appello.
      grazie

      Elimina
  14. Sei nel mio cuore. Prego Dio affinché aiuti i medici a comprendere il punto in cui s'inceppa il meccanismo e possano trovare il modo di aiutarvi. Un abbraccio fortissimo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Speranza, prega Dio affinchè ci dia un figlio, anche contro la Scienza.

      Elimina
  15. Cara Anna...non trovo le parole giuste da dire in questo momento. Posso soltanto raccontarti l'esperienza di mia sorella: lei ha avuto la prima bambina senza problemi nel 2005; dopo qualche anno ha provato a fare il secondo ma ha avuto tre aborti. La sua ginecologa le ha fatto fare degli esami ed è risultata la Mutazione MTHFR in omozigosi e da quel momento le ha fatto prendere il Prefolic (non l'acido folico normale)e l'aspirinetta già molto prima di rimanere incinta. Se non ricordo male ha cominciato a prendere anche degli integratori di vitamina B6 (benadon compresse) e B12 (dobetin punture)quando ha saputo di essere incinta e verso la fine della gravidanza l'aspirinetta è stata sostituita dalle punture di eparina. Mi ricordo che mia sorella aveva detto alla ginecologa che avrebbe provato un'ultima volta e che avrebbe fatto tutto quello che c'era da fare, invitandola a non trascurare nessun dettaglio. Adesso ha uno splendido bambino e la sua gine ha detto che con la prima gravidanza è stata fortunata. Anche l'altra mia sorella ha seguito la stessa cura, sempre per una mutazione, dopo un solo aborto (l'esperienza di mia sorella maggiore le è stata d'aiuto). Il suo bambino è nato 3 mesi fa.
    Non so se tutto questo ti può essere d'aiuto, ma ti auguro davvero di riuscire a capire il perchè di questi aborti. Se hai bisogno di altre informazioni io ci sono.
    Ciao Alessia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie alessi per essere qui.
      purtroppo, e sembra una bestemmia desiderare una malattia lo so, queste sono analisi che io ho già fatto all'inizio della ricerca per poliabortività. Io non ho una mutazione in omozigote, ma in eterozigote, che è molto meno grave. Ciononostante assumo la stessa terapia di tua sorella, identica: prefolic, cardioaspirin, vitamina B6 e B12 (prima prendevo il dobetin in gocce ora assumo un integratore ancora più complesso), in più aggiungo eparina durante le gravidanze...eppure non ho problemi di trombofilia.
      Farò un consulto da un ematologo cmq...rifarò tutto daccapo.
      grazie infinite.

      Elimina
  16. lo sai annina che io ti sono sempre accanto.. e non devi chiedere scusa a nessuno. mai. scusa per cosa? perché stai cercando di capire, di trovare un modo per avere finalmente tuo figlio? se non ti va di vedere pance , fiocchi nascita io ti capisco.. ci passiamo tutte quando siamo alla ricerca di un figlio che non arriva.

    ti capisco PIccola mia e ti sono accanto.

    RispondiElimina
  17. Grazie perchè mi fai litigare con me stessa e ne escono cose buone. L'amore che crei intorno a te spero possa scaldare il tuo cuore lacerato. Spero di aver modo di aiutarti in questa battaglia e spero che tu ne esca vincitrice quanto prima. Willy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Willy, non io, ma la breve esistenza del mio cavaliere ti insegna e ti dà quella forza che non pensavi di avere.
      Se anche fosse questo il motivo della sua piccola vita qui con me, io ne sarei felice, immensamente, perchè vorrebbe dire che ha contribuito con il suo esempio alla tua riconciliazione con te stessa e il piccolo che hai in pancia, e questo, mi metterebbe in pace. Mi darebbe la motivazione del perchè è arrivato ed è stato qui così poco tempo.

      Elimina

grazie per essere qui.